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martedì 4 febbraio 2020

Genova - svolta di Papa Francesco: saranno i preti genovesi a scegliere il successore di Bagnasco

È quanto apprendiamo dalla testata ligure “Primo Canale”, che riferisce della visita del Nunzio Apostolico al seminario del capoluogo ligure.
A noi risulterebbe che non tutti i sacerdoti dell’arcidiocesi abbiano ricevuto la lettera.
La notizia sorprende molto perché la procedura sarebbe irrituale e non prevista dal Codice di Diritto Canonico. Un’altra innovazione bergogliana.

  Per leggere i dettagli: https://www.primocanale.it/notizie/svolta-di-papa-francesco-il-successore-di-bagnasco-lo-sceglieranno-i-sacerdoti-genovesi-215443.html

8 commenti:

  1. Nei primi secoli i vescovi erano eletti dal clero e confermati dal popolo e dai vescovi vicini, ergo la procedura non sarebbe nuova

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  2. Io scommetto su Mons. Giacomo Martino, non so se lo conoscete, ma informatevi. Inoltre il nome di Padre Antonio Tony Porcilato, preposito generale S.M.A. e cresciuto a Genova è da tenere in grande considerazione. Moraglia e Gallese sono out, Borghetti difficile, buone probabilità per Viola ed Anselmi... Doldi non mi pare, ma mai dire mai!

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  3. Uhm... conoscendo Bergoglio, sarà una delle sue solite pantomime, come i sinodi in cui i vescovi sono aparentemente liberi ma scelgono le cose già decise prima... I preti genovesi verranno "pilotati" a scegliere qualcuno gradito a santa Marta...

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  4. Nell'epoca paleocrstiana il vescovo di Roma era eletto dal clero, affiancato dal popolo e dall'autorità civile, prassi poi seguita nel medio Evo quando i vescovi, eletti dal clero delle cattedrali, erano sottoposti all'approvazione de vescovo di Roma, il quale spesso indicava il candidato più adatto inviandolo da Roma. Gli arcivescovi metropoliti si sottoponevano a un faticoso viaggio per venire a Roma e prendere il pallio dalle mani del papa. Il caso del vescovo di Genova si rifarebbe a questa antica prassi. Ma allora, anche se vi erano interessi vari, la fede e la dottrina erano fuori discussione e il più delle volte dettavano la soluzione, contro ingerenze estranee. Oggi, la Chiesa cattolica è divisa e devastata da ideologie laiciste e relativiste che stanno cambiando il depositum fidei e la disciplina ecclesiale, tali da influire pericolosamente su una scelta ' democratica'.

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  5. Perché i preti si ed i fedeli no ?. Non sarebbe stato meglio che il pastore se lo scegliessero le pecore piuttosto che gli aiutanti ?.

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    1. Beh, il cattolicesimo è questo, mi sa che dovrai fartene una ragione.

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  6. Il card. Bagnasco, ritenuto tradizionalista, non è certo simpatico a Bergoglio il quale non è andato, come suo dovere pastorale, al fortemente partecipato Congresso eucaristico di Genova, anche perché contrario alla Processione del Corpus Domini come dimostra l'abolizione da lui voluta, perfino a Roma. Per la elezione dei vescovi ci troviamo tra Scilla ( elezione 'democratica' !) e Cariddi ( elezione di scelti faziosi bergogliani !). Nella attuale situazione, potrebbe essere il male minore la prima soluzione,se non, come da sospettare, pilotata. Una cosa è certa, i fedeli rischiano di avere come ' pastori' i sempre più inadatti a confermarli nella fede.

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  7. Libertè, egalitè, fraternitè....rivoluzione francese....concilio vaticano II

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La Redazione