Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

giovedì 30 aprile 2020

Da Dio Padre alla Terra Madre. Itinerari spirituali dell'ecoclericalismo

Un'agghiacciante ma vera analisi dell'amico Paolo Gulisano.
Il tradimento dei chierici si è consumato.
"Svegliati, perchè dormi o Signore" (Salmo 44)?
Luigi

17-4-20, Ricognizioni
C’è una narrazione abbastanza diffusa rispetto all’attuale epidemia del virus Covid-19: sarebbe una sorta di “monito”, se non addirittura di “castigo” o di vendetta, della Terra nei confronti degli esseri umani che troppo a lungo l’hanno maltrattata, violata, abusata. Qualcuno potrebbe osservare: stai parlando della Terra, di un pianeta, di una massa di elementi geologici, biologici e quant’altro come se fosse un essere vivente.
Questa è esattamente l’idea che fu elaborata 40 anni fa, nel 1979, da uno scienziato

Documento della Cei sul Primo Maggio: immigrazionismo, socialismo ed ecologismo alla riscossa

Noi fedeli vogliamo dei pastori che ci parlino del Signore, non di Greta o di no global.
Mosche cocchiere che non hanno capito nulla.
Luigi



Reso noto il tradizionale documento dei vescovi italiani per la festa del lavoro del primo maggio, si leggono tutte le tesi che vanno di moda nella Chiesa odierna, come la sostenibilità, il riscaldamento globale, l'immigrazione e la redistribuzione di ricchezza. Proprio quando il coronavirus ha dimostrato la loro inconsistenza.
E' stato reso noto il tradizionale documento dei vescovi italiani (per la precisione della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro) per la festa del lavoro del primo maggio. Si intitola “Il lavoro in un’economia sostenibile”. Il testo, dopo aver descritto perché si possa sostenere che dopo il

Ordine di Malta, tra mal governo certo e futuro inglorioso La fine dei grandi cavalieri?

Ieri abbiamo dato la notizia della morte del Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta che sappiamo essere stato persona di grande animo, integro e pio.

Oggi però vogliamo esprimere un commento condividendo il crudo ma obiettivo giudizio critico che ne dà l'ottimo Tosatti, che sembra quasi averci letto nel pensiero. 
Al pari del giornalista, anche noi non vogliamo emettere giudizio morale sulla persona, per la cui anima preghiamo, ma fornire un'analisi - che non può essere che negativa - sul suo governo, sì. 

E' pur vero che Sua Altezza Fra' Giacomo Della Torre giunse al vertice del Sovrano Ordine Militare di Malta (sotto il controllo irrituale di Mons. Becciu, all’epoca potentissimo Sostituto alla Segreteria di Stato vaticana e fedelissimo di papa Bergoglio, nominato “Delegato speciale” del pontefice presso l’Ordine) dopo un periodo difficilissimo e burrascoso per le gravi ingerenze della S. Sede, oltre al canonicamente consentito, nella gestione degli affari interni ed esteri di un soggetto di diritto internazionale (che, lo ricordiamo, è uno Stato autonomo e, come dice il nome, Sovrano). 
Egli però non ebbe la forza e forse le capacità, di prendere il timone di Via Condotti e ricondurre le cose - e le persone - al loro posto, ciascuna secondo il proprio ordine. Oppure fu eletto proprio per non ostacolare, anzi per assecondare i venti minacciosi che già

San Carlo Borromeo: Sante Messe, la peste e la vera Chiesa "con l'odore delle pecore"

Una bella segnalazione di un amico.
Protagonista, san Carlo Borromeo e il comportamento, prudente ma missionario, da tenere durante un'epidemia.
Visti gli uomini della Chiesa, dai capi in giù, spariti dai radar durante tutto questo tempo, sarebbe cosa buona che rileggessero queste note su come ci si deve comportare per aiutare il  "Popolo di Dio" (come continuano a dirci che recita il Concilio Vaticano II) e come la cosiddetta "Chiesa in uscita" e "con l'odore delle pecore" non ci pare stia assolutamente facendo.
Sono solo diventati mosche cocchiere del potere statale.
Luigi.

Quando i vescovi erano vescovi e perciò stesso santi

Forse si poteva fare qualcosa del genere. Certo sarebbe stata necessaria la volontà di cercare un modo per non privare i fedeli della Messa, dei sacramenti, dei funerali cristiani. E questa volontà - lo dicono i fatti - almeno ai vertici ecclesiali e civili non c'è, non c'era, non c'è mai stata.
Traggo, anzi più precisamente copio, da un dotto articolo di Marco Rapetti Arrigoni

mercoledì 29 aprile 2020

Ennesima citazione inesistente da parte S. Padre?

