Neppure gli onnipotenti, monocorde poteri massmediatici riescono ad arginare i malumori che la gente normale sta esprimendo nei mercatini rionali e nei circoli per gli anziani contro i cinghiali che stanno facendo scempio della Vigna del Signore.
Azione/reazione: il vistoso disinteresse dei chierici verso il culto divino ha prodotto il tangibile calo delle offerte sia dell'8/1000 alla CEI che per le istituzioni parrocchiali, diocesane o vaticane (purtroppo coinvolgendo anche quelle "buone": si tende a fare difatti di tutta un'erba un fascio...).
Non parliamo poi dei conventi, delle scuole e degli asili cattolici che stanno chiudendo l'un dopo l'altro... Seminari semi vuoti ... ( QUI )
Per un piano minimo di sopravvivenza della Fede, soprattutto per le nuove generazioni: "è importante dialogare anche all'interno della Chiesa" come ha saggiamente affermato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
Azione/reazione: il vistoso disinteresse dei chierici verso il culto divino ha prodotto il tangibile calo delle offerte sia dell'8/1000 alla CEI che per le istituzioni parrocchiali, diocesane o vaticane (purtroppo coinvolgendo anche quelle "buone": si tende a fare difatti di tutta un'erba un fascio...).
Non parliamo poi dei conventi, delle scuole e degli asili cattolici che stanno chiudendo l'un dopo l'altro... Seminari semi vuoti ... ( QUI )
Per un piano minimo di sopravvivenza della Fede, soprattutto per le nuove generazioni: "è importante dialogare anche all'interno della Chiesa" come ha saggiamente affermato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
Il dialogo all'interno della Chiesa sia basato in primis sul rispetto del senso del sacro e sulla Liturgia.
Invitiamo tutti i Consacrati a leggere questa Lettera (con la L maiuscola) che abbiamo postato.
Invitiamo tutti i Consacrati a leggere questa Lettera (con la L maiuscola) che abbiamo postato.
"Buon pranzo a tutti" ( com'è scritto nel menù ufficiale, v. foto sotto).
AC
Pranzo in Basilica, si chiama profanazione
Caro direttore, tutti sanno che il Papa visiterà la diocesi di Bologna domani 1 ottobre; molti sanno che il primo “atto pastorale” sarà la visita dell’Hub regionale di via Mattei; pochi sanno però che il pranzo seguente con i poveri sarà dentro – dentro! – la basilica di san Petronio; nessuno, che io sappia, ha reagito a questa profanazione programmata del luogo santo, almeno pubblicamente.
Intanto c'è da dire che l'iniziativa solo marginalmente ha a che fare con i poveri; posso assicurare che dentro la Basilica, a mangiare con il vescovo e con il Papa, ci sarà certamente anche qualche povero, ma non si tratterà solo di loro.
Ci saranno responsabili e dipendenti di varie associazioni “caritative” della diocesi, che lo stipendio ce l’hanno, regolare e a tempo indeterminato.
Ma se anche vi fossero solo i poveri, bisognerebbe iniziare a porsi qualche domanda sulla liceità ed opportunità di queste iniziative, visto che non siamo in tempi di assedio o di calamità pubbliche, che sole motivano queste eccezioni.
Ma se anche vi fossero solo i poveri, bisognerebbe iniziare a porsi qualche domanda sulla liceità ed opportunità di queste iniziative, visto che non siamo in tempi di assedio o di calamità pubbliche, che sole motivano queste eccezioni.
L'idea di un pranzo in chiesa, che lascia quanto meno perplessi, in realtà è già “consuetudine”, visto che è da anni che si svolge nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, sempre con mons. Matteo Zuppi, ora arcivescovo di Bologna, in cabina di regia.
Ma quella del primo ottobre avrà una dimensione ed una risonanza ben più incisive: quasi 1400 coperti, con tanto di bagni chimici dentro la basilica, alla presenza dell’arcivescovo e del Papa…
La prima domanda che mi sono fatta è stata questa: ma in tutta Bologna non ci sono edifici che potrebbero ospitare il Papa, il vescovo e i “poveri” per mangiarsi due tortellini?
La risposta è ovvia.
Ma ciò vuol dire che, a prescindere dalle intenzioni, tale evento assesterà un colpo decisivo
Ma quella del primo ottobre avrà una dimensione ed una risonanza ben più incisive: quasi 1400 coperti, con tanto di bagni chimici dentro la basilica, alla presenza dell’arcivescovo e del Papa…
La prima domanda che mi sono fatta è stata questa: ma in tutta Bologna non ci sono edifici che potrebbero ospitare il Papa, il vescovo e i “poveri” per mangiarsi due tortellini?
La risposta è ovvia.
Ma ciò vuol dire che, a prescindere dalle intenzioni, tale evento assesterà un colpo decisivo