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lunedì 24 giugno 2019

L’Arcivescovo di Varsavia Card. Kazimierz Nycz alla festa del Corpus Domini " vogliamo placare Dio per i peccati della profanazione del Santissimo Sacramento, la dissacrazione della Messa e la blasfema parodia della processione "




Ancora una volta è la Polonia a donarci il quadro rappresentativo della grande e vissuta fede per Gesù Eucaristico. La grande processione del Corpus Domini di giovedì 20 giugno quest'anno è stata offerta al Signore  come pubblica riparazione per la " profanazione del Santissimo Sacramento, la dissacrazione della Messa e una blasfema e indegna parodia della processione del Corpus Domini eventi che hanno avuto luogo nelle strade delle nostre città" ha opportunamente sottolineato il Cardinale Arcivescovo di Varsavia (leggi sotto).
La Chiesa  insegna che gli esecrandi insulti scagliati contro il Signore meritano la "risposta" pubblica con la preghiera e con la penitenza.
Non ci stupiamo poi che il Signore premia i Suoi fedeli figli della nobile nazione Polacca con il dono delle vocazioni sacerdotali. 

Ave Maria!
AC



L'Arcivescovo Metropolita di Varsavia Cardinale Kazimierz Nycz 
nella festa del Corpus Christi: 
vogliamo placare Dio 
per i peccati di profanazione e le blasfeme parodie
della processione del Corpus Domini

L'Arcivescovo- Metropolita di Varsavia nell'Omelia della grande processione nella solennità del Corpus Domini ha detto che sono state elevate preghiere  e canti di supplica per quel genere di peccati che sono commessi al di fuori della Chiesa chiedendo perdono però anche per i peccati perpetrati dall'interno della Chiesa: perchè i nostri peccati indeboliscono la forza della
nostra testimonianza a Cristo al mondo contemporaneo in cui ci è dato di vivere.
- L'amore di Cristo non è riservato a pochi, ma è pensato per tutti. -

Come tradizione la Processione del Corpus Domini ha sostato in quattro altari stazionali: in ogni sosta è stato cantato un passo del Santo Vangelo. 
Nella sosta conclusiva al quarto altare il Metropolita di Varsavia, che ha presieduto la processione, ha tenuto  l'omelia. 

Il Cardinale Arcivescovo citando le parole di Gesù: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" ha evidenziato che la Santissima Eucaristia è la concreta attuazione della promessa del Salvatore. 

Il Card. Nycz ha sottolineato che la festa del Corpus Domini mostra visibilmente  il mistero del Cenacolo dal Giovedì Santo da adorare e meditare . 
"Il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie della città e dei villaggi per mostrare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci conduce al Regno Celeste. Oggi descriviamo apertamente ciò che Gesù ci ha offerto nel contesto del Cenacolo, poiché l'amore di Cristo non è limitato a pochi, ma è rivolto a tutti ". 

- Se limitassimo la nostra relazione con Gesù soltanto durante la Santa Messa, rischieremmo di dimenticare la Sua presenza nel tempo e nello spazio rimanenti. 
E' importante per noi percepire la presenza di Cristo Eucarista in mezzo a noi e con noi: Gesù è vicino le nostre case a contatto con la comunità è il cuore pulsante del paese e della città perchè l'Eucaristia è il sacramento dell'amore che dovrebbe permeare tutti giorni della nostra esistenza terrena

Il Card.Arcivescovo ha poi commentato le artistiche realizzazioni dipinte come sfondo degli altari stazionali che riproducono mirabilmente quattro chiese storiche di Varsavia . 
Quelle opere artistiche " simbolicamente invitano i fedeli a pregare all'interno di quelle chiese raffigurate.

- La Chiesa - la Casa di Dio - non può essere conosciuta solo guardandola dall'esterno, anche se avesse l'architettura più bella. Bisogna visitarla all'interno. Il rapporto che abbiamo con la Chiesa è lo stesso che dovremmo avere con Gesù Cristo. Molte persone pretendono superficialmente di conoscerLo,di considerarLo, di parlarGli e di guardarLo solo dall'esterno. Per raggiungere la dimensione spirituale più importante dell'essenza della Chiesa, bisogna invece andare in profondità. Dobbiamo entrare al di dentro per conoscere pienamente la Chiesa.  Quando adoriamo con fede il mistero dell'Eucaristia esultiamo nella Chiesa. 

