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giovedì 23 novembre 2017

Card. Bartolucci: nel Centenario della nascita. Articolo del M° Porfiri

Un Genio della Tradizione nella melassa musicale
di Aurelio Porfiri da La Nuova Bussola Quotidiana del 22.11.2017

L'anno 2017 ci ha visto raccoglierci intorno a vari anniversari: Fatima, la rivoluzione russa, la riforma luterana e molti altri grandi e piccoli. Ce ne è uno che riguarda tutti coloro che hanno a cuore la bellezza, la dignità e l'importanza dell'uso della musica nella liturgia e sono i 100 anni dalla nascita di Domenico Bartolucci, per più di 40 anni maestro della Cappella Musicale Pontificia detta Sistina, compositore e direttore di coro e anche Cardinale, per decisione di Papa Benedetto XVI che lo elevò a questa dignità nel 2010, quando il Maestro aveva 93 anni, a tre anni dalla sua morte che avverrà nel 2013.
Io che l'ho avuto come insegnante posso dire che in lui si è fatto carne uno dei clichè più abusati: quello del genio incompreso. Egli fu incompreso in un senso tutto proprio, in quanto si trovò ad operare 

(per leggere, continua qui )

8 commenti:

  1. L'opera di quel grande musicista di Chiesa può essere compendiata da quanto disse nell'indirizzo di omaggio a papa Benedetto, prima del concerto da lui diretto nella Cappella Sistina, nel 2006:" Ringrazio il Signore che ha voluto donarmi una lunga vita nella quale mi ha permesso di servirlo attraverso l'arte della musica". I prestigiosi cori venuti per il Centenario ( Cattedrali di Firenze, Innsbruck, Jakarta, Monaco, Lussemburgo, Saint. Eustache Francia, S. Maria in Via e s. Maria in Campitelli Roma, Università di Zagabria, Norrlandkoren Svezia )hanno cantato, in modo esemplare, sue musiche. E in Italia? Assenti la Cappella Musicale Pontificia, il Conservatorio e l'Accademia di S. Cecilia che lo aveva annoverato tra i suoi membri e docenti. Il mitrato di una città del nord non ha voluto che un coro cantasse durante una Messa ' solenne' il Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei di una sua Messa alternata perché troppo lunga ( non durano più di 15 minuti complessivamente, meno delle penose lagnette in uso )a dimostrare lo squallore liturgico imposto in Italia ai fedeli.

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  2. Ascoltare quei cori che, con entusiasmo, hanno cantato le musiche sacre di quel grande Maestro, insieme a quelle della tradizione gregoriana e polifonica, anche modernamente rivissute, è stata una forte emozione e una smentita universale ai faziosi e astiosi distruttori della tradizione liturgico-musicale millenaria della Chiesa.

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    1. La Sistina non ha omaggiato il Maestro perché temono il confronto con la vera Sistina degli anni d'oro,quella diretta sapientemente dal GRANDE BARTOLUCCI!

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  3. Non mi offende affatto che la Sistina attuale, formata ormai da ragazzetti dilettanti mercenari non abbia omaggiato il Maestro, anzi, mi solleva e mi rincuora!
    Cori illustri di tutto il mondo sono giunti a Roma eseguendo il suo repertorio con grande preparazione a dimostrazione che la sua musica non conosce frontiere!
    Auguri Caro Maestro Cardinale, i veri musicisti sanno bene ciò che sei stato!

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    1. Condivido la sua indifferenza alla partecipazione della Sistina alle celebrazioni del grande Maestro, visto il suo riconosciuto da tutti, scadente livello artistico e lo sciocco giudizio del suo attuale direttore che dice che la Musica di quel Grande è da contadini!

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  4. La Tradizione non si cancella con 5 o 10 anni!millenni hanno segnato la nostra storia musicale e rimarranno in eterno!
    Imitare cori inglesi o tedeschi non lascia tracce nella storia, solo la grande tradizione lo fa!

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  5. https://www.youtube.com/watch?v=GBERGMnHFdI

    Questa è la Sistina ora

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La Redazione