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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

domenica 31 luglio 2016

Costretti a subire ma non ad assentire la "babbeite" del clero cattolico supinamente conformista

"Siamo costretti a subire ma non ad assentire."
In Italia  come in Francia la Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) ha invitato i musulmani di andare nelle chiese ieri e oggi  come gesto di fratellanza con i cattolici per «dare seguito all’iniziativa di fratellanza spirituale» ed esprimere «solidarietà e compassione» ai cristiani e a padre Jacques Hamel, il prete di 86 anni sgozzato martedì 26 luglio da due terroristi islamici nella sua chiesa parrocchiale di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen mentre stava celebrando la Santa Messa.
Secondo una nota "... prima della Santa Messa, delegati della Coreis porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco nelle seguenti città: Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo e Agrigento" .
La reazione del Cardinale Bagnasco presidente della CEI è stata , come prevedibile, altamente 

Ancora a proposito dell'intercessione di Abramo per Sodoma...



Nei giorni scorsi tutti i media hanno riportato le parole di Mons. Galantino, Segretario Generale della CEI, sulla secondo lui mancata distruzione di Sodoma. Siamo certi che le ricordiate; ad ogni buon conto, potete trovarle qui e qui.

Oggi vogliamo proporvi un altro commento dello stesso brano biblico. Eccolo:

«Comunque, si tratta di un numero esiguo, una piccola particella di bene da cui partire per salvare un grande male. Ma neppure dieci giusti si trovavano in Sodoma e Gomorra, e le città vennero distrutte. Una distruzione paradossalmente testimoniata come necessaria proprio dalla preghiera d’intercessione di Abramo. 

sabato 30 luglio 2016

Il sindaco ultrà neobergogliano contro il vescovo: "Non sei cristiano"

Chaput e Kinney


Lorenzo Bertocchi 12-7-16
Dopo la pubblicazione delle linee guida diocesane per la ricezione dell'esortazione post-sinodale Amoris laetitia, il vescovo di Philadelphia, mons. Charles Chaput, novello don Camillo, si è sentito dare del “non cristiano” dal sindaco, novello Peppone, Jim Kenney. La "colpa" di Chaput è quella di aver chiarito che i divorziati risposati non possono accedere alla comunione a meno che non vivano come fratello e sorella.
In un tweet il sindaco ha scritto che «Gesù ci ha fatto dono della santa comunione, perché ci ha amati. Tutti. L'azione di Chaput non è cristiana». L'unica differenza tra Kenney e Peppone, forse, sta nel fatto che il sindaco di Philly è noto per essere un cattolico, cresciuto in una famiglia irlandese e in una scuola cattolica, mentre Peppone faceva dell'anticlericalismo una bandiera da tenere alta. Ma l'America non è la Bassa, e Philadelphia non è Brescello, Kenney oggi sventola il “love is love”. E l'esempio di Chaput e Kenney è paradigmatico della situazione che si è venuta a creare dopo Amoris laetitia.

UNA VOCE ITALIA: aggiornamenti




Alcuni aggiornamenti inviatici da Una Voce Italia.
L 

 

 
Indirizzo di saluto del presidente della FIUV per il 50° di Una Voce Italia  

 

venerdì 29 luglio 2016

Mons.Galantino Gmg2016 "Sodoma. La città è salva"

Non occorre neppure più commentare  ... 
Il Vangelo di Gesù cita tre volte distruzione di Sodoma e Gomorra come esempio di punizione divina per chi si ostina a perseverare nel peccato: Mt 10, 15; 11, 24; Lc 10, 12; 17, 29
AC 

Cracovia, chiesa di San Bernardino 24 luglio 2016, dall'Omelia di S.E.R. Mons. Nunzio Galantino, Segretario della CEI 

« Galantino ha commentato il brano biblico della supplica di Abramo per salvare Sodoma, “una città sulla quale nessuno avrebbe scommesso niente, eccetto Abramo”. 
Infatti, fa notare Galantino alle centinaia di giovani che gremiscono la bella chiesa barocca a ridosso della collina del Wawel, “la sua preghiera di intercessione

Neanche un prete sgozzato in chiesa dagli islamisti risveglia politici e vescovi dal sonno della ragione



Mala tempora currunt.
L

La Nuova Bussola Quotidiana  27-7-16
Riccardo Cascioli
Come ogni mattina da quando, per ragioni di età, non era più parroco, don Jacques Hamel celebrava la messa feriale del mattino, alle 9, nella “sua” chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, parrocchia di 20mila anime della diocesi di Rouen, nel cuore della Normandia. Con lui, come ogni mattina, tre suore e altri due fedeli. Ma ieri qualcosa non è andato come le altre mattine: due giovani islamici armati di coltello hanno fatto irruzione durante la messa e hanno bloccato i presenti. Poi hanno costretto l’84enne don Jacques a mettersi in ginocchio.

giovedì 28 luglio 2016

Gmg2016: la Marsigliese per "onorare" il martire p. Jacques Hamel

A Cracovia, apprendiamo dalla stampa, i giovani riuniti nell'immensa spianata circense, hanno cantato in coro la Marsigliese - per ricordare il Martire p. Jacques Hamel sgozzato in chiesa mentre stava celebrando il Santo Sacrificio della Messa nella Parrocchia di Saint-Etienne-du-Rouvray in Francia - ovvero l'inno di quella Rivoluzione che iniziò con il taglio delle teste dei vescovi,dei preti, dei monaci, delle monache, dei frati e delle suore di ogni  Ordine e dei Laici che non vollero abiurare la Fede...in nome della liberté


Versus populum o ad Orientem?


mercoledì 27 luglio 2016

Il martirio di Rouen: alziamo la Croce di Cristo! Papa, Vescovi e preti hanno come primo dovere difendere la Croce di Cristo!