Dall'amico Giovanni Formicola.
Tra citazioni inesistenti e le solite intemerate contro il cosiddetto "proselitismo".
Speravo avesse torto  Giovanni. Invece vedere QUI.
Luigi

PS: un amico mi ha contestato la sicurezza dell'occhiello (non nel titolo) sull'inesistenza della citazione. Nel testo scritto in effetti il virgolettato  'Andate, che la gente veda come vivete' è seguito da "cfr v. 15" e non da "v. 15". Prendo atto che in dubio pro pontifice e perciò il Papa mette il virgolettato, ma nel testo ufficiale vi è la dizione "cfr". Sommessamente però, ascoltandolo e vedendo la bizzarra omissione del versetto successivo (il 16: "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato"), non riteniamo che Formicola abbia forzato il testo del S. Padre e la sua mens. Vedere il video per confermare o meno questa tesi. Ci piacerebbe infine capire se il testo scritto viene preparato dopo quello orale "trascrivendolo", o c'è invece una traccia precedente. Grazie comunque al nostro amico che ci ha permesso di precisare meglio l'occhiello.

Carissimi,

perdonatemi se vi "brutalizzo", se approfitto della vostra benevolenza per questo sfogo, ma, da un lato, non voglio tediare "tutti" con gli anti-apoftegmi Francisci; dall'altro, non riesco proprio a fare le tre scimmiette.


1. 
"La fede ti porta sempre a uscire da te. Uscire. La trasmissione della fede; la fede va trasmessa, va offerta, soprattutto con la testimonianza: 'Andate, che la gente veda come vivete' (cfr v. 15)" [Mc 16,15].
Non c'è scritto. Capite? Non c'è scritto!!! Nemmeno in modo implicito o allusivo. Si può inventare il

Il musicista e Giovanni Paolo II

Dall'amico Maurizio Brunetti, un ricordo del maestro Krzysztof Penderecki (1933-2020), nel trigesimo della sua morte,  e della sua amicizia con S. Giovanni Paolo II.
Chi vi scrive, poco esperto di musica, ricorda però la sua splendida colonna sonora del film sul massacro di Katyn', del grande regista polacco Andrzej Wajda: la tremenda storia dell'eccidio comunista in Polonia dell'aprile\maggio 1940.

Nel quindicesimo anniversario della morte di san Giovanni Paolo II, un ricordo che rimanda alle note struggenti del musicista Penderecki, composte per commemorarne la memoria

di Maurizio Brunetti, 14-4-20

Il 29 marzo ha terminato la propria vita terrena il grande compositore polacco Krzysztof Penderecki (1933-2020), uomo di profonda fede cattolica e amico personale di Karol Wojtyła (1920-2005) da molto prima che questi diventasse papa Giovanni Paolo II. In Italia la sua morte non è passata inosservata, anche se definire Penderecki come «l’autore delle colonne sonore di film quali Shining e L’esorcista», come hanno sbrigativamente fatto alcuni titolisti della grande stampa nazionale, è improprio.

Se è vero, infatti, che la musica di Penderecki è presente in almeno 32 tra documentari, film e serie televisive, alcuni dei quali certamente noti al grande pubblico ‒ i già citati Shining

In morte di Sua Altezza Eminentissima Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto Gran Maestro Sovrano Militare Ordine di Malta

In memoria aeterna erit justus. 
ab auditione mala non timebit. 

Il Gran Magistero del Sovrano Ordine di Malta aveva informato oggi 28 aprile che il Gran Maestro, Fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, era stato ricoverato in una clinica romana in condizioni critiche a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. 
Fra’ Giacomo Dalla Torre era in cura per una malattia diagnosticata a fine gennaio. 
L’aggravamento è avvenuto nella giornata di ieri, martedì 28 aprile. (QUI).
Una preghiera di suffragio per l'anima di un devotissimo uomo di chiesa, assiduo (ma ignavo) frequentatore delle Sante Messe in rito romano antico, anche se  “inspiegabilmente” e vergognosamente, lo scorso giugno 2019 le aveva dovute vietare per le feste o per ricorrenze istituzionali dell’Ordine (disponendo anche, se pur in forma non ufficiale, che i Cavalieri non partecipassero nemmeno a quelle esterne). 
La lettera di “divieto” che soffocò una parte non indifferente delle celebrazioni tridentine nel mondo si può leggere QUI


Sua Altezza Eminentissima il Principe e Gran Maestro, 
Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto 

