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lunedì 17 maggio 2021

"A Fossano è successa una cosa speciale”: la chiesa-moschea per la festa di "Id al fitr"

A completamento degli ormai periodici “svisamenti” dei ministri di Cristo, in special modo nell'annuale ricorrenza della fine del Ramadan, un Lettore ha segnalato ciò che è accaduto a Fossano (CN).
AGGIORNAMENTO  leggere sotto.
Don Flavio Luciano, attualmente parroco della popolosa parrocchia dello Spirito Santo, successore di Mons. Olivero, ora vescovo di Pinerolo, ha accolto nei propri locali parrocchiali la comunità musulmana per festeggiare la fine del Ramadan, dopo che l'Amministrazione Comunale di Fossano , a causa delle normative di prevenzione e di contenimento anti covid, aveva dovuto negare l'autorizzazione di radunarsi negli spazi comunali. 
Il Parroco invece , scavalcando  “le attribuzioni di ciascun sindaco quale autorita'
sanitaria locale” ( Gazzetta Ufficiale QUI ) ha voluto concedere agli islamici  i locali sotto la sua chiesa parrocchiale , infischiandosene dei divieti e delle raccomandazioni della CEI ( leggere A.Tornielli: «Cei: "Basta moschee su spazi dei cattolici... Quando un parroco presta i locali deve sapere che li presta per sempre all’Islam"… » QUI) per poi giustificarsi che: “è un segno di civiltà che una comunità religiosa ne accolga un’altra per un momento di preghiera”. 
Più chiaro di così! 
Il Parroco è voluto andare  ben oltre ( leggere sotto) attribuendo al suo gesto un netto significato sincretista  che frantuma la suprema legge della carità cristiana che in due millenni non ha fatto mai distinzione alcuna sui fratelli e sulle sorelle bisognosi di affetto, di assistenza o di cure.
Varrebbe la pena di soffermarsi sulle dichiarazioni del Parroco , sulla sua interpretazione della Sacra Scrittura e sugli entusiastici commenti della stampa letificata da tal gesto  che ha "annullato" quello che l' Amministrazione Comunale, nella contingente situazione sanitaria , non poteva obiettivamente concedere.
AC
A Fossano per la fine del Ramadan 
La festa musulmana rimasta senza spazi ospitata nella chiesa 
di Barbara Morra
 
Il Comune di Fossano non risponde alla richiesta della comunità musulmana di avere a disposizione una piazza o uno spazio pubblico per organizzare la festa rituale della fine del Ramadan, nel rispetto delle norme anti Covid. 
Nemmeno per concedere la palestra. 
Ma ecco che arriva l'ospitalità di una parrocchia cittadina, quella dello Spirito Santo. 
Dove ieri mattina si sono celebrate, in contemporanea nella stessa chiesa, la messa officiata da don Flavio Luciano e la preghiera dei 200 fedeli musulmani, riuniti in occasione della ricorrenza di «Id el fitr».
Accolti con un cartello di benvenuto e auguri, scritto tanto in italiano, quanto in arabo. 
«È accaduta una cosa speciale - dice don Flavio- Alle 8,30 noi pregavamo con la messa di sopra, in chiesa, e loro nei locali esattamente sotto. L'ho fatto notare ai fedeli, riflettendo sul salmo che dice "Dio vuole la salvezza di tutti i popoli"». 
«Ci siamo sentiti accolti e siamo molto riconoscenti - rimarca Adbelhadi Moujeahid, fra i responsabili della comunità musulmana -. Per noi è una celebrazione speciale: si prega, si fa un discorso e ognuno lascia un'elemosina per i bisognosi, uno dei doveri come fedeli». 
Don Luciano: «Anche da parte loro arriva una predicazione sulla fratellanza universale, sul fatto che il vero musulmano cerca di costruirla». 
 
Fonte: La Stampa QUI 
 
Foto : Da Facebook, pagina pubblica, della Chiesa dello Spirito Santo “La nostra comunità oggi ha accolto i fratelli musulmani che hanno terminato il Ramadan, pregando per la fratellanza universale. Bello.” 
 
Leggere anche La Fedeltà QUI
 
AGGIORNAMENTO
 
Il vescovo di Cuneo e di Fossano, mons. Piero Delbosco, ha preso posizione difendendo la scelta del parroco dello Spirito Santo che ha ospitato nei locali parrocchiali la comunità islamica per la fine della festa del Ramadan.  
 
«Musulmani che pregano in una chiesa? Qualcosa di speciale, ma anche normale. 
Fare festa insieme significa riconoscere come vivono la loro fede. Siamo tutti figli di Abramo, dobbiamo camminare insieme, perché ci riconosciamo negli stessi valori» 

«In questa provincia l’Islam è di una moderazione estrema. 
La Chiesa è chiamata al dialogo con tutti, senza rinunciare a nessuno dei suoi valori. 
La convivenza è la prima testimonianza che dobbiamo dare, non siamo qui a farci la guerra e lo dico pensando a cosa accade in queste ore in Israele: la prevaricazione è sempre un errore". 
Sono parole del Vescovo di Fossano e Cuneo, Piero Delbosco, dopo che per la celebrazione della festa di Id El Fitr il Comune del Cuneese non ha risposto alla richiesta da parte di 200 fedeli islamici di poter usare la palestra municipale o un altro locale adatto.»
( Cfr. La Stampa QUI )

10 commenti:

  1. Son più zelanti col ramadan dei muslim che con la quaresima dei cattolici!
    Orchi, demoni!

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  2. "Svisamenti" sta forse per "tradimenti" di certo clero nei confronti del vangelo e del magistero della chiesa come se questa divina istituzione in duemila anni sia stata disumana e non abbia praticato assistenza e carità nei confronti dei non-cristiani. La presunzione di taluni uomini di chiesa è senza fondo.

