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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

mercoledì 27 aprile 2016

Madre Angelica, la piccola suora a capo del network di Dio













 Nel Trigesimo della morte della benemerita Madre Angelica (sulla sua vita vedere qualche notizia su Wikipedia). Vedere QUI per alcune foto dei funerali (vedi anche QUI).
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 Lorenzo Bertocchi 30-03-2016  La Nuova Bussola Quotidiana

Madre Angelica, al secolo Rita Rizzo, si è spenta a 92 anni il giorno di Pasqua, a Hanceville, in Alabama. Figlia di emigranti italiani, nasce nell'Ohio nel 1923 e a 18 anni affronta una forte esperienza di conversione, fino al momento in cui entrerà nel convento delle Clarisse dell’adorazione perpetua di Cleveland. Ma la svolta, o meglio la sua missione particolare, arriva molto più tardi nel 1981.
Con soltanto 200 dollari di budget, in un garage del monastero di Birmingham dove viveva, Madre Angelica comincia a trasmettere un talk-show religioso via etere. È il primo passo di quello che diventerà il più potente canale satellitare cattolico al mondo, Ewtn, Eternal World Television Network. 11 reti televisive, 258 milioni di spettatori in 145 paesi del mondo connessi tramite tv, radio, internet, un quotidiano e un’agenzia stampa; nel 2013 ha fatturato qualcosa come 46 milioni di dollari. Questi i numeri principali di EWTN oggi. Non a caso il Times ha definito Madre Angelica “la donna cattolica più influente d’America.”

Il successo è arrivato non cedendo di un millimetro alle scelte di policy del network fatte dalla clarissa fin dalle origini, in quel garage in cui cominciò le trasmissioni: taglio strettamente religioso (appuntamenti fissi la Messa, documentari sui santi, preghiera e catechesi) e rifiuto della pubblicità commerciale, in una parola: completo affidamento alla Divina Provvidenza. D'altra parte l'avventura era iniziata dopo che Madre Angelica aveva lasciato una prima emittente in cui registrava i suoi interventi, in quanto aveva saputo che in quegli studi era stata registrata una trasmissione “blasfema”. Al manager di quell'emittente disse che di Tv se ne sarebbe fatta una da sola.
Oggi della morte di Madre Angelica ne parlano il New York Times e la Bbc, tutti i principali media del mondo hanno dato la notizia; nel 2009 Benedetto XVI la insignì dell'onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice, uno dei più alti riconoscimenti concessi dalla Chiesa per un religioso o un laico. Monsignor Charles Chaput, vescovo di Philadelphia e membro del consiglio di amministrazione di Ewtn dal 1995, ha detto che Madre Angelica è riuscita in un compito che neanche i vescovi potevano raggiungere.  
La Madre, secondo Mark Brumley, presidente della casa editrice Ignatius press, «è stata paragonata ad una potente badessa medievale. Ma lo strumento mass-mediatico che ha creato ha esteso la sua influenza per il Vangelo ben oltre quella di qualsiasi badessa medievale, e anche al di là di quella di molti vescovi americani». L'attuale direttore di Ewtn, Raymond Arroyo, ha sottolineato in particolare il supporto che la Madre ha dato al magistero di Giovanni Paolo II e a Bendetto XVI. «Il suo ministero attivo correva parallelo a quello di Giovanni Paolo II e lei lo ha seguito nel momento in cui tante persone stavano minando l'autorità della Chiesa, distorcendo la storia e la natura della liturgia e della pietà popolare, e in un periodo di confusione sull'insegnamento cattolico». Michael P. Warsaw, chairman del network, ha ricordato che la vicenda di Madre Angelica ci insegna che occorre sempre essere «fedeli e perseverare», facendo eco a monsignor Chaput che ha sottolineato come «tutto quello che ha fatto è stato un atto di fede». 
Attiva fino al 2000, Madre Angelica ha svolto il suo lavoro di grande comunicatrice del Vangelo con un’efficacia incredibile. Alcune generazioni hanno trovato un senso alla vita grazie alle sue parole. «Quelli che dicono la verità ti amano. Quelli che ti dicono quello ti vuoi sentir dire amano sé stessi». Una frase delle sue tra le più note, una frase che con poche parole dice di lei molto di più di quanto si potrebbe dire con interi libri. Una frase che è un vero e proprio programma editoriale capace di grande successo.