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lunedì 5 luglio 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #43 a West Jordan (Stati Uniti d’America)

Chiesa di San Giuseppe lavoratore dell’arch. John Sparano (anno 2013).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Questo progetto religioso funge da luogo di culto per una comunità cattolica nel West Jordan, nello Utah. Il progetto prevede un ampio spazio d’ingresso e di aggregazione; spazio santuario ellittico che può ospitare 800 persone; supporti accessori, spazi liturgici e di vestizione; uffici amministrativi e spazi congressuali; un edificio separato della Day Chapel per la messa quotidiana e un cortile circolare con un elemento centrale di acqua/fuoco.
Intitolata al santo patrono dei lavoratori, questa chiesa parrocchiale ha una ricca storia e un lignaggio culturale radicato nelle pratiche dei mestieri edili e degli artigiani. Il progetto si trova in un quartiere popolare vicino alla miniera di rame di Bingham Canyon, la miniera a cielo aperto più profonda del mondo e principale fonte di lavoro nell’area. Gli immigrati sono venuti in questa parte dello Utah per lavorare nelle miniere o sulla ferrovia e sono rimasti, vivendo come minoranze in uno stato dominato da un’altra religione. Una modesta chiesa, oggi demolita, fu edificata nel 1965 sul luogo dai commercianti della parrocchia. Il design della nuova chiesa riutilizza elementi fondamentali della vecchia struttura e incorpora nuovi componenti in acciaio, rame e legno lavorato a mano per fare riferimento alla storia mineraria e costruttiva della parrocchia.
Attingendo a questo lignaggio, è stata selezionata una tavolozza di materiali che esprimono la trasformazione della materia prima da parte del lavoratore, rivelando l’artigianato e il metodo di costruzione. Questi materiali includono pareti strutturali di calcestruzzo formato da tavole, costruite con il metodo tradizionale di accatastamento di legname segato grezzo; un parapioggia di cedro macinato chiaro; tavole e travi di abete a venatura verticale utilizzati per creare il pala d’altare e l’interno della Day Chapel; pannelli di rame a cucitura piatta formano il rivestimento della Day Chapel e la struttura del lucernario sopra l’altare; e componenti per vetri che richiedono un assemblaggio altamente artigianale di vetri laminati con intercalari colorati, vetri acidati e unità isolanti in vetro trasparente con angoli senza montanti. Il design si rifà alla storia mineraria della prima parrocchia e dettaglia i materiali ordinari per diventare straordinari.
La geometria del santuario è composta da due ellissi sfalsate di cui l’ellisse esterna contiene le cappelle e le nicchie liturgiche e l’ellisse interna completa lo spazio principale del santuario. Queste ellissi sfalsate danno la sensazione che i muri esterni del santuario siano ispessiti (fino a 10’ alla separazione più lontana), facendo riferimento al muro inabitabile poché – un ricco precedente storico nell’architettura sacra – ora reso abitabile per le funzioni liturgiche. La profondità delle pareti è visibile tramite una serie di aperture colorate che si estendono attraverso la parete ispessita. Lo spazio cambia durante il giorno con il colore delle aperture che diventa più intenso quando viene evidenziato dal sole: la luce colorata lava lo spazio, riflettendosi sul pavimento, sulle pareti e sul soffitto, il colore si attenua al calare della notte.» (trad. it.)

Foto esterni:





Foto interni:






2 commenti:

  1. Non tra le peggiori. Bello il campanile, l'uso del legno, la centralità del crocifisso, bella anche la forma del tabernacolo.

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  2. Non tra le peggiori. Bello il campanile, l'uso del legno, la centralità del crocifisso, bella anche la forma del tabernacolo.

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La Redazione