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martedì 16 maggio 2017

Reggio Emilia: 3 Giugno la processione in riparazione al Gay Pride si farà.

Riportiamo con piacere la pia e doverosa iniziativa del neocostituito Comitato reggiano "Beata Giovanna Scopelli", ossia la Processione di preghiera e di riparazione che si terràa Reggio Emilia il 3 giugno  in contemporanea al gay pride emiliano. 
Radio Spada ne aveva parlato qui. 
Nonostante le accesissime polemiche su tutta la stampa nazionale (potete vederne qui un sunto), e nonostante le mistificazioni dei nemici, l'iniziativa è CONFERMATA. 

*** 

16 maggio 2017 

Alla Cortese Attenzione delle Redazioni interessate, 

Dato il susseguirsi di indiscrezioni, alcuni chiarimenti si rendono necessari: 

1. Il Comitato «Beata Giovanna Scopelli» è un comitato cattolico (senza ulteriori aggettivi) e conferma in modo chiaro che il 3 giugno darà luogo alla Processione di riparazione al gay pride. Nel fare questo è animato non dalle opinioni o dall’emotività dei suoi membri ma dalla inequivocabile Dottrina della Chiesa. 

 2. Il Comitato è supportato da diverse realtà cattoliche (tra cui: Radio Spada, Riscossa Cristiana, Notizie Pro Vita, Chiesa e post-concilio, UnaVox, ecc); non ha una gerarchia formale e i suoi oltre 1100 membri (in crescita) sono raccolti nell’omonimo gruppo Facebook. [link in calce all'email] 

 3. Questo è il suo primo comunicato stampa ufficiale: la pressione mediatica verificatasi nei giorni scorsi non è derivata da nostri comunicati alla stampa ma dalla semplice presentazione della Processione, proposta su siti cattolici (si veda elenco precedente). Le comunicazioni del Comitato con la stampa, anche per un semplice principio di sobrietà, avverranno principalmente attraverso testi simili a questo. 

4. I passi necessari alla realizzazione della Processione sono stati svolti presso le autorità competenti: semplicemente ci sarà una piccola modifica del percorso, che indicheremo nella nuova locandina. 

5. L’iniziativa che si svolgerà il 3 giugno è senza “cappelli” politici e senza “sigle” di riferimento. Invitiamo sin da ora tutti ad evitare bandiere, striscioni e tutto ciò che può stonare con il raccoglimento e la preghiera.

Ringraziando per l’Attenzione, porgiamo 

Cordiali Saluti.

 Il Comitato «Beata Giovanna Scopelli» 

 *** 

Non facciamo mancare il sostegno a questa iniziativa. Chi è interessato a partecipare o a spargere la voce si iscriva al gruppo Facebook del Comitato, e inviti i propri amici.

25 commenti:

  1. Scrivo questa osservazione dopo aver notato nelle reazione i "non mi piace". Mi chiedo chi sono questi corrotti. Se sono due (sedicenti) cattolici sono da ricovero; se sono due laicisti non si capisce perché vengono a rompere le scatole. A loro "non piace"? E chi se ne frega!!!

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  2. Segnalate che il Vescovo di Reggio Emilia si è "dissociato" da tale processione e manderà i suoi delegati a una veglia lgbt contro "l'omofobia"......i corrotti nella Chiesa!

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  3. Sarei curioso di sapere il nome di quei sodomiti che all'articolo hanno messo "non mi piace"....

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    1. Ti sbatterei in faccia volentieri il mio nome cattolico se non ti fossi nascosto dietro comodo anonimato.

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    2. Perché tu non ti sei messo in anonimato? Dimmi da buon cattolico quale ti ritiene le conosci le "preghiere di riparazione"?
      O il tuo pretino radical chic non te le ha fatte imparare?

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    3. Ammazza ahò!!! Sei proprio inviperito!!! Il livore che c'hai dentro si taglia con il coltello!!! Scommetto che sei un bergogliano misericordioso.

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  4. Bravi MiL per l'appoggio al Comitato! Solo uniti ce la faremo, con l'aiuto del Cielo!

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  5. Il nostro vescovo ha già fatto a ReggioEmilia la processione con tantissime persone in occasione della consacrazione della diocesi alla Madonna per il centenario di Fatima tutto quello che è collegato con la religione cattolica deve essere autorizzato dal vescovo. La religione protestante del fai-da-te non è cattolica. Gruppi politici facciano i cortei no le processioni.

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    1. Caro Anonimo de "Il nostro vescovo", ti pregherei di indicarmi quale articolo del Codice di Diritto Canonico, o quale norma del Catechismo o del Magistero, afferma che una processione e un Rosario devono essere autorizzati dall'Ordinario del luogo.
      Ti prego che nella tua foga difensiva tu non accada nel ridicolo: se "tutto quello che è collegato con la religione cattolica deve essere autorizzato dal vescovo", allora dovresti chiedere il permesso anche per dire le preghiere prima di coricarti.
      Se vuoi essere minimamente credibile, ti prego di non essere più realista del re.

