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giovedì 14 marzo 2019

Seminario di Milano: esercizi spirituali predicati da una donna consacrata.

Con riferimento al "rito funebre" guidato da una donna nella provincia di Bolzano, ci segnalano un altro caso simile: si tratta questa volta di esercizi spirituali predicati ai seminaristi dell'Arcidiocesi di Milano: a futuri sacerdoti (del Quadriennio per III-IV-V Teologia) saranno predicati dalla signora Rosalba Manes, consacrata dell’Ordo Virginum della diocesi di San Severo, Biblista e Docente presso la Pontificia Università Gregoriana. 



Certamente, negli ultimi anni della storia della Chiesa, quattro religiose sono state proclamate "dottori della Chiesa", e non c'è divieto canonico alcuno sul punto, quindi non escludiamo che anche le consacrate (o le suore o le monache) possano degnamente e legittimamente predicare ai ritiri spirituali, ma forse ai seminaristi prossimi al sacerdozio sarebbe stato più opportuno (e proficuo) offrire gli insegnamenti (supportati anche dall'esperienza personale) di altri sacerdoti? 

Ci conforta il fatto che la professoressa Manes abbia, nel 2016, partecipato ad un convegno presso la Pontificia Università Gregoriana sulla difesa del celibato dei sacerdoti, con un ottimo intervento centrato sul dono del celibato come presentato nel Nuovo Testamento.
Le pubblicazioni della docente inoltre sono ortodosse anche se molti titoli lasciano intuire un ispirazione al gusto "modernista" (se ci passate il termine, tanto per farci capire). 
Quindi non dovrebbero esserci rischi di "deviazione" dottrinale a fronte delle competenze e della retta dottrina della relatrice. 

Certo, pur senza voler per forza vedere pericoli ovunque, confidiamo però che questa circostanza non diventi (implicitamente e ad insaputa della professoressa) un precedente prodromico allo sdoganamento, tramite la predicazione nei tempi forti, all'inserimento della donna in ministeri che non le competono (non osiamo neanche pensare al diaconato femminile, o ancor peggio,  al sacerdozio femminile).

Roberto

5 commenti:

  1. "Non osiamo neanche pensare al diaconato femminile, o ancor peggio, al sacerdozio femminile". E invece, purtroppo, occorre osare pensarci, anche se il pensarci e basta è del tutto sterile. A piccolissimi passi, con la tipica pazienza del diavolo, la sovversione, in questo caso sotto forma di invadenza femminista, avanza ... avanza ... avanza ...

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  2. Vi conforta il fatto che la professoressa Manes abbia, nel 2016, partecipato ad un convegno presso la Pontificia Università Gregoriana sulla difesa del celibato dei sacerdoti? Ma dite sul serio? Non vi accorgete che è un altro "confortante" cavallo di Troia con cui il modernismo s'insinua nella Chiesa? Non potete essere così ingenui!!!!

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  3. Le laiche consacrate (introdotte grazie al "Santo" Concilio Vaticano II) non c'entrano nulla con le suore....fanno solo i tre voti pubblici, ma a ognuno il suo ruolo!

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  4. Subdolo modo di introdurre novità apparentemente innocenti, iniziato con il CVII, per poi man mano sovvertire l'ordinamento dottrinale e canonico della Chiesa cattolica come avviene ogni giorno nell'era bergogliana, che somiglia sempre più al deposito di uno sfasciacarrozze..

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  5. Queste donne ' consacrate' costituiscono una qualifica ibrida ed equivoca, anche per sottrarsi alle regole del chiostro e continuare ad esibirsi narcisisticamente nel mondo. Niente a che vedere con le donne, dottori della Chiesa che, nel sacrificio e nella sofferenza ammonivano i papi e uomini di Chiesa a rimanere fedeli al mandato di Cristo. Tante madri, consacrate alla fede, hanno guidato il cammino dei propri figli sacerdoti aiutandoli a superare le rinunzie e i sacrifici del sacerdozio.

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