Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 26 gennaio 2016

Family Day: Checco Zalone è più cattolico di Mons. Galantino?




zaloneLa notizia è stata riportata questa mattina da “lezpop.it, la cultura pop in salsa lesbica” che titola: Checco Zalone contro le adozioni gay: «Non ammetto l’idea che una coppia omosessuale possa adottare un bambino».
La redazione del sito che “contribuisce alla audience di Pianete Donna” si lamenta così dei “tuttologhi” (che forse saranno persone che indossano solo abiti di marca… o intendevano i tuttologi?):
Una cosa che da anni non riusciamo proprio a capire è perché a ogni personaggio, nel momento in cui diventa famoso, i giornalisti debbano chiedere cosa pensa delle unioni tra persone dello stesso sesso e di adozioni per coppie gay. È vero che l’Italia è il paese dei tuttologhi, dove ognuno ha un’opinione su qualsiasi argomento, e la esprime come se fosse il luminare di turno, ma a volte, il troppo storpia.
Quindi lezpop, che evidentemente è a favore delle adozioni omosessuali, può avere un parere sull’argomento mentre Checco Zalone no. Ma, guardando il loro sito, non abbiamo trovato da nessuna parte chi sarebbe il luminare di lezpop e perché dovrebbe essere più autorevole di Checco Zalone. Abbiamo solo trovato che si tratta de “il primo portale dedicato alle donne lesbiche, bisessuali, queer, e non solo“.
Sembra quasi passare il messaggio che sull’argomento adozioni omosessuali si possa avere un parere solo se si faccia parte del colorato mondo LGBT (in cui T non sta per tuttologhi ma per transessuali).
Veniamo alle frasi incriminate del più grande comico italiano. Prima l’intervistatore chiede come reagirebbe alla scoperta di avere un figlio omosessuale, e Zalone risponde:
“Adesso fa tanto figo dire ‘Nessun problema’, ma in realtà ce ne sarebbero eccome. L’importante è superarli.”
Poi, alla domanda successiva: “E’ favorevole o contrario alla regolarizzazione delle unioni gay?, Zalone si permette di dire:
“E’ giusto che ci siano mentre non ammetto l’idea che una coppia omosessuale possa adottare un bambino.
Non possiamo che essere d’accordo con il protagonista di Quo vado? e non crediamo ci sia bisogno di tuttologhi per capire che un bambino ha il diritto di crescere con una madre e un padre.
Questa intervista era stata pubblicata su Vanity Fair nell’ormai lontano 2011. A noi era sfuggita. Ringraziamo “lezpop” che l’ha rilanciata questa mattina, facendocela conoscere.
http://www.losai.eu/adozioni-gay-checco-zalone/

6 commenti:

  1. Io non sono d'accordo per niente invece.

    Le unioni omosessuali vanno non solo avversate perché immorali ma anche vietate perché dannose sia socialmente che eticamente.

    Se si può fare una legge in parlamento per far sposare gli invertiti se ne può fare parimenti una subito dopo per impedire che si possano sposare. L'omosessualità è un disordine oggettivo (Catechismo della Chiesa Cattolica: gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati).

    Io da cattolico ribadisco: "in nessun caso possono essere approvati".

    Evidentemente Zalone non segue la dottrina cattolica e la cosa non mi scompone più di tanto, è gente che pensa solo ai soldi e alla "patacca" come dice lui stesso, quello che mi stupisce è invece il fatto che nessun cattolico vieppiù ecclesiatico ha più il coraggio di dire le cose come stanno.

    Se fosse per me io sulla omosessualità attiva metterei il divieto di mostrarla in pubblico
    pena l'arresto ed una tassa patrimoniale e a testatico per risarcire la società del danno
    che produce, altro che unioni (in)civili.

    Leggi del genere esistono ad esempio in Russia, dove c'è un parlamento e delle leggi
    esattamente come qua, ma là al posto di Renzi c'è Putin e al posto di Bergoglio
    un patriarca scismatico.

