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venerdì 14 dicembre 2018

Genitori fate studiare musica ai vostri figli: un atto di amore e di civiltà per i vostri figli ed arricchire la loro istruzione

"Fioccano i post carichi di sdegno da parte dei genitori che oggi denunciano l'aspetto profondamente diseducativo di certe musiche, nello specifico di Sferaebbasta o come si scrive. Bene. Dall'indignazione passate ai fatti, cari genitori. 
Investite nella formazione dei vostri figli e portateli a studiare musica dai tanti bravi insegnanti appassionati, spesso ragazzi, che insegnano privatamente o nelle scuole. Battetevi perché la musica venga reintrodotta nei piani di studio delle scuole di ogni ordine e grado. 
Nella musica sono racchiusi tutti i valori che oggi considerate persi: la dedizione, l'amore, la disciplina, la cura del bello e della propria anima. 

Credo sia un atto di amore per i vostri figli e un atto di civiltà poiché arricchireste la loro istruzione". 
Questo ha scritto in un social Lorenzo: un giovane musicista, concertista, ovviamente quasi disoccupato (vedremo se potrà valorizzare la sua alta professionalità dopo l'approvazione della famosa ed attesa "quota cento" che dovrebbe conseguentemente aprire ai giovani tante occasioni lavorative). 
Lorenzo oltre al "debito di riconoscenza" nei confronti dei suoi stupendi genitori che lo hanno spinto e sostenuto nei  lunghi ed impegnativi studi musicali deve tutta la sua "vocazione musicale" al coro liturgico dei "pueri cantores" del suo paese che lo ha accolto  da piccino per cantare in chiesa incoraggiandolo poi, da adolescente, a ricoprire il ruolo di organista-accompagnatore. 
Gran parte dei musicisti italiani ha ricevuto la  prima formazione-vocazione musicale nei cori liturgici e nelle bande musicali.
La stessa cosa si può dire per gli Organisti professionisti o amatoriali: il  primo germe artistico è stato implantato in essi ascoltando in chiesa il suono di "quell'affascinante macchina musicale"!
"Possibile che non riesco a trovare un organista per le mie liturgie?" ha detto sconsolato alcuni giorni fa in una riunione di preti il rettore di un santuario. 
Gli ha prontamente risposto un anziano, arguto frate: "Avete investito nelle chitarre ed ecco la conseguenza: anche le classi d'organo dei conservatori hanno un numero assai ridotto di allievi aspiranti organisti. Questi sono i risultati!". 
Siamo stati alcuni giorni fa  ad una messa esequiale nella chiesa di un paese che vantava un singolare guinness dei primati: il più alto numero di musicisti professionisti di quella provincia. 
Artefici e complici di quel "contagio musicale" sono stati per più di un secolo il Coro liturgico, l'Organo e la Banda paesana . 