      Ambrosianus

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    2. Anonimo delle 7,13, il suo intervento non è molto chiaro. Vuol spiegarsi meglio? Che c'entra la "religione protestante del fai-da-te"? Il vescovo filosodomita e quindi non cattolico si "dissocia" e non "autorizza" una processione squisitamente cattolica? E chi se ne frega!!!

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    3. Protestante? Lei sta male....i gruppi sono dei cattolici tradizionali senza colore politico.

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  6. Caro anonimo delle sette del mattino, ti pregherei di indicare quale norma del codice di diritto canonico, del Catechismo o del Magistero afferma che per fare una processione e dire un Rosario occorre un permesso dell'ordinario del luogo.
    Se "tutto quello che è collegato con la religione cattolica deve essere autorizzato dal vescovo", allora tu dovresti chiedere al tuo vescovo il permesso di dire le preghiere prima di coricarti.
    Se vuoi difendere le tue opinioni, ti prego di usare argomenti seri, perché essere più realisti del re risulta solo ridicolo.

    Ambrosianus

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  7. Ottimo. Non ci facciamo intimorire. E non pensiamo che questa moda sia ineluttabile o planetaria, in realtà è una moda limitata al mondo cosiddetto occidentale, nel resto del mondo (ad esempio in Russia, nei paesi islamici, in Cina, in India) l'omosessualità è giustamente condannata. Naturalmente occorre distinguere omosessualità e omosessuale, ma la Chiesa deve continuare ad affermare ciò che ha sempre affermato, anche per coerenza, non è che la scienza nel frattempo abbia fatto nuove scoperte in materia... Ratzinger giustamente ha sempre parlato di "disordine", oggi si vuol far passare il messaggio che l'omosessualità sia un semplice orientamento, alla stregua di: a me piace il giallo, a te piace il verde, ecc. Bene che si facciano processioni come questa, è una questione di libertà: chi crede che l'omosessualità non sia una semplice inclinazione non deve essere criminalizzato e deve poter esprimere ciò che pensa.

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  8. E allora non mandi i delegati a oscene parodie il vostro vescovo...non si può servire due padroni,ricordatelo alla curia! La fede cattolica,quella vera,soprannaturale,non è politica ma deve avere una dimensione pubblica...una fede che non ha il coraggio di difendere i diritti della regalità sociale di n S Gesù Cristo è una fede da massoni o da gnostici. Fate voi!
    ottima iniziativa,se pastori non avranno il coraggio di darvi sostegno,tanto peggio per loro...rileggano il discorso 43 di s Agostino o ricordino il profeta Isaia che li chiama cani muti! Sia lodato Gesù Cristo.
    sebastiano della fonte

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    1. Non solo certi pastori non hanno il coraggio di sfilare in queste processioni, ma sono in tutt'altre faccende affaccendati: con i miliardi, gli immigrati, i centri d'accoglienza, gli appalti, la 'Ndrangheta... insomma devono pensare alla mangiatoia "salva vite"... Una processione come quella suddetta inoltre non porta alcun applauso sociale.

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  9. Si leggeche il vescovo di RE"manderà i suoi delegati a una veglia lgbt contro "l'omofobia":ecco quello che dimora nella mente dei commentatori:la menzogna e la malafede. Noi sappiamo che è il padre della menzogna:il diavolo. Sono diversi nei commenti a dichiararsi sfacciatamente fautori della menzogna e dell'antichiesa.

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    1. Ha ragione anonimo 7;23 la curia e il vescovo sono completamente estranei alla veglia pro lgbt. Solo menti distorte stanno scrivendo falsità congtro curia e vescovo

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    2. Il prete modernista della pastorale giovanile e' andato alla "veglia" di sua iniziativa e il vescovo non ha preso le distanze, come hanno fatto a Roma che sono state VIETATE le "veglie arcobaleno"!

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    3. Anonimi 7,23 e 11,53, aggiornatevi:"La Redazione ha contattato la Diocesi per un commento da parte del Vescovo S.E. Massimo Camiscasca. A replicare il suo portavoce Edoardo Tincani che ha dichiarato: “La Diocesi prende le distanze dell’iniziativa del Comitato Beata Giovanna Scopelli, di cui peraltro non si conoscono i nomi dei referenti”. “La Diocesi era all’oscuro dell’iniziativa -prosegue Tincani -. Non è stata chiesta alcuna autorizzazione alla manifestazione né alla Diocesi, nè alla parrocchia del Duomo per l’utilizzo del sagrato”, luogo di ritrovo indicato nella locandina diffusa dal Comitato Beata Giovanna Scopelli. L’evento della “Processione di riparazione” si tinge quindi di giallo, con i cattolici “ufficiali” che prendono le distanze dai cattolici ideatori del comitato creato ad hoc contro il Gay Pride. (Marina Bortolani www.reggionline.com.". Ora, secondo voi, cosa sgnifica "prendere le distanze" da parte di un vescovo (non più) cattolico nei confronti di una processione squisitamente cattolica? Il diavolo davvero vi assiste!!!