Facciamo nostra l'accorata esortazione che Danilo Quinto ha proposto sui commenti di Chiesa e post Concilio.
Seguono due interventi di notevole interesse spirituale.
Teniamo sempre accesa in cuore la fiamma della cristiana speranza che il Papa e/o i Cardinali - di rosso vestiti - e/o i Sacerdoti e/o i Religiosi spalancheranno nei prossimi giorni le porte delle Basiliche e delle chiese per offrire a Dio  le preghiere di suffragio per le Vittime recenti della violenza islamica e per ringraziarLo del dono della testimonianza "usque ad sanguinis effusionem" del nuovo Martire di Cristo Padre Jacques Hamel sgozzato mentre stava celebrando la Santa Messa. 
Mentre le forze nemiche di Cristo e della Sua Chiesa si compiacciono che la "Chiesa ha rinunciato a difendere la propria dignità" riducendo lo slancio dei credenti ai soli squallidi "interessi, per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli" continuiamo a volgere le nostre suppliche a Colui che è stato trafitto per la nostra salvezza!
Se i nostri Pastori si dovessero trovare nell'incapacità di farlo perchè troppo indaffarati nelle cose del mondo, spetta a noi laici  alzare la Croce di Cristo! 
Anche e soprattutto in tempo di vacanze. 

(Abbiamo mantenuto l'impostazione grafica originale del testo)
AC

Ecce Crucem Domini! Fugite partes adversae! 

Mi rivolgo innanzitutto ai SACERDOTI: INDITE PROCESSIONI NEI VOSTRI PAESI E NELLE VOSTRE CITTA'. 
Chiamate a raccolta i vostri fedeli. 
FATELI PREGARE IN PUBBLICO AI PIEDI DI QUELLA CROCE. 
Con coraggio. 
Senza alcuna paura. 

Il “Patto delle Catacombe”

I nuovi apostati non sono molto differenti da quelli di ieri.
L
Querculanus 18-7-16
Ieri mi sono imbattuto casualmente in un articolo sul “Patto delle Catacombe”. Mi sono stropicciato gli occhi e mi son detto, alla toscana (un querciolino non rinnega mai le sue radici): oh icchegliè? Incomincio a leggere l’articolo e, man mano che procedo nella lettura, mi sento sempre piú smarrito. Scopro che il 16 novembre 1965, pochi giorni prima della chiusura del Concilio Vaticano II, quaranta Padri Conciliari, nelle Catacombe di Domitilla, firmarono il “Patto delle Catacombe”. Cado dalle nuvole: in cinquant’anni, non avevo mai sentito parlare di simile patto. 

Terminata la lettura, faccio una veloce ricerca su Google, e scopro che ci sono un’infinità di link, in genere risalenti all’anno scorso (novembre 2015), quando ricorreva il cinquantesimo anniversario del patto. In quell’occasione si tenne anche un seminario all’Urbaniana, a cui parteciparono Mons. Luigi Bettazzi (forse l’unico sopravvissuto dei firmatari), il gesuita Jon Sobrino e il Prof. Alberto Melloni (e noi che pensavamo che nel 2015 si dovesse celebrare il cinquantenario del Vaticano II...). Furono scritti anche diversi articoli. Riporto solo qualche titolo: «Con Papa Francesco rivive 50 anni dopo il “Patto delle catacombe”» (Agenzia SIR); «Catacombe: il Patto per una chiesa povera» (Avvenire); «Nel patto delle catacombe il seme della Chiesa di Francesco» (Aleteia); «A 50 anni del “Patto delle Catacombe”. Per una Chiesa “serva e povera”» (Zenit). Addirittura, nel giorno anniversario, a Napoli, nelle Catacombe di San Gennaro, al Rione Sanità, in trecento (la crème della “Chiesa dei poveri” italiana) rinnovarono il patto.

Il martirio di P. Jacques Hamel ci fa vergognare quando abbiamo ricercato il plauso dei potenti di questo mondo e il politically correct

Per questa nostra Europa massacrata tanto dall'islamismo (strumento delle divine vendette su un mondo apostata) quanto dall'occidentalismo atlantista. 
Perché ritorni ad essere come Dio la volle: Cattolica e Romana. 
Oremus Omnipotens sempiterne Deus, in cujus manu sunt omnium potestates et omnium jura regorum: respice in auxilium Christianorum; ut gentes paganorum, quae in sua feritae confidunt, dexterae tuae potentiae conterantur. 
Per Christum Dominum nostrum. 
Amen. 
Auxilium Christianorum, pra pro nobis Regina Sacratissimi Rosarii, ora pro nobis 
Sancte Pie V, ora pro nobis. 
GZ

«La Francia ha nutrito un mostro e ora questo mostro le si ritorce contro, divorando i figli e i cittadini francesi». 

martedì 26 luglio 2016

Vicenza: supplica alla Madonna di Monte Berico per il ripristino "intra moenia" della Messa nell'antico rito della Chiesa

A Vicenza esiste un coetus fidelium molto attivo e la S.Messa nel ritus antiquior viene regolarmente tutte le domeniche, anche se in un paese nella prima periferia vicentina. 
Pubblichiamo per questo il pio desiderio che alcuni " Fedeli  legati alla Messa antica da diverso tempo attendono che essa ritorni anche nel centro di Vicenza dando pieno spazio all'applicazione del Motu Proprio "Summorum Pontificum" e non costringendo così chi aveva modo di assistervi  a rinunciarvi o a recarsi in

Francia: Parroco sgozzato e due Suore in ostaggio

Preghiamo per il Sacerdote di Cristo Padre Jacques Hamel di 86 anni, Parroco della chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino a Rouen vittima della violenza anti cattolica dei sostenitori dell'ISIS. 
Il Signore lo accolga nel Suo Regno "regnum veritatis et vitae , regnum sanctitatis et gratiae,  regnum iustitiae, amoris et pacis " . 
Preghiamo anche per gli altri fedeli che sono stati gravemente aggrediti mentre stavano assistendo alla Santa Messa. 
Avevamo tempestivamente riportato alle 11:32  il primo "lancio" dell'ANSA che parlava in un primo tempo di due "squilibrati".
 
