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domenica 8 maggio 2016

I PADRI DELLA CHIESA AIUTANO A CONOSCERE E AD AMARE LA MADONNA

Gli amici del CNSP ci segnalano questa bella riflessione mariana di p. Roberto Spataro, sdb. La riprendiamo con gioia: ci sembra un ottimo modo per partecipare spiritualmente alla Marcia per la Vita, in corso a Roma proprio in queste ore.

“Perché voi cattolici «adorate» la Madonna? Non sapete che è un grave peccato, idolatria, e che è espressamente proibito dalla Bibbia?” A queste domande, che agguerriti testimoni di geova o membri di altre denominazioni religiose ci pongono, segue sempre una delle classiche obiezioni da essi adoperata per insinuare il dubbio della legittimità del culto mariano: “Non sapete che la Madonna non è Vergine? Ha avuto altri figli, come tutte le altre donne”. E subito sciorinano i passi del Vangelo in cui si menzionano “i fratelli e le sorelle di Gesù”. Non sono pochi i fedeli cattolici che rimangono disorientati. Alla sensazione di amarezza, per aver ascoltato parole irriguardose verso la Madre del Signore, può persino subentrare, insidiosa, la domanda: “E se fosse vero quello che mi hanno detto? Non è che abbiano ragione loro che conoscono così bene la Bibbia?”. Non c’è ragione di temere.
La Bibbia, anche nei passi che riguardano la Vergine Maria, è stata amorevolmente e sapientemente interpretata da una schiera di santi, molti dei quali espressamente riconosciuti come tali, vissuti nei primi secoli della storia della Chiesa. Sono chiamati “Padri della Chiesa” perché con il loro insegnamento, autenticato da una coraggiosa e coerente testimonianza di vita cristiana, hanno aiutato la Chiesa tutta a “generare” la sua fede nella comprensione della Rivelazione del Signore. Per questo motivo essi sono tenuti in grande onore dalla Chiesa che ricorre spesso al loro magistero per progredire nella conoscenza della Parola del Signore, ieri, come oggi. Basta scorrere le pagine del Catechismo della Chiesa Cattolica per accorgersi che molto frequentemente passi delle loro opere sono stati inseriti per illustrare il contenuto della fede cattolica. I nomi di alcuni Padri della Chiesa sono ben conosciuti: Ambrogio, il grande vescovo di Milano che osava rimproverare l’Imperatore per i suoi peccati, Gerolamo, l’austero monaco del deserto al cui seguito si consacravano a Dio le ragazze più buone, il fior fiore delle nobili famiglie romane del tempo, Agostino il figlio di Monica convertito dalla preghiere e dalle lacrime della madre. Molti altri, invece, non sono noti alla maggioranza dei fedeli.
Ebbene, i Padri della Chiesa hanno avuto un ruolo fondamentale anche nella comprensione del ruolo della Madonna nella storia della salvezza, della sua dignità eccezionale, della sua intercessione superiore a quella di tutti gli altri santi. Già molti secoli fa, essi hanno letto anche quei passi della Bibbia che, oggi, non si sa se più per ingenuità o per ignoranza, i testimoni di geova e gli aderenti ad altre sette, citano per sminuire la grandezza e la bellezza della Madonna.
Per esempio, Gerolamo, grande conoscitore del mondo ebraico, cioè del mondo del tempo di Gesù e della composizione dei Vangeli, faceva notare che molto spesso nella Bibbia la parola “fratello e sorella” è adoperata per indicare i consanguinei, noi diremmo oggi i cugini, le cugine, persino i nipoti. Gerolamo, come altri Padri della Chiesa, metteva in evidenza come sarebbe stato davvero incomprensibile se Gesù, prima di morire sulla croce, non avesse affidato la Madre ai suoi ipotetici fratelli, anziché al discepolo Giovanni. La spiegazione è semplice: la Madonna non aveva altri figli!
È dunque molto utile conoscere l’insegnamento dei Padri della Chiesa per mostrare la validità del culto mariano, solidamente fondato su una riflessione teologica che proprio loro hanno iniziato. Essi erano dotati di un dono peculiare: erano capaci di penetrare nel cuore della Parola di Dio e di scoprirvi tanti significati che sono come nascosti sotto il velo delle parole. Quanto comprendevano della Scrittura comunicavano ai fedeli riuniti nelle assemblee liturgiche per celebrare i sacramenti e per nutrirne la vita spirituale. Non ha forse Gesù stesso promesso nel Vangelo: “Lo Spirito Santo vi guiderà alla verità tutta intera”? I Padri della Chiesa, realmente ispirati dallo Spirito, hanno accompagnato la Chiesa tutta nel progresso dell’intelligenza delle verità della fede, che danno speranza e fiducia alla nostra vita. In particolar modo, hanno compreso come non si possa accogliere il messaggio di Gesù, la sua azione redentrice, senza conoscere, amare e onorare la sua Santissima Madre, della quale parlano con accenti di commozione, di tenerezza, di ammirazione.
Uno degli antichi Padri della Chiesa, molto venerato ancora oggi dai cristiani della martoriata terra dell’Iraq, esclamava: “Davvero, Gesù, tu e tua madre siete i soli ad essere bellissimi in tutto. In te, infatti, o Signore, non esiste alcun difetto alcuno; né vi è macchia nella madre tua”. I Padri della Chiesa sono stati aiutati a sviluppare le loro profonde riflessioni sulla Madonna dalla pietà, il sentimento con cui, spontaneamente ed affettuosamente, sin dall’inizio della storia della Chiesa, tutti i fedeli, sia i più fervorosi e coerenti sia quelli più tiepidi e superficiali, hanno coltivato nei riguardi della Madre del Signore, sentita come Madre di tutti i cristiani.
I Padri della Chiesa, però, hanno aggiunto un elemento importantissimo a questo culto: ne hanno mostrato ed approfondito il fondamento teologico. In altre parole, hanno aiutato a capire come la venerazione per la Madonna non solo sia solamente utile, conveniente, opportuna. Essa è anche necessaria per essere degli autentici cristiani.
Potremmo paragonare l’entusiasmo e l’attaccamento dei fedeli alla Madonna alle pietre di un meraviglioso edificio. Queste pietre hanno bisogno di essere ordinatamente disposte e dunque i muratori, esperti ed operosi, si mettono al lavoro per elevare questo costruzione. Sono i Padri della Chiesa. Agiscono sotto l’abile regia di un architetto veramente eccezionale: lo Spirito Santo. Questo edificio, costruito nei secoli passati e in cui noi pure abitiamo e di cui godiamo, è la teologia e il culto mariano. La Chiesa, incessantemente, si preoccupa di abbellire questa casa, costruita solidamente sulle strutture innalzate dai Padri della Chiesa.
John Newman era un sacerdote anglicano, molto dotto e pio, vissuto nel secolo XIX. Si mise a studiare con passione i Padri della Chiesa e scoprì che gli anglicani, staccandosi dalla Chiesa cattolica, avevano commesso un grave errore: avevano rinunciato a praticare la devozione mariana. Si fece cattolico e il Papa del tempo, Leone XIII, decise di nominarlo cardinale. Questo grande studioso un giorno scrisse ai suoi amici anglicani: “I Padri mi fecero cattolico. Anche per la dottrina sulla Vergine Maria, i Padri mi bastano. Vi scrivo perché mi sento chiamato a confessare apertamente la mia dottrina mariologica, affinché gli altri possano conoscere, se vogliono venire dove sono io, ciò che debbono ritenere sulla Vergine Maria”.

don Roberto Spataro, sdb