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lunedì 17 febbraio 2020

"Il Gregoriano è un canto reazionario?" Il video che circola sui social: l'alternativa al progressismo e all'iconoclastia liturgica di alcuni chierici

La dittatoriale imposizione, orizzontalmente piatta ed iper-sociale, che affligge attualmente la Chiesa sta provocando la reazione di auto-difesa dei"laici" che avvelendosi dei mass media indicano l'alternativa culturale e religiosa del latino liturgico e del Canto Gregoriano. (leggere QUI )
Circola ora sui "social" un simpatico video, di alcuni anni fa, che esaltando il canto Gregoriano fa riflettere  sulle baggianate che ancora dobbiamo sopportare in quelle sagrestie in cui boccheggiano gli ultimi dinosauri sessantottini continuamente rifocillati dai "poteri forti" con iniezioni di super vitamine rivitalizzanti. 
Non ci piace però il titolo del video che adopera il termine politizzante "di destra" che,
secondo l'ideatore del video, dovebbe indicare lo status del conservatorismo al quale preferiamo ovviamente la santa Tradizione. L'espressione però "chant reactionary" la troviamo però sulle bocche dei branchi clericali progressisti e dei loro sballanti e sballati adepti. 
L'autore del video con l'intento di "salvare"contemporaneamente il Concilio e  il Canto Gregoriano pecca di eccesso di zelo tirando in causa i  "lefebvriani" che storicamente hanno avuto il grande merito di "salvaguardare" il Canto Gregoriano fin dal tempo delle cosiddette "riforme liturgiche" ad opera dall'iconoclastia conclamata del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia dopo la chiusura del Concilio. 
Imperitura riconoscenza a tutti i bravi cattolici che   fedeli alla tradizione musicale della Chiesa stanno valorizzando il Canto Gregoriano!
AC 

Il gregoriano è di destra? Is Gregorian chant reactionary?



E' diffusa l'opinione che il Concilio Vaticano II abbia abolito la musica sacra dalla liturgia (gregoriano, polifonia e organo a canne) per imporre le canzoncine alla chitarra e al microfono. 

E' completamente falso! Il concilio dice esattamente il contrario. 

Di seguito sono elencati alcuni estratti di articoli dal documento conciliare "sacrosanctum concilium", che trattano della musica liturgica. 

Non è vero quindi che la più bella musica sacra mai composta in venti secoli, dal gregoriano alla polifonia (compresi i musicisti contemporanei), sia contro il concilio o addirittura reazionaria, lefebvriana e di destra. (sic! N.d.R.)

Semmai è vero il contrario: le canzoni puerili, i battimani, le lagne anni '70 alla chitarra, i coretti col microfono non corrispondono affatto a ciò che ha detto il concilio sulla musica in chiesa. 


Dalla costituzione conciliare sulla liturgia "Sacrosanctum Concilium": 

112. La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d'inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne. 

114. Si conservi e si incrementi con grande cura il patrimonio della musica sacra. Si promuovano con impegno le « scholae cantorum » in specie presso le chiese cattedrali. 

116. La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale. 
Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell'azione liturgica, 

120. Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti.

Il video


 
Foto: da Apologia gregoriana. Invito al Canto Gregoriano QUI 

Leggere anche il post: Rovigo: il primo flash mob in Canto Gregoriano realizzato dai ragazzi della scuola media Venezzi fa "scoprire" il canto della Chiesa! QUI

9 commenti:

  1. La si metta come si vuole, se non ci fosse stato il concilio innovatore (non rinnovatore, che è tutta un'altra cosa), precursore e fomentatore del '68, oggi non staremmo qui a discutere lasciando il tempo che si trova. IL colpo di mano conciliare ("Il colpo da maestro di Satana", come giustissimamente lo ha definito Mons. Lefebvre)preparato accuratamente dai sovversivi modernisti, è perfettamente riuscito, e quello che dicono i documenti conciliari è tutto fumo agli occhi. La pastorale umanitaria, misericordiosa e "discernente" ha ridotto la Chiesa ad un organismo assistenziale sociale.