ANSA  Francia: 2 squilibrati prendono ostaggi con coltelli in una chiesa vicino Rouen. 
Sgozzato prete 
E' successo in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray. 
Le teste di cuoio sono entrate nella chiesa con un blitz e hanno 'neutralizzato' i due squilibrati che avevano preso in ostaggio il parroco e alcune suore ostaggio il parroco e alcune suore 
"Due squilibrati - scrive France Tv Info - hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e diversi fedeli, oggi 26 luglio, in una chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray (Seine-Maritime)". 
La presa d'ostaggi è "cominciata verso le 9:45", precisa la tv pubblica France 3 Haute-Normandie, aggiungendo che i due uomini sono armati all'"arma bianca". 
Una presa di ostaggi è in corso in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen: è quanto riferisce France Tv Info. 
Le teste di cuoio hanno dato l'assalto alla chiesa in cui due uomini tenevano in ostaggio il parroco, due suore e diversi fedeli. 
I due uomini "sono stati neutralizzati", riferisce I-Télé. 
Secondo fonti di polizia citate dal Figaro il prete della chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray "è stato sgozzato". 

Two armed men have taken hostages at a church near Rouen in northern France, media reports have said. 
Reuters quoted a police source as saying between four and six people were being held by the men at the church in Saint-Etienne-du-Rouvray. 
A priest and two sisters, as well as churchgoers, were among those held, local media said. France 3 television said a number of shots had been heard. 
Police and the emergency services are at the scene.

***

Il Parroco Jacques Hamel martirizzato "in odium fidei" alle 9:45 mentre stava celebrando la Santa Messa era stato ordinato Sacerdote nel 1958. 
Ieri era stato il suo onomastico.

La giustificazione, Lutero, il Sinodo sulla famiglia

Una interessante analisi, come al solito, di Mons. Livi.
L

La Nuova Bussola  20-7-16
di Francesca Pannuti
Con l’approssimarsi delle commemorazioni per il quinto centenario delle 95 tesi affisse da Martin Lutero, è tornato d’attualità il tema della “giustificazione”, centrale per comprendere la divisione tra cattolici e luterani. Il tema è stato toccato dapprima dal papa emerito Benedetto XVI, con una intervista in occasione di un convegno proprio su questo argomento, e poi   da papa Francesco in una risposta durante la tradizionale conferenza stampa in aereo di ritorno dall’Armenia, il 26 giugno scorso. Abbiamo perciò cercato di approfondire i termini esatti della questione, intervistando monsignor Antonio Livi, professore emerito di Filosofia della conoscenza nella Pontificia Università Lateranense, studioso di fama internazionale, autore di numerose pubblicazioni, tra cui Vera e falsa teologia. Come distinguere l’autentica “scienza della fede” da un ‘equivoca filosofia religiosa”, Casa editrice Leonardo da Vinci, 2012.

lunedì 25 luglio 2016

Mons. Gänswein "La certezza che il Papa sia una roccia nei marosi, ritenuto come l'ultima ancora, ha iniziato in effetti a vacillare"


Per i pochi che non l'hanno ancora letta, riprendiamo la traduzione dell'ultima intervista a mons. Georg Gänswein nella traduzione di Katharina Stoltz.
L

La Nuova Bussola Quotidiana del 21.07.2016

Come sta papa Benedetto?Non è più Papa, ma emerito. Nel mese di aprile ha compiuto 89 anni e ha recentemente celebrato il suo 65° anniversario di sacerdozio. Per questo c'è stata una piccola cerimonia con Papa Francesco, alcuni cardinali e ospiti invitati personalmente. La testa è lucida, brillante, in ordine. Le gambe sono diventate un po’ stanche […] Un Papa emerito è una persona soggetta alle leggi naturali.
Lei è anche intermediario tra il papa in carica Francesco e Benedetto. Poco dopo l’elezione del nuovo Papa ha affermato che tra le vedute teologiche di Benedetto XVI e quelle di Francesco non entra nemmeno un foglio di carta (espressione per dire che non c’è disunione, n.d.t.). Lei ribadirebbe questa convinzione, dopo un po’ di anni?[…] Per quanto riguarda i principi base delle loro convinzioni teologiche c'è sicuramente una continuità. Naturalmente, sono anche consapevole che occasionalmente si potrebbero originare dubbi a motivo delle diverse modalità di rappresentazione e formulazione.  Ma quando un Papa vuole cambiare qualcosa nella dottrina, allora deve dirlo con chiarezza, in modo che sia vincolante. Importanti concetti dottrinali non possono essere cambiati da mezze frasi o da qualche nota a piè di pagina formulata in modo generico. La metodologia teologica ha criteri chiari a riguardo. Una legge che non è chiara in se stessa, non può obbligare. Lo stesso vale per la teologia. Le dichiarazioni magisteriali devono essere chiare, affinché siano vincolanti. Dichiarazioni che aprono a diverse interpretazioni sono rischiose.
Non è una questione di mentalità? Il Papa viene da Buenos Aires…Naturalmente, la mentalità gioca un ruolo. Papa Francesco è fortemente influenzato dalla sua esperienza come provinciale dei Gesuiti e soprattutto come arcivescovo di Buenos Aires, in un momento in cui il paese era economicamente veramente messo male. Questa metropoli è poi diventata il luogo delle sue fatiche e delle sue gioie. Già in quella grande città e mega-diocesi, si era capito che ciò di cui lui è convinto, lo fa e lo porta fino in fondo senza scrupoli. Questo vale anche adesso come Vescovo di Roma e come Papa. Che nei discorsi, rispetto ai suoi predecessori, di tanto in tanto sia un po' impreciso, e addirittura irrispettoso, si deve solo accettare. Ogni Papa ha il suo stile personale. È il suo modo di parlare, anche correndo il rischio che ciò possa dar adito ad equivoci, a volte anche a interpretazioni avventurose. Continuerà anche in futuro a non aver peli sulla lingua.
C’è una rottura all’interno dei cardinali e tra i cardinali dei vari continenti, che vedono e comprendono il Papa in modo diverso?Prima del Sinodo dei Vescovi dello scorso ottobre si parlava di una sorta di un quadro di favorevoli e contrari a Papa Francesco. Non so chi abbia diffuso questo scenario. Io mi guarderei dal parlare di una distribuzione geografica dei pro e dei contro. È vero che in alcune questioni, per esempio, l'episcopato africano ha parlato molto chiaramente. Episcopati, cioè intere conferenze episcopali e non solo singoli vescovi. Questo in Europa e in Asia non si è verificato. Tuttavia, non credo a questa teoria della rottura. Per amore della verità, devo anche aggiungere che alcuni vescovi hanno davvero la preoccupazione che l’edificio della dottrina possa subire delle perdite a motivo di un linguaggio non cristallino.