    Chi è più "civile" ???? L'Italia o la Russia?

    RispondiElimina
  2. peccato che lei si nasconda dietro l'anomimato, perchè mettere il nome o il nik ad un commento razzista e ignorante come il suo avrebbe dato la possibilità di denunciarla per quello che ha detto. Grazie a Dio non viviamo in una teocrazia dove la Bibbia o il catechismo sono leggi dello stato, viviamo il uno stato LAICO dove la legge deve salvaguardare tutti i suoi cittadini e a maggior ragione le minoranze! Capisco che un omuncolo come lei che si nasconde dietro l'anonimato rimpiange i cari vecchi tempi in cui le persone omosessuali insieme ad ebrei e zingari venivano inviati alle camere a gas, ma purtroppo per lei i tempi sono cambiati. anzi no, esiste un'organizzazione come l'ISIS, dove ancora si accoppano gli omosessuali, si sottomettono le donne, si lapidano gli adulteri ed altre amenità simili, penso che lì si possa trovare a suo agio, la sua idea dell'amore e della misericordia di Dio coincide con la loro!

    RispondiElimina
  3. Lei mi apostrofa come razzista ed ignorante, la qual cosa la qualifica ed altro non aggiungo. Mi chiedo pure in quale reato di opinione il mio commento possa essere inquadrato e non ne trovo, mentre i suoi insulti a norma di codice sarebbero quelli si perseguibili, quindi vede, dovrebbe benedire gli anonimati ehehehehe.


    In uno stato laico caro il mio codina di paglia, dove si salvaguarda il diritto di tutti i cittadini e specialmente quelli delle minoranze di esprimere liberamente le proprie opinioni anche gli "omuncoli" come me hanno il diritto di dire quello che pensano no?
    Anche quelli che gradirebbero che la bibbia ed il catechismo fossero recepiti come leggi statali sono minoranze da tutelare sa?.

    Abbiamo persino la possibilità di esprimere opinioni libere contro la sodomia e di controdenunciare chi ci insulta sa? ahahahahahaha

    L'amore e la misericordia non c'entrano molto con la questione perché non sono diritti né doveri da stato laico, è per questo che la teocrazia cattolica ha ceduto il passo alla democrazia massonica nello stato laico.

    In uno stato laico si può legiferare stabilendo il diritto di uccidere milioni di individui
    con l'aborto, si può legiferare stabilendo che oggi fumare è legale e domani no, esattamente come si può stabilire che è legale oggi e illegale domani la sodomia, è solo questione di "andazzo".

    Si tratta solo di fare "opinione" dopo aver deciso in camera caritatis, o se preferisce, loggia caritatis, si chiama democrazia, ed uno dei suoi più chiari conseguimenti è il diffuso diritto di fare schifo, non tema però per quelli come me, noi seppure minoranza nello stato laico non avremo difensori, presto verranno a trovarci casa per casa e siccome siamo colpevoli, di ricordare bene San Paolo e le leggi di Santa Romana Chiesa, saremo arrestati; è solo questione di tempo, non servono le denunce isteriche di invertiti pseudo-cattolici intossicati di misericordina. I nostri primi delatori saranno i nostri confessori, preti e vescovi. Stia tranquillo, la Sua idea di misericordia e di amore è al sicuro con tutta la "retromarcia".

    ahahahahaha

    RispondiElimina
  4. L'asino dà del cornuto al bue. Un commentatore al riparo d'un nick contro un altro al riparo d'un "anonimo..."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Dante l'eta senile si manifesta e scappa fuori che mentre prima era fuori luogo il bue che dava del cornuto all'asino, adesso pure i proverbi e modi di dire si sono invertiti.

      Sarà giunta l'ora che ti riposi ?

      Elimina
  5. "tuttologhi" è esatto in quanto in questo specifico casio di sta parlando di gay cioè di genere ne maschile ne femminile. ehehehehe

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione