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domenica 12 giugno 2016

Il Ramadan per “ritrovare lo spirito quaresimale” in una parrocchia di Lecco

La Parrocchia Sant'Antonio Abate di  Valmadrera, Vicariato zona 3 di Lecco, Arcidiocesi di Milano, ha un bel sito internet nel quale si possono trovare anche delle “perle rare”  sulla Musica Sacra , sull'Organo tubolare ( dalla Costituzione Sacrosantum Concilium )  e persino una raccolta di preghiere della tradizione cristiana in lingua italiana e latina. 
Il calendario organizzativo  liturgico/musicale delle celebrazioni parrocchiali è articolato anche se non troviamo più accenno alcuno della Cappella Musicale della Parrocchia un tempo fiorente. 
Sulla pagina degli “avvisi” proprio sotto la locandina del Pellegrinaggio Giubilare “Dalla Madonna di San Martino alla Madonna del Bosco, 17-18 giugno” si  legge però qualcosa che non ha nulla a che vedere con la spiritualità cattolica: 
«È iniziato il 7 giugno il DIGIUNO DEL RAMADAN 2016 in Italia. 

E’ una festa religiosa che ricorda il periodo nel quale Maometto ha scritto il Corano ed è il mese nel quale, dall’alba fino al tramonto, i musulmani devono astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare e dall’avere rapporti sessuali. 
Un invito anche a noi a ritrovare lo spirito quaresimale! »

 ??? Che c'azzecca??? (Avebbe detto un famoso politico...)
E’ innegabile che nella società “senza valori” in cui siamo sprofondati la coerenza dimostrata dai musulmani nel rispettare la pratica del Ramadan è motivo di umana ammirazione . 
C’è pure, amaramente, da ammettere che la sortita del Parroco sulla pagina degli “avvisi” del suo sito parrocchiale è in perfetta “linea” con la posizione del regnante Pontefice e con quella di numerosi Vescovi, italiani e stranieri, che in occasione della ricorrenza del Ramadan non si stancano di inviare messaggi augurali e sdolcinati agli islamici senza fare  minimo accenno al Signore Nostro Gesù Cristo, unico Redentore dell'uomo… 
Desideriamo chiedere al Rev.do Parroco di Valmadrera in che modo la santa pratica quaresimale cattolica, evangelicamente intrisa di profonda ed intima spiritualità, può “ritrovare” il suo “spirito” attraverso l’esaltazione di una pratica basata esclusivamente sul formalismo (al tramonto quando tutti i divieti cadono le notti vengono trascorse in festeggiamenti...).
Il 4 ottobre 1994 la CEI emanò la Nota Pastorale “Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza” ( consultabile QUI ) con l’intento di riaffermare quella che prima del Concilio Vaticano II era una delle caratteristiche inalienabili della religiosità cattolica.
Abbiamo trovato sul sito Genitori Cattolici un valido approfondimento alla tematica che stiamo trattando:
« Per alcuni giorni siamo stati ripetutamente inondati da immagini ed articoli che i vari mass media hanno dedicato al Ramadan. Diversamente dallo spazio che notoriamente il potere informativo dedica ai cristiani (quasi nullo!) il "digiuno" musulmano è stato posto in bella evidenza come fosse un esempio da imitare e ciò ha ingenerato confusione tra il digiuno cattolico e quello musulmano. 
… 
Conviene quindi, pure nel doveroso rispetto del libero arbitrio di ognuno, fare un po’ di chiarezza ad uso e consumo dei cattolici affinchè non restino ingannati al riguardo, sentendosi magari inferiori ai modelli propinati dai mass media. 
Esiste infatti una profonda differenza tra il digiuno cristiano ed il ramadan musulmano...
C'è dunque un intimo legame fra il digiuno e la conversione della vita, il pentimento dei peccati, la preghiera umile e fiduciosa, l'esercizio della carità fraterna e la lotta contro l'ingiustizia: - Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia…
… San Leone Magno afferma che il vero digiuno quaresimale consiste nell'astenersi non solo dai cibi, ma anche e soprattutto dai peccati »


Per “ritrovare lo spirito quaresimale” c’è dunque  da affidarsi con fiducia e con umiltà al solo Magistero immutabile di Santa Madre Chiesa ricorrendo all’esempio dei Santi, troppo spesso ignorati nelle roboanti omelie  dal solo gusto sociale dei nostri giorni!
AC

4 commenti:

  1. Il prete non ha fatto altro che seguire gli insegnamenti del papa e del suo cardinale Scola.
    Dovrebbe essere promosso vescovo: per manifesta fedeltà ai suoi superiori.

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  2. e tutti e tre sono rinnegati!!!!!!!

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  3. Ormai giuro che non mi arrabbio più. Talmente ridicoli questi sacerdoti che credo si siano ritrovati ordinati per caso o per lo stipendio a fine mese.

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  4. sul parroco di Valmadrera: http://www.corrieredilecco.it/dettaglio.php?id=NTQ2NQ==&idc=OA==&idc2=&titolo=19748Valmadrera%2C+don+Adelio+Brambilla+parroco+contestato+dai+cristiani

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