Lo stemma di Mons.Gianmarco Busca Vescovo eletto di Mantova

La notizia della nomina di un nuovo vescovo diocesano è sempre fonte di rinnovata gioia perchè in quell'annuncio sentiamo risuonare la " voce della Chiesa viva, di quella Chiesa affidata a Pietro e al collegio degli apostoli fino alla fine dei tempi."  
Anche il 3 giugno scorso ci siamo tutti rallegrati nel Signore dopo aver appreso  che il Santo Padre aveva nominato il Professore don Gianmarco Busca nuovo  vescovo di Mantova.
Il Vescovo eletto, che collabora "stabilmente con il Centro Aletti di Roma, con corsi di Sacramentaria e di Spiritualità", ha mostrato, come prassi, il suo stemma episcopale (v.foto).

Buttiglione e gli Atti degli Apostati

Cattura
Un commento dagli amici di Libertà e Persona per raccontare il solito tran-tran, da un po' di tempo, del nuovo sito degli Atti degli APOSTATI: Vatican Insider.
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Libertà e Persona 20-7-16
In un lungo articolo sull’Osservatore Romano, rilanciato da Andrea Tornielli su Vatican Insider, Rocco Buttiglione, il politico cattolico che ha votato per la legge Cirinnà, fa le pulci a chi ha messo in luce la discontinuità di alcuni passi di Amoris laetitia con il magistero precedente.

Mosul due anni dopo : la fine dei nostri fratelli cristiani in Medio Oriente è prefigurazione del martirio della Chiesa in Occidente

Una notizia di due anni fa resa purtroppo attuale dalle drammatiche vicende dei nostri giorni.
Preghiamo costantemente per i nostri fratelli in Cristo del Medio Oriente.
AC  

A Mosul non ci sono più cristiani 
di Valentina Colombo 

«Per la prima volta nella storia dell’Iraq, a Mosul non vi sono più cristiani. Le famiglie cristiane si sono dirette a Erbil e Dahuk in Kurdistan». 
Queste le disperate parole pronunciate nella serata di sabato 19 luglio da monsignor Louis Sakko, patriarca dei caldei iracheni.
Non sono solo scomparsi i cristiani, ma rischiano di scomparire anche le loro chiese. 

domenica 24 luglio 2016

“Accatatavill …No grazie”: una televendita in salsa religioso-papale è la “risposta” alle emergenze attuali?

Sembra incredibile, ma è tutto vero.
In un video diffuso su YouTube (link sotto) papa Francesco, in lingua spagnola, ha salutato tutti i Millennials (i giovani nati dal 2000), riuniti al National Mall a Washington lo scorso 16 luglio.
In questo video, Papa Francesco ha parlato dell’"irrequietezza nei loro cuori", e li ha incoraggiati ad incanalare le loro energie cercando Gesù.
Nulla di scandaloso direte voi.
Anzi, abbastanza normale per un papa invitare le giovani generazioni nella ricerca del Signore…
Ed è vero.
Nulla di strano. 
Però…

sabato 23 luglio 2016

San Paolo del Brasile: CD dei cantori gregoriani della Messa in latino di São Bento

San Paolo del Brasile.  
" Cari Amici della Redazione di Messainlatino.it sabato 16 luglio, festa della Madonna del Monte Carmelo, c'è stata nella Basilica di Nostra Signora dell'Assunzione del Monastero di San Benedetto di San Paolo, Brasile, (Monastero Benedettino di São Bento, dove alloggiò Benedetto XVI durante la visita a San Paolo  N.d.R.) la presentazione del primo CD del coro gregoriano Exultet. 
Questo coro canta nelle Messe in Rito Tridentino ogni domenica, alle 18:00 (  Messa frequentata da tantissime famiglie, giovani e bambini ! N.d.R.) 
Un caro saluto dagli amici di São Paulo


Qui due brani tratti dal CD dei cantori brasiliani.

S. MARIA in Sabato a Villatalla

La S. Messa di s. Maria in Sabato e Sant'Apollinare stamattina dai cari amici benedettini dell'Immacolata a Villatalla  (Imperia).
Un caro saluto a padre Jehan e a tutta la comunità.
L




2017 Anno Ignaziano: «una costellazione radiosa di Santi » (Dom Prosper Guéranger)

Per un curioso disegno della Provvidenza, proprio il 1517 è l'anno in cui il giovane Sant'Ignazio di Loyola lascia la vita agiata e mondana, iniziando un cammino che - passando per l'eroica difesa in armi di Pamplona - si concluderà con la stesura degli Esercizi Spirituali sotto l'ispirazione della Vergine Maria. 
Così, proprio mentre  Lutero dava inizio alla più immonda rivolta contro il Redentore, nella solitudine della grotta di Manresa Nostra Signora forgiava il suo campione: la spina dorsale della vera riforma, la Riforma cattolica. 
Celebriamo dunque i 500 anni di Sant'Ignazio di Loyola! 
...
(Totus Tuus) 


  

La cosiddetta “contro-riforma”
Vera riforma e trionfo di santità 

                          di Corrado Gnerre                             

La perenne vitalità del Cattolicesimo prorompe con più vigore e forza proprio nei periodi più critici, e dimostra che lungo i secoli la Chiesa romana non ha mai perso nulla perché ha sempre conservato il dono della santità, da cui è sbocciata una fioritura ...

giovedì 21 luglio 2016

Il modernismo porta alla banalizzazione della Fede attaccando in primis la devozione mariana

Il modernismo attacca la devozione mariana 
da Cordialiter

L'eresia modernista si sta avventando con accanimento contro tutto ciò che è cattolico, tra cui la devozione alla Madonna. 
...


