Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 17 giugno 2014

Cattedrale di Mantova: Veglia di Pentecoste a ritmo di rap.

Non riusciamo a pubblicare il video in questione, ma vi indichiamo il link alla Gazzetta di Mantova, sul quale e caricato (finchè la Curia non ordinerà di rimuoverlo...). 
Ne vedrete di tutti i colori: belletti, canzoni rap, ecc. Il tutto durante la Veglia di Pentecoste, nella cattedrale di Sant'Andrea, alla presenza dell'Antistite, Mons. Busti

http://video.gelocal.it/gazzettadimantova/locale/veglia-di-pentecoste-con-rap-e-balli-in-cattedrale/30183/30222

Di seguito l'articolo uscito sul quotidiano della Città che riporta la notizia, con un che di enfasi e compiacimento. Ma i commenti dei fedeli non sono per niente entusiastici.


La veglia di Pentecoste in Sant’Andrea tra balli e rap
Alla presenza del vescovo Busti, è stata celebrata in Sant’Andrea la Pentecoste:
canzoni rap, balletti di danza classica e momenti di preghiera e di riflessione

da Gazzetta di Mantova del 08.06.2014

MANTOVA. E poi dicono che le chiese sono luoghi abitati da silenzio e dalla desolazione. Niente affatto. Ieri sera chi è entrato dentro la Basilica di Sant'Andrea non ha trovato niente di tutto ciò, ma colori, luci, danze, una comunità di persone unite in occasione della veglia diocesana di Pentecoste dal titolo “Chiamateci Nuovi”. «Io faccio nuove tutte le cose, anche il tuo cuore: bisogna lasciare che Cristo prenda possesso della nostra vita e ci trasformi nello spirito» spiega don Giampaolo Ferri, direttore del centro diocesano, riportando il versetto 21 dell'Apocalisse.
Per entrare nel clima di preghiera i giovani si sono radunati alle 17 davanti al molo delle motonavi Andes sul lago Superiore per un momento di catechesi compiuto durante la navigazione.
A seguire, dopo una cena frugale, la celebrazione presieduta dal vescovo Roberto Busti è stata animata da una serie di momenti successivi. Pier Paolo Triani, docente di Pedagogia all'università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha parlato ai giovani di come la Pentecoste sia occasione di rinnovo perché il Signore guida le nostre scelte, ristora i nostri cuori, abbraccia chi ha fede incerta.
«Non farti schiacciare dal senso di colpa e dalle cose negative, ma cerca sempre il bene»: non di solo fede ha parlato Triani, ma di libertà e servizio. Sulle note di "Look at the world" i ballerini della scuola di danza classica di Marina Genovesi sono entrati dal fondo della chiesa diffondendosi nelle navate della basilica. E a tempo del battito di mani Gianluca Cosentino ha cantato il pezzo rap "Adesso" che ha coinvolto anche monsignor Busti.
Il momento di massima intensità si è raggiunto con il gesto della distribuzione del nardo, l’unguento utilizzato già dalle popolazioni israelitiche al tempo di Mosè, che si è profuso in tutta la chiesa in poco tempo. Come ultimo segno di condivisione comunitaria il vescovo Busti ha consegnato il mandato al responsabile dei rover e delle scolte per la Route Nazionale, campo fisso-mobile per ragazzi dei Clan scoutistico a livello nazionale.

 
Ma riti e simbologie propriamente cattolici no? Un bel "Vieni Santo Spirito", anche in italiano? No, no! Troppo "vecchio".
Non ci sono più parole. 
Riportiamo solo un commento di due lettori del quotidiano mantovano che riassumono il pensiero ormai diffuso, di gran parte dei fedeli. 

                                                                                                                                               Roberto


"Le parole della signora Delfina sono forti, [se aprite la pagine, le troverete; n.d.r.] ma il pietoso spettacolo messo in scena nella cattedrale di Mantova è non si sa se più scandaloso o semplicemente più stupido. Dopo 50 anni di esperimenti di questo genere non hanno ancora capito, i vertici ecclesiali, che queste pagliacciate non li rendono più credibili, ma meno credibili?"
*
 "non mi piace vedere le chiese trasformate in luogo di spettacolo, cristo scacciò i mercanti dal tempio. la chiesa non deve essere una bottega che vende tutto pur di avere dei clienti, la chiesa deve essere il luogo di incontro dei cristiani con dio, luogo di meditazione e di preghiera. sarà stato pure un bello spettacolo, non lo nego, ma si poteva fare davanti alla chiesa o in altro luogo."

