Molti gli esclusi illustri (tra cui il parroco del Duomo di Imperia don Lucio Fabbris) e molti i giovani.
A (piacevolmente) sorprendere non è solo l’età di molti ma soprattutto è la circostanza che il Vescovo abbia scelto sacerdoti che hanno a cuore la retta dottrina cattolica e la sacra liturgia (alcuni di essi infatti celebrano in rito antico).
Il fatto che le nomine vengano da Mons. Borghetti (mandato a “commissionare” e sostituire S.E.R.ma Mons. Mario Oliveri) e che abbia ascoltato le terne proposte è molto significativo: forse si è accorto anche lui che il suo clero ha a cuore le cose importanti?
Insomma, sembra proprio che, come dice il giornalista, in diocesi piano piano (finalmente) la “barra sembra tornare al centro.”
Bene, avanti così, Deo adiuvante!
Roberto
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