- I santi nutrivano molta devozione verso la Beata Vergine Maria, invece i modernisti che sostengono posizioni più estremiste dicono che la devozione mariana è un ostacolo al dialogo coi luterani, e che quindi bisogna sopprimerla. 
Non ti sembra una cosa assurda abolire la devozione alla Madonna, la quale è la Mediatrice universale di tutte le grazie?

- Certamente, si tratta di una scelta assurda e insensata. 
Proprio la Beata Vergine si è fatta veicolo preferenziale della Parola di Dio, prima accettando che nel Suo Grembo si incarnasse il Figlio Unigenito di Dio e poi trasmettendo con una certa frequenza i

ALLARGARE LO SGUARDO OLTRE IL PIANO STRETTAMENTE LITURGICO

S. Messa organizzata dal CNSP
in occasione della Marcia per la Vita 2015.
Vorremmo tutti impegnarci a "salvare il seme", come diceva Guareschi. Il seme della liturgia tradizionale, che implica tutto il resto: la sana dottrina, la pastorale davvero efficace, la vera crescita spirituale. E anche a diffonderlo, questo seme, nonostante tutto e anche se i tempi sembrano ostili. (Avv. Marco Sgroi, CNSP)

L'ultima lettera italiana di Paix liturgique ci propone un'interessante intervista con l'avvocato Marco Sgroi, coordinatore nazionale del CNSP (Coordinamento nazionale del Summorum Pontificum), in occasione del quinto anniversario di questo prezioso strumento devoluto alla messa in rete dei vari coetus italiani.

>>> Da leggere qui.

mercoledì 20 luglio 2016

Saldi di fine stagione: il crollo della Chiesa Cattolica Tedesca. Il Card.Marx "andiamo avanti come prima"

"Giallo" sul discorso ufficiale del Papa ai Vescovi della Conferenza Episcopale della Germania in visita ad limina  regolarmente pubblicato. 
Secondo alcune fonti (vescovili) Papa Francesco avrebbe detto al riottoso Cardinale Marx : “Non l’ho fatto io, non l’avevo letto, non tenetene conto”.   
Senza parole !!! 
Un tempo ai Cardinali di S.R.C. veniva attribuito il ruolo di essere "oraculo Pontificis" quindi se le parole attribuite all'Em.mo Signor Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco di Baviera, Presidente della Conferenza episcopale tedesca e  capo della commissione cardinalizia per le riforme economiche in Vaticano esprimessero la realtà...   
Al di là di questo "giallo" "il cardinal Marx ha purtroppo ribadito la sua fallimentare strategia: fare sconti sui sacramenti e sulla dottrina... 
La strategia degli sconti può funzionare? 
L’evidenza che proviene dalle Chiese protestanti “storiche” sembra negarlo; in realtà può anticipare veramente quella dei saldi di fine stagione. 
L’esperienza dei decenni passati infatti ha condotto sia San Giovanni Paolo II che il suo immediato successore, Benedetto XVI, a non seguirla, preferendo l’enunciazione senza ambiguità e compromessi del messaggio evangelico." (Cit.) 
AC

Chiesa in Germania, un crollo. 
di Marco Tosatti 

Qualche giorno fa la Conferenza Episcopale tedesca ha fornito cifre che testimoniano di costante e preoccupante declino del cattolicesimo nella patria di Benedetto XVI. 

martedì 19 luglio 2016

Santa Messa e presentazione di "Radici Cristiane" nelle Marche

Jesi. Sabato 16 luglio 2016 Festa della Madonna del Carmine, nella storica Villa Torre dei Marchesi Ghislieri, grazie all'ospitalità della Marchesa Cristina,  è stata presentata dal suo Direttore Prof. Roberto De Mattei la prestigiosa Rivista RADICI CRISTIANE
La scelta della locazione non è stata casuale: la famiglia Ghislieri, una delle più antiche della Marca, vanta difatti numerosi Donne e Uomini di Chiesa fra i quali, ne ricordiamo due, la Beata Filippa, fra le prime a seguire nell'ideale monastico Santa Chiara d'Assisi ed il valoroso Piersimone che morì combattendo contro gli islamici

Ad orientem

La relazione tenuta dal Card. Sarah a Londra lo scorso 5 luglio (della quale si può trovare qui il testo ufficiale in inglese, e qui il testo francese) continua ad essere al centro dell'attenzione dei media suscitando riflessioni, commenti e reazioni di varia natura. Riprendiamo dal sito degli amici del CNSP la traduzione - redazionale - di un interessante intervento comparso sul blog Dominus mihi adjutor.







Perché hanno paura di rivolgersi ad Oriente? 

Incontri oggi, incontri domani. Per il compendio degli insegnamenti chiave della conferenza Sacra Liturgia 2016 si dovrà attendere un altro giorno. Nel frattempo è difficile non meravigliarsi davanti all’ammutolito panico che sembra si stia diffondendo in alcuni settori ecclesiali a causa della nuova avanzata del culto ad orientem. Perché tanta fretta di dismettere questa prospettiva? Di cosa hanno paura nel rivolgersi a Dio? 

