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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

mercoledì 28 febbraio 2018

TFP. Filiale dichiarazione di resistenza alla Ostpolitik vaticana

Dagli amici della TFP italiana un contributo alla scandalosa vicenda del possibile accordo tra la Cina  comunista e la S. Sede (inter alia vedere QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
QUI il primo documento contro l'Ostpolitik vaticana, addirittura pubblicato nel 1974 dalla TFP sulla rivista Cristianità: veramente da leggere. 
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San Paolo, 25 Febbraio 2018


Emmo. Sig.

Cardinale Joseph Zen Ze-kiun
Hong Kong - Cina


Eminenza Rev.ma,
L’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira, associazione civile che continua l’opera dell’insigne professore da cui prende il nome, e associazioni autonome e consorelle nei cinque continenti, si dedicano a difendere i valori fondamentali della Civiltà Cristiana. I suoi direttori, membri e simpatizzanti sono cattolici apostolici romani che combattono gli assalti del comunismo e del socialismo.
La posizione fondamentalmente anticomunista, frutto delle convinzioni cattoliche dei membri delle nostre organizzazioni, si è vista rinvigorita dalla eroica resistenza della “Chiesa clandestina” cinese

Pio IX e le condizioni per l'infallibilità del Romano Pontefice

Intelligenti pauca......
A buon  intenditor poche parole.
L

S.S. il beato Pio IX
"Le definizioni del concilio Vaticano [I] non forniscono poi neppur l'ombra di un fondamento all'asserzione che il papa in virtù di esse sia divenuto un sovrano assoluto e segnatamente, in virtù della sua infallibilità, «sovrano assoluto quanto nessun altro monarca al mondo». [...] la denominazione di monarca assoluto non può essere applicata al papa nemmeno nelle materie ecclesiastiche, perché egli è soggetto al diritto divino e vincolato all'ordinamento dato da Gesù Cristo alla sua chiesa. Il papa non può modificare la costituzione che la chiesa ha ricevuto dal suo divin Fondatore, come un legislatore laico potrebbe modificare la costituzione dello stato.

martedì 27 febbraio 2018

Appello di aiuto per la FSSP di San Simon Piccolo in Venezia

Gli amici veneziani della benemerita Fraternità San Pietro ci scrivono per chiederci di diffondere un accorato appello di aiuto: la loro cappellania di San Simeon Piccolo a Venezia  attualmente si trova in gravi difficolta’ economiche. 
Tutti quanti noi, legati alla S. Messa tridentina, abbiamo un debito di riconoscenza e di obbligo morale nei confronti della Fraternità di San Pietro che ha costituito il primo (e per molti decenni unico) baluardo della liturgia tradizionale ricevendola dalla Fraternità San Pio X e inserendola entro il legittimo ovile di Santa Romana Chiesa (nel 1988 sotto il pontificato di S. S. Giovanni Paolo II). 
Inoltre San Simon Piccolo è stato negli anni 80 la trincea che ha visto scontri violenti (anche fisici!) tra i difensori della Tradizione (discepoli di Lefebvre) e i "pacificisti" modernisti.
 
Quindi per questo duplice motivo non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo restare sordi al grido di aiuto che ci viene dalla Fraternità San Pietro di San Simon Piccolo. 
Se ogni nostro lettore donasse anche solo € 5 (stimiamo 4000 lettori fissi al giorno) sarebbe un grande aiuto per i nostri fratelli. 

Nel seguente post si trovano i riferimenti bancari per inviare un'offerta.

Di seguito il comunicato della Fraternità in cui spiegano le spese e rendicontano il bilancio mensile:
 Carissimi fedeli,
desideriamo con la presente renderVi edotti del momento di particolare difficoltà economica che l'apostolato veneziano della Fraternità Sacerdotale San Pietro sta attraversando.
Non si è infatti mai provveduto, negli 11 anni in cui la Fraternità è presente a Venezia, a creare un sistema finanziario stabile per la copertura delle spese dell'apostolato, che ha sempre continuato ad andare avanti grazie a donazioni private, le quali però sono andate via via esaurendosi, fino a giungere alla critica situazione attuale, sulla quale il nuovo Cappellano, da pochi mesi arrivato, non ha potuto per il momento intervenire.

