Quel che per noi è motivo di tristezza e di preoccupazione, pur non essendo del posto, per altri (di pasta progressista) è fonte di soddisfazione.
Soddisfazione per cosa?
Parleranno a breve i numeri dei fedeli che ai quali non viene concessa la grazia di soddisfare il precetto festivo domenicale e di potersi confessare.
Non ci piace sconfinare nella superficialità su questi delicatissimi argomenti che sicuramente sono motivo di afflizione e di preocuppazione da parte dei responsabili della Curia vescovile: è possibile che non ci siano altre soluzioni per quella fetta del territorio vicentino affinchè i fedeli non siano privati del Santo Sacrificio della Messa almeno nella santa domenica?
Non ci resta di pregare per quei nostri fratelli dei paesi del vicentino e anche per il giornalista che ha scritto l'articolo postato.
Una domanda: le Messe applicabili in suffragio dei fedeli defunti, con le relative offerte, dove vengono fatte celebrare? Non è cosa da poco...
AC
Vicenza, il sacerdote non c’è.
Ecco le «funzioni domenicali» tenute da volontari (formati)
La Curia: è e rimane un evento eccezionale e non programmabile
di Andrea Alba
VICENZA Ci sono la stretta di mano dello scambio di pace (certamente l'aspetto più importante per quel tipo di assemblea domenicale N.d.R.), la prima e la seconda Lettura, si professa il Credo e si riceve la Comunione: quello che manca è il sacerdote.
Nel Vicentino in questi mesi ci sono stati i primi casi di funzioni domenicali comprensive di molte parti della messa, ma partecipate solo dai parrocchiani e tenute da volontari appositamente formati.
Non chiamatela «messa senza prete», però: la nuova celebrazione, introdotta lo scorso