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sabato 6 aprile 2019

Il Santissimo Sacramento nell'ostensorio ma ...dietro la porta-paravento: lettera di una fedele

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo concordando però con l'anonimo commentatore (leggi sotto) che giustamente ha descritto la parrocchia di cui si occupa la lettera come una "rara oasi - nel territorio- di decoro liturgico".
"Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco? " 

AC


 " Gentile Redazione di MIL, 
scrivo per  segnalare un fatto   che  è avvenuto nella parrocchia fanese che da diversi anni ospita l' Adorazione continuata del Ss.mo Sacramento dalle 8.00 del mattino fino alle 21.00 della sera. 
Premetto che il  Santissimo è dignitosamente esposto nella cappellina laterale: non mancano mai i fiori, le candele accese e l'ambiente è molto curato.  (v.foto 1 a destra)
Per favorire l'adorazione e il raccoglimento dei fedeli è stata collocata una porta scorrevole-paravento che funge da divisorio con la navata centrale (v.foto 2 + 3) .
In passato l' adorazione nella cappella si svolgeva anche durante la Messa che viene sempre celebrata nell'altare maggiore. 
Per  giusta disposizione del parroco, l'esposizione del Santissimo ora è sospesa durante la celebrazione eucaristica per riprendere subito dopo la Messa. 
Ebbene essendomi recata, come di consueto, in quella chiesa per assistere alla Messa,  poco prima dell' inizio della celebrazione eucaristica mi sono accorta che nella cappellina era rimasto il Ss.mo esposto senza che vi fosse alcuno
ad adorarLo. (v.foto 1 durante la Messa
La porta scorrevole-paravento era  chiusa, le candele e il faretto centrale accesi. 
Sono rimasta alquanto dispiaciuta e per non lasciare Gesù da solo, la cosa  mi aveva subito intristito,  ho deciso di rimanere davanti a Lui durante la celebrazione. 
Quando il parroco si è accorto che me ne stavo inginocchiata davanti al Santissimo, è venuto immediatamente da me intimandomi di andare nella navata centrale della chiesa per prendere parte alla Messa perchè era la' che si celebrava il Santo Sacrificio . 
Ho risposto che se non avesse riposto il Ss.mo non avrei preso parte alla celebrazione eucaristica perchè non volevo lasciare da Solo  Gesù sacramentato che non è un soprammobile.
Alle insistenze del parroco che continuava a dire che quel che stava facendo era corretto, ho replicato  che avrebbe dovuto  mostrarmi il relativo documento liturgico che giustificava quel suo modo di fare.
Il parroco si è allora adirato e mi ha detto che se non mi fossi spostata da lì non mi avrebbe ammesso alla comunione!
Vista la mia determinazione il prete, indispettito, mi ha detto che lo «costringevo» a riporre il Santissimo dentro il tabernacolo. 
Per il parroco la riposizione del Santissimo Sacramento era una «costrizione», quando invece si tratta di una cosa normale! 
Prima di celebrare la Messa, invece che raccogliersi in preghiera ha continuato a fomentare la polemica davanti a un suo confratello che ha concelebrato con lui e anche poco prima di impartire la benedizione finale  (sottolineatura nostra N.d.R.) ha continuato ad emettere dei giudizi temerari per quanto riguarda la mia persona ed infine  ha ribadito che quel che stava facendo era frutto di un «insegnamento» (sono poi andata a leggere Redemptionis Sacramentum cap. VI n. 138; e il Rito della Comunione fuori della Messa e culto Eucaristico. Decreto della Sacra Congregazione per il Culto Divino. C.E.I. CAP. 3 – CULTO EUCARISTICO).
L'affermazione ripetuta che  riporre e riesporre il Santissimo Sacramento prima e dopo la Messa era un'inutile ripetizione era stata, a suo dire, segnalata in forma di domanda alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Se quel che ha detto il parroco fosse vero sorge spontanea la domanda: come può una Congregazione emettere delle norme chiarissime che devono essere rispettate da tutti, per poi affermare il contrario, contraddicendosi, andando contro se stessa?
Ci vuole pochissimo tempo a riporre l' Ostia, visto che in suddetta parrocchia vi sono ben tre sacerdoti! 
Il parroco con poco tatto pastorale e umano ha pubblicamente contestato la mia fede, la mia devozione e il mio intelletto perchè era stato fortemente infastidido dalle  osservazioni di una semplice fedele. 
Chiedo però «perdono» a quel sacerdote  attendendo che mi illumini  attraverso i suoi «insegnamenti» basati sul Vangelo e sul magistero. 
Comunque, sta di fatto che in quella parrocchia  il Ss.mo continua a rimanere esposto anche durante la Messa, senza che vi siano persone ad adorarLo, fungendo così da soprammobile e ovviamente, sempre col permesso dei superiori simpatizzanti di Rahner, i quali, in diocesi impartiscono l’ ordine di non recitare il Rosario davanti al Ss.mo esposto affermando pure  chiedere a Dio delle nuove vocazioni mediante la recita del santo Rosario non servirebbe a nulla (difatti i risultati si vedono... purtroppo... N.d.R.
Non penso che queste parole abbiano bisogno di interpretazioni, perché sono fin troppo chiare: leggere la Lettera Apostolica, Rosarium Virginis Marie di S. Giovanni Paolo II e Redemptionis Sacramentum, Proemio; Cap. VI n. 137.
Ringrazio tantissimo la Redazione di MIL, per il servizio che compie nel difendere i diritti di Dio e le aspettative spirituali di noi semplici fedeli e  per avermi dato l' opportunità di segnalare questo spiacevole accaduto.  
Cordialmente.  ... " 