Un rapida sintesi del bilancio mensile, infatti, potrebbe essere la seguente:

+0500€ forniti dal Patriarcato di Venezia per il mantenimento dell'apostolato
+0500€ forniti da un benefattore privato
+0240€ circa raccolti nelle questue delle Messe domenicali (in media 60€ a Messa)
1200€ di affitto e spese (bollette, etc.) per l'appartamento e per il sostentamento del sacerdote 0300€ di spese per il mantenimento della Chiesa (luce, oggetti per il culto, etc.) 0500€ Per la musica
-------------------------------------
SALDO: -760 € al mese
A fronte di questo saldo negativo, la Fraternità, non possedendo come ordine religioso un fondo economico né proprietà alcuna, non può in alcun modo venire in

Ambarabà ciccì coccò... due papi sul comò



... Lo so è dura, ma, mi raccomando, on facciamo facili battute... 😁😂😉😜

ambarabà ciccì coccò
due papi sul comò
che guardavano la neve 
scendere su Roma lieve
un dei papi si ammalò
ambarabà ciccì coccò

Roberto

NEWS: Le lettere di Mons. Oliveri alla S. Sede raccolte in un libro

Sarà presentato il 23 marzo 2018 a Napoli presso la sala dell'Hotel Renaissance Mediterraneo il libro che raccoglie un interessnate epistolario di S. E. R.ma mons. Mario Oliveri vescovo emerito di Albenga-Imperia. 
"Un vescovo scrive alla S. Sede sui pericoli pastorali del relativismo dogmatico": questo il titolo dell'opera di Mons. Oliveri (ed. Leonardo da Vinci, Roma 2017) dal valore storico-apologetico, che sarà presentata dal molto rev.do mons. Antonio Livi. Durante l'incontro, a cui prenderà parte anche il prof. Guido Vignelli, verrà data lettura anche di alcune risposte inedite di S.S. Benedetto XVI, papa emerito.
 
Ringraziamo la gentilissima dott.ssa Marina Carrese, presidente della Fondazione "Il Giglio" per averci anticipato la notizia ed autorizzato a darne, sul nostro umile blog, il giusto e meritato rilievo.  
Roberto




Rosario per l'Italia nei giorni 2-3-4 marzo. Da diffondere!

Penitenza , digiuno e la recita del Santo Rosario: solo così l'Europa e l'Italia saranno salvate! (Cfr.MiL QUI
L'Associazione "Rosario per l'Italia" e altri gruppi cattolici hanno invitato a recitare il Santo Rosario, comunitariamente o individualmente, soprattutto nei giorni 2-3-4 marzo prossimi. 
I nostri gruppi liturgici "Summorum Pontificum" si possono organizzare: pubblicando questo post sulle pagine dei "social" o, tramite WhatsApp, condividendolo con gli amici e i conoscenti per essere tutti uniti nella preghiera alla nostra Mamma celeste! 
Questa è l'intenzione spirituale:
"Quarant’anni fa l’Italia, con la legge sull’aborto, accelerò drammaticamente una deriva che avrebbe portato la nostra Patria sempre più lontano dalla Legge che Dio Padre ha

lunedì 26 febbraio 2018

Cultura e corpo.



di Enrico Salvi

Cultura e coltura, dal latino COLERE, significano coltivare, attendere con cura, e, riferiti all’UOMO, valgono istruzione e buona educazione, esprimendo la cura assidua necessaria pari a quella dell’agricoltore per far sì che piante ed erbe fioriscano e fruttifichino. Culto, sempre da COLERE, vale ossequiare, venerare e, riferito al corpo, il modo col quale si cura il proprio abbigliamento e la nettezza della persona. (etimo.it).

Osserviamo e constatiamo: la cultura costituisce la teoria in quanto formulazione più o meno sistematica di idee e principi esposta tramite il pensiero parlato o scritto, ciò valendo – ed entrando qui nel merito che più ci interessa – anche e soprattutto per la Tradizione Universale, orale e scritta, attraverso la quale si trasmette la sapienza necessaria alla cultura/coltura/coltivazione dell’UOMO.

Al pari della teoria, anche la Tradizione Universale non ha esistenza propria dal momento che non può né esprimersi né recepirsi senza un CERVELLO alloggiante in un CORPO. Pertanto, il detto “gli uomini passano, le idee restano”, che in un primo momento può sembrare plausibile, è invece radicalmente falso: le idee non possono “restare” senza un corpo che le supporti.

Chiunque parli o scriva, ciò valendo anche per gli Autori sacri e santi, lo fa con l’ausilio di TUTTO IL CORPO e non con la SOLA TESTA PENSANTE, lo stesso valendo anche per chi ascolta o chi legge. Una testa recisa dal CORPO non parla, non scrive, non ascolta e non legge.

