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mercoledì 26 febbraio 2020

don Antonio Spadaro, e il coronavirus.

di Enrico Salvi


Il tweet di Antonio Spadaro è in piena sintonia con la sindrome comunista e cattocomunista, quindi essenzialmente atea, dei “buoni” che stanno “dalla parte giusta” contro i “cattivi” che stanno “dalla parte sbagliata”. Se il tweet fosse opera di un laico, anzi laicista, non ci sarebbe di che meravigliarsi, posto che i patetici sinistrorsi tacciano di “propaganda” qualsiasi pensiero che non combaci con il loro, o, meglio, con la loro assenza di pensiero, ma essendo stato concepito da un addetto ai lavori (così parrebbe) della Santa Chiesa Cattolica, rappresenta davvero un’ignominia, un obbrobrio, un qualcosa di laido. 
Infatti, prima di puntare il dito su presunti “lupi travestiti da pastori”, il nostro Tonietto dovrebbe guardarsi allo specchio, sempre che non lo abbia eliminato da casa sua per non
correre rischi, onde sincerarsi se non sia proprio lui l’agnello travestito da lupo che si aggira indisturbato nell’Ovile. 
Secondo Tonietto, coloro che lanciano l’allarme per sollecitare pronte misure contro il contagio sarebbero degli “irresponsabili”, mentre quelli come lui, che ostentano una misericordia lupesca, pensano alla “povera gente” spaventata ad arte per ottenere consenso. Sia come sia, Tonietto dovrebbe riflettere, richiamando la sua mente sparpagliata nelle profondità cosmiche, che forse il coronavirus, come tutti i flagelli che hanno percosso l’umanità dalla notte dei tempi, non è venuto fuori a caso. No: il caso non esiste, ed il coronavirus è un messaggio che si può inferire dalle sue conseguenze non solo fisiche ma anche sociali, economiche e finanziarie. 
Oggettivamente, il coronavirus è uno stop alla libera circolazione planetaria, al cosmopolitismo, al “cittadino del mondo”, al mescolamento dei popoli che insidia l’esistenza dei popoli stessi, al meticciato, al mondo multietnico, multi commerciale, multiculturale e multi religioso, insomma alla globalizzazione indiscriminata, atea, materialista e non di rado “misericordiosamente” e subdolamente violenta. 
Il corona virus è un urlo che dovrebbe scuotere le coscienze degli uomini distratti dalla miseria delle beghe terrene e dimentichi di Dio. Quel Dio, caro Tonietto, che non chiede a nessuno per chi vota; quel Dio che non pone alla sua destra soltanto quelli che stanno a sinistra. Quel Dio che per sfamare il popolo non ha moltiplicato sardine. Suvvia! 

Qui un articolo di Marco Tosatti 


12 commenti:

  1. quindi la conclusione è che il coronavirus è la punizione di Dio per i lodigiani che si recano a lavorare all'estero per procurarsi il pane per i propri figli ?

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    1. La invito a non offendere la sua intelligenza, 16:49.

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    2. No sono "segni" dal Cielo che ci invitano alla preghiera, alla penitenza e alla conversione....lo dicevano pure i Padri della Chiesa e i Santi. Il peccato che grava sugli innocenti.
      Questi apostati modernisti e comunisti ormai non credono più a nulla!

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  2. Complimenti a chi ancora va dietro a questi saltimbanchi apostati.

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  3. Non posso che essere daccordo con quanto espresso dal Prof. don Antonio Spadaro.

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    1. Anto', stai bene così!

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    2. Tonietto I e Tonietto II: bella coppia!

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    3. Professor di cosa? Di Massoneria e Islamismo?

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  4. Non ho parole! Lungi da me sostenere le storture della globalizzazione liberista, ma gli scambi commerciali, il meticiaggio è proprio quello che ci salva in casi come questi. Ricordo che quando non c'era la globalizzazione "facilitata" gli incontri tra civiltà si soldavano con l'annientamento di una di queste a causa di virus contro i quali non si possedevano difese immunitarie. Ora, questo coronavirus, se inquieta perchè non ancora sequenziato e perchè non abbiamo difese da offrire ai più deboli,provoca poco più dei decissi di una comune influenza, con lo stesso target di persone deboli e ammalate, purtroppo. Quindi voi sostenete che il castigo di Dio si è riversato su quelli già ben castigati? O vi limitate alle conseguenze economiche, che peseranno comunque sui più deboli? Non ho parole per definire il vostro punto di vista, se non quelle che la mia educazione mi proibisce di usare...

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  5. Per gli aborti, per le bestemmie, per gli insulti a Dio, per la chiusura all vita, per l'apostasia di stato...il coronavirus non puo' essere la punizione: sarebbe troppo poco. Semmai un pacato richiamo alla conversione che arriva giusto in quaresima.
    PS: te pareva che non coglieva l' occasione per assardinarci con un po' di propaganda antisalvini...'sto co.....e

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  6. Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, vero 13:53? La sua "educazione" è quella dei "buoni" che credono di avere la ricetta per salvare il mondo, e invece sono dei poveretti che non sanno nemmeno se sono vivi.

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  7. Ottimo articolo di Tosatti. Questo virus è *oggettivamente* qualcosa che la globalizzazione accentua, aumentandone la gravità, questa è una constatazione non un'opinione. E se si pensa che non si muove foglia che Dio non voglia... Ma non voglio arrivare a certe conclusioni: non possiamo sapere se questi eventi sono una punizione divina, magari non lo sono, ma sicuramente, se lo fossero, non sarebbe la prima volta, basta leggere le Sacre Scritture. Sembra quasi che Dio non possa più punire gli uomini. La visione antropocentrica è arrivata a livelli demenziali e prefigura un Dio bamboccione che le dà tutte vinte agli uomini, come se questi ultimi non avessero più bisogno di santificarsi.

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La Redazione