I fedeli del paese che prima cantavano bene persino la Messa degli Angeli   ora sono diventati completamente muti, costretti a sentire i ragli di quattro-cinque ragazze  che accompagnate dalle chitarre cantano a voce spiegata delle ridicole canzonette avulse dal contesto liturgico! 
Nel giro di pochi anni un'intero paese super-musicale ha perduto tutta la sua identità per colpa degli "aggiornamenti" imposti  alla parrocchia  considerata liturgicamente "troppo tradizionale" dai giacobini dell'ACR . 
Risultato: il coro si è completamente "laicizzato" perchè il parroco schitarrante non lo voleva fra i piedi e l'Organo Callido - restaurato- (vanto del paese) è coperto di polvere perchè non lo suona più nessuno...
Si direbbe che in un sol colpo di "aggiornamento" sono stati distrutti Coro liturgico, Organo e canto popolare (che pure costituiva un vanto). 
Non parliamo poi delle tante e buone vocazioni sacerdotali formatisi al servizio dell'altare ( abbattuto in forza dell'adeguamento liturgico)  del canto e del suono dell'Organo.
L'armamentario costosissimo di amplificatori, mixer, microfoni panoramici, chitarre elettriche, bonghetti ecc ecc pare che non riesce a calamitare i giovani che sono in uscita libera.
Genitori portate a cantare i vostri figli nei cori  SERI (non nei gruppetti dove si battono le mani per cantare osanna ehhhh...). 
Genitori i vostri bambini attraverso l'impegno in un coro (degno di questo nome) potranno ricevere un'adeguata educazione vocale, musicale e comunitaria. 
Genitori battetevi, documenti della Chiesa nelle mani, contro quei parroci ignoranti ed arroganti che non vogliono far cantare in chiesa i cori,che non fanno suonare l'Organo e che dissolvono  le tradizioni musicali e corali che avevano elevato la gente semplice generando tanti musicisti!
Genitori: in ballo c'è l'educazione e la formazione dei vostri figli: esigete che sia formato un coro parrocchiale che promuova il  canto sacro! 
In tante famiglie a Natale si piangeranno le giovanissime vittime nella discoteca di Corinaldo: prima di quella grande tragedia nessuno si era interessanto a quel tizio che si fa chiamare Ebbasta e a ciò che egli inculcava ai minorenni nel segreto dei loro earphone !
Cosa ascoltano i bambini dalle loro cuffiette? Chi suggerisce ai bambini di ascoltare ripetutamente quelle "musiche" con dei testi che scandalizzerebbero persino un adulto?
Nessuno ha la bacchetta magica soprattutto per quanto riguarda l'educazione dei bambini ma cari Genitori: ricostruite dei cori SERI a servizio della Liturgia a beneficio spirituale e formativo dei vostri figli   evitando in ogni modo che i parroci ignoranti e pasticcioni possano vanifare tutto! 
Ci sono invece tanti giovani musicisti capaci e sensibili - e disoccupati- che possono e debbono essere valorizzati  come istruttori e maestri di coro!
A gloria di Dio!
AC 

