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giovedì 28 marzo 2019

Linz: funzionari laici al posto dei Sacerdoti! La rivolta dei preti e pure dei laici!

Oggi ci  occupiamo nuovamente della Diocesi di Linz dove " vescovo dopo vescovo sono costretti a seguire la linea (iper modernista/follemente autodistruttiva N.d.R.). E se uno non è d'accordo, viene fatto secco come è avvenuto a don Wagner. ... nella diocesi di Linz nelle ultime tre o quattro decadi ha albergato un'attitudine anticattolica" ( Tutti gli articoli di MiL sulla diocesi di Linz QUI
Solo l'intervento di Dio potrà sanare la situazione a Linz come nelle altre antiche diocesi austriache.

Maria, Magna Mater Austriae, ora pro nobis.
AC

Linz. La super riforma "radicale" imposta a tutte le parrocchie

Per affidare la gestione spirituale dei fedeli alle "equipes" dei laici, stipendiati a "tempo pieno" dalla diocesi, è necessario strappare con forza ai Sacerdoti l'indipendenza morale ed ogni tipo di potere spirituale e amministrativo. 
Ai novatori non importa se  lo strappo produrrà una ferita sanguinante!
Gli innovatori di Linz vogliono creare artificialmente un nuovo tipo di occupazione anche "a tempo pieno" ed una nuova  burocrazia ancor più invasiva e gonfiata in modo irresponsabile! 
Con questa disgraziata imposizione progettata in episcopio i laici avranno ancor più potere e  più voce di qualsiasi altra parte del mondo!
La Diocesi intende pure ergere uno sbarramento artificiale rifiutando aprioristicamente i sacerdoti stranieri  che potrebbero, sia pur in piccola parte, colmare il vuoto delle vocazioni. Il muro eretto nei confronti dei Sacerdoti "stranieri" è un odioso  preconcettoche contrasta con la tradizione cattolica secondo la quale non esiste alcun tipo di "straniero" perchè tutti i battezzati ed più ancor più i Consacrati sono parte dello stesso corpo che è la Chiesa. Questa odiosa discriminazione  si sta purtroppo verificando anche in alcune diocesi italiane: ci sono vescovi dichiaratamente progressisti - e sinistrosi - che nelle riunioni con il clero dichiarano, senza mezzi termini, di  non gradire  i preti "stranieri"! Un motivo ci sarà...
La riforma strutturale delle parrocchie che vogliono imporre nella diocesi di Linz sta provocando  allo stesso modo scalpore e proteste tra sacerdoti e laici . 
Cosa bolle in pendola? 
Il vescovo Manfred Scheuer e le sue commissioni pretendono di sciogliere completamente tutti
gli impianti  parrocchiali e tutti i decanati ( = foranie) per costituire solo 35 super parrocchie 14 delle quali dovrebbero essere assegnate a dei funzionari laici. 
Per le parrocchie con oltre 1.600 persone dovrebbero essere impiegati indistintamente dei preti "a tempo pieno" (che comunque non avranno più il ruolo di parroci) oppure dei laici"a tempo pieno"
Una specie di lavoratore assunto in Italia con contratto "determinato" o "indeterminato".
Anche le "parrocchie superiori" non saranno più guidate da un solo pastore ma da   un laico consigliere a tempo pieno  coadiuvato da un consiglio d'amministrazione. 
Secondo la legge ecclesiastica, il parroco è ancora a capo dell '"Oberpfarre" (= parrocchia superiore QUI)  in teoria, ma in realtà solo la "squadra" avrà vera voce in capitolo. 
Le "Unterpfarren" ( = sotto parrocchie o parrocchie piccole ) saranno amministate da una squadra di assistenza pastorale  di 6 persone, di cui almeno 4 volontari dovrebbero essere responsabili delle funzioni basilari della chiesa (liturgia, proclamazione della parola di Dio, carità e comunità). 
Di fatto, la grande parrocchia artificiale introduce un'amministrazione aggiuntiva, che costa denaro e crea a sua volta un'altra comunità artificiale, con sempre meno relazioni concrete con la popolazione. 
Ci sono anche altre grandi incertezze su questa linea:
- Le equipes pastorali predilogono infatti "le celebrazioni  della parola" domenicali in alcune parrocchie anche se sono dei sacerdoti disponibili per celebrare la Messa  valida per assolvere il precetto festivo.
- Potrebbe anche essere difficile trovare 35 sacerdoti per guidare le"parrocchie superiori" (decanato).
Già, ci sono sempre meno sacerdoti disposti per guidare un decanato... 
Molte voci della diocesi di Linz, tra cui diversi pastori,  mettono in guardia contro questa ristrutturazione. 
Un ben noto cattolico della diocesi di Linz con grande conoscenza interna diocesana, che non vuole essere nominato, ha spiegato nella discussione avuta con il giornalista di kath.net che si dovrebbe respingere questo "concetto di grande spazio" per preferire un "concetto su piccola scala" . "
L'esperienza della Germania dimostra che la perdita della fede è ancora più grande perchè i fedeli si sono sentiti più che mai abbandonati e in preda della burocrazia.  ... 
In queste nuove strutture burocratizzate i   sacerdoti sono sempre in minoranza in ogni decisione.  
Inoltre il sistema che vogliono imporre "non si basa sulla chiamata  vocazionale sacerdotale né il pastore amministratore né il vicario dipendente sono degli obiettivi desiderabili per i sacerdoti ". ... 
La grandissima carenza di preti nella diocesi di Linz è stata amplificata furbescamente perchè non si vuole assolutamente che dei Sacerdoti stranieri possano aiutare quella diocesi perchè
la cosa non è gradita affatto dai super-funzionari amministrativi diocesani ( ma nessuno stranamente parla di razzismo...).
Sta emergendo tuttavia che molti sacerdoti e laici della diocesi non vogliono le riforme strutturali pianificate dalla commissione vicina al vescovo Manfred Scheuer . 
Per questo motivo stanno raccogliendo anche molte firme. 
Preoccupa anche l'annunciato boicottaggio  da parte dei laici che non sono d'accordo con il cambiamento strutturale i quali potrebbero far cessare le loro contribuzioni a favore della diocesi . 
La diocesi di Linz affronta giorni burrascosi e potrebbe esserci una grande rivolta di sacerdoti e "ante portas" dei laici.