Card. Müller su Amoris Laetita: "Non è cambiamento pastorale ma corruzione della dottrina"

Parole dure quelle del Card. Müller su Amoris Laetita. 
"Quando il “cambiamento pastorale” ignora l’insegnamento della Chiesa, opporsi è un dovere di coscienza. Intereptazioni contraddittorie sul capitolo VIII di Amoris Laetitia. Non è sviluppo, ma corruzione".  "Una falsa teoria etica, anche se si trovasse in Amoris Laetitia". "Il Papa in quanto “persona privata”, non può imporre la sua personale teologia o la spiritualità del suo ordine religioso a tutta la Chiesa". "Le direttive episcopali su AL perché siano ortodosse devono essere in accordo con le parole di Cristo custodite nel deposito della fede".
Riprendendolo da LaNuovaBussola Quotidiana di oggi 26.02.2018, riportiamo il lungo intervento del Prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede card Gherard Muller scritto per il quotidiano americano First Thing. La traduzione è di Luisella Scrosati.  


Ci può essere un “cambiamento di paradigma” nell’interpretazione del deposito della fede?
Commentando l’esortazione apostolica di papa Francesco Amoris Laetitia, alcuni interpreti avanzano posizioni contrarie all’insegnamento costante della Chiesa cattolica, negando di fatto che l’adulterio sia sempre un peccato oggettivo grave o rendendo l’intera economia sacramentale della Chiesa dipendente esclusivamente dalle disposizioni soggettive delle persone. Costoro cercano di giustificare le proprie affermazioni insistendo sul fatto che, attraverso i secoli, si è verificato uno sviluppo della dottrina sotto la guida dello Spirito Santo, cosa che la Chiesa ha sempre riconosciuto. Per comprovare le loro affermazioni, essi di solito si rifanno agli scritti del cardinal John Henry Newman, e in particolare nel suo famoso Saggio sullo Sviluppo della Dottrina Cristiana (1845). È perciò opportuno prendere in considerazione le argomentazioni di Newman. (clicca qui per conoscerle) Esse ci aiuteranno a comprendere il tipo di sviluppo possibile nelle questioni toccate da Amoris Laetitia.
Quando Newman iniziò a scrivere il Saggio, era ancora anglicano. Però, prima di terminarlo, lasciò la Chiesa d’Inghilterra per entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica. Da anglicano, egli era stato uno dei maggiori protagonisti del Movimento di Oxford. Il

Europa: la fine delle illusioni


Europa, dove vai?
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Pubblichiamo l’intervento dell’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi alla presentazione del IX Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa dell’Osservatorio Cardinale Van Thuan tenutasi a Roma, presso la Radio Vaticana, venerdì 9 febbraio 2018

"[...]
Permettetemi, in conclusione di questa interessante giornata, di fare qualche osservazione “finale”, finale solo perché giunge per ultima e non perché abbia la pretesa di chiudere i lavori. I lavori, in realtà, bisognerebbe aprirli. Ed è con questo spirito – quello di aprire i lavori piuttosto che chiuderli – che vorrei fare qualche sottolineatura circa il rapporto che dovrebbe esserci tra noi e l’Europa.

Un primo punto di grande importanza è di non abbandonare la prospettiva della “nuova evangelizzazione” del Continente europeo. Quando pensano all’Europa, al suo processo di unificazione con tutti i problemi che ciò comporta molti dei quali sono stati segnalati nel Rapporto e evidenziati anche oggi, i cattolici dovrebbero farlo sempre dentro una visione missionaria di annuncio di Cristo.

domenica 25 febbraio 2018

La preghiamo Santo Padre, non permetta che si usino le sue parole per uccidere Alfie


Il testo della sentenza contro Alfie Evans riporta a proprio sostegno parte di una lettera di Papa Francesco alla Pontificia Accademia per la Vita.
Ci appelliamo al Papa affinché faccia sentire chiaramente la sua voce che per nessun bambino il miglior interesse è essere ucciso.#AlfieEvans #Pray4Alfie #CharliesArmyForEver@Pontifex

Tel. Casa S. Marta: 06-6982
Email: dsm@org.va
Senza parole. 
Mettiamocela tutta. 
Agiamo e preghiamo.

