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mercoledì 26 maggio 2021

Resistiamo al cinghiale germanico “dalle Alpi in su sono tutti protestanti, anche i cattolici” (von Balthasar)

Uno studente universitario, lettore di MiL, ha voluto commentare, con quegli impulsi  "romantici" che contraddistinguono i giovani, quanto sta accadendo nelle comunità cattoliche tedesche . 
Dal suolo germanico abbiamo testimonianze dirette  di  fedeli e di consacrati sistematicamente "maltrattati" dai poteri massmediatici per la loro fedeltà al Magistero della Chiesa. (Leggi Nico Spuntoni su NBQ QUI)
Verrà però il giorno in cui essi  saranno riconosciuti "... con gratitudine come i testimoni della verità e del bene, che anche nel nostro popolo non era tramontato. ... ora ci stanno davanti come luci in una notte buia. Con profondo rispetto e gratitudine ci inchiniamo davanti a tutti coloro che, come i tre giovani di fronte alla minaccia della fornace babilonese, hanno saputo rispondere: "Solo il nostro Dio può salvarci. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto" (cfr Dan 3,17s.). ( Benedetto XVI, Visita al Campo di Auschwitz, Auschwitz-Birkenau, 28 maggio 2006 QUI ) 
 
Resistiamo al cinghiale germanico 
 
A distanza di molti secoli dalla gloriosa Controriforma, ribaditi e chiariti i fondamenti della vera Fede, pensavamo che il “confine settentrionale” della Chiesa, rappresentato dalle diocesi cattoliche del Nord Europa, potesse considerarsi ormai come un saldo baluardo, una sorta di limes germanico cattolico contro il mondo protestante e materialista dell’ Europa del Nord. 
Un baluardo da cui esporsi solamente in un’ottica di santo Ecumenismo fondato sulla Verità e sull’Amore. 
Eppure è ormai sempre più attuale la massima di von Balthasar: “dalle Alpi in su sono tutti protestanti, anche i cattolici”…forse potremmo renderla più attuale dicendo che “sono tutti modernisti, (purtroppo) anche i cattolici”. 
È ormai risaputo che un nuovo, terribile e diabolico cinghiale è penetrato nella Vigna del Signore facendo breccia in quel confine mitteleuropeo sopracitato che credevamo sicuro. Questa bestia è infatti la degna erede dell’antico cinghiale di cui si legge nella Bolla di Leone X contro Lutero. 
Un cinghiale dalle bionde setole e dagli occhi azzurri che invece di due zanne bianche ha una zanna verde e una zanna arcobaleno, simboli della nuova fede ambiental-omosessualista tanto cara ai modernisti. 
Sono numerosi e quotidiani gli episodi di aperta ed ostinata disobbedienza riguardo la benedizione di coppie omosessuali e la profanazione di luoghi sacri e Sacramenti in molte diocesi da parte di alcuni vescovi, preti e diaconi cattolici seguiti da molti laici. 
In questa occasione però i nostri cari Pastori romani sembrano mancare di quella santa audacia che caratterizzò i Padri antichi costretti a fronteggiare, in tempi diversi, gli attacchi del demonio. 
Lungi da noi il giudizio e la presunzione, a noi invece il compito di pregare perché presto sorgano fra le file dei pastori dei nuovi Atanasio, Agostino, Tommaso, Caterina ed Ignazio. Oltre che la preghiera, a noi anche il compito di testimoniare in ogni ambito la nostra Fede con la Verità del Magistero e nella Carità a Dio e ai fratelli. 
Non combattiamo infatti per cose terrene, ma per la Gloria di Dio e la Salvezza delle Anime in cui l’attuale confusione rischia di far sprofondare molti. 
La Bolla sopracitata inizia con la preghiera “Exsurge Domine”, cioè “Sorgi Signore”…ma noi siamo certi che il Signore più che sorgere è Risorto e ci assicura che è sempre con noi, anche e soprattutto in questo momento doloroso. 
Danno speranza allora le parole degli scritti del santo don Dolindo Ruotolo : “Lasciami fare perché Io armonizzo la libertà e le esigenze della Divina Gloria, e lascio il corso agli uomini cattivi per poi trarne la Divina Gloria”. 
Resistiamo dunque alla devastazione di questo cinghiale germanico, abbattiamo la bestia che scende da Nord puntando a Roma, bersagliamola ed abbattiamola con la nostra Fede, che è la Fede della Chiesa fondata su Pietro. 
W la Santa Chiesa Cattolica Romana Apostolica  
 
PMAS 
 
Immagine: Un Santo guerriero, Vetro istoriato nel Cattedrale di Tours ( QUI )

1 commento:

  1. Don Pietro Leone writing on Vatican Council II and other religions on the web blog Rorate Caeili cites Unitatis Redintigratio,the Decree on Ecumenism, as if they are non hypothetical and objective exceptions to the dogma extra ecclesiam nulla salus(EENS) in 1965-2021.This is an error in reasoning. His premise is false. So his conclusion has to be non traditional.
    For me the theoretical and speculative lines from Unitatis Redintigratio or Lumen Gentium which he has quoted was a weak attempt by some of the Council Fathers, to eliminate the dogma EENS and the ecumenism of return, of the Syllabus of Errors of Pope Pius IX.
    Why does Leone still have to interpret Vatican Council II with the confusion of the liberals and Lefebvrists ?
    So what if Yves Congar and the others were present at Vatican Council II ? If UR 3 and LG 8, LG 14,LG 16, UR 3, NA 2, GS 22 refer to invisible cases in our reality, then they cannot be practical exceptions to EENS and the exclusivist ecclesiology of the Catholic Church.
    But for Leone they are exceptions.Since he has confused UR 3, LG 8 etc as being objective examples of salvation outside the Catholic Church. Real people saved without faith and baptism and who are known to us.This is irrational. There are no such known people. If any one was saved outside the Church it would only be known to God.Yet for Leone Vatican Council II contradicts the dogma EENS.
    Why don’t the Lefebvrists, like Leone, affirm the strict interpretation of EENS and not the liberal version, which projects UR 3,LG 8 as being practical exceptions to Tradition in general and exclusive salvation in particular ?.
    There are no objective cases of non Catholics saved outside the Catholic Church and so there cannot be practical exceptions to EENS. There cannot be any mentioned in Vatican Council II, unless of course a false premise continues to be employed.
    Why should Catholics use the false premise and interpret Vatican Council II like Don Pietro Leone, Fr. John Zuhlsdorf,Cardinal Raymond Burke and the new Prefect of the Congregation for Divine Worship ?
    Rorate Caeili and Don Leone are really promoting the liberal version of Vatican Council II. They please the Masons who want the Council to be interpreted as a rupture with Catholic Tradition.It is as if Rorate Caeili has to interpet UR 3 as a rupture with an ecumenism of return or the retired Jewish Left profesor at the Angelicum, Rome, will object once again.
    The big names at Vatican Council II, who thought they could get rid of the dogma EENS, by employing the error in the Letter of the Holy Ofice 1949, which was overlooked by Pope Pius XII and Pope John XXIII,did not know that there was a built in error.The baptism of desire and being saved in invincible ignorance do not refer to objective cases in our time and space.So they never ever were exceptions to EENS or the Athanasius Creed which says outside the Catholic Church there is no salvation.

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