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giovedì 11 ottobre 2018

Il Papa ha incontrato gli studenti cristiani perseguitati in Medio Oriente poi accolti e aiutati dal Governo Ungherese di Viktor Orbán

In tanti si riempiono la bocca di solidarietà, accoglienza ecc ecc ma sono pochissimi coloro che concretamente soccorrono le popolazioni cristiane  vittime, soprattutto nel Medio Oriente e in Nigeria, del terrorismo islamico. Come non pensare ai giovani cristiani di quelle terre che vogliono studiare dignitosamente prima di metter mano alla ricostruzione dei loro villaggi e delle loro città?
In Italia, dove la dittatura del pensiero unico ancora imperversa e i preconcetti ideologici falsificano la realtà, sicuramente non si parlerà dell'iniziativa umanitaria e cristiana che da qualche anno il Governo Ungherese sta portando avanti per aiutare i nostri fratelli cristiani del Medio Oriente perseguitati.
Vogliamo esprimere il nostro "grazie"  agli  Ungheresi che sanno essere concretamente solidali con chi è perseguitato a causa della professione della fede cristiana!
AC
 

Città del Vaticano. (Roma)  Il Santo Padre Francesco ha salutato nel corso dell'udienza generale di mercoledì 10 ottobre  gli studenti cristiani perseguitati soprattutto in Medio Oriente a causa della loro fede  attualmente accolti in Ungheria dal Governo Ungherese presieduto dal Primo Ministro Viktor Orbán

Gli studenti cristiani che  hanno preso parte all'Udienza del Papa  provenivano dall' Iraq, dal Libano, dall'Egitto, dal Pakistan e dalla Nigeria  dove avevano subìto delle inaudite violenze perchè sono cristiani.
I giovani erano accompagnati dal Segretario di Stato ungherese responsabile per l'attuazione del programma di aiuto ai cristiani perseguitati Onorevole Azbej Tristan e dall'Ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede Ecc. Eduard Habsburg-Lothringen. 
Al termine dell'Udienza pontificia il Segretario di Stato ungherese Azbej Tristan ha comunicato personalmente al Papa che il Governo Ungherese ha assegnato una borsa di studio a venti giovani
cristiani perseguitati illustrandone gli obiettivi: rendere possibile a dei giovani, scelti direttamente dalle comunità cristiane perseguitate, di compiere i propri studi in Ungheria per poi tornare in patria a servizio del loro popolo..
Il Santo Padre ha detto di essere stato profondamente toccato dalla testimonianza dei giovani  ed ha espresso pure la sua commossa gratitudine per tutto quello che il Governo d'Ungheria sta facendo per allievare la sofferenza di quei giovani.
Gli studenti cristiani che usufruiscono del programma delle borse di studio hanno donato al Pontefice una plaque i loro nomi e i luoghi di provenienza. Al momento della consueta foto di gruppo il Papa stesso ha voluto mettersi dietro la bandiera ungherese. (v.foto)

La sera prima dell' udienza papale a Palazzo Cardinal Cesi in via della Conciliazione, a due passi da San Pietro è stata inaugurata la mostra "Cross in Fire" realizzata dal Museo Nazionale Ungherese, in collaborazione con diversi istituti di ricerca del Paese e con il sostegno del Segretariato di Stato per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati. 
L’obiettivo della mostra: "Gli oggetti esposti alla mostra - aperta dall'8 al 12 ottobre - possono considerarsi delle vere reliquie", spiega Bianka Speidl, curatrice della mostra. L'intento, tuttavia, non è quello di offrire immagini sconvolgenti quanto, piuttosto, "rafforzare la consapevolezza che le radici cristiane della civiltà occidentale sono in Medio Oriente" e che se venissero cancellate, "sarebbe una perdita senza pari per l’umanità intera". ( QUI
Ricordiamo che il Governo ungherese nel 2016 ha istituito il Segretariato di Stato per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati per fornire aiuti umanitari, favorire la ricostruzione e lo sviluppo delle comunità colpite, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale. 
Il Patriarca cattolico siriano Ignazio Giuseppe III Younan ha più volte ringraziato l'Ungheria per il generoso aiuto alle comunità cristiane in Medio Oriente  perseguiate dagli jihadisti islamici.

Fonte: Sito dell'Ambasciata d'Ungheria presso la Santa Sede QUI

AC

4 commenti:

  1. Quando il card. Biffi propose di accogliere prima di ogni altro, i dimenticati cristiani, fuggiaschi dalle persecuzioni islamiche, fu coperto di insulti dai ' confratelli mitrati'. L'iniziativa del governo ungherese, demonizzato per aver posto un freno, dovrebbe far vergognare la nostra gerarchia, e il 'profondamente toccato', fautrice dell'accoglienza indiscriminata che ci ha gettato nel terrore anche di entrare nelle grandi basiliche presidiate da militari armati. Stanno collaborando alla distruzione della nostra civiltà cristiana.

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    1. Cosa ti aspettavi da questa gente? Angelo Soddu dal Vaticano dice candidamente: "L'indebolimento del sistema di accoglienza diffusa aggraverà le difficoltà dei migranti". E boccia il decreto sicurezza del governo. Praticamente pensano solo agli affari, e ora piagnucolano perché il governo ha tolto loro il "giocattolo". Certo clero ha scelto un mestiere che non ha nulla a che vedere con l'insegnamento di Gesù, certo clero guarda ai "poveri" solo per farci affari, e tra veri poveri e falsi poveri sceglie i secondi. (Qualche dato: ogni migrante alla Caritas costa 2 euro circa e ne fa incassare 35...).

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  2. Cocco-party : incredibile ma vero, stando a quanto si legge qui :
    https://apostatisidiventa.blogspot.com/2018/10/cocco-party.html Bergoglio si rifiuta di rispondere a mons. Viganò, dandolo in pasto ai giornalisti di regime, fa la vittima, poi chiede consiglio al card. Coccopalmerio per sanzionare il monsignore ribelle. Si, chiede consiglio al cardinale implicato nello scandalo di mons. Capozzi, beccato durante un’orgia gay a base di droga nei palazzi vaticani, dove non avrebbe diritto a risiedere (ma che gli è stato concesso da Bergoglio su pressioni di Coccopalmerio). Poi la comica finale : il consigliere che dovrebbe indicare al papa come punire chi ha denunciato la lobby gay all’interno del Vaticano è ptrobabilmente gay egli stesso e, cosa incredibile e scandalosissima, era presente all’orgia, la presiedeva in certo qual modo; appena lo videro, i poliziotti gli dissero di andarsene perché stava per iniziare la retata !
    E’ questa la Chiesa di Cristo ? qualcuno ci crede ancora ? sono questi i nostri pastori ? vomitevoli, dalla prima sede i in giù. Quando avrà uno scatto d’orgoglio, di santo zelo, il “popolo in cammino” (per dove? verso l’inferno, guidato da questa gente qua?) marciando sul Vaticano per gettarne fuori a calci nel sedere questi traditori di Cristo ? Il discorso ricalca in parte anche la situazione dell’Italia, dell’attuale governo, nei confronti della cricca massonica alla guida dell’Europa …

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La Redazione