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lunedì 7 giugno 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #39 a Roma (RM)

Chiesa di San Corbiniano dell’arch. Giovanni Drugman (anno 2011).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «La chiesa di San Corbiniano sorge nell’Infernetto, un quartiere di espansione urbanistica lungo la Cristoforo Colombo, tra Roma e Ostia; un nucleo abitativo che manca di una struttura urbana, in cui prevale la tipologia della villetta a schiera mono o bi-famigliare salvo poche eccezioni di condomini alti non più di sei piani.
In un contesto privo di un episodio architettonico generatore, si è partiti dal presupposto di dare vita ad un fatto urbano che strutturasse questo spazio indifferenziato attraverso la definizione di definisse una idea di piazza.
Nel progetto architettonico è stata data rilevanza al sagrato, un piano triangolare inclinato il cui lato lungo di 138 m è orientato parallelamente a via Wolf Ferrari, in leggera salita e convergente verso l’ingresso principale della chiesa a quota +1 m rispetto alla strada. L’inclinazione ha la funzione di far emergere questo spazio rispetto ad un paesaggio molto orizzontale e di renderlo un episodio, un luogo di incontro che in fase progettuale era libero da recinzioni, richieste in un secondo momento.
Le varie morfologie dei corpi di fabbrica che compongono il complesso, si concludono sui muri perimetrali, un confine tra il sagrato ed i luoghi di culto e ricreazione; un muro netto e continuo che ha la funzione di bordo, scandito da vuoti che definiscono le aperture.
Il portico di ingresso è il punto cardinale dal quale si snodano i percorsi diretti sia verso gli spazi interni dell’aula liturgica e delle opere, che verso il sagrato ed il giardino.
Il fronte principale dell’aula liturgica è segnato da una grande croce vetrata, un simbolo che mette in relazione interno ed esterno.
Il volume dell’aula è composto da una pianta di forma trapezoidale il cui perimetro è segnato da una serie di episodi organici al culto.
All’interno dell’aula si trovano aperture naturali di diversa forma ed orientamento che insieme alla croce e all’abside di pianta triangolare posta a conclusione del lato maggiore del trapezio, fanno della luce nelle sue varie esposizioni un elemento significativo della qualità spaziale dell’aula.
All’esterno lungo il profilo della muratura di bordo verso il sagrato, emergono gli unici elementi cromatici differenti dalla monocromia di murature e serramenti, costituiti dall’abside e dal campanile rivestiti in piombo.
Il fronte del complesso parrocchiale si apre invece sul lato opposto al sagrato verso uno spazio ricreativo che comunica con la chiesa attraverso una serie di percorsi e rampe. Congiunto con l’aula parrocchiale e ad essa adiacente è il volume a due piani della zona residenziale dei prelati.
Le superfici delle pareti interne ed esterne sono finite ad intonaco, i serramenti sono generalmente realizzati in profilati di alluminio, mentre quelli dell’atrio sono in legno si rovere.
L’atrio e l’aula sono pavimentati in lastre di peperino, le aule di studio in grès. Il sagrato è realizzato in battuto di cemento staggiato diviso in campi da profili in peperino.
Gli arredi sacri. ambone, crocefisso e fonte battesimale sono opera dello scultore Don Battista Marello.»

Foto esterni:





Foto interni:






10 commenti:

  1. Esterno : sembra una fabbrica di calze con ciminiera
    Interno : di un'oppressione opprimente
    Che angoscia !

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  2. Ma..... e l'albero secco che vorrebbe significare????

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    1. che il titolo di quella chiesa è del cardinale Marx.

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    2. Semplice: gli effetti della "nuova primavera"!

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    3. E il fico maledetto da Gesù e che si è inaridito

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  3. Copio e incollo: L'architettura moderna concepisce l'aula liturgica in questo stile. La sobrietà di questa aula costituisce quanto di meglio gli architetti possano essere devoti alla religione modernista in maniera tale da realizzare queste formidabile opere. Non scandalizzatevi per queste opere che sono magnifiche per una religione che non è più quella cattolica, ma chiedetevi se voi che vi scandalizzate non dovreste aderire di più alla cosiddetta tradizione con maggiore consapevolezza. Tale consapevolezza di essere ancora cattolici dovrebbe impedirvi di subire lo scandalo. Purtroppo su questo sito trovo ancora commenti di persone che non per causa propria, vivono in una confusione religiosa. Magari vanno alla messa tridentina ma anche a quella nuova. Faticano a comprendere che le due messa non sono uguali. Non vi sono due modalità diverse per celebrare un unico rito. La prima cosa da fare è staccare la spina e seguire la fraternità di San Pio x. Anche la fraternità di San pio x potrebbe creare scandalo, poiché le S. Messe vengono celebrate in locali che tante volte non sono cappelle, ma lo spirito con cui si partecipa è quello della consapevolezza di essere testimoni degli ultimi tempi, in cui il pastore il Papa è colpito e le pecore disperse. Come si legge in questo blog la persecuzione è in atto ma solo per chi celebra il vero ed unico rito cattolico di sempre.

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  4. Fa rimpiangere le chiese costruite in economia negli anni 50/60. Li almeno il senso dello spazio sacro era ancora chiaro

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  5. Quando la gente era ignorante, costruiva chiese con annesso campanile...adesso che sono tutti plurilaureati costruiscono capannoni con annessa ciminiera.

    Corridoio stile poliambulatorio e solito stanzone bianco e spoglio, ma con, in più, il soffitto che dà l'idea di cadere addosso a prete e fedeli.
    Proprio un capolavoro, non c'è che dire!

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  6. E' una licenza poetica ,appropriata, in tema con il tutto. Brava , con quella immagine lei ha sintetizzato il desertico insieme .

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  7. Fredda, brutta, geometrica. Prevalenza della orizzontalità sulla verticalità. Ben rappresenta la modernità, il decadimento dell'uomo e l'oscuramento del Sacro.

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La Redazione