(Lettera firmata ma noi contrariamente al desiderio della scrivente abbiamo omesso il suo nome )



13 commenti:

  1. "Il parroco si è indispettito e adirato, e ha continuato ad emettere dei giudizi temerari per quanto riguarda la mia persona ": basta questo per capire che questo "parroco" è un presuntuoso che ha sbagliato mestiere. Purtroppo di questi padroni e liberi creatori della liturgia ce ne sono parecchi, troppi. Che pianto!

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  2. Dispiace che sia stato messo in risalto questo particolare di una parrocchia che è di buon esempio per dignità e decoro liturgico: tutti desideremmo avere quella parrocchia nella quale, se il rigido inverno modernista non regnasse nei vertici curiali, verrrebbe assai volentieri celebrata la messa con l'antico rito dei padri della chiesa. Effettivamente trattare il santisssimo come se fosse un soprammobile non piace. Però in alcune monumentali basiliche anticamente per evitare il "metti-togli" l'ostensorio veniva lasciato con la sacra particola del tronetto monumentale e veniva coperto con il tipico copri-ostensorio quando non c'era l'adoraazione eucaristica. Il parroco della chiesa del sacro Cuore di Fano potrebbe fare la stessa cosa e poi chiudere la porta scorrevole. Il problema comunque non sta ne' nella parrocchia ne' nell'ottimo parroco- che forte della sua autorità di consacrato non pensa giammai di dare ragione ad una fedele- ma nel "sistema" curiale iper modernista che ha già provocato la desertificazione vocazionale con tanto di vistosi abbandoni dell'ordine sacerdotale. Decenni di investimenti iper progressisti nella diocesi di Fano ( un tempo la sola Fossombrone aveva il record delle vocazioni!) hanno prodotto il vuoto sacerdotale e il semi vuoto dei religiosi che pure un piano di rinascita l'avremmo se...

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  3. I capponi di Renzo….Se lo viene a sapere don Rodrigo manda immediatamente i bravi( un commissario )ed addio Adorazzione.Il Santissimo quelli(i bravi) son capacissimi di nasconderlo in uno scantinato .

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  4. Mi chiedo a chi e a che cosa giovi discutere di paraventi e altre stupidaggini con i tempi che corrono. Questa lettera ipertrofica non meritava nemmeno di essere pubblicata.

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    1. Non sta ai superficiali impotizzare indicazioni su cosa pubblicare o su cosa cestinare. La superficialità di pensiero, dunque la pochezza di contenuto, si manifesta purtroppo con le parole scritte a vanvera dal povero commentatore delle 9:30. Avrebbe fatto meglio a cenare a quell'ora.

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    2. "Ipotizzare". Se qualcuno è affetto da sindrome da misoginia ebbene si vada a curare perchè le lettere e le istanze delle fedeli (donne) hanno pieno diritto di essere espresse e prese in considerazione.

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    3. 7:14, il solito maschietto femminista.

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    4. Leggendo il commento alquanto sciocco e fuori luogo dell' Anonimo delle 9.30, che poco furbescamente, per depistare il contenuto centrale della lettera, devia le sue di stupidaggini sui "paraventi" e le "lettere ipertrofiche", minimizzando un' azione grave di abuso di potere avvenuta per mezzo di colui che dovrebbe essere un' umile e misericordioso pastore d' anime, in coscienza, mi sento in dovere di unire la mia voce a sostegno e incoraggiamento sia all' autrice di questa lettera, sia alla redazione di Mil che l' ha pubblicata, svolgendo un ottimo servizio a Dio e ai fratelli, nella difesa della Verità, la Quale, lo sciocco Anonimo si permette di contestare e di far tacere, addirittura dettando legge al Redattore su ciò che deve o non deve pubblicare, perché ovviamente, questa lettera da' tanto fastidio a quel "qualcuno" e chissà come mai...

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  5. "Non volevo lasciare Gesù da solo...." la signora forse ha qualche problemino o ingenuità, con tutto il rispetto, le Chiese Antiche avevano gli altari laterali con i tabernacoli dove altri preti celebravano in altre ore del giorno, quindi non succedeva nulla!
    Il sacerdote ha detto che "il sacrificio si svolge durante la Messa" invece ha preferito rimanere in disparte...una risposta più cattolica di quella non esiste!