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Alfie Evans è un bambino gravemente malato a cui 14 mesi fa avevano fatto una prognosi molto infausta: si pensava che sarebbe morto a breve, invece è ancora qui fra noi. Solo che, purtroppo per lui, è inglese, e l’ospedale di Liverpool ha deciso che la sua vita non è degna. I genitori si sono opposti, la cosa è finita davanti a un tribunale, fino all’Alta Corte di giustizia. E mentre Alfie continua a vivere nonostante le previsioni dei medici, il giudice ha ordinato che gli sia staccare il ventilatore. E la cosa intollerabile è che lo ha fatto citando a sostegno delle proprie tesi un passo della lettera di Papa Francesco a monsignor Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Caro giudice, non si permetta di usare il Papa per affermare le sue tesi. Non si permetta d

Civitanova Marche: devozione per San Gabriele dell’Addolorata e affidamento alla tradizione “modello della nuova evangelizzazione”

Leggendo le  cronache di un Santuario o di una comunità spesso apprendiamo che  "tutto" ha avuto origine dallo zelo di un devoto o di una devota. 
La devozione è un vocabolo pressocchè sconosciuto nel vocabolario ecclesiale attuale perchè è stato cassato dagli "aggiornamenti" post conciliari. 
Per devozione sono state erette le umili ma significative edicole sacre di campagna così come i grandi santuari, gli ospedali, i  ricoveri per i poveri, gli asili e le scuole:  tutto per la gloria di Dio e per l'amore verso i fratelli bisognosi.

Nei nostri distratti giorni la devozione un giovane  di Civitanova Marche, città  marciante al ritmo degli affari, è riuscita a volgere l'attenzione e la preghiera dei suoi concittadini verso San Gabriele dell’Addolorata suscitando persino il desiderio di “  godere della celeste protezione di un Compatrono, assieme al veneratissimo Patrono San Marone Martire primo evangelizzatore della terra picena” (Cfr.MiL QUI ). 

Dal 7 ottobre 2017 San Gabriele dell'Addolorata  è il Santo Compatrono di Civitanova Marche la Città natale della sua adorata Mamma Agnese Frisciotti. (Cfr.MiL QUI ).

Per la festa liturgica del nuovo Compatrono della Città l'Amministrazione Comunale di Civitanova  ha patrocinato il ricco calendario delle celebrazioni.  
Martedì 27 febbraio 2018 dopo la solenne celebrazione pomeridiana nella chiesa parrocchiale di San Gabriele presieduta dall' Arcivescovo Metropolita di Fermo S.E.R. Mons. Rocco Pennacchio avrà inizio la processione con l'insigne reliquia del Santo donata alla comunità cittadina dai PP Passionisti. 
La processione, tempo permettendo, avrà termine  nel Santuario del Martire  San Marone  dove il 13 maggio 1823 Sante Possenti e Agnese Frisciotti si sposarono.
Saranno presenti i Parroci della Città, i religiosi e le religiose , le aggregazioni laicali e  le nobili Famiglie locali imparentate con il Santo. 
Il nuovo Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha  significativamente detto:

Lituania, 100 anni di resistenza cristiana al socialcomunismo


Per non dimenticare gli orrori del totalitarismo socialcomunista.

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La Nuova Bussola Quotidiana,  Stefano Magni, 16-2-18


LituaniaIn attesa del prossimo viaggio apostolico di Papa Francesco, Lituania, Lettonia ed Estonia celebrano il loro centenario dell’indipendenza. La prima è la Lituania, che compie i suoi 100 anni il 16 febbraio 2018. La sua è una storia esemplare di resistenza all'ateismo di Stato, ora raccontata in un libro dello storico Rokas Tracevskis.
In vista del prossimo viaggio apostolico di Papa Francesco nei Paesi Baltici, previsto per metà settembre, Lituania, Lettonia ed Estonia stanno festeggiando in questi mesi e giorni il loro centenario dell’indipendenza. La prima a celebrare è la Lituania, che compie il suo centesimo anno oggi, 16 febbraio 2018, seguita a ruota dall’Estonia (24 febbraio) e più tardi dalla Lettonia (18 novembre).