Fonte: Kath.net QUI 


Foto 1 : Linz la tristemente famosa processione del Corpus Christi 2009 QUI 

Foto 2: Sissy Kamptner, autoproclamata diacona-parroco, e attualmente cura la Parrocchia del Gesù Bambino a Steyr con  la famosa Christkindlbasilika QUI

4 commenti:

  1. Sissy Kamptner, autoproclamata diacona-parroco: femmminismo sessantottino autogestionario, ovvero "la fantasia al potere".
    Grazie, Vaticano II!

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  2. Nè il "vescovo" Manfred Scheuer, nè la "diacona-parroco" Sissy Kamptner, così come tutti coloro che lavorano di concerto con loro, sono Cattolici. Chiunque abbia almeno letto il Catechismo Tridentino o anche solo Il Catechismo di San Pio X (il grande o il piccolo) può facilmente concludere che essi, e coloro che li seguono, non appartengono alla Chiesa Cattolica. La mancanza di Sacerdoti non autorizza nessuno a inventarsi delle novità che sono ben più perniciose e devastanti della mancanza di Sacerdoti.
    Con il Concilio Vaticano II non doveva esserci una primavera della Chiesa? Altro che primavera! E' inverno inoltrato!
    Chi ha la Fede cerchi dei Vescovi e dei Sacerdoti autentici, validamente consacrati ed ordinati secondo il Pontificale Romano anteriore alle "riforme", percorra qualche Km. in più se necessario, chieda aiuto a loro.
    Che lo Spirito Santo conceda lume e fortezza a tutti quanti!
    Viva Gesù nostro amore. E maria nostra speranza.

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  3. Ricorrente nella storia irrazionale follia teutonica distruttiva di se stessa e del mondo intero, che pretende di dominare, manifestazione di impotenza e disorientamento mentale. Era nota l'ostilità aperta del mondo germanico contro papa Benedetto. La carenza delle vocazioni è solo un pretesto contro la quale non vogliono rimediare. Un giovane che avesse vera vocazione, e ce ne sono, di fronte alla prospettiva di un sacerdozio ministeriale annullato da una Chiesa 'cattolica' sfigurata, fuggono. In quelle terre non rimarranno né sacerdoti né laici cattolici come sta avvenendo nel mondo protestante.

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La Redazione