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    4. Massimo Viglione

      Ieri alle 9:46 ·

      Doverosa rettifica e necessaria richiesta

      Ieri sera ho ricevuto a tarda ora una telefonata, in cui mi hanno spiegato che - riguardo la situazione del gay-pride di Reggio Emilia (e quindi il mio precedente post) - le cose starebbero in questa maniera: il vescovo non ha mandato i saluti per il prossimo gay-pride del 3 giugno.
      Bene. Prendiamo atto di questo. Rimangono però due punti fermi.
      Primo punto (il meno grave, pur significativo). Rimane il fatto che il vescovo ha preso le distanze (come tutti i giornali hanno immediatamente riportato) dalla processione di riparazione che alcuni gruppi di cattolici laici stanno organizzando lo stesso giorno per le vie della stessa città, dicendo che non è organizzata dalla Curia. Ciò è verissimo. Infatti è un'iniziativa di laici, ma, trattandosi di una cosa bella buona e giusta dal punto di vista delle fede cattolica e della morale naturale, forse sarebbe stato più opportuno non prendere immediatamente le distanze quasi si trattasse di una marcia su Roma rinnovata... Come se questi laici stessero facendo qualcosa di esecrabile.
      Secondo punto (molto più grave). Un esponente del clero reggiano si è recato in rappresentanza del vescovo alla veglia per le vittime dell'omofobia che si è tenuta qualche giorno fa.
      Ora, partendo dal presupposto - che mons. Camisasca conosce benissimo - che non esiste l'omofobia, ovvero che è un'invenzione ideologica degli ultimi anni (come il neologismo testimonia incontrovertibilmente) finalizzata a creare un reato di opinione - e quindi poi legale e penale - contro coloro che difendono l'ordine naturale e il matrimonio sacramentale - e che pertanto non esistono vittime dell'omofobia (semmai della violenza, così come non esistono femminicidi, ma omicidi di uomini e donne), non si capisce per quale ragione il vescovo abbia inviato questo rappresentante. La cosa - se questa è la realtà dei fatti - sarebbe di una gravità inaudita.
      Nella telefonata di ieri sera mi hanno però specificato che il prete è andato per una sua scelta personale, e non a nome della curia.
      Bene. Benissimo, anzi. Però, se così è, ci aspettiamo che la Curia di Reggio Emilia, come ha preso le distanze dalla processione dei fedeli cattolici, infinitamente a maggior ragione prenda le distanze dal prete - notoriamente sinistrorso - che è andato di sua sponte alla "veglia".
      Altrimenti, c'è poco da fare: mons. Camisasca, certamente al di là della sua volontà personale, però finisce per dare l'idea che la Curia avalli il prete che va a omaggiare la veglia degli "antiomofobi" (chi tace acconsente) e condanni la processione di riparazione in nome della difesa dell'ordine naturale, della famiglia e della vita, fatta dai fedeli cattolici.
      Siccome siamo certi - e lo diciamo senza ironia, seriamente - che il vescovo non condivide il suo prete e che invece sia un difensore dell'ordine naturale, proprio per tal ragione sarebbe cosa opportuna e giusta rettificare alcune posizioni che si sono venute a creare.
      Nessuno può obbligare il vescovo a dare un assenso o avallo o appoggio o fosse pure un "sorriso" alla processione, per quanto sarebbe in sé cosa buona e giusta. Ma certamente sarebbe graditissimo sapere che la Curia di Reggio Emilia non avalla la veglia delle vittime dell'omofobia e al contempo condanna la processione di riparazione dei fedeli.
      Ci auguriamo che tutto questo sia frutto di equivoci, su cui come sempre hanno marciato (e marceranno) i giornali e che invece tutto sarà chiarito pienamente dalla Curia. Se abbiamo scritto, è per correggere una nostra imprecisione - dovuta ad altre informazioni e a quanto scritto sui giornali - e per invitare alla chiarezza per il bene di tutti. E ci auguriamo che le informazioni ricevute ieri sera siano vere e che quelle dei giornali siano false.
      Aspettiamo con fiducia. Magari... pure un "sorriso"... che sarebbe certamente ben gradito e giusto in sé.

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    5. Camisasca & Company, come si dice, "sta coi frati e zappa l'orto", o, detto altrimenti, cerca di tenere "un piede su due staffe". Che figura!

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  10. "Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi (Mc 8,38).

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La Redazione