Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 8 dicembre 2020

A cosa servono i vescovi? A nulla? News da Francesco sulla potestà dei vescovi

Ieri 7 dicembre (QUI),  sul bollettino quotidiano della Sala Stampa della Santa Sede è stata pubblicata la "Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Ab initio" con la quale il S. Padre ha modificato i canoni n. 435 comma 1 e 506 comma 1 del Codice dei Canoni delle Chiese orientali (qui) che si aggiunge alla "Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Authenticum Charismatis" (qui) pubblicata il 1 Novembre 2020 che ha modificato il canone 579 del Codice di diritto canonico. Mil se ne era occupata qui. Cosa accomuna questi due provvedimenti?
In sostanza entrambe tolgono al vescovo diocesano la facoltà di erigere, in modo autonomo, istituti di vita consacrata col pretesto che "alla Sede Apostolica compete sia di accompagnare i Pastori nel processo di discernimento che conduce al riconoscimento ecclesiale di un nuovo Istituto o di una nuova Società di diritto eparchiale, sia l’ultimo giudizio per saggiare l’autenticità della finalità ispiratrice." 

Se è pur vero che alla Sede Apostolica è sempre appartenuta la potestas, cioè il potere, di decidere in ultima istanza sulle congregazioni e gli istituti di vita consacrata, è anche vero che agli ordinari diocesani hanno sempre avuto la possibilità di erigere o sciogliere detti istituti in virtù del potere di discernimento e di governo che deriva loro dalla pienezza del sacramento dell'Ordine

Appare evidente che con tali provvedimenti la funzione vescovile e patriarcale è umiliata e ridotta ad un rango puramente amministrativo e si accentra tutto il potere nelle mani di Roma. Nonostante in lungo e in largo si vedano articoli che elogiano la cosiddetta "collegialità" o "sinodalità" , in pratica ogni intervento legislativo della S. Sede va nella direzione opposta.

Questo ennesimo provvedimento, come detto, umilia le prerogative vescovili che non riguardino solo nomine parrocchiali e gestione dei beni delle diocesi, ma anche il governo spirituale delle stesse. Ridotti ai poteri di sottufficiali dell'esercito?

Si conferma, purtroppo, la linea autoritaria e dittatoriale di questo pontificato, che, purtroppo, pare assomigliare sempre di più ad una Corea del Nord in salsa clericale.
Luigi