Vicenza: Conferenza di P.Spataro "la Messa in latino rafforza la nuova evangelizzazione"

Abbiamo ricevuto dagli amici di Vicenza e volentieri pubblichiamo. 
AC 

Il 17 febbraio 2018 a Vicenza Polo Giovani B55, don Roberto Spataro sdb ha tenuto una conferenza dedicata alla messa tridentina come catechismo dei nostri giorni, organizzata dal Gruppo pro Missa Tridentina Vicenza in collaborazione con Una Voce Italia. 
Il relatore ha osservato come, a fronte del diffuso analfabetismo religioso, la messa tridentina rafforza la nuova evangelizzazione, in quanto contribuisce fortemente alla carente istruzione dei fedeli. 
La messa in latino è il luogo dove la purezza della fede è integralmente conservata e misticamente trasformata in atto di lode e di supplica a Dio. 
La fede viene così “blindata” in gesti venerandi, in parole sgorgate dall'intelligenza dei Padri

sabato 24 febbraio 2018

“Lux Aeterna”: il suffragio e la memoria

Un'altro bell'articolo di musica e liturgia del nostro amico e "traduttore" Maurizio.
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di Maurizio Brunetti, Cristianità
Nel proprio di qualche giorno fa, la liturgia ricordava che i santi martiri, quelli che hanno seguito le orme di Gesù, ora esultano in cielo e si allietano per sempre con Cristo Signore. Nella speranza che a noi venga risparmiata l’effusione del sangue, e che basti il martirio della testimonianza, la carità e il rispetto delle Sue leggi per farci meritare la ricompensa eterna, è comunque del tutto naturale – e forse persino auspicabile – che, talvolta, l’immaginazione provi a prefigurarsi la realtà spirituale del Paradiso, dove l’anima potrà contemplare Dio «[…] faccia a faccia» (1Cor 13,12).
Tra le possibili analogie con il mondo fisico, Dante Alighieri (1265-1321), nella Divina Commedia, predilige quella della luce. Per esempio, nella terza cantica, giunti nell’Empireo dove risiedono gli angeli e le anime beate, si ascolta Beatrice spiegare che queste ultime sono uscite dal corpo «[…] al ciel ch’è pura luce:/ luce intellettüal, piena d’amore».

Bergamo: prove tecniche di religione universale, preghiere musulmane, sikh, ebree, gianiste, luterane e...

Inacettabili insulti alla santa Fede Cattolica. 
Exsurge Domine! Quare obdormis?  
AC

“Padre nostro che sei...Allah”: 
è la Quaresima bergamasca  
di Andrea Zambrano 

Prove tecniche di Religione universale. 
A Bergamo il vescovo benedice il sussidio per la Quaresima preparato dalle Acli. 
Addio via Crucis e meditazioni dei santi. 
Ma preghiere musulmane, sikh, ebree, gianiste e luterane seguite dal Padre Nostro. Copyright: la comunità di Bose. 
E un occhio all'imminente dichiarazione dei redditi da fare nel patronato cattolico.  

Ci sono proprio tutti: da Gesù ad Allah, passando per la spiritualità Sikh, l’eresia luterana, i capisaldi dell’ebraismo e persino il gianismo. 
In occasione della Quaresima 2018 a Bergamo non si sono accontentati della pur vasta tradizione cattolica fatta di santi, via crucis e giaculatorie, ma hanno pensato di allargare il giro anche ad altre divinità, forse per essere sicuri di prenderci. 
L’iniziativa vede come artefici le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) che con una mano offrono ai fedeli orobici un sussidio per meditare in preparazione alla Pasqua e con l’altra, scegliete voi se la destra e la sinistra, ne approfittano per invitare tutti a compilare il 730 presso i loro uffici. 
A dare ancor più autorevolezza al sussidio c’è anche una introduzione nientemeno del vescovo di Bergamo che invita a leggerlo. 
L’opuscolo si chiama Verso la Pasqua 2018 da credenti nella storia degli uomini e già dal titolo si capisce già dove si va a parare: da credenti e non da cattolici, nella storia e non nella gloria. 
Nell’introduzione si specifica che «questo testo nasce dalla volontà di accompagnare i cristiani durante il periodo di Quaresima». 

venerdì 23 febbraio 2018

Chi ha guidato gli esercizi spirituali del Papa?


Iniziati il 18 febbraio scorso, sono terminati oggi ad Ariccia gli esercizi spirituali della Curia Romana. Guardate un pò qualche notizia su quello che li "detterà"....

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Corrispondenza Romana, 
Papa Francesco apre le porte della Chiesa cattolica alla “teologia queer”? La domanda sorge spontanea dopo aver appreso che a guidare gli imminenti e oramai tradizionali esercizi spirituali di Ariccia rivolti allo stesso Papa Bergoglio e ai membri della Curia romana è stato chiamato il sacerdote-poeta portoghese José Tolentino de Mendonça, conosciuto per essere un fan di Suor Maria Teresa Forcades i Vila, una teologa nota per le sue posizioni “queer” che proprio in questi giorni si trova in Italia per presentare il suo libro “Siamo tutti diversi! Per una teologia Queer” (Castelvecchi Editore).