È nato a Roma nel 1944. 
Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Roma, con specializzazione in Archeologia cristiana e Storia dell’arte, ha ricoperto ruoli accademici nella Pontificia Università Urbaniana, insegnando Greco classico. 
È stato inoltre responsabile della Biblioteca e Archivista per importanti collezioni dell’Università. 
Ha pubblicato una serie di saggi e articoli sulla storia dell’arte medievale. 
Entrato a far parte del Sovrano Ordine di Malta nel 1985, ha pronunciato i voti solenni nel 1993. 
Dal 1994 al 1999 è stato Gran Priore di Lombardia e Venezia e dal 1999 al 2004 membro del Sovrano Consiglio. 
Il Capitolo Generale del 2004 lo ha eletto Gran Commendatore dell’Ordine e alla morte del 78° Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie è diventato Luogotenente interinale. 
Dal 2008 al 2017 Fra’ Giacomo Dalla Torre ha ricoperto la carica di Gran Priore di Roma. 
Il Consiglio Compito di Stato del 29 aprile 2017 lo ha eletto Luogotenente di Gran Maestro e il 2 maggio 2018 è stato eletto 80° Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta. 
Il 17 luglio 2018 l’università di Youndé 1 gli ha conferito la laurea honoris causa in Lettere Classiche e Filosofia. 

SMOM QUI

Coronavirus Vecchi e nuovi Giuseppinismi

Spunti e riflessioni sull'importanza della libertà della Chiesa. 
AC  









La celebre frase che i Bravi rivolgono a don Abbondio “questo matrimonio non s’ha da celebrare ne ora ne mai” è tornata in mente a molti cristiani in questi giorni di restrizioni governative in materia di culto, e non è mancata anche qualche vignetta satirica al riguardo. 

I Bravi del Manzoni erano caratterizzati da una tipica retina verde in testa, attendevano don Abbondio al capitello di una strada ed erano al soldo di Don Rodrigo;

martedì 28 aprile 2020

Il Papa oggi dà a Cesare quello che è di Dio? Il nostro Dio è Cesare? Vergogna sulla marcia indietro sulle Messe

Non penso ci siano parole per commentare l'omelia di S. Marta di oggi.
Ovviamente la CEI ha già fatto marcia indietro: "La Chiesa italiana non ha alcuna volontà di strappare col governo, né di fare fughe in avanti. L'intenzione è quella di andare avanti col dialogo costruttivo", ha spiegato don Ivan Maffeis, portavoce della Cei vedere QUIQUI  e QUI.
QUI il vergognoso comunicato di Vatican News e QUI  l'articolo in stile sovietico della rivista cattolica di Crema.
Dice un proverbio russo: chi nasce lepre non diventa lupo.
Vergogna.
Luigi


Fase 2, Papa Francesco sconfessa la Conferenza episcopale italiana e sostiene la linea di Conte: “Prudenza e obbedienza alle disposizioni”

A Bergoglio sono bastate poche parole, all’inizio della sua messa mattutina a Casa Santa Marta, per dissociarsi totalmente dal duro scontro tra la Conferenza episcopale e il governo

Il Fatto Quotidiano, Francesco Antonio Grana | 28 APRILE 2020

In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”. Nel dibattito sulla partecipazione dei fedeli alle messe nella fase 2, quella della convivenza col

Coronavirus Maurizio Gasparri "Un governo giacobino che sta violando il Concordato diffondendo pregiudizi contro la Chiesa Cattolica"

E' sempre più distante il solco tra i governanti e i governati e non bastano le "toppe" improvvisate da Santa Marta per placare i malumori di quella parte, maggioritaria, degli italiani che ragionando sui crescenti abusi e sul pericoloso dilettantismo dei governativi, inizia , seppure timidamente, a dire "io non ci sto"!  (Cfr.QUI)
AC 











Gasparri: «Il governo viola il Concordato. È ora di gesti dimostrativi» 

«Un governo di giacobini non interessati alla democrazia. Chi chiede Messe è visto come epigono di tempi bui. C’è un atteggiamento complessivo nei confronti della pratica religiosa che a volte anche ambienti cattolici politicizzati a sinistra hanno sottovalutato, elogiando chi apre ai migranti, ma poi porta avanti aborto, eutanasia e manipolazioni genetiche» 

di Giacomo Bertoni 

 «È in atto una palese violazione del Concordato, che nasce da un pregiudizio totale nei confronti della Chiesa Cattolica. Ora è il momento di gesti dimostrativi pacifici e sereni, che ricordino al governo che i cristiani ci sono e vogliono vedere rispettati i Patti Lateranensi, recepiti all’articolo 7 della Costituzione». 
Non usa mezzi termini Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, che giudica