25 commenti:

  1. Ha ha, bel video! Ma perché dite che la Curia lo farà rimuovere? Quelli sono di certo a petto gonfio per la cattedrale trasformata in balera e in Bolscioj dei poveracci!

    RispondiElimina
  2. Mah...perché in chiesa mi domando...perché non fuori...mah

    RispondiElimina
  3. ehm e oggi i luterani che fanno?
    Cosa aspettano a sostenere che anche nei tempi antichi vi erano queste usanze nei luoghi di culto e che il silenzio e la devozione sono stati introdotti solo recentemente dopo l'esortazione apostolica evangelii gaudium di Berloglio?
    Vogliamo parlare delle danze intorno al vitello d'oro ,oppure delle prostitute sacre ai tempi di Pincas?
    Come vediamo queste cose tribali esistevano da sempre e le devozioni tipo l'inginocchiarsi o stare in silenzio sono state introdotte solo recentemente.

    RispondiElimina
  4. Berloglio? Chi è un nuovo papa al posto del vdr? A m,e risulta che devozioni ce ne fossero anche prima dell'EG, o no? O tempora, o mores!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' l'hybrid-pope, composto da una combinazione dei DNA di Berlusconi, Berlinguer e Bergoglio.

      Elimina
  5. La prostituzione della Santa Fede. Renderete conto alla Giustizia Divina.

    RispondiElimina
  6. Non voglio fare il Savonarola ma... "sul quale è caricato", ci andrebbe un accentino, scusate...

    Ambrosianus

    RispondiElimina
  7. W la Sig.ra Delfina !!!!

    Mi associo!

    Basta con queste porcherie è tempo di cominciare a capire che presto forse prestissimo bisognerà ricominciare a cacciare i mercanti e i buffoni di corte dal tempio e sarà un dovere. ma anche un piacere.

    Polimar

    RispondiElimina
  8. Anche questa è tradizione: continuità con le penose lagne che risuonavano nelle Chiese nella prima metà del Novecento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non per nulla ai tempi di San Pio X si ballava il tango con casqué nei presbiteri, mentre nella navata andava il café chantant. Ma vattinne!

      Elimina
    2. Ai tempi di San Pio X io non c'ero, ma prima del 1960 sì e allora in chiesa si cantava il gregoriano. I canti popolari si cantavano in altre occasioni, di solito nelle processioni. Se a qualcuno allora fosse venuto in mente di ballare in chiesa avrebbero chiamato i carabinieri.

      Elimina
  9. poi è venuto il cammino ed è tutta una festa goliardica.

    RispondiElimina
  10. vado fuori tema, ma come mai neanche qui si parla della prehiera dell'8 giugno in vaticano, all'estero si sta sollevando un polverone sull'invocazone dell'imam, che non era nei testi previsti, ad allah per aiutarli a vincere sugli infedeli(quindi anche sui cristiani, recitatato proprio nel cuore della cristianità)

    RispondiElimina
  11. Mi domando le suore di una certa eta' li' in prima fila ci hanno trovato nulla di strano in questo spettacolo?
    All'anonimo che dice che le lagne erano penose nella prima meta' del novecento.... dillo alla Madonna, dato che ci si trova al Calvario a Messa con Lei ai piedi della Croce di suo Figlio Gesu'. Per quello che le sue statue piangono lacrime di sangue.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alle suore, come ai preti, di una certa età vengono iniettate delle dosi massicce di demagogia " siete anziani, non potete capire ... non contrastate... la chiesa va avanti deve essere al passo con i tempi ... " Nella situazione attuale, in molti casi è costituito dai diretti eredi della revoluzione sessantottina ecclesiale ... quindi i dissacratori hanno poco da convincere gli anziani ex sessantottini ... C'è solo da sperare nel cambio generazionale !