Miracolo eucaristico ad Arquata del Tronto: quaranta Ostie perfettamente conservate dopo circa 16 mesi «ecco la Presenza»

Arquata del Tronto ( Ascoli Piceno). Dalle macerie della chiesa di Santa Maria Assunta distrutta dal terremoto del 2016 sono state recuperate quaranta Sacre Particole perfettamente conservate, integre senza muffa o alterazione alcuna nonostante sedici lunghi mesi trascorsi dalle devastanti scosse e le intemperie che inevitabilmente vi avevano infierito. 
Un miracolo eucaristico dei nostri giorni che fa piegare le ginocchia nell'atto di adorazione della Santissima Eucaristia, Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo.
La Divina Provvidenza ha disposto che la scoperta e la divulgazione di questo miracolo  fosse avvenuta in concomitanza con l'uscita del libro di don Federico Bortoli: La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali (Cantagalli Edizioni),la prefazione è  stata scritta dal Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti Cardinale Robert Sarah ( QUI ). 
Una pubblicazione, su cui più volte ritorneremo, che cerca di favorire un ripensamento generale sul modo di distribuire la Santa Comunione preservando il Santissimo Sacramento dalle rovine sacrileghe che si stanno moltiplicando anche a causa  della "comunione sulle mani".
Prendiamo dalla Prefazione del Cardinale al libro di don Federico Bortoli: La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali (Cantagalli Edizioni) scritta dal Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti Cardinale Robert Sarah " ... Vediamo ora come la fede nella presenza reale può influenzare il modo di ricevere la Comunione, e viceversa. Ricevere la Comunione sulla mano comporta indubbiamente una grande dispersione di frammenti; al contrario, l’attenzione alle più piccole bricioline, la cura nel purificare i vasi sacri, non toccare l’Ostia con le mani sudate, diventano professioni di fede nella presenza reale di Gesù, anche nelle parti più piccole delle specie consacrate: se Gesù è la sostanza del Pane Eucaristico, e se le dimensioni dei frammenti sono accidenti soltanto del pane, ha poca importanza quanto un pezzo di Ostia sia grande o piccolo! La sostanza è la medesima! È Lui! 

giovedì 22 febbraio 2018

TUTTI SI INGINOCCHIANO, IL PAPA NO! Ritiro quaresimale 2018 della Curia, ad Ariccia


TUTTI SI INGINOCCHIANO IL PAPA NO!
Il Papa, in modo ostentato, non si inginocchia davanti al Santissimo. Non china nemmeno il capo. 

Succede durante il ritiro spirituale della Curia per la Quaresima 2018 ad Ariccia. 
Persino Mons. Piero Marini e Mons. Paglia (sembrano loro) sono inginocchiati... 

Non capiamo perchè il Santo (?) Padre continui a non inginocchiarsi davanti a Nostro Signore Gesù Cristo Sacramentato. E non è la prima volta (non lo ha fatto nemmeno a Milano nè a Roma per il Corpus Domini; nemmeno a Fatima). Non ci crede? E allora perchè fa il Papa? Ci crede ? E allora perchè non si inginocchia? Cosa vuole dimostrare?  Eppure in altre occasioni si ingionocchia e bene eh! 

Mah... che vergogna. Che rammarico. CHE RABBIA!

Fonte: Gloria. tv

Amoris Laetitia: firmate la petizione rivolta ai vescovi dell'Emilia Romagna per modificare la loro interpretazione


Per firmare la accorata petizione ai vescovi dell'Emilia Romagna,
Clicca QUI
Eccellenze reverendissime, carissimi nostri Vescovi,

siamo dei fedeli dimoranti in Emilia-Romagna; siamo quindi parte, come dice San Paolo, della lettera scritta nei vostri cuori; ai vostri cuori di padre vogliamo rivolgere il nostro accorato appello.
Vi chiediamo di ritirare il vostro ultimo documento circa l’applicazione del capitolo ottavo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia.
Vediamo infatti in esso delle indicazioni che ci sembrano contrarie alla fede e al costante magistero della Chiesa.
In particolare riteniamo non corretto usare il termine atti coniugali per indicare dei rapporti adulterini. Il magistero infatti usa questo termine soltanto a proposito degli atti propri degli sposi.
Riteniamo assurdo ipotizzare che un peccato, pur commesso saltuariamente, possa rafforzare l’amicizia tra due persone non sposate che si trovano a dover vivere insieme in vista dell’educazione dei figli avuti fuori dal matrimonio o precedentemente la nuova unione.

