Natalino
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008
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giovedì 28 gennaio 2021
C'è sempre qualcosa di Cattolico: il Minuetto.
Ci permettiamo di suggerire alle Loro Eccellenze della CEI questo tipo di inchino per lo scambio del segno di pace durante la Santa Messa. Elegante e decoroso.
4 commenti:
AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione
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Una notizia che farebbe morire dal ridere, se non ci fosse da piangere.
RispondiEliminaNon saper più che significa lo scambio della pace nella Messa, che è meramente propedeutico alla Santa Comunione e illustra che Cristo Gesù viene in mezzo a noi. E' una tragedia non riconoscere più che il dono della pace è di Cristo, e significa non altro che il dono della sua grazia. Tutto Gv 14 ha come culmine il dono della pace ("vi lascio la pace, vi do la mia pace; non come la dà il mondo io la do a voi"), cioè l'ingresso della vita trinitaria che viene ad abitare in noi come in un tempio, e di noi che (per grazia di Cristo) entriamo nella vita di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. E questo innesto avviene attraverso l'umanità glorificata di Gesù Risorto.
Ecco, tutto questo è distrutto in nome di una specie di galateo chiesastico in cui si sbagliano i tempi: se proprio occorre guardarsi in volto (e spesso può essere necessario, non neghiamo), il momento dove guardarsi in volto per una riconciliazione è, semmai, prima di entrare in chiesa, e cioè prima del culto divino.
Ma possiamo ancora parlare della Messa come eccelsa espressione del culto divino? E' ancora la Messa il luogo dell'incontro del cielo con la terra? O non piuttosto un piattume meramente naturale e senza alternative, che in un gran numero di nostre parrocchie porta come pena la scomunica e la damnatio memoriae?
Con preghiera, domandando i miracoli.
Concordo con Maurizio. D'altronde non potevamo pensare che una parola come "pace" sfuggisse al travisamento che è stato fatto anche con altre parole, per stravolgere il Vangelo a fini buonisti chiaramente strumentali. Oltretutto il concetto di "pace" così inteso (non spirituale, non interiore) è assolutamente fuori luogo nel contesto della Messa: è illogico "fare pace" con chi ti siede vicino e partecipa al tuo stesso rito. La pace si fa con il nemico, non con l'amico.
EliminaQuando pensi che quelli della neochiesa siano arrivati all'imo del ridicolo, ma scopri che riescono sempre a superare loro stessi!
RispondiEliminaUna bella giravolta e un pugno alzato sarebbe stato meglio
RispondiElimina