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  3. Chi sarà battezzato sarà salvato chi non lo sarà no. È compito della Chiesa salvare le anime(sommo atto di obbedienza al Signore e di grande misericordia). Questi preti tutto dovrebbero fare meno che i ministri del culto. Non ho usato volutamente il sostantivo sacerdote.

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  4. Dopo quello che ha detto Bassetti, su ordine superiore, circa il del Zan anche il comportamento de parroco si spiega: la neochiesa è un nonchiesa, destinata all'autodistruzione!!

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    1. Tanto tra pochi anni questa specie di Chiesa non esisterà più, nelle chiese ormai vediamo solo poche vecchiette. I progressisti, per loro natura, esaltando la debolezza e tutto ciò che è malato, si auto-distruggono continuamente. Come sempre è accaduto nella storia, sopravvive unicamente il più forte (forse l'Islam). Ciò che è debole, insano, stupidamente ottimista, è destinato a perire.

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  5. Salvini does not know that VC2 can be interpreted according to Lionel's blog and there will be no rupture with the past exclusivist ecclesiology of the Church. This would mean that the local bishsops and parish priests would be able to affirm the Social Reign of Christ the King in all politics ( Quas Primas) and the necessity for vote for a Catholic political party for the salvation of souls.
    This is in the interest of the political right political parties. Since the Church presently interprets VC2 as a break with the Tradition and this goes well for the Left.

    May 16, 2021
    We now know how to switch the hermeneutic of continuity or rupture, on or off, at will.We have found the secret.


    So even the Wojtyla-Ratzinger interpretation of the Council is obsolete. It does not have a hermeneutic of continuity with Tradition 1.It uses the false premise which creates the hermeneutic of rupture with Tradition.-Lionel Andrades


    MAY 16, 2021

    Bishop Robert Barron is as obsolete as Archbishop Lefebvre on Vatican Council II. This is not observed by Massimo Faggioli whose books on the Council were written with the same false premise, inference and rational conclusion, common among the liberals and Lefebvrists
    https://eucharistandmission.blogspot.com/2021/05/bishop-robert-barron-is-as-obsolete-as.html

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  6. Questi preti fingono di non sapere che la fratellanza universale per l'Islam è la schiavitù per i cristiani ove non si convertano

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  7. Alla vigilia della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia il vescovo di Fossano Mons. Piero Delbosco ha specificato che Cristianesimo e Islam si riconoscono "negli stessi valori".
    Su Wikipedia ( Omosessualità e Islam ) si legge: " La scuola hanafita non considera adulterio i rapporti omosessuali, e lascia la pena a discrezione del giudice. Molti dei più giovani studenti di questa scuola hanno esplicitamente scartato la pena di morte; alcuni la ammettono per un secondo crimine.
    L'Imām Shāfiʿī considera il sesso omosessuale analogo agli altri zināʾ (sesso prematrimoniale, fuori dal matrimonio). Così, se si scopre che una persona sposata ha avuto rapporti omosessuali viene punita come un adultero (lapidato a morte), e una persona non sposata viene punita come fornicatore (frustato).
    La scuola malikita dice che se si scopre che qualcuno (sposato o no) ha avuto rapporti omosessuali dovrebbe essere punito con la pena riservata agli adulteri.
    Nella scuola giafarita, l'Āyatollāh iracheno Sayyid al-Khuʿī dice che qualsiasi persona colpevole di aver commesso atti omosessuali deve essere punita come un adultero.

    È importante notare che la pena di un adultero richiede che ci siano quattro testimoni perché possa essere eseguita. Analogamente tutte le scuole richiedono la testimonianza di quattro uomini per applicare la pena prevista per i rapporti omosessuali. Tuttavia se può essere presentata una prova oggettiva (come test del DNA, fotografie, ecc.), si può rendere effettiva la pena senza i quattro testimoni.

    Secondo lo studioso dell'Islam moderno Yūsuf al-Qaradāwī:

    «I giuristi dell'Islam hanno avuto opinioni divergenti riguardo alla pena per questa pratica abominevole. Dovrebbe essere la stessa pena prevista per la zināʾ, o andrebbero uccisi sia il partecipante attivo che quello passivo? Anche se questa pena può sembrare crudele, gli è stato consigliato di mantenere la purezza della società islamica, e di mondarla dagli elementi pervertiti.»
    (The lawful and the prohibited in Islam, p.165)

    L'Islam ammira molto l'atto sessuale, come sacro rapporto spirituale. Pertanto aggravare la pena e presentare i quattro testimoni, sarebbe un atto di oscenità, che è un'offesa per la moralità del resto della società. "

    Lasciando da parte discorsi teologici, che in una certa parte della chiesa cattolica sono considerati superati, mi piacerebbe chiedere alò vescovo di Cuneo e di Fossano su quale strada «dobbiamo camminare insieme, perché ci riconosciamo negli stessi valori».
    I valori della persecuzione degli omosessuali e della sottomissione delle donne, valide solo per la riproduzione?

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  8. L'islam non è compatibile con la nostra religione e con i valori della società occidentale,e sbaglia chi distingue tra islam moderato e radicale, l'islam è uno solo.

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La Redazione