Coronavirus L'allarme di Mons.D'Ercole, il tiepidume dei consacrati e la puzza di zolfo che si sente a mille chilometri

Nelle povere menti delle "suore politicizzate" si annida l'ossessione che il desiderio di assistere nuovamente alla Santa Messa sia stato aizzato dai politici dello schieramento politico di destra! 
Negli sragionamenti di alcuni Consacrati la genuina religiosità del popolo non conta nulla!
Sui social si trova davvero di tutto: anche la suorina che manifestando la sua contrarietà alla restituzione delle messe alla comunità dei fedeli ha osato scrivere "Non si tratta di appoggiare qualche politico leghista o Fratelli Italia di turno ma di salvare vite umane; io penso solo a quelle". La suora ignora  che anche un partito governativo, molto quotiato nella CEI,  ha presentato "un emendamento per la riapertura delle messe" (Cfr.La Repubblica QUI
Pubblichiamo la lettera che una Lettrice di MiL ci ha inviato e che ringraziamo.
AC  

"Non si tratta di appoggiare qualche politico 
leghista o Fratelli Italia di turno 
ma di salvare vite umane; io penso solo a quelle". 

Questa è la frase  scritta da una suora su un social a commento della pubblicazione del video del Vescovo di Ascoli Piceno Mons. D’Ercole. (v.sotto

Pro e contro le messe in TV: continua il dibattito

Continua il dibattito sulle S. Messe in streaming.
Vedere anche QUI.
Luigi

Settimo Cielo, 22-4-20
Il grido d’allarme levato da papa Francesco contro il pericolo che le messe “virtuali”, teletrasmesse in questo tempo di pandemia, si sostituiscano a quelle reali, e aprano la strada a una Chiesa “gnostica” non più fatta di popolo e di sacramenti, vero corpo di Cristo, ha animato ancor di più una discussione già in corso:


Ne è prova la lettera riprodotta qui di seguito, proveniente dal Regno Unito.

I cinque casi che l’autore della lettera esamina, in realtà – diversamente da ciò che egli scrive –, confermano non l’equivalenza ma il primato assoluto che la partecipazione viva e reale alla messa, anche nei contesti più difficili, ha rispetto a ogni altra sua visibilità mediata.

E anche le considerazioni di David Critchley sulla “opportunità missionaria” che le messe in

Perché il vescovo Lorefice ha modificato le parole “fuoco dell’inferno” nella preghiera dei pastorelli di Fatima?

Una lettera pubblicata dal Blog di Sabino Paciolla su un'altra delle intemerate dell'esimio Arcivescovo di Palermo, che, in questo caso, bacchetta e corregge Maria Santissima.
QUI MiL, il 9 aprile scorso, ha descritto l'episodio.
Un'altra scelta vescovile scellerata del S. Padre Francesco.
Luigi

Di Sabino Paciolla|Aprile 11 2020
Una lettrice ci scrive:

Non è di poco conto che “Monsignor” Lorefice Vescovo di Palermo abbia osato modificare le parole della Regina del Rosario date a Fatima ai pastorelli nell’apparizione del 13 Luglio 1917 della seguente preghiera “Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della tua misericordia ” e invece di “fuoco dell’Inferno” sia stato detto “esilio eterno”.

lunedì 27 aprile 2020

Don Morselli e don Bux domani martedì 28 aprile in diretta FB: "Coronavirus e sacramenti"

In diretta e differita.
Luigi

Chi li ha visti, i nostri pastori?



Autore: Ulisse

Tanto per rimanere in tema (si veda qui), e sperando che questo possa pungolare un po' i nostri pastori. 
Ringraziamo il lettore per avercela inviata. 
Roberto

Appello del prof. Grillo: contesto, cornice e obiettiva inutilità.

Un lettore (che ringraziamo), ci fa presente alcune circostanze di fatto per avere una visione più corretta della cornice in cui si pone la lettera aperta del prof. Grillo (con cui chiedeva alla CDF di ritirare i due ottimi decreti Quo Magis e Cum Sanctissima (sui nuovi prefazi e i nuovi santi introdotti nel Messale Romano del 1962) e per analizzarla quindi con una luce più obiettiva e ulteriormente ridimensionarne la pretesa portata e l'efficacia (già a nostro avviso minima). 

Roberto

1) il prof. Andrea Grillo non è liturgista. 
Nel Pontificio Ateneo S. Anselmo dove è ordinario egli insegna teologia dogmatica nella facoltà di teologia (corso istituzionale) e nella specializzazione di sacramentaria cfr. Ordo Anni 2019-2020 
Egli non è un professore del Pontificio Istituto Liturgico dove, bisogna prenderne

CEI (finalmente) i vescovi italiani protestano e esigono autonomia e indipendenza "ciascuno nel proprio ordine". Troppo tardi?