Riferendosi all' altare preparato in Piazza Pilsudski, il Metropolita di Varsavia ha ricordato il primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II e il funerale e del cardinale Wyszyński sottolineando che in quegli eventi la Nazione e la Chiesa polacca hanno sperimentato quell'unità che si auspica anche oggi. 
Ha anche invitato alla preghiera per l'imminente beatificazione del Primate del Millennio. 
Ricordando l'insegnamento di San Giovanni Paolo II il Card. Arcivescovo ha insegnato che l'uomo non può essere compreso completamente senza Cristo. 
Piuttosto l'uomo non può capire se stesso senza Cristo. 
Egli non comprende qual' è la sua specifica dignità né ciò che la sua vocazione e la sua ultima destinazione gli riservano. 
Commentando le bellissime suppliche che sono state cantate durante la processione del Corpus Domini, il card. Nycz ha detto che davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento "in questo modo vogliamo chiedere perdono e placare Dio per i peccati della profanazione del Santissimo Sacramento, la dissacrazione della Messa, una blasfema e indegna parodia della processione del Corpus Domini eventi che hanno avuto luogo nelle strade delle nostre città". 

- Queste suppliche che oggi abbiamo cantato, assieme al Te Deum, ci hanno messo umilmente davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento. Stare con Gesù è una delle esperienze più autentiche del nostro essere Chiesa
 Il motto della festa del Corpus Domini di quest'anno a Varsavia è stata la promessa di Gesù: " Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 18, 20). 

Gli altari stazionali sono stati progettati dall'architetto Stanisław Sołtyk. 
Lo sfondo dei tre grandi altari dove è stato esposto il Santissimo Sacramento è la riproduzione  degli altari maggiori delle  chiese storiche dove quest'anno ha sostato la processione: la chiesa di Sant'Anna, la chiesa di S. Józef e la chiesa delle Suore Visitandine. 

Il quarto altare in piazza Piłsudski è stato addossato alla grande croce per commemorare il primo pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel 1979. 

Il Santissimo Sacramento è stato trasportato dalla Basilica della Santa Croce in un ostensorio storico  e sopra di esso un baldacchino artistico. 

Dalla Basilica Cattedrale al primo altare l'ostensorio è stato recato dal vescovo Piotr Jarecki , poi è toccato al vescovo Rafał Markowski , al vescovo Michał Janocha ed infine al vescovo Józef Guzdek.




Fonte e foto : QUI





3 commenti:

  1. Quanta triste e desolante differenza tra quanto esposto sopra e la S. Messa cui ho assistito io in una parrocchia vicina. All'inizio dell'omelia il parroco ha palesemente deriso la vecchia abitudine di portare il Santissimo in processione per le vie del paese. E' meglio, ha detto, 'mantenere un profilo basso'. In seguito commentando il Vangelo ha parlato solo di 'condivisione' del pane senza fare alcun cenno alla moltiplicazione dei pani come ad una 'prefigurazione dell' Eucaristia'. Alla fine, per non far mancare i pochi fedeli presenti della sua sapienza teologica, ha con forza invitato a non passare troppo tempo in adorazione davanti al Santissimo! Va bene pregare, questo sì, ma con grande moderazione, perbacco!

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    1. "All'inizio dell'omelia il parroco ha palesemente deriso..."

      In questi casi sarebbe buona cosa alzarsi immediatamente e uscire dalla chiesa. Devono subire (o almeno constatare) le conseguenze di quello che fanno, si tratta di piccoli segnali che comunque vanno a colpire chi sta distruggendo la cattolicità. Altrimenti poi non lamentiamoci. (La mia non è ovviamente una critica all'anonimo delle 11:08).

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  2. Beata la Polonia dove il cattolicesimo ancora è vivo e vissuto. Io ho smesso di andare a Messa. Qui è tutto modernizzato. Bandiere arcobaleno. Ragazze che vanno in chiesa coi pantaloni attillati. Coretti stonati. In chiesa si fa salotto. Poche preghiere. Il parroco sciatto nel vestire. Divorzio, aborto (ma non se ne deve far cenno pubblicamente), relazioni e viaggi prematrimoniali, convivenze tra coppie non sposate o tra ex divorziati con nuovi compagni, tutto è ammesso e accettato dalle pie donne che frequentano la parrocchia, fanno le catechiste e costituiscono del Terz'Ordine delle Serve di Maria. La Priora è insegnante di religione e vota Pd con tutta la famiglia. Questa settimana è la festa del patrono. Il parroco ha affisso un manifesto con gli orari delle messe. E c'è l'ultima novità. Nessuna viene celebrata ma tutte sono presiedute come se fosse un'assemblea di condominio.

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