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martedì 8 ottobre 2019

Mons.Rocconi: " il crocifisso infastidisce più certi cristiani che i musulmani"

Come purtroppo ben sappiamo il nuovo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha rozzamente proposto l'infelice idea di rimuovere il crocifisso dalle aule scolastiche, suscitando così  tante critiche dalla gente , dai Vescovi e dagli uomini politici.
Sull'argomento leggiamo le sagge riflessioni di un Vescovo dotato di grande carisma dottrinale e pastorale che accoglie quotidianamente con ammirevole paternità coloro che ricercano conforto e forza nella Fede. 
Sappiamo bene come "certi cristiani", a cui accenna il Vescovo, un cocktail di ideologie anticristiane, per "merito" della loro "lotta continua" contro la Chiesa vengono dai poteri appiccicati alle poltrone telecomandate (ne è riprova l'attuale governo nazionale presieduto da tal "Giuseppi" Conte che nessuno ha eletto e che nessuno conosceva) purchè combattano, come delle diaboliche marionette a comando, contro quel che rimane della civiltà cristiana.
Confidiamo però sempre e comunque nell'opera della Divina Provvidenza!
AC  


“Il crocifisso infastidisce più certi cristiani che i musulmani”

di Michele M. Ippolito 

Lo sfogo, in questa intervista che ci ha rilasciato, è di Monsignor Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi.  
Monsignor Rocconi, che cosa pensa dell’ idea lanciata dal Ministro della Pubblica Istruzione di togliere il crocifisso dalle scuole in base al principio di
laicità e perchè divisivo?
“Senta, io le riporto quello che sento dire a me da molti musulmani anche di notevole livello culturale. Mi dicono: se il crocifisso da noia a voi è un discorso, ma per quello che ci riguarda, non è un problema. 
La sensazione, allora, è che il crocifisso infastidisce più certi cristiani che i musulmani”.  

Per il ministro, va contro la laicità dello Stato… 
“Un errore. Non è solo un simbolo religioso, come è evidente. 
Ma è anche il segno di una intera civiltà. 
E neppure penso sia corretto buttarla in politica dicendo che questa disputa favorisce Tizio o Caio. 
Accogliendo l’ idea del ministro si danneggia prima di tutto la ragione. 
Affermazioni simili, ma ritengo che egli sia in buona compagnia, non sono segno di laicità, ma di laicismo”.  

Da poco la Consulta ha, sia pur per sentenza, ha scriminato il suicidio assistito aprendo all’eutanasia. Quale la sua idea? 
 “E’ senza dubbio una decisione che fa male e non la condivido. Però, ce la dovevamo aspettare, era nell’ aria. 
Ho palpato una certa assenza dei credenti impegnati nella politica e dico che invece ci vuole coraggio. 
Oggi penso che tanti si siano arresi, magari valutano che sia tempo perso. 
E forse non hanno tutti i torti”. 

Che cosa intende dire? 
“La grande frattura si è avuta col divorzio, il primo grande guaio. 
Poi un evento negativo dietro l’ altro, e questo non è progresso. 
Credo che tale deriva si sia aperta nel 1978. 
Non vorrei peccare di pessimismo, ma di questo passo arriveremo a cose sempre peggiori”. 
  
Sul suicidio assistito la politica ha fatto poco.. 
“Credo che se anche si fosse mossa per una legge, di fatto avrebbe ugualmente aperto all’eutanasia, alla stessa maniera o quasi della sentenza. Il vero problema è quello della cultura dominante”.  

E la Chiesa? 
“Occorre, come correttamente dice il Papa, una Chiesa che rievangelizzi e punti alla salvezza delle anime”. 


Fonte: La Fede quotidiana QUI 

Immagine: Amatrice , il Crocifisso recuperato da un Vigile del fuoco dopo il terremoto del 24 agosto 2016.

5 commenti:

  1. Quale vescovo, quale prete ha tuonato dalla cattedra o dal pulpito (si fa per dire) contro questa decisione della Consulta? Il silenzio e la complicità dei pastori stanno operando, più delle insidie del nemico, la scristianizzazione dell'Italia.

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  2. Fa piacere leggere, anche se sono poche, le parole di Mons.Gerardo: vero padre per i suoi figli di adozione impegnato ogni giorno, con la forza della fede nella pienezza del suo ministero sacerdotale, nella lotta contro il diavolo. Tanta gente deve molta riconoscenza a questo umile servitore nella Vigna del Signore.

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  3. Tutto interessante, diciamo che poteva evitare la citazione sul bianco prezzemolino Argentino, che per evangelizzare dice agli Adulteri che il loro stato è quello che Dio vuole da loro, e per salvare le Anime gli dà pure la SS Eucaristia, previa autoassoluzione in coscienza.

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  4. Purtroppo debbo dire che alla Cei non frega nulla del crocifisso. Interessa solo i migranti i fondi economici che possono guadagnare con queste persone. Quindici anni ancora il Vaticano la Cei e chiesa cattolica faranno la fine degli ortodossi di Costantinopoli minoranza che non gli resta che parlare di ecologia

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  5. "Occorre, come correttamente dice il Papa, una Chiesa che rievangelizzi e punti alla salvezza delle anime”. Dunque il vescovo Rocconi è schierato con il papa che vuole "rievangelizzare" ... sappiamo come!

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