Immagine: Luca Della Robbia (1400-1482) particolare della Cantoria della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, realizzata tra il 1431 e il 1438. Oggi si trova nel Museo dell’Opera del Duomo.

8 commenti:

  1. Sferaebbasta e ... Staino, il comunista assoldato da Avvenire per "ideare" vignette blasfeme. Una su tutte: Gesù si becca uno schiaffo dalla Maddalena perché non ha apprezzato il suo copricapo (dal sito http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5088).

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  2. L'articolo denuncia con chiarezza l'attuale situazione dell'educazione musicale di tutto un popolo ad iniziare dalla ormai deviata gioventù che delira davanti a urlatori nutriti di 'polverine', iniziata, soprattutto, dall'astioso ostracismo che uomini di Chiesa ' adeguati' conducono, dal CVII, contro la musica sacra, ben documentato dal volume 'Musica e Concilio' del p. Papinutti. La grande civiltà musicale dell'Occidente, sparsa poi per il mondo, è nata con il gregoriano che il popolo cantava. La riforma liturgica è, invece, nata all'insegna della esclusione della musica, potente mezzo per far penetrare la parola di Dio nell'animo dei fedeli Il M° Bartolucci, il grande perseguitato dai novatori, lamentava: " il popolo aveva un suo repertorio affondante nel gregoriano e nelle laudi, tutto s'è perso !". I grandi musicisti e cantori sono nati in chiesa; pensiamo al sommo Pier Luigi, fanciullo cantore nella cattedrale della sua Palestrina e, in tempi più vicini al citato Bartolucci che ricordava sempre di aver iniziato a cantare da fanciullo con suo padre nei riti della Confraternita della sua Borgo S. Lorenzo. Tanti decenni fa, da una vecchia contadina ascoltai una melodia già sentita in concerti vocali; era un madrigale di Luca Marenzio la cui melodia quel grande aveva preso dal popolo: osmosi tra popolo e artista. E ora? La situazione è squallida, soprattutto in Italia, mentre altrove è permesso ai cori un repertorio più degno della liturgia. Commovente la testimonianza del Coro Victoria di Giacarta venuto a Roma per il centenario, della nascita del M° Bartolucci, che hanno in repertorio le musiche polifoniche della grande Scuola Romana e sono andati, come in pellegrinaggio, a visitare la casa natale di Palestrina di cui eseguono egregiamente le musiche. All'ammirata meraviglia per le esecuzioni di un coro così lontano, un sacerdote che li accompagnava spiegò che erano del tutto naturali perché la Chiesa è cattolica, cioè universale. Oggi si predica il relativismo liturgico con lagnose canzonette echeggianti il blues e chitarre e tamburello, iniziate con il rock in chiesa, da Bugnini. La tendenza no potrebbe che essere invertita da un rientro in chiesa della vera musica. Superstiti decorosi cori canterebbero musiche, non difficili a due o tre voci di grandi maestri. Ma sono affidati ad improvvisatori e limitati dagli officianti, specialmente vescovi. A quali scuole di musica i genitori devono mandare i ragazzi, piuttosto che in piscina e palestra o, peggio, a sentire urlatori per poi morire schiacciati? Le parrocchie sarebbero i luoghi più adatti ad insegnare musica mediante bravi diplomati nei conservatori. Ma è necessaria la mancante cultura dei preti e, soprattutto, fede, ahimè sempre più debole. S. Agostino ha scritto: " Canta a Lui , ma canta bene; egli non vuole che le sue orecchie siano offese". E.F.

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    1. L'insegnamento della musica nei Seminari, un tempo affidato ad esimi maestri è stato annullato. Tutti i sacerdoti conoscevano le nozioni musicali di base e, tra loro, vi era quello che più dotato, diveniva maestro di coro e organista di chiesa e non solo. Finché il disprezzo che , specialmente la gerarchia, ha per la musica sacra non cessi, anche l'educazione musicale dei ragazzi sarà nulla e/o distorta.

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    2. Stupendo commento di E.F. Grazie !

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  3. mi trovi perfettamente d'accordo!
    Sono la madre di un ragazzino di 12 anni al quale ho insegnato ad ascoltare Mozart non disdegnando i "classici" moderni Ella Fitzgerald, Queen ecc ho speso tempo. Ho investito tempo ed è stato il miglior investimento della mia vita!
    Ora passerei alla fase più bella e più difficile: far frequentare a mio figlio le buone liturgie rivolte solo al Signore! Confido nelle VS preghiere

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  4. Io ho sempre apprezzato la "bella musica" però ora ho capito che non mi basta più e sento il desiderio di imparare a conoscere davvero la musica peccato che da piccolo non mi abbiano incitato a farlo. Spero ora di essere ancora in tempo...

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  5. Parole sacrosante! Il degrado culturale che vediamo in itaGlia va combattuto dai genitori, che dovrebbero lottare per alzare il livello culturale dei loro figli.

    Io scrivo da organista emigrato: il clero ci ha praticamente cacciati, non giriamo intorno al problema. Il Vaticano II è stato scritto (la parte riguardante la musica) evidentemente da preti con poche idee ma confuse. Nei seminari non insegnano Musica quasi per niente, e spesso coloro che dovrebbero insegnarla non sono minimamente all'altezza (testimoniato a me medesimo da un collega che è diventato sacerdote).
    Oltretutto il clima che ormai è consueto nelle parrocchie italiche favoreggia le cose fatte alla carlona (sembrerebbe che piacciano di più al Padreterno) ed allontana chi vuole introdurre del professionalismo (ma che ti credi di voler fare? Mica è una sala da concerti). Vogliamo parlare dell'assurda pretesa di farci lavorare gratis? Dai, su!

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  6. Il problema è che la cultura musicale si è persa nei seminari ed ovviamente il problema si riverbera nelle parrocchie

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La Redazione