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giovedì 23 aprile 2015

Card. Napier: "Il Card. Kasper non è il teologo del Papa"



L'iconografia tradizionale ritrattistica, pur con variazioni dovute ai vari periodi artistici, voleva che i Cardinali di S. R. E. fossero rappresentati secondo precisi canoni: ovviamente in abito corale (con o senza cappa magna), con la berretta in mano o sul tavolo, spesso seduti ad una poltrona, spessissimo vicino ad un tavolo/scrivania su cui facevano bella mostra una croce da scrivania, libri sacri, una piccola campana e spesso la berretta, con sfondo la chiesa di cui erano titolari, o lo stemma, o la cupola di San Pietro (se di Curia), e un foglietto in mano (ed altri eventuali emblemi o allegorie accanto).
Tra tutti questi elementi, due in particolare sono curiosi: la campanella e il foglietto in mano. 
Della prima ebbi una speigazione data da una guida con riferimento al ritratto del Card. Antonio Barberini in una nota Galleria Nazionale nella Capitale: per quanto fosse uso risaputo e comune per i signori e i principi ricorrere al suono di una campanella per chiamare il maggiordomo o il valletto, non pare plausibile che venisse ritratto il campannello "di servizio" in un ritratto "ufficiale". La frequente presenza di questa campana sui tavoli dei ritratti dei prelati conferma un altro significato ben più convincente: essa rappresenta la "solerzia" nel rispondere alle esigenze del Papa (d'altronde ancora oggi si dice "stare in campana" per esortare attenzione e prontezza).
Il foglietto tra le mani del Cardinale invece, secondo alcuni rappresenta il foglio di conferimento del titolo cardinalizio, ma secondo altri invece rappresenta la "sollecitudine" (nel provvedere, mediante lettere dispositive, agli incarichi legati alla nomina). 
Con i dovuti ammodernamenti, anche oggi i cardinali usano "foglietti", se pur virtuali, per attuare, potremmo dire così, la propria sollecitudine in questioni importanti.
Un esempio lo è di sicuro il twitt del Card. Napier (Sud Africa), con cui precisa, che  il Card. Kasper non è il teologo del Papa. Questo per smontare la diffusa convinzione secondo la quale il porporato tedesco (abbia lasciato credere che) sarebbe il "teologo" di fiducia di Papa Francesco. Ma questo non è così!
Roberto

 Il Card. Napier: «Il Card. Kasper, non è il “teologo del Papa”,
preoccupante che qualcuno lo dica!»
 da Il Timone del 20.04.2015

Il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, in Sudafrica, è chiarissimo. Trova preoccupante che si definisca il cardinal Walter Kasper come il “teologo del Papa”. Non lo è. Dice il card. Napier «credo che Papa Francesco è già un teologo di suo. Per questo, non ha bisogno che nessuno sia presentato come il “suo teologo”». Fine, autorevole, della discussione.

9 commenti:

  1. Il Papa ha semplicemente detto che ha trovato illuminanti gli scritti del caed. Kasper

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  2. E' questa la strategia da 'venditori di fumo (di Satana)': incensare e santificare pubblicamente (anche millantando) gli amici (vedi Kasper), e infangare (seminando falsità e discredito) i 'supposti' nemici (vedi Burke).
    Ditemi voi se questi non sono metodi da KGB! Altro che Vangelo!

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    1. Questo lo fanno tutti, è una banalità.

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  3. .In verità non è per niente chiaro cosa Papa Francesco voglia fare .Che il card Kasper sia il teologo di riferimento del Papa è semplicemente una chiave di lettura anche se non l'unica. Questo pontificato si conferma sempre più una perdita di tempo per la Chiesa.

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  4. Mi riesce difficile conciliare le parole del card. Sarah con quelle del card. Müller pubblicate qui con tante lodi qualche giorno fa. Se Francesco non ha bisogno di altri teologi che di sé stesso (mmmmh...), allora non ha bisogno neppure che il card. Müller e la CDF diano una struttura teologica al suo pontificato.

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  5. I Papa ha gia` il suo Teologo. Cosi si chiama: Teologo della Casa Pontificia ed e` un padre dell'Ordine dei Frati Predicatori. Prima della Riforma della Curia attuata da Papa Paolo VI si chiamava Maestro dell Sacro Palazzo. Celebre fu se non ricordo male il padre Ciappi, poi Cardinale.

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  6. Sì, ma poi il cardinale Nepier stesso si domanda "why is it a worry?", cioè "perché è preoccupante"? Quindi non si capisce cosa pensi realmente.

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