E' di ieri (26.04.2020) la prima - almeno pubblica - protesta formale dei Vescovi italiani per la continua intromissione da parte del Governo italiano nella gestione arbitraria dell'esercizio del culto, con il protrarsi del "divieto", alle celebrazioni liturgiche "a porte aperte". 

Con un comunicato dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali (si veda foto), la Conferenza Episcopale Italiana ha richiamato vari principî costituzionali: da un lato l'indipendenza e la sovranità, nel proprio ordine, della Chiesa Cattolica (rispetto allo Stato), e dall'altro il diritto di libertà di culto. 

L'esigenza di esternare un formale disaccordo è scaturita dacchè il DPCM approvato ieri sera (col quale il Presidente del Consiglio dei Ministri ha autorizzato alcune prudenti e condizionate aperture e riprese di varie attività), "esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo" permettendo (come se ne avesse avuto legittima competenza) solo celebrazioni funebri con un numero ristretto di 15 persone e all'aperto. 

La Chiesa, che ha "accettato con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all'emergenza sanitaria, ... nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia esige di poter riprendere la sua azione pastorale... nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia" giacché è necessario che la fede si possa "nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale". 

Ci aspettiamo ora quindi che la CEI, smetta di comportarsi come don Abbondio (si veda una vignetta satirica sotto) e perseveri in questa apprezzabile presa di posizione (qui alcuni suggerimenti di La Nuova Bussola, 27.04.2020), dando dimostrazione che non sia stata solo funzionale ad un "gioco delle parti" per salvare la faccia. 

A tale "figuraccia" episcopale, qui un commento pungente de La Nuova Bussola: "No alle Messe, la CEI raccoglie quello che ha seminato" (27.04.2020). 

Suggerimento: l'Ufficio Nazionale Liturgico potrebbe suggerire ai preti italiani, nel caso venissero nuovamente (e vergognosamente) interrotti da solerti agenti di polizia durante la Messa, di giustifcarsi che in realtà si tratta di una riunione di partigiani e che il fumo che si vede in chiesa... non è incenso...
(Ciò visto che i cortei e le manifestazioni per il 25 aprile si sono tenuti senza interruzione a Bologna, Roma e Torino).  

Roberto

Comunicato della CEI,  CS n. 34/2020 del 26.04.2020:



Coronavirus, la Chiesa maronita attacca chi è contrario alla comunione in mano

Una notizia interessante e preoccupante dal Libano.
Felicemente gruppi di fedeli rifiutano la S. Comunione in mano.
Purtroppo l'articolo prende - in qualche modo - posizione contro questi fedeli, tra l'altro non capendo che prendere in mano la S. Comunione rischia di avere pericoli medici ben maggiori che la distribuzione nel modo tradizionale
Luigi

di Fady Noun, Asia News, 17-3-20

Beirut (AsiaNews) - Nel mezzo della Quaresima, un periodo di intense preghiere liturgiche, le precauzioni e le misure di contenimento contro la diffusione dell’epidemia di coronavirus si imbattono contro abitudini ben radicate nelle chiese del Libano.

La decisione della Chiesa maronita di rendere obbligatoria la comunione nella mano, presa il 4 marzo, ha sorpreso i fedeli, che si sono adattati, a volte rassegnati, e la prendono per quello che è, una misura provvisoria, nell’attesa della fine dell’epidemia. Tuttavia, la decisione è stata respinta con forza da una corrente tradizionalista perché

domenica 26 aprile 2020

Rinviata l'VIII Giornata della Buona Stampa Cattolica di Linarolo


La Chiesa della misericordia colpisce un altro vescovo

Un altro vescovo fedele alla dottrina  dimissionato.
Vedere anche Sabino Paciolla QUI.
Luigi

Marco Tosatti, 16-4-20

La Chiesa della misericordia ha colpito ancora, e questa volta sotto la scure è caduto un vescovo spagnolo, ma titolare della diocesi di Callao in Perù, vicino al Movimento Neocatecumenale, e a quanto pare, responsabile di essere stato vicino anche all’ex arcivescovo di Lima, Luis Cipriani (Opus Dei) sostituito dal super progressista e Teologia della Liberazione Carlos Castillo Mattasoglio. Ora sia i Neocatecumenali che l’Opus Dei non sembrano godere particolare favore presso la corte del Pontefice regnante (non abbiamo trovato traccia, nella sua biografia dell’ordinazione episcopale del Prelato attuale dell’Opus, nonostante che abbia assunto quella carica nel 2017; e a parte un caso in una zona remota dell’Asia non ci ricordiamo di nomine episcopali di sacerdoti dell’Opus Dei, sotto questo pontificato).

