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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 30 gennaio 2018

La Conferenza episcopale tedesca apre all'aborto

Letto ora. Ormai al peggio non c'è mai fine. Satana sembra alle porte.
L

La Nuova Bussola Quotidiana 30-1-18, Benedetta Frigerio
Massimo Cacciari subito dopo la rinuncia di Benedetto XVI rilasciò profeticamente a Vita (11/03/13) un’intervista in cui spiegò che la Chiesa avrebbe perso la sua funzione di “porre un freno”, di  Katécon, il potere citato da san Paolo capace di arginare l’avanzata del pensiero aticristico. 
Allora le parole del filosofo apparvero come alcune fra tante supposizioni, anche perché si sperava in un pontificato capace di opporsi al male con ancora più forza di quello di Giovanni Paolo II prima e di Benedetto XVI, i papi che rappresentavano un ostacolo alle spinte eretiche (anche nella Chiesa stessa) contrarie al pensiero di Cristo contenuto nel Magistero millenario della Chiesa.
Invece oggi accade che intere Conferenze episcopali possano mettere in dubbio le fondamenta della dottrina cattolica, che mai potranno cambiare, agendo non solo indisturbati ma come traino della Chiesa per portare con sé la maggioranza dei fedeli più che mai confusi.
Il 25 gennaio scorso, Lifesitenews ha pubblicato la notizia della decisione della Conferenza
episcopale tedesca di sostenere un’organizzazione di consultori, la Donum Vitae, la cui prassi è quella di rilasciare certificati abortivi alle donne. Il fatto è ancora più grave se si pensa che sono 20 anni che i vescovi tedeschi fanno a braccio di ferro con il Vaticano per dare il proprio appoggio a questa organizzazione. Non a caso sul sito ufficiale dei vescovi si legge che “la Conferenza episcopale tedesca ha ufficialmente evidenziato, per la prima volta, che l’associazione Donum Vitae lavora per la protezione della vita (…). Nello stesso tempo, i vescovi ora danno il permesso agli ex dipendenti dell’organizzazione di avere un lavoro, prima proibito, all’interno dei consultori cattolici”. 
Il sito americano riporta anche una lettera del presidente della Conferenza episcopale della Germania, il cardinale Reinhard Marx, membro del consiglio ristretto di papa Francesco, all’organizzazione laicale Central Committee of German Catholics per cui “non vi è dubbio che l'obiettivo di Donum Vitae - così come quella consulenza alle donne gravide che si svolge sotto la responsabilità dei vescovi - sia la protezione delle persone non nate”.
Peccato che nel 1998 Giovanni Paolo II chiese esplicitamente che i consultori operanti nel sistema di consulenza pubblico per le donne gravide, che costringeva tutti i consultori a rilasciare i certificati per l’aborto su richiesta della donna, potessero godere dell’obiezione di coscienza. La risposta di tutte le regioni tedesche fu negativa. Pertanto i vescovi, nel settembre dell’anno successivo furono richiamati dalla Congregazione per la dottrina della fede affinché sostenessero il divieto di rilascio di tali certificati alle organizzazioni cattoliche. Ma nel 1999 l’organizzazione laicale Central Committee of German Catholics fondò Donum Vitae, la quale continuò a lavorare nel sistema dei consultori pubblici con circa 200 centri, rilasciando su richiesta i certificati.
Per volontà del Vaticano, però, la Conferenza episcopale tedesca nel 2006 dichiarò che Donum Vitae non era da considerarsi un’organizzazione cattolica. Senza ottenere risultati i vescovi provarono ancora ad appellarsi al papa affinché revocasse il divieto, perché secondo loro, come secondo Donum Vitae, rimanendo nel sistema si sarebbero potute incontrare molte donne, cercando di convincerle a non abortire, per poi rilasciare il permesso di omicidio del figlio qualora non fossero riuscite a cambiare idea. Esattamente il contrario di quanto predicato dalla Chiesa sulla vita come indisponibile e di quanto deciso dalla congregazione fondata da Madre Teresa di Calcutta, che piuttosto che permettere che uno solo dei centinaia di bambini a loro affidati fosse adottato da due persone dello stesso sesso (come stabilito dalla nuova legge indiana) chiusero tutti i loro orfanotrofi. Certe, spiegarono, che “Dio si prenderà cura di loro”. 
Se un tempo la posizione delle suore Missionarie della carità poteva non essere compresa dalle frange progressiste della Chiesa, aveva però sicuro appoggio nei vertici pronti a ribadirla e a difenderla. Oggi, invece, la scelta di seguire integralmente il Vangelo non solo non ha più questa garanzia, essendo lasciata al singolo, ma spesso viene bollata come folle e mancante di carità. Resta una sola garanzia alla speranza che il seme della verità torni a germogliare e sta proprio nel fatto che basta poco per custodirlo. Come disse il beato martire Popieluszko, ricordando che se alla menzogna servono molti uomini e propaganda: "Non c’è bisogno di molti uomini per proclamare la verità...perché la nostalgia della verità è connaturata all’uomo", anche se "per il buon seme della verità a volte bisogna pagare un prezzo molto alto".

6 commenti:

  1. "Donum Vitae": parole in libertà.

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  2. Qualcuno dichiarerà, anche in questo caso " chi sono io per giudicare !" Il prodotto del concepimento che è soggetto vivente e non oggetto, geneticamente completo con dei precisi diritti, non sembra averli nemmeno in base alla strombazzata 'misericordia' bergogliana, subdola copertura ad ogni sorta di delitti contro la vita e chi l'ha creata, sia esso Dio o la Natura, che non è l'uomo. Ritorna la teutonica psiche distruttiva protestante che si manifesta oggi con gli esperimenti di intossicazione con i gas di scarico, come nei campi di sterminio nazisti.

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  3. Sono esterrefatto dal disorientamento in cui versa il popolo di Dio .Si lotta contro le buone intenzioni di rendere la Chiesa più divina , perché l'antropocentrismo sta scardindano il Magistero e la Tradizione. L'aborto in quanto infanticidio deliberato sarà sempre condannato, anche da chi come Trump estraneo ai temi bioetici cattolici ,si renda protagonista di una marcia e di una sfida al laicismo.

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  4. Sono esterrefatto dal disorientamento in cui versa il popolo di Dio .Si lotta contro le buone intenzioni di rendere la Chiesa più divina , perché l'antropocentrismo sta scardindano il Magistero e la Tradizione. L'aborto in quanto infanticidio deliberato sarà sempre condannato, anche da chi come Trump estraneo ai temi bioetici cattolici ,si renda protagonista di una marcia e di una sfida al laicismo.

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  5. Ma una curetta dimagrante non farebbe bene spiritualmente alla chiesa tedesca e fisicamente ad alcuni suoi rappresentanti?

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La Redazione