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mercoledì 2 dicembre 2015

Card. Sarah sull'inter-comunione: “Non è una questione di seguire la propria coscienza”.

Il cardinal Robert Sarah e il vescovo Athanasius Schneider replicano al commento del Papa sull’inter-comunione: “Non è una questione di seguire la propria coscienza”.
Di Diane Montagna (corrispondente romana per la versione inglese di Aleteia)
Traduzione di CooperatoresVeritatis.net
All’inizio di questo mese, papa Francesco ha suscitato delle polemiche quando ha espresso delle osservazioni riguardo l’inter-comunione, mentre si trovava ad un incontro con i luterani di Roma. 
Rispondendo alla domanda di una donna luterana non-italiana, che ha espresso il suo rammarico di non poter ricevere la Santa Comunione con il marito cattolico, il Papa ha detto che lui non può darle il permesso di ricevere l’Eucarestia, perché non è di sua competenza o di giurisdizione, ma le ha detto che deve “parlarne con il Signore e andare avanti”.
Avendo le parole del Papa creato una grande confusione, abbiamo chiesto al cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, e al vescovo Athanasius Schneider di Astana, in Kasakstan, il loro parere sull’argomento.
Replica del cardinale Sarah
«L’inter-comunione non è permessa fra cattolici e non-cattolici», esordisce il cardinale Sarah. «È necessario professare la Fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la Comunione. Questo è chiarissimo. 
Non è una questione di seguire la propria coscienza». 
Sua Eminenza ha risposto ad altre domande.
Può un sacerdote dare la Santa Comunione ad entrambi i coniugi, pur sapendo che uno dei due non è cattolico?
«No, possiamo dare la Comunione solo ai cattolici. 
Molti preti mi hanno detto: “Io do la Comunione a tutti”. Questa è una sciocchezza.
Talvolta, un anglicano che sarà molto lontano dalla sua chiesa per un lungo periodo di tempo e desidera ricevere la Comunione, può partecipare alla Messa cattolica e ricevere la Comunione, qui non c’è peccato, ed è propriamente sposato. 
Questo perché credono nell’Eucarestia, anche se nella comunione anglicana non c’è realmente l’Eucarestia, non essendoci il sacerdozio. 
Ma è raro e può accadere in circostanza del tutto eccezionali. 
È qualcosa di straordinario, non ordinario. Ma un cattolico non può ricevere l’Eucarestia dalla comunione anglicana, perché non c’è consacrazione; si tratto solamente di pane. 
Il pane non viene consacrato, perché il sacerdote non è sacerdote. 
Con la rottura di Enrico VIII con la Chiesa cattolica, le ordinazioni sacerdotali nella comunione anglicana sono nulle. 
Quando la consacrazione non è valida, non c’è l’Eucarestia».
Anche quando la moglie di un cattolico è luterana, oppure anglicana? 
Se vanno insieme alla Messa la domenica, non sarà mai possibile per lei ricevere la Comunione?
«Il giorno del loro matrimonio, il sacerdote ha dato la Comunione solo al marito cattolico, non alla moglie luterana o anglicana. Vale lo stesso quando vanno insieme alla Messa domenicale, proprio perché non esiste l’inter-comunione tra cattolici e protestanti (luterani o anglicani). Se vanno assieme alla Messa, il cattolico può ricevere la Comunione, ma la non-cattolica non può».
Dato che non siamo uniti nella Fede e nella Dottrina, Lei pensa che aprire le porte all’inter-comunione potrebbe minare la fede nella Presenza Reale?
«Penso che sarebbe promuovere una profanazione. Non possiamo farlo. 
Per sapere se posso ricevere la Comunione, la questione non è tanto di parlare con il Signore, ma di essere in accordo con gli insegnamenti della Chiesa. La mia coscienza può dirmi: “Vai”, solamente quando è illuminata dalla Chiesa, la quale afferma che, per ricevere la Comunione, debbo essere in stato di grazia, senza peccato, avendo la fede cattolica. Non è un desiderio personale, neppure un dialogo personale con Gesù, a determinare se si può ricevere la Comunione nella Chiesa cattolica. Come possiamo sapere se il Signore ha davvero detto: “Vieni pure a ricevere il mio Corpo”? 
No, non è possibile. 
Una persona non può decidere per conto proprio se è in grado di ricevere la Comunione. 
Deve avere essere guidata dalla Chiesa, seguendo le sue leggi, ovvero: essere cattolica, in stato di grazia e legittimante sposato».
E se qualcuno dicesse che aprire le porte all’inter-comunione per i coniugi sarebbe un modo per creare più unità?
«Se non riceviamo il Signore in modo corretto – ed Egli ci aiuta a farlo – non si creerà affatto unità. Anzi, mangeremo la nostra condanna. San Paolo dice: “Ognuno esamini se stesso… chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo e il Sangue del Signore, mangia e beve la propria condanna” (cfr. 1Cor 11, 27-29). 
Pertanto, non saremo mai uniti se partecipiamo con il peccato, disprezzando il Corpo di Cristo».

