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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 17 luglio 2018

Nigeria: il massacro continuo dei Cristiani e il silenzio colpevole dell'Occidente

L'assordante silenzio sul genocidio dei Cristiani in Nigeria  ricade come una gravissima colpa sull' Occidente scristianizzato.
Il  mutismo dei media occidentali sia squarciato dalle nostre preghiere per quelle famiglie perseguitate nigeriane che piangono la morte dei loro cari che i Vescovi nigeriani non hanno esitato a definire "Martiri della Fede".
Il Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, nella sua omelia durante i funerali delle vittime del massacro di Mbalom, presso il Se Sugh U Maria Pilgrimage Centre, ad Ayati, nello Stato di Benue ha detto: “Come esseri umani siamo immersi nel dolore e molti di noi non si riprenderanno dallo shock per un tempo molto lungo. Ci sono state inspiegabili e imperdonabili ondate di omicidi a Benue prima del 23 aprile, quando questi martiri sono stati uccisi e altri sono stati uccisi in seguito. Non si può permettere di continuare questo stato di cose. Ogni vita umana è preziosa per Dio che ci ha fatto a sua immagine...” 
AC
Virgo dolorosissima ora pro nobis.

Nigeria. In corso una vera e propria pulizia etnica ai cristiani. 
Bambini bruciati vivi  

Siamo davvero sicuri che la vera emergenza umanitaria sia l’omofobia? 
Dati alla mano, i più perseguitati nel mondo sono i cristiani, colpevoli di aver scelto liberamente di abbracciare Gesù Cristo.  

Ci troviamo in Nigeria, Paese dell’Africa Occidentale, uno dei più popolosi del continente. Ancora una volta questo Paese è al centro del dibattito internazionale per le violazioni contro l’umanità commesse da alcuni gruppi radicalisti facenti parte della fazione islamica.  

Lo scorso 23 giugno nello stato di Plateau in Nigeria sono stati assassinati oltre cento contadini cristiani e le violenze sembrano non volersi fermare. 
Il vescovo di Gboko, mons. William Amove Avenya ha lanciato l’allarme: <è in corso una vera e propria pulizia etnica>. 

Secondo alcune fonti locali gli attacchi islamici degli ultimi mesi avrebbero bruciato e raso al suolo 53 villaggi, massacrato 808 persone, distrutto 1422 case e 16 chiese.  

L’informazione Occidentale sembra non volere dare abbastanza rilevanza alla questione, solo negli ultimi tre anni in Nigeria sono stati brutalmente assassinati oltre 3850 cristiani da parte dei Jihadisti di Boko Haram e dai pastori islamici Fulani
Nel 2018 dovrebbe essere impossibile parlare ancora di morti ammazzati a causa della propria fede e invece notizie come queste “corrono” in successione sul web e suoi social Network. 
Esattamente in queste ore si condividono sui social e WhatsApp immagini e video di bambini che grondano sangue, preferiamo non pubblicare queste scene per rispetto.  

Una situazione che trova poche parole per esprimere il dolore e lo sconforto profondo per una persecuzione che sembra non volere mai terminare. 
Come immaginare il dolore di una madre e di un padre dinanzi alla distruzione della propria casa alla quale hanno dedicato tutte lo loro energie- o peggio ancora- dinanzi alla morte di un figlio a causa di esaltati religiosi? 
Appena due anni fa gli Jihadisti, in uniformi militari, hanno assaltato- a bordo di auto e moto- il vilaggio di Dalori e appiccato il fuoco: 86 morti e oltre 100 feriti; alcune testimonianze allucinanti parlano di bambini brucati vivi. 

La situazione della Nigeria è sotto gli occhi di tutti, cosa si aspetta a intervenire? Cosa si aspetta a cercare di creare un presente e futuro migliore a queste popolazioni? 

Fonte: Dieci talenti blog