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martedì 3 dicembre 2019

Card. Müller: quando i pastori dormono, scatta l’ora dei laici


Una traduzione del Blog di Sabino Paciolla.
Luigi

Di Elena Mancini|Novembre 15 2019

Nella discussione sul furto delle “Pachamama” il cardinale Gerhard Müller respinge le critiche. Lo scandalo risiederebbe in realtà nella blasfemia. Un articolo pubblicato su Die Tagestpost e tradotto da Elena Mancini.
Il cardinale Gerhard Müller respinge le critiche riguardo al lancio delle Pachamama nel Tevere. Senza nominare l’autore dell’azione, Alexander Tschugguel, Müller ha detto al nostro giornale: “Quando i pastori dormono, scatta l’ora dei laici”. Lo scandalo risiede nella bestemmia, quando nelle chiese cattoliche e alla presenza dei fedeli cattolici e dei loro pastori si venerano creature o immagini fatte dall’uomo di pietra, legno, metallo, ecc… al posto dell’unico e vero Dio.

Müller: I profeti dell’Antico Testamento hanno proceduto più rigorosamente

Interrogato sul lancio nel Tevere compiuto da Tschugguel, il cardinale ha detto che i profeti dell’Antico Testamento hanno proceduto in realtà in modo ancora più rigoroso nella lotta contro gli idoli. Müller ha ricordato anche l’esempio dell’”apostolo dei tedeschi”: san Bonifacio ha costruito una cappella cristiana con il legno dell’albero di Thor da lui abbattuto. Letteralmente il Cardinale ha affermato: “Fosse successo nell’epoca dell’autosecolarizzazione del cristianesimo, alcuni suoi discepoli – serenamente in armonia con i nemici che lo portarono alla croce – avrebbero accusato e perseguito pubblicamente Cristo per danni alle cose e lesioni fisiche dopo la pulizia che egli stesso fece nel tempio”. I discepoli avrebbero attestato la mancanza di disponibilità al dialogo di Gesù, continua Müller, “perché era intervenuto con santo zelo, mentre cambiavalute e commercianti di animali trasformavano la casa del Padre in un mercato”.

“Non si può minimizzare tutto questo trambusto
giustificandolo come semplice inculturazione o, addolcendo la pillola,
come segno di rispetto per le altre culture”.

Il cardinale Müller ha criticato ancora una volta aspramente il Sinodo amazzonico: “Non si può minimizzare tutto questo trambusto – sponsorizzato con tanti euro – giustificandolo come inculturazione o, addolcendo la pillola, come segno di rispetto per le altre culture, né voler riconoscere nelle figure femminili simbolo di fertilità addirittura un simbolo Pro-Life”.

Il cardinale ha sollecitato i cardinali a ricordare l’esempio dell’apostolo Paolo. Infatti i licaoniani avrebbero voluto offrire sacrifici a Paolo e Barnaba perché li consideravano dei greci Zeus ed Ermes. Paolo, però, rispose ai pagani: “Vi portiamo la Buona Novella affinché dal vostro niente vi convertiate al Dio vivente che ha creato il cielo e la terra”.

1 commento:

  1. Per la verità l'ora dei laici, credenti o meno, è scattata da tempo. Molti, non solo semplici fedeli, ma anche persone autorevoli di cultura: storici, filosofi, giuristi etc. più o meno indifferenti alla religione cattolica, hanno espresso più volte, con argomenti ineccepibili, la loro meraviglia e il loro giudizio storicamente negativo sul corso deviato che ha imboccato la Chiesa, contrario alla propria millenaria dottrina. Bisognerebbe farne una antologia e sbatterla in faccia ad una ottusa gerarchia ecclesiale che, come dice il cardinale, dorme o fa finta di o si adegua.Il che rivela innanzitutto la più drammatica apostasia e mancanza di fede, perché se l'avessero non varrebbe quanto il poeta Belli, che conosceva bene i prelati, scrisse : " Io vorrebbe da sapé quanti de quelli lì credono in Dio". ( E.F. )

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La Redazione