Hanno forse paura che le persone che hanno fatto esperienza della Messa celebrata ad orientem nelle loro parrocchie possano scoprire che funziona molto meglio per il culto? Hanno paura che i fedeli la apprezzino e la preferiscano? E se è così, perché dovrebbe dargli fastidio? Se dovesse plasmare una congregazione di fedeli rendendola più zelante e soddisfatta dovrebbe essere acclamata. Se dovesse portare più fedeli in chiesa dovremmo danzare dalla gioia (non liturgicamente!). 

Ci sono indizi che portano a non ritenere questa la paura più grande degli oppositori.

lunedì 18 luglio 2016

Una neolingua ecclesiale di stampo orwelliano

Dai nostri amici di Campari e de Maistre:

L’Associazione “Tradizione, Famiglia e Proprietà” (TFP) ha dato alle stampe un agile volumetto, “Una rivoluzione pastorale. Sei parole talismaniche nel dibattito sinodale sulla famiglia”, scritto dallo studioso Guido Vignelli e con la prefazione di mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan). Il testo aiuta il lettore a orientarsi nel nuovo linguaggio utilizzato dai documenti ecclesiali usciti dai due Sinodi. Pur essendo stato ultimato prima della pubblicazione di Amoris laetitia, l’esortazione apostolica di Papa Francesco rientra a pieno titolo nella disamina fatta da Vignelli.
In sintesi, come nota l’autore, “questo linguaggio veicola una nuova pastorale che favorisce un cambiamento di mentalità e di sensibilità tale da insinuare una nuova teologia”.

Verso un'autentica messa in opera di Sacrosanctum concilium

Riportiamo, per gentile concessione del curatore di Romualdica, un ampio stralcio della conferenza di S. Em. il card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, «Towards an Authentic Implementation of Sacrosanctum Concilium» (versione ufficiale in lingua francese della conferenza qui), svolta il 5 luglio 2016 nel corso del Convegno Sacra Liturgia 2016 (Londra, UK, 5-8 luglio 2016), trad. it. di fr. Romualdo O.S.B.



domenica 17 luglio 2016

Profanato il Crocifisso di San Geremia a Venezia. Il Patriarca Moraglia "gesti del genere rendono più difficile percorrere comuni strade di convivenza"

Abbiamo appreso alcuni giorni fa del  sacrilegio accaduto nella chiesa di San Geremia a Venezia allorchè un giovane islamico di 25 anni, di origini marocchine con permesso di soggiorno francese, entrato in chiesa  si era avventato contro il Crocifisso scaraventandolo a terra per poi  danneggiarlo pesantemente. (v.foto) 
Nella successiva "dichiarazione" rilasciata dal Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia invano abbiamo cercato le parole specifiche: "profanazione" , "sacrilegio" o "dissacrazione" che inquadrano chiaramente, nella terminologia della comunità dei credenti, quanto è stato perpetrato contro il  Crocifisso.
"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no" insegna il Vangelo di Gesù ma in questi confusi giorni i chierici sembrano tuttavia preferire il "linguaggio socialmente laico/ politically correct" preso a prestito, spesso a vanvera, da talune espressioni del Papa, evidenziando così un'evidente incapacità di parlare del sacro , dell'immanente, della colpa e  della riparazione attraverso la preghiera e la penitenza. 
Nella "dichiarazione" del Patriarca il sacrilegio e la profanazione contro il Crocifisso di San Geremia (benedetto) sono dipinti come "gesti ... che rendono più difficile percorrere comuni strade di convivenza"!
C'è da rimanere basiti ! Nessun accenno dell'offesa sacrilega compiuta  all'interno del  Tempio Santo di Dio! 
Dio non conta più nulla?
Ci piace ricordare ai Chierici smemorati le belle parole che il Papa pronunciò all'Angelus della Festa dell'Esaltazione della Croce di due anni fa "...proprio perché era il Figlio di Dio Gesù stava lì, sulla croce, fedele fino alla fine al disegno d’amore del Padre. 
E proprio per questo Dio ha «esaltato» Gesù (Fil 2,9), conferendogli una regalità universale. 
E quando volgiamo lo sguardo alla Croce dove Gesù è stato inchiodato, contempliamo il segno dell’amore, dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza. 
Da quella Croce scaturisce la misericordia del Padre che abbraccia il mondo intero. 
Per mezzo della Croce di Cristo è vinto il maligno, è sconfitta la morte, ci è donata la vita, restituita la speranza. 
Questo è importante: per mezzo della Croce di Cristo ci è restituita la speranza. 
La Croce di Gesù è la nostra unica vera speranza! 
Ecco perché la Chiesa “esalta” la santa Croce, ed ecco perché noi cristiani benediciamo con il segno della croce. 
Cioè, noi non esaltiamo le croci, ma la Croce gloriosa di Gesù, segno dell’amore immenso di Dio, segno della nostra salvezza e cammino verso la Risurrezione. 
E questa è la nostra speranza. 
Mentre contempliamo e celebriamo la santa Croce, pensiamo con commozione a tanti nostri fratelli e sorelle che sono perseguitati e uccisi a causa della loro fedeltà a Cristo. ...
***
Preghiamo il Signore che ci liberi dal forbito,  mondano e controproducente linguaggio di taluni chierici: "ut mentes nostras ad caelestia desideria erigas" .
AC  

Giovedi, 14 Luglio 2016 
S. Geremia, il Patriarca sul Crocifisso: Sì all'accoglienza, ma serve rispetto 
Sull'episodio di sfregio e profanazione del crocifisso avvenuto l'altro giorno nella chiesa veneziana dei Ss. Geremia e Lucia, il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha appena rilasciato a

venerdì 15 luglio 2016

Geraci Siculo: bravi ! Non mollate !

