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mercoledì 12 gennaio 2022

Il Santo del giorno in Plinio Corrêa de Oliveira #27 San Remigio (13 gennaio)

Continuiamo i commenti del Santo del giorno del prof. Plinio Corrêa de Oliveira (QUI): la San Remigio (437 circa-533).

13 gennaio. A Reims, in Fráncia, il natale di san Remígio, Vescovo e Confessore. Egli convertì a Cristo il popolo francese, avendo prima battezzato e iniziato ai misteri della fede il suo Re Clodovéo. Essendo vissuto molti anni nel Vescovato, illustre per santità e gloria di miracoli, passò da questa vita. La sua festa però si celebra principalmente il primo Ottobre, solennità della traslazione del suo sacro corpo. (Martirologio Romano ed. 1955)
13 gennaio. A Reims nella Gallia belgica, ora in Francia, deposizione di san Remigio, vescovo: dopo che il re Clodoveo fu iniziato al sacro fonte battesimale e ai sacramenti della fede, egli convertì i Franchi a Cristo e, dopo oltre sessant’anni di episcopato, lasciò questa vita ragguardevole per santità. (Martirologio Romano ed. 2004)

L.V.

13 gennaio
San Remigio

Il 13 gennaio festeggiamo San Remigio (440-533), il santo che è alle origini della monarchia francese con la conversione e il battesimo del re Clodoveo a Reims nel 500 (secondo altri, nel 497). All’epoca della nascita di San Remigio la Francia è devastata dalle invasioni barbariche. Un eremita cieco, che la tradizione ha chiamato Montano (Montain), predice alla madre del futuro San Remigio, Celina, che avrà un figlio da cui la Francia rinascerà alla gloria cristiana.

A causa dell’invasione dei barbari, la Francia si ritrova in una misera situazione. Prima dell’invasione molti gallo-romani erano cattolici, ma cattolici tiepidi, senza carattere e senza merito. Così era fatale che soccombessero a diverse ondate di barbari, che erano o pagani oppure eretici che avevano accolto la predicazione di un vescovo ariano, Ulfila.

Così, è in una situazione tragica che troviamo il povero eremita cieco in preghiera per la Chiesa Cattolica. Le fonti ci dicono che pregava di notte, aggiungendo il buio della notte al buio della sua cecità. Non ci dicono per quanto avesse pregato: per giorni, mesi o anni. Ma la sua situazione storica assomiglia alla nostra, Anche a noi può sembrare che Dio abbia volto le spalle all’umanità e non si preoccupi più delle miserie del mondo. Ma non è mai così.

In effetti nel duplice buio della sua lunga preghiera l’eremita riceve un messaggio celeste che comincia con queste parole: “Dio ha ascoltato la tua preghiera”. È la sua ricompensa per avere aspettato e sperato. Il messaggio continua: “Dio ha deciso di volgere il suo sguardo al mondo”. Possiamo intenderlo come un incoraggiamento anche per noi, perché continuiamo a pregare affinché la Chiesa Cattolica sia restaurata nella pienezza del suo ruolo pubblico.

L’eremita riceve il messaggio che Celina avrà un figlio, Remigio: Dio lo userà per regnare di nuovo sul mondo, e “i potenti troveranno il loro onore nel servire Dio”. Un magnifico messaggio: in effetti a Celina è annunciata la nascita della Cristianità.

La differenza fra la situazione della Chiesa negli anni finali dell’Impero Romano e la Chiesa nel Medioevo è che, in epoca imperiale, i potenti di rado “trovavano il loro onore nel servire Dio”. Ci sono ben pochi re santi nel periodo imperiale. Al contrario nel Medioevo notiamo che “i potenti” e i grandi della Terra spesso sono i cattolici più zelanti, e l’impulso alla santificazione delle anime viene dal vertice della società temporale. Si tratta di un cambiamento davvero notevole. Quando Cristo regna tramite i re della Terra, siamo vicini a qualcosa che si può chiamare il Regno di Cristo. Così quella che l’eremita annuncia è l’instaurazione di un Regno di Cristo.

Fonte: Plinio Corrêa de Oliveira, Cum Sanctis Tuis, ChoraBooks (QUI per acquistare)

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