Andrea Parodi dei Tazenda: un percorso verso la fede attraverso la malattia

Continuiamo, ogni tanto, a parlare su MiL di musica profana.
Grazie all'amico Giovanni Formicola per questa segnalazione sulla conversione di Andrea Parodi, cantante dei Tazenda.
Vedere anche QUI un articolo di Tempi su di lui.
E guardiamo i due bei video sull'Ave Maria e su Grazie alla vita del cantante.
Che ci aspetti in paradiso e preghi e canti all'Altissimo!
Luigi


Se dico Andrea Parodi, probabilmente dico qualcosa a pochi. Se dico Tazenda - gruppo musicale sardo di cui fu fondatore e voce solista -, probabilmente dico qualcosa a qualcuno in più. Comunque, si tratta d'un cantante sardo, dalla voce magnifica, ucciso da un tumore devastante, che lo portò via nel giro di meno d'un anno, mentr'era padre di due bambine, la più piccola delle quali era stata concepita da soli tre mesi quando gli fu diagnosticata la malattia inoperabile, e l'altra aveva poco più di un anno e mezzo.Tre settimane prima di morire - avendo già l'aspetto del malato terminale, ma in cuore una fede e una forza morale profonde - tenne a Cagliari un ultimo concerto [vedere secondo video sotto].

Gallignano: Video e testo dell'Atto di Riparazione per "l’irruzione immotivata e sacrilega delle forze dell’ordine" e una "giornata di digiuno" per tutta la comunità

Sabato 25 aprile 2020. Prima della S.Messa prefestiva  il Rev.do don Lino Viola, parroco di Gallignano, in ginocchio assieme ai rappresentanti della comunità parrocchiale e ai fedeli collegati su Facebook e gli altri social ( v.sotto il video) con voce ferma e solenne davanti l'Altare ha recitato il seguente:  




Atto di riparazione per il gesto sacrilego 
consumato domenica 19 aprile 
in questa casa di Dio e della comunità(*)

Padre clementissimo, la sera del Giovedì Santo il Tuo amato Figlio Gesù mentre pregava nell’orto del Getsemani fu venduto da Giuda per trenta denari e consegnato a dei soldati . 

Messe in streaming II Domenica dopo Pasqua

Ricordate le messe di oggi e dei prossimi giorni in streaming!
Per le modifiche o aggiunte, vedere sul post su indicato i vari link per gli orari 
Luigi

Preghiera per la Comunione spirituale (di Sant’Alfonso M. De Liguori).









sabato 25 aprile 2020

Coronavirus La Francia Cattolica: il video che sta "volando" sui social

I cattolici francesi  in questi terribili giorni di diffusione della mortale pandemia del coronavirus stanno dimostrando coraggio ed intraprendenza.
Lo hanno fatto anche attraverso un video che  sta" spopolando" sui social.
S.E.R. Mons. Michel Aupetit, Arcivescovo di Pariginell'Omelia della Messa (a porte chiuse) nella Domenica in Albis, della Divina Misericordia a Saint-Germain l´Auxerrois si è chiesto : "Quando i discepoli usciranno dal confinamento? No, non è l'11 maggio ( il giorno che il Presidente Macron ha indicato per riavviare le attività - escluse le liturgie cattoliche- N.d.R.) ... è il 31 maggio. È il giorno di Pentecoste. Ricorda. Stanno pregando con Maria, la

Coronavirus, Parigi: P. de Maistre dopo l’irruzione poliziesca in chiesa denuncia « la nuova religione igienista e il clima ansiogeno adatto alla delazione »

Il sacrilegio nella chiesa parrocchiale di Saint-André-de-l'Europe a Parigi di domenica 19 aprile quando a seguito di una "spiata" tre poliziotti armati hanno fatto irruzione nella chiesa , cercando di interrompere la celebrazione della Messa domenicale alla quale assistevano tre fedeli ha ricevuto la ferma condanna dell'Arcivescovo di Parigi Mons. Michel Aupetit dai microfoni di Radio Notre Dame (leggere QUI
Sono particolarmente interessanti e  condivisibili  le riflessioni che il parroco di Saint-André-de-l'Europe Padre Philippe de Maistre ha espresso nell'intervista a Leone Grotti su Tempi (link sotto)  anche a seguito della decisione del Presidente Francese Macron di autorizzare le  Messe pubbliche solo per alla metà del mese di giugno, con un numero limitato di fedeli.  I Vescovi francesi, memori della sanguinosa persecuzione scagliata contro i cattolici  durante la Rivoluzione,  hanno contestato la decisione di Macron proponendo una controproposta:  la riapertura delle chiese per il culto pubblico

