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giovedì 11 gennaio 2018

"Ma che musica, maestro?" In diocesi di Albenga-Imperia proprio non va bene

Le recenti vicende avvenute a Borgomaro (Imperia) hanno aperto un filone serio sui gravi abusi "musicali" nella Diocesi di Albenga - Imperia (ah ma allora i problemi della diocesi non erano solo i "tradizionalisti" accolti da Mons. Oliveri, interessante...). 
A tal proposito riportiamo due video che mostrano gli effetti della ''intransigenza" dell'Ufficio di Musica Sacra diocesano.

Il primo ritrae l'esecuzione dell'Ouverture della Carmen di Bizet ad opera della Società Filarmonica "Guido Moretti" di Pietra Ligure (luglio 2017). Da notare il nome del primo flauto (che si vede nel video): don Silvano Dematteis. 
Vi chiederete dove stia la notizia? Ebbene: come vedrete dal video, vi è un climax di notizie: il brano di musica classica NON SACRA è stato eseguito in una chiesa di Pietra Ligure, alcuni membri dell'ensemble sono stati addirittura collocati sul presbiterio e, mirabile dictu ac visu, sembrerebbe che nel tabernacolo ci sia il Santissimo Sacramento (se fosse stato piamente traslato, come prescrivono le norme della CEI, il tabernacolo sarebbe dovuto restare aperto e la lampada della Divina Presenza rimossa). Al termine del video (tratto da youtube, finché non verrà rimosso dopo questo post) ci sentono applausi scroscianti (per gli indubbiamente bravi professori) con tanto di inchino. 


Ah in quel periodo il don Dematteis non era ancora Responsabile dell'Ufficio di Musica Sacra e Pietra Ligure rientra nella giurisdizione del Vescovo di Algenga. Quindi non poche e severe domande  affollano la nostra mente.

 *
Il secondo video, che era sulla pagina Facebook dell'Ufficio Liturgico Sezione Musica Sacra riporta un brano del Concerto del 25 novembre 2017  nella chiesa (sì sì nella chiesa) di Cristo Re ad Imperia. E' pur vero che la location nell'edificio sacro era stata un ripiego per dei problemi ai locali dove si sarebbe dovuto tenere il concerto stesso (Auditorium del Museo Navale) e che non si sia voluto cambiare il programma (impossibile in 24 h) ma "Funinculì funiculà" forse si sarebbe potuto evitare? 


Funiculì Funiculà 

Visto il guazzabuglio che regna nella diocesi ingauna (che a sentire Roma, versava in pessimo stato per colpa del povero, e mai troppo ringraziato e lodato, Mons. Oliveri), ci auguriamo che don Dematteis tenga davvero fede a quanto assicurato ai giornali: 
"Come responsabile diocesano per la musica, il mio ufficio intende favorire la riscoperta e la conoscenza del canto liturgico e della musica sacra da parte di fedeli e chierici, incentivare e favorire la formazione dei cori, degli animatori liturgici, degli organisti, promuovere il canto Gregoriano (che è, secondo il Concilio, il canto per eccellenza della Chiesa) e vigilare su tutto il territorio diocesano sull’osservanza delle norme per quanto riguarda i concerti nelle chiese». "Perdendo la sua sacralità, ecco che il luogo sacro viene snaturato anche nella sua finalità e tutto diventa “ammissibile” (non solo – penso ai concerti nelle chiese – certi programmi di musica leggera ma anche certi gruppi rock o bande musicali spesso ospitate)".
La Stampa 10.1.2018
Roberto

14 commenti:

  1. Hai capito il don Dematteis?! Da una parte partecipa suonando il flauto in un concerto di musica non sacra in una chiesa che è luogo sacro, e dall'altra di propone di "favorire la riscoperta e la conoscenza del canto liturgico e della musica sacra". Esimio Dematteis, invece di sbraitare inconsultamente di fronte a chi maleducatamente mette a nudo la Sua incoerenza, si decida: o fa il sacerdote o fa l'uomo di mondo. Da sacerdote cattolico (ma davvero Lei è cattolico?) saprà che Qualcuno ha detto che non si possono servire due padroni.