Non è ora di finirla con la vergognosa dispersione (...) delle opere d'arte sacra e devozionale che sistematicamente "spariscono" dalle chiese, dai conventi e dai monasteri che "debbono chiudere" per mancanza di vocazioni?
Quando le Soprintendenze o le Amministrazioni Comunali non riescono a bloccare il "trasferimento" dei beni artistici che  moralmente appartengono alla storia locale, quindi ai  paesi e alle rispettive comunità, sorgono per ispirazione della Divina Provvidenza   degli spontanei comitati che perseguono il santo intento di salvare almeno la storia religiosa locale.
Chi non è a conoscenza dei "prelievi",  spesso effettuati di notte, dei quadri, delle statue, dei paramenti, della biancheria, delle campane e persino degli Organi antichi da un ex monastero o da un ex convento del proprio paese ?
Potremmo riempire centinaia di pagine narrando di recenti episodi analoghi avvenuti nel territorio nazionale.
I beni artistici una volta "trasferiti" ( spesso senza un regolare inventario contro-firmato dalle autorità locali)  che fine fanno?
Eppure si tratta di una parte consistente di storia locale: assai spesso i sacri arredi furono donati ai Conventi o ai Monasteri  sia dalle Famiglie Storiche che dalla povera gente del posto.
Non si deve mortificare la storia di una comunità!
Perchè allora non organizzare talvolta nelle chiese "chiuse"  la recita del Santo Rosario ad esempio nel mese di Maggio oppure, prima del Santo Natale, dei concerti di musiche natalizie o addirittura la Novena di Natale? Si tratta di devozioni proprie della spiritualità popolare che non hanno strettamente bisogno della presenza di un Sacerdote... è ovvio che i laici si debbono muovere...
Oltretutto gran parte delle chiese del Sud Italia, particolarmente quelle fiorite del meraviglioso paradiso siculo, non hanno bisogno di riscaldamento nei mesi invernali ... sono quindi fruibili durante tutto l'anno.
A Geraci Siculo, ad esempio, sono a rischio dimenticanza ben 517 anni di storia di presenza delle Monache Benedettine  allorchè chiuso il monastero la Curia Vescovile ne ha decretato la vendita e il trasferimento  dei preziosi arredi, mobilio, biblioteca e quant'altro era proprietà delle Monache.
Bravi dunque gli Amministratori e i Fedeli di Geraci Siculo così come quei Comitati che analogamente stanno fiorendo in tutta la nazione per salvaguardare "ad perpetuam rei memoriam" la Fede dei loro padri.
Auguriamo dunque  al  Sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna e al Comitato locale di salvare appieno il complesso monasteriale benedettino e l'annesso repertorio culturale e devozionale legato indissolubilmente alla storia del loro storico Paese.
AC
 Chiude monastero a Geraci, comitato si oppone a vendita 
Petizione popolare, aprire un museo e restituire oggetti sacri 

(ANSA) - GERACI SICULO (PALERMO), 
11 LUG - Chiude uno dei più antichi monasteri e nasce un braccio di ferro tra il vescovo e un comitato per la destinazione dei beni, degli arredi, dei paramenti e degli oggetti sacri del convento. 

Grottammare Alta (AP) Santa Messa domenica 17 luglio.

Domenica 17 luglio 2016 , ore 11:30
Grottammare (AP) 
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, Grottammare Alta,centro Storico, piazza Peretti,  SANTA MESSA 
in rito romano antico 
"Ecce Deus adiùvat me"  
IX Domenica dopo la Pentecoste 

Preghiere di suffragio per le Vittime del disastro ferroviario in Puglia e per quelle dell'attentato di Nizza.

Mater Consolationis, ora pro nobis.

***



A Grottammare, nacque il 13 dicembre 1521 il grande Pontefice Sisto V, Felice Peretti. Denominata fin dal 1800 " La Perla dell'Adriatico", la Città ha ospitato nel 1868 il grande Pianista e Compositore ungherese Franz Liszt, accompagnato dell'amico e padre spirituale, Abate Antonio Solfanelli. 
Nel "Borgo antico" (città alta)  c' è il "Museo Sistino" che conserva importanti opere d'arte sacra. 


Morte del Comm. Annibale Gammarelli: un altro pezzo di Storia che se ne va

"Un altro pezzo di Storia che se ne va. Addio Commendatore, di Lei non dimenticherò mai la gentilezza. 
In Paradiso La accolgano gli Angeli e i Santi."
Così ha scritto in un social un nostro buon amico assiduo lettore di MiL. 
Ci uniamo nelle preghiere di suffragio al dolore dei  Familiari e dei collaboratori della rinomata Sartoria ecclesiastica Gammarelli.  


E' morto Annibale Gammarelli, lo storico sarto dei Papi  

E' morto ieri Annibale Gammarelli, l'ultimo sarto del Pontefice. 
Contitolare della storica ditta di abiti ecclesiastici di via di Santa Chiara, a due passi dal Pantheon, che realizza, tra le altre, le vesti dei Papi. 

Nizza: preghiamo per le Vittime innocenti dell'attentato

Rèquiem aetèrnam, dona eis, Domine, et lux perpètua lùceat eis. 
Requiéscant in pace. 
Amen. 

***

Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

***
Princeps gloriosíssime, cæléstis milítiæ, sancte Michaël Archángele, defénde nos in prælio adversus príncipes et potestátes, advérsus mundi rectóres tenebrárum harum, contra spirituália nequítiæ, in celéstibus. 
Veni in auxilium hóminum; quos Deus ad imáginem similitúdinis suæ fecit, et a tyránnide diáboli emit prétio magno. 
Te custódem et patrónum sancta veneratur Ecclésia; tibi trádidit Dóminus ánimas redemptórum in supérna felicitáte locándas. 
Deprecáre Deum pacis, ut cónterat sátanam sub pédibus nostris, ne ultra váleat captivos tenére hómines, et Ecclésia nocére. 
Offer nostras preces in conspéctu Altíssimi, ut cito antícipent nos misericórdiæ Dómini, et apprehéndas dracónem, serpéntem antíquum qui est diábolus et sátanas, et ligátum mittas in abyssum, ut non sedúcat ámplius gentes.

giovedì 14 luglio 2016

Festa per S. Benedetto a Villatalla (Im) dai Monaci dell'Immacolata







Le ottime parole del Card. Sarah sull'orientamento della Messa fanno andare in tilt il Vaticano.