Quando le armi entravano a scuola. E non c'erano stragi

Non è un usuale argomento di Mil, ma il buon senso di questo articolo e le polemiche su un certo pacifismo (vedi p.e. QUI le polemiche in Veneto sul tiro a segno a scuola) di marca - purtroppo - anche cattolica, ci inducono a pubblicare questa bella e approfondita analisi di un autore  americano che collega il disastro valoriale degli ultimi trent'anni della scuola americana (ma anche italiana) e l'uso sconsiderato delle armi.
Per chi conosce l'inglese vedere QUI la divertente intervista del compianto Antonin Scalia, giudice della Corte Suprema USA e QUI alcune bugie sull'argomento contro la presidenza Trump.
Da leggere con attenzione.
L

La Nuova Bussola Quotidiana, 21-2-18, J. Christian Adams,
Studente Usa in esercitazione con il suo fucile, negli anni '80I millenial potrebbero stupirsi nell’apprendere che la loro è la prima generazione senza armi da fuoco a scuola. Solo trent’anni fa, i ragazzi delle superiori prendevano l’autobus con i fucili e sparavano nei poligoni delle scuole.
Dopo l’ennesima sparatoria in una scuola è ora di chiedersi: cosa è cambiato? Dalla lista delle cose che sono cambiate in questo trentennio cancellate le armi. Nel 1985 i fucili semiautomatici esistevano e quello usato in Florida era un fucile semiautomatico. Non è che le armi da fuoco abbiano improvvisamente deciso di scatenare il caos nelle scuole. Le armi non possono decidere. Dalla lista si può cancellare anche il Secondo Emendamento alla Costituzione federale degli Stati Uniti (1). È esistito per oltre duecento anni prima che si manifestasse tutta questa malvagità. Nella Costituzione non è cambiato nulla.
A questo punto restano solo questioni scomode. Quel che è cambiato trent’anni fa, quando i ragazzi potevano portare responsabilmente le armi da fuoco a scuola, oggi potrebbe riguardare certe verità dure da sentire. Proviamo a elencarle. Il nichilismo è diventato costume generale. Il pensiero si è sgretolato. Si sono diffuse le droghe sintetiche. I fondamenti morali della nostra cultura sono stati deliberatamente distrutti. E abbiamo perso quel senso di

mercoledì 21 febbraio 2018

Santiago del Cile: Sacerdote dell'Opus Dei celebra in rito antico (su richiesta degli studenti!)

Due siti  , spagnolo e tedesco,legati alla Liturgia tradizionale sottolineano la crescente devozione che i giovani dimostrano nei confronti della celebrazione della Santa Messa "usus antiquior".
AC 
La forma "straordinaria" della Messa al centro dell'Opus Dei

(Santiago del Cile) I riflettori si sono concentrati sul Cile nelle ultime settimane: per la visita del Papa e le vicende del vescovo Barros. 
Luci che sarebbero dovute rimanere accese  per sottolineare un evento completamente diverso: la celebrazione della Messa  di "sempre" Venerdì 2 febbraio 2018 festa della Candelora "in Purificatione Beatae Mariae Virginis". 
In una chiesa dell'Opus Dei in occasione di quella festa è stata infatti celebrata una Santa Messa "more antiquo" per un folto gruppo di studenti cileni che ne avevano fatto esplicitamente richiesta. 
Nel mondo di lingua spagnola è stata subito sottolineata la "particolarietà" di quella celebrazione poichè  quella Santa Messa è stata celebrata nella "forma straordinaria" del Rito Romano. 

Il Fondatore dell'Opus Dei, San Josemaría Escrivá de Balaguer y Albas (1902-1975), che fu canonizzato nel 2002 da Papa San Giovanni Paolo II, fu uno dei pochi Sacerdoti a cui venne accordato il permesso speciale di continuare a celebrare nel rito tradizionale anche dopo l'andata in vigore della "riforma liturgica". 
È così che San Josemaría Escrivá ha continuato a celebrare   "usus antiquior" fino alla fine della sua vita. 
Il fascino che la Messa tradizionale esercita  su molti giovani  è un fenomeno di grande interesse pastorale, che, mi auguro, deve meritare la dovuta attenzione, ad imitazione di quel che il nostro Papa emerito Benedetto ha desiderato.
Spero che l'imminente Sinodo Giovanile sia un'opportunità anche per questo. ( Ce lo auguriamo anche noi N.d.R.)
Forse i giovani si sentono particolarmente dalle splendide strofe del Salmo 42 ,