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  2. Cerchiamo di non essere ottosi di mente. Pur avendo a cuore "in primis" la sacralità della chiesa e del Santissimo Sacramento dovremmo compiacersi che un sacerdote diocesano è un musicista professionista diplomato al conservatorio di musica e in tal modo, anche con il suo semplice esempio, potrà formare una schiera di giovani che avranno in giusta venerazione la bellezza nella forma musicale e artistica.
    Certamente, considerate le circostanze eccezionali, alcuni brani del concerto in programma non erano adeguati al sacro luogo così come non è adeguata la parte finale dell'intervento offensivo che mi ha preceduto, rivolto al rev.do maestro Dematteis "ma davvero lei è cattolico"?
    Come al solito nel variegato mondo tradi c'è si improvvisa censore e distributore, non autorizzato, di patenti di cattolicità.
    Qualcuno non ha capito ancora la lezione che la provvidenza ci sta dando in questo periodo storico affidato al pontificato di papa Francesco: stare più calmi senza ergersi giudice dei proprio fratello.
    Bravo dunque il maestro don Dematteis per l'opera "controcorrente" di evangelizzazione attraverso l'arte musicale in una terra stupenda e ricca di fermenti artistici nuovi e antichi.

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    1. Caro 6:47, Lei è la classica persona per bene che non offende mai nessuno tranne dare dell'ottuso di mente al "censore" di turno. Lei, invece, che è acuto di mente, è sensibile ai "fermenti artistici" e, neanche a dirlo, è in amorosi sensi con la Provvidenza,ha capito davvero come stanno le cose. Complimenti!

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    2. "...dovremmo compiacersi..."

      Si scrive così: "dovremmo compiacerci". Il contenuto del messaggio, poi, non va neanche preso in considerazione, visto che si dà dell'ottuso a chi la pensa diversamente, tipico dell'arroganza e del conformismo bergogliano.

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    3. Si, si dotti e integerrimi commentatori ( 10:06 e 13:07) con 38 di febbre qualche errore può scappare... ma il senso dell'intervento delle 6:47 non è stato commentato ma solo coperto di insulti ( al solito). E' legittimo che in un blog un tizio possa rivolgeresi a un sacerdote in questi modi "ma davvero lei è cattolico"
      solo perchè svolge un'intensa azione pastorale supercattolica "controcorrente"?
      Avanti con gli insulti.

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    4. Ma sentilo questo 7:55 (il treno è partito alle 7.40) che fa orecchie da mercante, ha gli occhi foderati di prosciutto e si scandalizza per una domanda tanto più legittima quanto più drammatica.

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    5. "...perchè svolge..."

      "Perché" richiede l'accento acuto.

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  3. Eh sì il problema sono sempre i "tradizonalisti".....ma fatemi il piacere!

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  4. Appunto! Non pochi sacerdoti, di vario grado gerarchico, praticano, ideologicamente, una evangelizzazione ' controcorrente' e ' provvidenziale'( !?!), cioè contro la tradizione millenaria della Chiesa. Con i risultati che solo i ciechi non vedono o fanno finta di non vedere: perdita della fede, apostasia, assenza di vocazioni e chiese vuote che si tenta di riempire con spettacoli estranei alla dottrina e alla casa di Dio. Quel prete non trova teatrini dove esibire la sua bravura?

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  5. Funiculì Funiculà in chiesa??? A questi ha dato di volta il cervello!!!

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  6. Buona giornata,
    a questo punto, quando ormai i "toni" della discussione si limitano ad un " parlare senza senso", direi che sia arrivato il momento, almeno da parte mia, di lasciar " calare il silenzio".
    Un consiglio che, mi auguro, possiate fare "vostro".
    Cordialità a tutti, don Silvano

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    1. Ecco, bene.
      Lasciamo calare il silenzio su Carmen, Funiculì... E -è proprio il caso di dirlo- Arrivederci Roma!
      Avrebbe fatto più bella figura a dire ‘questa cosa ci è scappata di mano, stiamo lavorando per mettere ordine, ma non tutto si può fare, siamo spiacenti’.
      Invece no. Testardi e presuntuosi. Invece di ammettere errori vi ergete a giudici. Questo è insopportabile.
      Organisti, cantori, gente preparata e motivata lavora perché la liturgia e il culto risplendano per bellezza e decoro... voi fate sofismi seduti dietro a una scrivania MENTRE durante la Messa succede di tutto!
      Occupatevi delle Messe oscene che vengono celebrate nelle vostre chiese postconciliari. Poi farete le pulci all’avemaria di schubert!

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  7. Buona giornata,
    a questo punto, quando ormai i "toni" della discussione si limitano ad un " parlare senza senso", direi che sia arrivato il momento, almeno da parte mia, di lasciar " calare il silenzio".
    Un consiglio che, mi auguro, possiate fare "vostro".
    Cordialità a tutti, don Silvano

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    1. Sì, è meglio che se ne stia zitto. Spero che suoni il flauto meglio di come parla. E i concerti di musica non sacra li vada a suonare da qualche altra parte piuttosto che in chiesa. E sempre che sia davvero cattolico.

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La Redazione