Un bel articolo-denuncia sullo "disoritentamento" (ed è proprio il caso di dirlo) del Vaticano sulla liturgia. 

Gesù tornerà da Oriente. Ma in Vaticano hanno perso la bussola
di S. Magister, da Chiesa Espresso del 14.07.2016

La Santa Sede sconfessa il cardinale Sarah, che nella messa vuole che preti e fedeli siano tutti "rivolti al Signore". Ma lui non cede e rilancia la proposta. Da Ratzinger a Bergoglio, l'incerto destino della "riforma della riforma"

 ROMA, 14 luglio 2016 – È stato papa Francesco in persona, nel 2014, a volere il cardinale guineano Robert Sarah alla testa della congregazione per il culto divino, sia pure dopo aver epurato la stessa congregazione dagli officiali più in sintonia con il cardinale, grande cultore della tradizione.

Ma tra Sarah e il papa l'intesa è stata sempre difficile. E nei giorni scorsi ha sfiorato la rottura, stando al comunicato trilingue diffuso lunedì 11 luglio dalla sala stampa della Santa Sede:

> "È opportuna una precisazione…"

Il comunicato ha fatto seguito a un'udienza di due giorni prima tra Sarah e il papa. Udienza a sua volta preceduta il 5 luglio da una conferenza del cardinale a Londra, che aveva fatto molto rumore.

Di quella conferenza, il comunicato dice che "alcune espressioni sono state male interpretate, come se annunciassero nuove indicazioni difformi da quelle finora date nelle norme liturgiche e nelle parole del papa sulla celebrazione verso il popolo e sul rito ordinario

Perché a messa non bisogna prendersi per mano durante il Padre Nostro, o alzare le mani al Cielo



Sono sempre piccole perle di buon senso quelle pubblicate dal blog del mensile Il Timone.
L


di Henry Vargas Holguín


La pratica di prendersi per mano al momento di recitare il Padre Nostro deriva dal mondo protestante. Il motivo è che i protestanti, non avendo la Presenza Reale di Cristo, ovvero non avendo una comunione reale e valida che li unisca tra loro e con Dio, considerano il gesto di prendersi per mano un momento di comunione nella preghiera comunitaria.

mercoledì 13 luglio 2016

Verso #sumpont2016

3 domande a Padre Cassian Folsom, osb,
Priore dei monaci di Norcia


Nella festa di San Benedetto Patrono d'Europa, Padre Cassian Folsom ha risposto ad alcune domande del New Liturgical Movement in merito al senso della venuta a Norcia del prossimo pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum (27-30 ottobre 2016).

>>> Troverete qui le informazioni necessarie per partecipare alla giornata d'apertura del pellegrinaggio (AR Roma-Norcia con pernottamento e cena con Mons. Sample).

1) Reverendo Padre, a fine ottobre, il quinto pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum comincerà il suo cammino verso la tomba degli apostoli a Norcia: cosa rappresenta per lei e la sua comunità una tale iniziativa?

P. Folsom: I monaci di Norcia sono molto lieti di accogliere il quinto pellegrinaggio internazionale Populus Summorum Pontificum. È buono per tutti noi di tornare alle fonti della nostra fede e pregare nei santuari dei santi è un bel modo di farlo. Inoltre, la nostra comunità è stata ispirata dal motu proprio di Papa Benedetto, così come tutto il Populus Summorum Pontificum, e siamo grati al Signore di poter offrire la nostra Santa Messa conventuale nella forma straordinaria del rito romano ogni giorno. Perciò, il nostro monastero, eretto sul luogo natio di San Benedetto e di Santa Scolastica, è una destinazione naturale per questo pellegrinaggio. Siamo onorati di questa venuta a Norcia.

2) I pellegrini saranno guidati dall'arcivescovo di Portland, Mons. Alexander K. Sample: quant'è importante il fatto che siano pastori diocesani a celebrare “in utroque usu” così come lo fatte a Norcia?

P. Folsom: Mentre la nostra Messa conventuale viene celebrata secondo la forma straordinaria, celebriamo anche la forma ordinaria nella parrocchia di Norcia e per gruppi di pellegrini che la richiedono. Nel 2009, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei ci ha conferito l'apostolato specifico di celebrare l'Eucaristia in utroque usu nello scopo di rappresentare un segno di unità in questi tempi di frequente divisione. In alcuni paesi, è molto comune vedere parrocchie offrire sia l'una che l'altra forma del rito romano la domenica. Sono sempre edificato quando visito tale parrocchie e ammiro i vescovi, così come Mons. Sample, che promuovono la nostra ricca tradizione liturgica.

3) L'Europa si trova in una situazione molto critica da quando i suoi dirigenti hanno abbandonato ogni riferimento alle sue comuni radici cristiane. In questa ottica, può dirci perché i cattolici devono pregare San Benedetto?

P. Folsom: Di fatto, molti dirigenti europei non vogliono accettare l'evidenza delle radici cristiane del continento. Questo rifiuto non è motivato da una osservazione obbiettiva della cultura e della storia del'Europa ma da motivi ideologici. San Benedetto è spesso ammirato da tutti, in particolare dal mondo laico, per il suo contributo alla civiltà occidentale. Tuttavia il monachesimo non ha come finalità prima il suo contributo culturale. Questa finalità è il lodare Dio e il vero motto di San Benedetto non è “Ora et labora” ma “Nulla anteporre all'amore di Cristo”! Dobbiamo domandare a San Benedetto una doppia razione di questo suo spirito.