Mauro Ronco: una riflessione sulla vicenda giudiziaria del card. Pell. E i commenti di Ruini e Müller

Una bella  riflessione sull'assoluzione del card. George Pell dell'amico  e illustre giurista Prof. Mauro Ronco, pubblicata dal Centro Studi Livatino.
QUI  e sotto i commenti dei cardinali Müller , Napier e Ruini.
QUI un altro articolo sulla vicenda.
Luigi

LA VICENDA GIUDIZIARIA DEL CARDINALE GEORGE PELL – UNA MEDITAZIONE
APR 10, 2020

La notizia che l’Alta Corte australiana ha prosciolto il Cardinale George Pell da ogni accusa, ordinandone la scarcerazione dopo 400 giorni di detenzione in un carcere di alta sicurezza, ha riempito di gioia il mio cuore.
Qualcuno dopo la sentenza ha detto: “Allora è innocente!”. Sulla connessione causale automatica tra sentenza e innocenza io non concordo. Non è che il Cardinale Pell sia innocente perché l’Alta Corte lo ha prosciolto; egli è innocente perché non ha mai commesso gli abusi che gli erano stati ingiustamente addebitati e perché nessuna prova

Mons. Viganò e Don Morselli avevano ragione: l’Esorcismo di Leone XIII si può fare

Un'utile informativa ai nostri lettori sulla vicenda della liceità o meno per i laici di recitare l'Esorcismo di Leone XIII.
Grazie all'amico don Alfredo.
Vedere anche Valli QUI per le ultime dichiarazioni di mons. Viganò.
Luigi


Cari Amici, dopo le recenti discussioni accese dall’intervento dell’Associazione Esorcisti, il quale si opponeva all’iniziativa di mons. Carlo Maria Viganò, leggete qui: L’Associazione Internazionale Esorcisti contro mons. Viganò e difesa invece da Don Alfredo Maria Morselli che l’ha portata a compimento, vedi qui, ecco che grazie sempre a Don Alfredo riceviamo un vero scoop che chiude definitivamente ogni dubbio sulla questione.

Lo stesso testo si può scaricare qui in pdf: Ultimo responso sull’esorcismo

Mons. Viganò aveva ragione ad invitarci a pregare privatamente l’Esorcismo di Leone XIII: è pieno diritto di tutti i fedeli.

venerdì 24 aprile 2020

Un'altra Commissione per il Diaconato femminile

Evitiamo commenti rispettando il tempo pasquale...
Ovviamente non sono membri della Commissione né il Prefetto Ladaria né il Segretario Morandi.
Chissà perchè?
QUI sull'argomento MiL.
Luigi


Il Santo Padre, nel corso di una recente Udienza concessa a Sua Eminenza il Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha deciso di istituire una nuova Commissione di studio sul diaconato femminile, chiamando a farne parte i seguenti:

Presidente:
L’Em.mo Card. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L’Aquila.

Segretario:
Rev.do Denis Dupont-Fauville, Officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Membri:
Prof.ssa Catherine Brown Tkacz, Lviv (Ucraina).

BREAKING NEWS!!! Questionario sul Summorum Pontificum: qualche retroscena...

Carissimi Amici,

dopo aver pubblicato le traduzioni della lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) alle Conferenze Episcopali e dell’accluso questionario sull’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, desideriamo ora aggiungere qualche ulteriore aggiornamento sulla complessa e delicata vicenda. La redazione di MessainLatino.it, infatti, è venuta a conoscenza di alcune informazioni che giudichiamo attendibili. Eccole:

1) risulterebbe che nella decisione di effettuare il sondaggio sull’applicazione del Motu Proprio, e nella successiva redazione del questionario, non sia stato mai coinvolto, nemmeno indirettamente, l’Ufficio "Sezione IV" della CDF che corrisponde all’ex Commissione Ecclesia Dei. La ex-Commissione ne sarebbe stata semplicemente informata (non sappiamo se, addirittura, a cose fatte);

Ecco il "questionario" della S. Sede ai Vescovi USA sull'applicazione del Summorum Pontificum

Ecco la traduzione italiana delle 9 domande che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inviato ai Vescovi USA (di cui MiL aveva dato notizia ieri sera in anteprima, si veda QUI) sull'applicazione del Summorum Pontificum, 13 anni dopo l'entrata in vigore.
Riprendiamo la traduzione di Chiesa e Post Concilio.