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10 commenti:

  1. Tuttavia nel 2005 il monaco protestante fondatore della comunità di Taizé Roger Schutz - che ufficialmente non si convertì mai al cattolicesimo - ricevette la S. Comunione dalle mani dell'allora card. Ratzinger. Perché?

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    1. Perchè Roger Schutz si era convertito al cattolicesimo tant'è che morì da cattolico. Solo che i "falsari" vaticani non vollero rendere pubblica la conversione per motivi "ecumenici".

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    2. Infatti, per motivi ' ecumenici' si arriva, da parte dei farisaici monsignori vaticani, perfino ad occultare il Vangelo. Il 29 giugno 1995 fu proibito alla Cappella Sistina (ancora quella vera di Bartolucci e non la parodia attuale) di cantare il Tu es Petrus per non urtare il patriarca Bartolomeo, presente in S. Pietro ( !?!)

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    3. Questa è solo la sua personalissima tesi fondata su qualche chiacchiericcio di corridoio di Palazzo Apostolico.
      Ammesso e non concesso che sia vero: i Sacramenti non vanno comunque negati qualora la loro amministrazione sia motivo di scandalo per la comunità? E comunicare un uomo che pubblicamente non abiurò mai l'eresia luterana, non è motivo di scandalo?

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    4. E' verosimile che il Vaticano abbia sottaciuto la conversione di Roger così come aveva fatto per la conversione del prof. Zolli per non urtare ( !?!) i 'fratelli maggiori'. La Chiesa ha diritto di sapere ( se volete senza trionfalismi ) che un personaggio in vista ' fratello separato' sia tornato all'ovile, specie quando qualche prelato e cardinale è con un piede fuori dalla stessa ( E.F.)

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  2. Salve, vorrei sapere se chi è di religione ortodossa beneficia di un "trattamento" diverso rispetto ai protestanti riguardo la possibilità di accostarsi alla S. Comunione.

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    1. con gli Ortodossi è tutto diverso : sacerdozio valido e consacrazioni valide

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  3. Perche invece di rilasciare interviste a vuoto i cardinali non compiono il loro primo dovere davanti a Cristo sconfessando le eresie sudamericane come loro preciso dovere?

    Se il sedente dice una eresia e 100 cardinali invece di accusarla pubblicamente continuano a rilasciare interviste vane o a pubblicare libri a vuoto, si continua a galoppare verso l'apostasia e la Chiesa Cattolica sarà ridotta ad un cumulo di macerie.

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    1. Bravo concordo con te! Meno pubblicità e interviste e più fatti! Visto che chi professa la Vera religione Cattolica è messo all'angolo e emarginato (bella misericordia) sarebbe ora di buttar fuori chi è eretico.

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  4. Cumulo di macerie......più di quanto non lo sia già penso che, a meno di atomica sulla piazza, non è possibile; frère Roger si era da anni convertito ed aveva già scelto il successore che di fatto è cattolico, fr.Alois, poi con la morte che ha fatto penso non sia il caso di parlare di scandalo, altri sono i motivi di scandalo in questi giorni da parte di tanti monsignori e preti cattolici che danno pessimo esempio di sé in ogni luogo e circostanza.

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