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giovedì 11 febbraio 2021

Cristiani di una volta, cristiani di oggi

"La Rivoluzione è la continuazione nella storia del non serviam di Lucifero, 'primo empio' (Donoso Cortés), e dell'eritis sicut dii, cioè la continua professione di queste originali proposizioni blasfeme, di queste bestemmie, da parte di uomini assimilabili a quella che san Luigi Maria Grignion de Montfort chiama 'la maledetta razza del serpente'"
(Giovanni Cantoni).

Per ridere un po', di una situazione angosciosa.
Luigi


15 commenti:

  1. Molto meglio quelli di oggi!

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    1. Da piccolo mi ricordo che era proibito a scuola ,ma anche in casa ,di sedersi per terra.Proibito proibire .....e poi tutti giù per terra.....

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  2. Mi sfugge che c'entri san Luigi Maria Grignion de Montfort con l'apologia del latifondo e del feudalesimo (o dell'Impero asburgico e del Regno di Napoli) fatta dai pliniani.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. questo blog ormai sembra l'ufficio stampa della TFP, che è un movimento più politico che religioso, e che propugna tesi discutibili

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    3. A te sfuggono molte cose, per tua sfortuna.

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  3. Si ride, ma è un riso molto amaro.
    Al di là delle storture uscite dall'eresia modernista, oggi sembra che il cristiano debba, per definizione, essere pavido, mollaccione, sempre in dovere di scusarsi per ogni suo pensiero ed ogni sua idea, completamente succube del mondo e alla sua continua rincorsa per cercare disperatamente di sentirsi accettato da esso.
    Qui si va molto più in là della semplice questione della Messa in latino. Semmai, la sparizione di quest'ultima è la cartina di tornasole di un cambiamento epocale, un disassamento totale tra ciò che fu la cristianità (certo con i suoi alti ed i suoi bassi, essendo formata da uomini ora santi, ora peccatori) ed il sentimento religioso liquido che ci ammorba oggi fin dai vertici della Chiesa: una versione edulcorata del satanico "fa' ciò che vuoi"...è vero A, ma è anche vero B, scegli tu, la coscienza è l'ultimo lume. Non a caso, si è affermata l'idea della "chiesa in ricerca", come se non fosse depositaria della Verità da più di duemila anni!
    Kyrie eleison!

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    1. Ahahahahahahahahahah! Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!Ahahahahahahahahahah!

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    2. Ottime considerazioni.
      Vi sono ragioni teologiche e filosofiche all'origine di tali comportamenti; dottrina e pastorale sono saldamente collegate, come teoria e pratica. Più precisamente, gli aspetti pastorali costituiscono l'applicazione di principi dottrinali e, per converso, dalla pastorale si possono evincere principi dottrinali.
      La passività di molti cattolici non è mero indice di debolezza, quanto piuttosto la concretizzazione di posizioni teologiche inerenti la Verità e il mondo. Da certe prassi, più che da scritti teologici, parrebbe che si sia offuscata la fede in Cristo quale Via, Verità, Vita.
      Sotto questo profilo mi permetto di segnalarLe il libro del prof. Stefano Fontana "La nuova Chiesa di Karl Rahner: il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo" (vi sono anche suoi video su Youtube).
      Da parte mia, ritengo inoltre che la pacificazione con il mondo operata dopo l'ultimo Concilio abbia portato la Chiesa a farsi permeare dalle mode del mondo. E infatti molto della Chiesa attuale risente della mentalità sessantottina.
      Cristo Re ha lasciato il posto a un Gesù in stile "peace and love", che ha ben poco di evangelico.
      L'Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti, è stato congedato; al suo posto sono arrivati innocui angioletti.
      Non pochi fedeli si sono conformati al modello dei "ggiovani" con la chitarra, un po' hippy e un po' cristiani; un modello evidentemente fallimentare, considerato l'allontanamento della maggior parte dei giovani dalla Chiesa.
      Oggi ironicamente osserviamo che il mondo che ha plasmato parte della Chiesa è finito (c'è ancora qualche sessantottino in giro?). Ma il principio che ha permesso che ciò avvenisse è rimasto.
      Non resta che confidare in Dio, nella Chiesa (che non è tutta rahneriana) e nella Tradizione.

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    3. Concordo. Una tale debolezza di carattere, peraltro, non solo preclude l'essere cristiani ma anche una felicità piena. La seconda immagine evidenzia persone frustrate, senza orientamenti veri, per questo instabili psichicamente.

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    4. 1:34, hai problemi? Prova a dormire a quell'ora, vedrai che starai meglio.
      Mah..dev'essere un prete modernista.

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  4. È l'uomo che fa il cristiano o il cristiano che fa l'uomo. O meglio perché all'epoca tutti erano cristiani di cultura e di conseguenza anche di religione erano uomini con U maiuscola. Oggi essendo la cultura cristiana venuta meno di conseguenza abbiamo uomini con la i minuscola. Se vogliamo è stato il Vaticano II, ma ha fatto comodo un po' a tutti. Ogni parte ha saputo alimentare il proprio io ipertrofico. A me piace più ipertrofica poiché ho abbandonato ogni velleità di cristiano in quanto convinto che le alte gerarchie nascondono una verità da svelare un po'alla volta

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  5. ma scaricare l'immagine invece di uno screenshoot da cellulare no?

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  6. Si mi piace ipertrofica che c'è da ridere.

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La Redazione