Qui il testo della lettera accompagnatoria: 

CONGREGAZIONE 
PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

PROT. N02/2020-ED

Città del Vaticano 

Palazzo del Sant’Uffizio

7 marzo 2020


Eccellenza Reverendissima,

tredici anni dopo la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum emanato da Papa Benedetto XVI, Sua Santità Papa Francesco desidera essere informato sull’attuale applicazione del documento summenzionato.
A tal fine, questa Congregazione, a cui sono state affidate le competenze di quella che fu la Pontificia Commissione Ecclesia Dei, gradirebbe che Lei inoltrasse il questionario in allegato a tutti i vescovi della Sua nazione, affinché si possa realizzare nelle loro rispettive diocesi l’inchiesta richiesta.
Le sarei grato se potesse inviare i risultati dell’inchiesta a questa Congregazione entro il 31 luglio 2020.
RingraziandoLa in anticipo per la Sua preziosa collaborazione, colgo l’occasione per rinnovare i sensi della mia più alta considerazione.

                                        Resto devotissimo di Vostra Eccellenza,

                                                   Luís F. Card. Ladaria, SJ
                                                               Prefetto
***
Queste invece le 9 domande: 

CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDE
CONSULTAZIONE DEI VESCOVI SULL’APPLICAZIONE
DEL MOTU PROPRIO
SUMMORUM PONTIFICUM
(Aprile 2020)

Diocesi:
Ordinario:

  1. Qual è la situazione all’interno della Sua diocesi riguardo alla forma straordinaria del Rito Romano?
  2. Se vi è celebrata la forma straordinaria, ciò è dovuto a una necessità pastorale reale o è promosso dall’iniziativa di un singolo sacerdote?
  3. Secondo Lei, esistono aspetti positivi o negativi nell’uso della forma straordinaria?
  4. Le norme e le condizioni del Summorum Pontificum sono rispettate?
  5. Ritiene che all’interno della Sua diocesi la forma ordinaria abbia adottato elementi della forma straordinaria?
  6. Per la celebrazione della Messa, Lei usa il Messale promulgato da Papa Giovanni XXIII nel 1962?
  7. Oltre alla celebrazione della Messa nella forma straordinaria, vengono svolte altre celebrazioni (per esempio il Battesimo, la Confermazione, il Matrimonio, la Penitenza, l’Unzione degli Infermi, l’Ordinazione, l’Ufficio Divino, il Triduo Pasquale, i riti funebri) secondo libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II?
  8. Il motu proprio Summorum Pontifucum ha influenzato la vita dei seminari (il seminario della diocesi) e di altri istituti di formazione?
  9. Tredici anni dopo il motu proprio Summorum Pontificum, qual è il Suo giudizio sulla forma straordinaria del Rito Romano?

Ritornino le Messe! Un appello anche dal Veneto

Dopo il forte appello lanciato lo scorso Sabato Santo da MiL QUI,  ci è giunta in redazione una lettera aperta, per iniziativa di alcuni fedeli del Triveneto: ritornino le Messe!

E' stata redatta sotto forma di filmato YouTube, affinchè possa avere la maggior eco possibile.

I fedeli iniziano ad essere stufi di questo "nuovo regime": supermercati pieni, code all'ufficio postale, sempre più gente in giro ma ... niente Messe!

Volentieri riproponiamo il filmato, affinchè possa avere la maggior diffusione possibile.

AZ

giovedì 23 aprile 2020

Breaking news dagli USA!!!

L'importante sito statunitense RORATE CAELI ha pubblicato poco fa una notizia che merita di essere ripresa.

Poiché desideriamo essere tempestivi, ve la proponiamo col semplice rinvio all'originale (cliccate qui), in attesa di poterne offrire una congrua traduzione. In breve si tratta di questo: sembrerebbe che la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), quale continuatrice dell'attività della disciolta Commissione Ecclesia Dei, su input del Papa, abbia diramato a tutti i Vescovi del mondo un questionario sull'applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum dopo 13 anni di vigenza. Rorate ha pubblicato sia la versione inglese della lettera inviata dalla CDF ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, sia - sempre in lingua inglese - il formulario predisposto per redigere la relazione richiesta (ved. sotto). Ci sembra che alcune domande potrebbero essere intese in malam partem, ma per ora sospendiamo il giudizio in attesa di una lettura più approfondita.

Per il momento è tutto. Rimanete sintonizzati, cercheremo di darvi quanto prima possibile ulteriori ragguagli.

AGGIORNAMENTO 24.04.2020 h 10:00: Qui le domande in italiano