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    1. NO! NO! NO! "Il sacrificio si svolge durante la Messa" è una verità impugnata dia preti modernisti per stornare l'attenzione dal Santissimo Sacramento nel Tabernacolo! Se poi si tiene conto che la "messa" moderna è considerata un "momento d'incontro" e l'"assemblea" la fa da padrona di modo che senza di essa il sacrificio non ha senso, la frittata è completa. Altro che risposta cattolica!!!

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    2. Anonimo delle 18:26 che ha scritto " le Chiese Antiche avevano gli altari laterali con i tabernacoli " : non è vero! Il Tabernacolo è stato sempre uno solo e di solito sull'altare maggiore o , nelle collegiate e nelle cattedrali, nella cappella del Santissimo.
      E' vero che una risposta più cattolica da parte del parroco non poteva essere data alla signora contestataria ( ne prendiamo atto con ammirazione teologica) ma la stessa signora ha poi dovuto sopportare la minaccia, poco sacerdotale e poco misericordiosa, della privazione della santa comunione. Una cosa che si poteva pastoralmente risolvere in ben altro modo. Senza neppure scomodare MiL...

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    3. Scusate se vado OT. Visto che l'anonimo delle 14:11 ne parla. Qualcuno sa di preciso fino a quale punto della messa è possibile giungere in ritardo per poter comunque accedere alla santa comunione? Io sapevo che occorre almeno ascoltare la lettura del vangelo, ma ho fatto una ricerca e i pareri sono discordanti. Mi riferisco principalmente alla messa novus ordo. Ringrazio chiunque voglia delucidarmi.

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    4. Ecco un altro commento ignorante (di uno che ignora) e superficiale da parte dell’ Anonimo delle 18.26. Innanzitutto, nelle chiese che avevano delle cappelline laterali, mentre veniva celebrato il Sacrificio il Ss.mo era riposto nel tabernacolo (uno e indivisibile) e quando Lo si esponeva, non veniva mai lasciato solo. Per favore, eviti anche lei di scrivere stupidaggini che non corrispondono alla verità! "Non volevo lasciare Gesù da solo...." la signora forse ha qualche problemino o ingenuità, con tutto il rispetto.

      “Con tutto il rispetto”, non mi sembra affatto e il “problemino” credo che ce l’abbia lei che cerca di difendere l’ indifendibile giusto per partito preso (sarà mica un “don”??) perché la lettera di quella fedele è chiarissima e come mai non si sofferma a commentare l’ atteggiamento arrogante e dispotico di quel parroco, al posto di soffermarsi sulla frase “non volevo lasciare Gesù da solo”, giusto per cercare l’ago nel pagliaio? Io, invece, al contrario suo, da questa frase noto certamente ingenuità, ma in senso positivo e cioè, che nell’ autrice della lettera, si denota una certa buona fede, semplicità e animo sensibile soprattutto nei confronti di Dio, qualità che purtroppo non noto affatto nell’ atteggiamento prepotente avuto dal parroco e nel suo commento, Anonimo, totalmente “ristretto” e distruttivo, perché lei non ha il potere di cambiare il bianco in nero e viceversa. “Il sacerdote ha detto che "il sacrificio si svolge durante la Messa" invece ha preferito rimanere in disparte...una risposta più cattolica di quella non esiste!” Guardi, che lei ha scoperto l’acqua calda, perché un cattolico sa’ benissimo che “il Sacrificio si svolge durante la Messa”, ma si da’ anche il caso che in quel frammento di Ostia, c’è il medesimo Sacrificio di Cristo che deve comunque essere rispettato. Che senso ha dire una frase “cattolica” da parte del parroco, se poi l’atteggiamento al cattolicesimo, quindi evangelico, soprattutto da parte di un MINISTRO DI DIO, non vi corrisponde? Si capisce bene dalla lettera – eccetto per coloro che fanno finta di non capire – che è stato proprio quel parroco a creare quella situazione, perché il Ss.mo esposto non può rimanere da solo senza che vi sia alcuno ad adorarLo e le regole della Chiesa sono chiare e ferme, tranne per chi è disobbediente e le vuole contestare per far valere le sue ragioni a tutti i costi, perché contestando l’ atteggiamento avuto da quella fedele – che lei giudica come una “che ha preferito rimanere in disparte”: affermazione falsa e pretestuosa - che non voleva disobbedire alle norme della Chiesa, è contestare allo stesso tempo le regole emesse dalla Chiesa stessa: è come dire che la Chiesa non ha capito niente ed è presunzione scavalcarLa. Se ci sono delle regole, serviranno a qualcosa, o no, secondo lei? E’ inutile continuare ad arrampicarsi sugli specchi, perché quel parroco ha completamente torto: stop. Se ne faccia una ragione!

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La Redazione