Un nuovo Coetus Fidelium in Carnia

Riprendiamo con gioia dal sito degli amici del CNSP:


Il CNSP è felice di annunciare la recente costituzione di un nuovo Coetus Fidelium che riunisce numerosi fedeli provenienti dalle Parrocchie nel territorio della Carnia, regione storico – geografica in Friuli: il Cœtus Fidelium Carnorum Regionis “Sanctus Hilarius Martyr”. 
Gli amici del nuovo coetus ci comunicano che  le Ss. Messe saranno celebrate in diverse parrocchie della Carnia, secondo un calendario semestrale che verrà consegnato a tempo debito ai fedeli. La celebrazione delle Ss. Messe, e tutte attività collaterali organizzate dal Coetus (giornate di studio, pellegrinaggi, ecc.), che sono già in cantiere, verranno segnalate nell’Agenda del CNSP.
La prima celebrazione promossa dal nuovo Coetus si terrà domenica 4 marzo 2018, alle ore 18.30, nella Chiesa di Santa Maria Annunziata a Paluzza (UD). Celebrerà il molto reverendo don Alberto Zanier.
Ci sentiamo uniti in preghiera agli Amici del nuovo coetus, cui auguriamo di cuore ogni benedizione.

martedì 20 febbraio 2018

Don Morselli scrive ai Vescovi dell'Emilia Romagna, contesta la loro interpretazione di Amoris laetitia ed esprime fedeltà alla Chiesa






A Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Matteo Zuppi
Arcivescovo di Bologna

Pubblica professione di fede in forma di giuramento

I. Premessa.

Eccellenza,

non Le ho mai nascosto le mie perplessità nei confronti dell'Esortazione Amoris laetitia: perplessità condivise con autorevoli personalità della Chiesa, Cardinali e Vescovi, soprattutto con il Suo Predecessore.
Mai mi sarei sognato di esternare questi dubbi se anche queste personalità non si fossero pronunciate in modo analogo.
Inoltre, preliminarmente, dichiaro di sottoporre al giudizio della Chiesa quanto contenuto in questo scritto, ed intendo fin d'ora per ritrattato tutto ciò che di contrario alla fede - del tutto involontariamente - io eventualmente affermassi.

lunedì 19 febbraio 2018

Pinerolo, Torino un nuovo video incastra Avvenire e don Carrega (copyright La Bussola). Continua n. 5 (e continueremo se necessario...)

Internet è un grande strumento, se usato bene, e anche YOUTUBE......
Con i nostri lettori ci siamo lasciati QUI tra Torino e Pinerolo, tra ritiri per sodomiti a Torino, sospensioni e smentite dell'Arcivescovo  Mons. Nosiglia in cui, però, Sua Eccellenza ribadiva  la sua approvazione alla pastorale pro gay di don Gianluca Carrega: "Per questo ritengo, insieme con don Gianluca Carrega di cui apprezzo l’operato, che sia opportuno sospendere l’iniziativa del ritiro, al fine di effettuare un adeguato discernimento.". 

Poi è arrivato Avvenire (VEDI QUI) accusando tutti i blog (vedi oltre l'articolo della Bussola), che avevano lanciato la ferale notizia, di comportamento calunnioso e scorretto e di non aver capito nulla della vicenda che era  solo la continuazione di una pastorale corretta e in linea con il Magistero.
Peccato che la Nuova Bussola Quotidiana di oggi abbia tirato fuori un singolare video del nostro beneamato don Carrega che conferma tutto quello che La Bussola, Mil, Costanza Miriano e molti altri avevano scritto:  il ritiro era rivolto agli omosessuali per PER INSEGNARE LORO LA FEDELTA' RECIPROCA (cioè a continuare a peccare in un peccato che il vigente Catechismo della Chiesa Cattolica - al n. 1867 -  cataloga ancora come peccato che grida verso il Cielo).

Per conferme basta vedere QUI il filmato di circa 4 minuti. 

Filmato intitolato: "LEZIONI DI FEDELTA' PER LE COPPIE OMOSESSUALI"
   
Tra le varie eresie contenute nel filmato: "una novità che la pastorale recepisce prima del Magistero. La pastorale ha un altro passo, la Chiesa può dire cose più innovative rispetto al Magistero perché può provocare una riflessione all’interno della riflessione dogmatica della Chiesa".
Dovremo continuare con altre puntate?