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sabato 12 marzo 2022

Oggi 12 marzo si celebrano i 400 anni della canonizzazione di San Filippo Neri e di altri quattro grandi santi

Grazie a Michelangelo per la segnalazione.
Grazie San Filippo Neri!
Luigi


OGGI 12 MARZO, SI CELEBRANO I 400 ANNI DALLA CANONIZZAZIONE DI 5 SANTI:
IGNAZIO DI LOIOLA, FRANCESCO SAVERIO, TERESA D'AVILA, ISIDORO L'AGRICOLTORE E FILIPPO NERI.

Fino a quell'anno, 1622, Roma non aveva mai visto una canonizzazione multipla in una sola cerimonia come quella presieduta da Papa Gregorio XV. Infatti, i romani non erano molto contenti del fatto che quattro dei religiosi che dovevano essere canonizzati fossero spagnoli, e così commentarono con derisione che "oggi il Papa ha canonizzato quattro spagnoli e un santo".

Il processo che portò a queste canonizzazioni fu arduo e non privo di molti interessi e strategie politiche da parte delle varie potenti nazioni europee dell'epoca e delle varie congregazioni religiose rappresentate. Persino il giovane re di Francia, Luigi XII, scrisse al papa per chiedere la canonizzazione di Sant'Ignazio, grato per l'educazione che aveva ricevuto dalla Compagnia di Gesù e per il passato da studente del gesuita a Parigi. Anche il papa stesso era affezionato alla Società, essendo stato un ex studente del Collegio Germanico-Ungarico e poi del Collegio Romano.

La cerimonia ha avuto luogo nella Basilica di San Pietro nella festa di San Gregorio Magno, patrono del pontefice. Nessuna spesa fu risparmiata né nella cerimonia stessa né nei festeggiamenti che seguirono, sia a Roma che in molti altri paesi, paesi e città. Deve essere stato un evento mediatico all'epoca, nonostante il fatto che sia avvenuto durante la Quaresima.

La basilica era ornata da un edificio architettonico, come una platea teatrale, che copriva l'intera abside, la zona centrale del transetto e comprendeva l'altare maggiore, che era coperto da un baldacchino in un modo che probabilmente più tardi ispirò il baldacchino del Bernini. Al centro erano appesi grandi candelabri d'argento con molte luci e quattro enormi corone da cui pendevano grandi stendardi con le immagini dei futuri santi.

L'atmosfera nei dintorni della basilica quella mattina era festosa. La chiesa era gremita e al momento della cerimonia di conferma della canonizzazione suonarono le trombe e furono sparate bombe in piazza San Pietro e a Castel Sant'Angelo.

Nel pomeriggio l'atmosfera di festa è continuata a Roma. I gesuiti hanno riempito di luci tutte le finestre e il cornicione del Collegio Imperiale, così come la chiesa del Gesù, dove le luci brillavano sulla cupola e i fuochi d'artificio venivano fatti esplodere sulla facciata, che era stata adornata con statue. All'interno, decorato con arazzi e tende, fu costruito un altare con un dipinto di San Francesco Saverio di fronte a quello di Sant'Ignazio.

Il giorno seguente, domenica 13 marzo, si tenne una grande processione per le strade della città in cui i vessilli dei nuovi santi furono portati alle loro rispettive chiese. Si fecero anche elemosine, e nei giorni successivi si celebrarono eucaristie di ringraziamento per i nuovi santi, in particolare al Gesù martedì 15, predicate dal padre generale Vitalleschi e a cui parteciparono 24 cardinali.

Da questo punto di vista, ci sono storici che considerano che queste canonizzazioni servirono non solo a lodare i protagonisti della Riforma cattolica, ma la Riforma stessa.