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  2. Appellarsi alla SC per difendere la tradizione liturgico-musicale cattolica è di scarsa efficacia, a causa delle equivocità e aperture, seppure con la solita e subdola riserva della cautela, discernimento etc.: primato del gregoriano ( a parità di condizioni !?!); importanza religiosa e sociale (!?!) della tradizione musicale di alcune regioni ; grande onore dell'organo a canne..si possono ammettere altri srumenti ; larga partecipazione del popolo all'azione liturgica. E si potrebbe continuare. Se si aggiunge che il CVII era fondato sulla 'pastoralità', facilmente stiracchiabile fino al relativismo dottrinale e rituale, si può comprendere quello che è accaduto con la riforma montiniana e l'accusa proditoria dei sovversivi ai difensori della tradizione di essere nemici del Concilio, la quale ricorda tanto quella giacobina e, poi, comunista di essere nemici del popolo. E' senz'altro possibile che i Padri non volessero la deriva liturgica, ma non sono stati attenti agli agguerriti modernisti che tramavano nell'ombra introducendo delle possibilità distruttive aiutate dall'atmosfera di contestazione nella Chiesa che si appellava anche al cosiddetto equivoco movimento liturgico stisciante da decenni. Ciò che ,oggi, è veramente tragico che, per mala fede, adeguamento, indifferenza etc., soprattutto la gerarchia, non si vuole rendere conto del totale fallimento di quelle riforme

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  3. Dalla Commissione preparatoria per la liturgia furono esclusi i musicisti di Chiesa più in vista ed autorevoli, a cominciare dal M° Bartolucci giustificandosi, falsamente, con il rifiuto degli interessati a partecipare i quali scrissero un articolo su una Rivista di musicologia sacra per confutare quanto affermato dalla cricca dei sovversivi spadroneggianti. Il preside del Pontificio di Musica sacra Anglés, figura ufficiale non escludibile, unico competente, protestò energicamente dando le dimissioni, per l'inserimento in Cmmissione di oscuri personaggi esteri, chiamati per applaudire. La riforma liturgica dalla SC fino al NO è stata solo frutto di colpi di mano.

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  4. mah,santificare il concilio vaticanosecondo per avere mantenuto il gregoriano e la musica sacra (ha dovuto farlo, per non farla troppo sporca?) non mi sembra gran cosa e poi titare in ballo il sindacalista della cgil che si fa convincere dalla moglie che non è una musica 'di destra', mi sembra sdoganare il cattocomunismo con una vernice liturgica. Può la sacra liturgia farci dimenticare la scomunica contro il comunismo e i suoi derivati? Derivati che continuano ad appoggiare l'aborto, il divorzio, l'eutanasia, le nozze sodomitiche?

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  5. ho postato un commento, ma non è stato pubblicato. Non ne comprendo il motivo.

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  6. I promotori del CVII sapevano bene dove volevano andare a parare.
    E, per arrivarci senza creare troppi scandali, hanno attuato quello che volevano gradualmente, cautamente, con una tattica da modernista perfetto.
    Poi, per fare ingoiare il veleno, hanno inserito apposta qua e là delle citazioni perfettamente ortodosse.
    L'episodio del microfono staccato in aula conciliare al card. Alfredo Ottaviani doveva restare un episodio isolato.
    Paolo VI non ha licenziato subito la Corte Pontificia (gli Assistenti al Soglio, il Maresciallo del Conclave, la Guardia Nobile, etc...), che svolgeva da secoli la sua funzione in modo eccellente, ma poi, al momento giusto, ha attuato il piano che già aveva in mente, offrendo ai nobili romani la carica di Gentiluomo di Sua Santità, che nessuno accettò.
    È solo un esempio pratico delle malefatte del CVII, lo scopo del quale era ed è quello della creazione di una Religione Universale di stampo prettamente giudaico-massonico.
    Il progetto di codesta Religione Universale è vecchissimo, la sua realizzazione la vediamo con i nostri occhi, e la responsabilità dei papi conciliari, da Roncalli a Bergoglio, è enorme.
    La responsabilità è innegabile. Poi, al resto, ci penserà Nostro Signore Gesù Cristo, a tempo suo. Noi, però, non restiamo a guardare, ma cerchiamo di aiutare la Divina Provvidenza come meglio possiamo, sicuri della finale vittoria. Quis ut Deus?

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    1. Alla faccia della gradualità! Hanno fatto sparire il culto cattolico dalla sera alla mattina imponendo mau militari un "messale" creato da massoni e protestanti. Senza parlare del fatto che, sotto il solo pontificato di paolo VI, è stata messa mano al rito di TUTTI i sacramenti! Nemmeno la formula di assoluzione dei peccati hanno lasciato com'era!

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