      Elimina
    2. Ma per rispondere a chi "tirava in ballo" (bello il gioco di parole) le suore: il disorientamento nostro e dei fedeli è stato grande in quanto la solennità che il luogo da ed è per noi Mantovani (la Basilica che custodisce il Preziosissimo sangue di Nostro Signore raccolto da San Longino a cui di deve l'istituzione della nostra Diocesi), la sacralità dei gesti quali processione dei giorni solenni, servizio con ceri, croce ed incenso, camici ed altri abiti liturgici e per completare il vescovo in piviale...! Avremmo capito se il tutto si fosse svolto al Palabam senza abiti liturgici e senza danzare sopra l'altare posto al di sotto dell'ottagono) che custodisce il Preziosissimo Sangue di Nostro Signore! Ci hanno detto: "I tempi cambiano" ma io credo che come prima cosa vada insegnato ai giovani la differenza tra uno spettacolo teatrale ed una veglia in Concattedrale presieduta da un Vescovo.
      Tralasciamo poi il malumore che pervade in città con le nuove unità pastorali che stanno svuotando le chiese...
      Preghiamo..."In Te Domine Speravi"

      Elimina
  12. Le parrocchie delle mie parti han fatto anche di meglio...Non più Pentecoste ma va chiamata "Festa delle Genti"!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bhe tra poco anche "Festa dell'Unità" tanto il colore rosso è gia largamente usato!!

      Elimina
  13. Secondo quanto riportato da Al arabya, le invocazioni ad Allah perché vengano sconfitti gli infedeli, erano addirittura 6, di alcune c'era una traduzione in inglese,poi misteriosamente scomparsa,come da radio vaticana sono scomparse tutte.....annamo bbenne.....

    RispondiElimina
  14. Ma cosa vi aspettate da una diocesi dove si spogliano gli altari laterali mettendo delle "elegantissime" tovaglie rosse in velluto, gli altari maggiori sono ridotti a porta-fiori, i corri vengono mandati in pensione, dove è raro vedere un prete con la talare...insomma dove le chiese assomigliano più a gelidi musei che ad accoglienti case di Dio?
    E tutti i nostri avi che hanno fatto sforzi per arredarle d abbellirle? Bhe ne beneficeranno i "topi" di sacrestia o i tarli degli armadi....

    RispondiElimina
  15. E dobbiam parlare delle chiese che a Mantova sono state chiuse??
    Delle chiese depredate del loro patrimonio di fede e di cultura?
    Del disorientamento dei fedeli....
    Di come sono state trattate alcune comunità...
    Questa è stata solo una ciliegina sulla torta....

    RispondiElimina
  16. Una cosa mi sfugge e mi affligge: "Non avete idea quante volte il vecchio e defunto Parroco di sant'Andrea, don Rino, mi abbia mandato in giro per l'enorme navata a chiedere ai turisti di togliere il cappello e alle signore di coprirsi le spalle...ed ora davanti a Sua Eccellenza e sopra l'altare del Preziosissimo di balla, si canta col cappello, si mangiano caramelle e ciuinghe (se eravate in basilica sembrava che ci fossero un branco di cammelli che rumiavano) e tante donne a spalle scoperte...CHE VERGOGNA! Allora le prossime volte non chiediamo ai turisti di mantenere in chiesa decoro, se i preti non lo fanno durante le celebrazioni!
    Poi dico solo a spanne: 350.000 euro per il restauro dell'organo che tace sostituito da un "piano-bar" e circa 8 miliardi delle vecchie lire per il restauro pittorico per farne cosa, un teatro?? Poi cari miei preti state confondendo le idee ai giovani, pensate che tra una discoteca professionale e questa pagliacciata simil discoteca ma mal organizzata cosa scelgano i giovani... era una veglia per i giovani ma in basilica di giovani.... Ora non resta che dissacrare la Basilica di san Luigi e le Grazie e l'opera è completa.

    RispondiElimina
  17. Ormai queste cose sono di moda... Anche a Roma https://www.youtube.com/watch?v=FzpgEDWz7t8

    RispondiElimina
  18. Voglio udire le parole di Papa Francesco: Che vergogna!

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione