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sabato 2 novembre 2013

La Beata Maria Vergine e le Anime Sante del Purgatorio

di don Alfredo M. Morselli

È ragionevole credere che il maggior sollievo alle Anime Purganti – subito dopo i frutti del S. Sacrifico della Messa –  sia loro dato dalle preghiere e dalle suppliche che la Madonna eleva, in loro suffragio, al suo Divin Figlio.

Le motivazioni sono le seguenti: in primo luogo perché la Madonna è una Madre, e si prende cura dei suoi figli, che non cessano di esser tali dopo la morte corporale.

In secondo luogo perché la Vergine è misericordiosa: la misericordia è la carità in quanto si volge verso gli indigenti; e chi sono i più poveri in assoluto, dopo i non battezzati, se non le Anime del Purgatorio, che nulla possono da se stesse per alleviare le loro terribili pene?

In terzo luogo perché la Madonna è consolatrice di coloro che piangono i loro defunti: spesso quando un nostro caro muore pensiamo soprattutto a noi stessi, ripiegati sul nostro dolore; ma appena il dolore si attenua, subito pensiamo: “Dove si trova il nostro caro?”
Allora la Madonna, che inizialmente ha lenito il dolore per la perdita della persona amata, ora ci dice: “Coraggio, come mi sono presa cura del mio figlio morto deponendolo con amore nel sepolcro, così mi prendo cura di tutti i miei figli, anche di quelli che sono in Purgatorio”.

A volte, quando si parla di gravi sciagure o di guerre, si parla di “morti e dispersi”, riservando quest’ultimo termine a coloro di cui non si ritrova il cadavere: ma per la Madonna non esiste nessun disperso, nessuno che Lei non trovi fin da subito dopo la morte, nessuno che non venga da Lei aiutato, qualora sia in Purgatorio.

E l'Immacolata interviene in loro favore; sentiamo queste parole rivolte dalla stessa Vergine a Santa Brigida:
Io sono Madre anche di tutti coloro che si trovano in Purgatorio, perché tutte le pene, che sono dovute per purgarsi dai loro peccati, in ogni ora, per le mie preghiere, sono in un qualche modo mitigate. Così piace a Dio, e in certo modo sono diminuite loro le pene dovute per stretto rigore di giustizia. (Revelationes, IV, 138.)
E ancora la stessa santa descrive un dialogo tra Gesù e la Madonna:
[Gesù:] Ora dunque che, con le dolcissime parole della tua bocca, attiri da me misericordia, chiedimi quel che vuoi e l'avrai.

Rispose la Madre: Figlio mio, giacché ho trovato misericordia presso di te, chiederò misericordia per i miseri. Quattro luoghi ci sono. Il primo è il cielo, ove sono gli Angeli e le Anime dei Santi, che non hanno bisogno se non di te e in te infatti hanno ogni bene. Il secondo è l'inferno e quelli che l'abitano son pieni di malizia ed esclusi da ogni misericordia. Perciò nessun bene può mai loro occorrere. Il terzo luogo è il Purgatorio ove hanno bisogno della misericordia, perché afflitti per tre ragioni. Sono turbati nelle orecchie, non udendo altro che dolori di pene e miserie. Nella vista, altro non vedendo che la propria miseria. E sono afflitti nel tatto, dal calore d'un fuoco insopportabile e dalla grave pena.

Concedi loro, Signor mio e Figlio mio, per queste mie preghiere, la tua misericordia.

Rispose il Figlio: Volentieri per te concederò loro una triplice misericordia. Anzitutto, il loro udito sarà alleviato, la loro vista mitigata, la loro pena sarà resa più leggera e mite; inoltre tutti quelli che d'ora in poi si troveranno nella pena massima del Purgatorio, verranno alla media e coloro che si troveranno nella media verranno alla più leggera e coloro che si troveranno già nella pena più leggera passeranno al riposo.

Rispose la Madre: Lode e onore a te, Signor mio. (Revelationes, I, 50.)
Ancora a S. Brigida, la stessa Vergine le ha rivelato che le Anime del Purgatorio si sentono sostenute al solo udire il nome di Maria.

Chiaramente i più beneficiati da questi beati suffragi sono i devoti di Maria: Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), ne Le glorie di Maria, p. I, cap. VIII, scrive, a questo proposito:
Troppo felici sono i divoti di questa pietosissima Madre, poiché non solo in questa terra sono da lei soccorsi, ma anche nel purgatorio son dalla sua protezione assistiti e consolati. Anzi essendo quelle anime più bisognose di sollievo, mentre ivi son più tormentate, né possono aiutarsi da loro stesse, molto più ivi questa Madre di misericordia s'impiega in soccorrerle. Dice S. Bernardino da Siena che in quella carcere d'anime spose di Gesù Cristo, Maria ha un certo dominio e plenipotenza, così per sollevarle come anche per liberarle da quelle pene: B. Virgo in regno purgatorii dominium habet (Serm. 3, de Nom. Mar., a. 2, c. 3).
Quand’è che i suffragi della Vergine SS.ma si manifestano maggiormente? Ogni sabato e nelle sue feste, soprattutto quella dell’Assunzione.

Il P. F.S. Shouppe S.J. racconta,  nella sua opera Il dogma del purgatorio, una visione che ebbe la venerabile suor Paola di S. Teresa, religiosa domenicana nel monastero di S. Caterina a Napoli:
Essendo stata rapita in estasi, un giorno di sabato, ed in ispirito trasportata nel Purgatorio, fu tutta sorpresa di trovarlo trasformato in un paradiso di delizie, illuminato da una viva luce invece delle tenebre abituali. Stando per chiedere la ragione di questo cambiamento, scorse la Regina dei cieli, circondata da una infinità di angeli, ai quali ordinava di liberare le anime che le erano state specialmente devote e di condurle al Cielo.
Continua il P. Shouppe:
Se così avviene dei semplici sabati, non si può guari dubitare che non sia lo stesso nei giorni di festa consacrati alla Madre di Dio. Fra tutte queste feste quella della gloriosa Assunzione di Maria sembra essere il grande giorno delle liberazioni. S. Pietro Damiani ci dice che ogni anno nel giorno dell'Assunzione, la Santa Vergine libera parecchie migliaia d'anime. Ecco la meravigliosa visione che riferisce a questo riguardo.

È una pia usanza, dic'egli, fra il popolo romano, di visitare le chiese con un cero in mano durante la notte che precede la festa dell'Assunzione di Nostra Signora. Ora in questa occasione avvenne che una distinta persona, stando inginocchiata nella basilica d'Ara Coeli al Campidoglio, scorse che pregava dinnanzi a lei un'altra dama, sua madrina, morta parecchi anni prima. Sorpresa e non potendo credere ai suoi occhi, volle chiarire questo mistero e si pose vicino alla porta della chiesa. 

Appena la vide uscire, la prese per mano e tirandola in disparte: - Non siete voi le disse, la mia madrina Marozzi, che mi avete tenuta al fonte battesimale? - Sì, rispose tosto la comparsa, sono io stessa. - E come avviene che vi trovo fra i vivi, dacché siete morta da quasi un anno? - Sino ad oggi rimasi immersa in un fuoco spaventevole per i molti peccati di vanità da me commessi nella mia gioventù; ma in questa grande solennità, la Regina del Cielo scese in mezzo alla fiamme del Purgatorio e mi liberò insieme ad un gran numero di defunti, per entrare in Cielo nel dì della Assunzione. Questo grande atto di clemenza lo esercita ogni anno: e nell'attuale circostanza, il numero di coloro che liberò uguaglia quello del popolo di Roma.

Vedendo che la sua figlioccia rimaneva stupita ed ancora sembrava dubbiosa, la comparsa aggiunse: - A prova della verità delle mie parole sappi che tu stessa entro un anno, nella festa dell'Assunzione, morirai; se passa questo termine, abbi il tutto per illusione. -

S. Pietro Damiani termina questo racconto dicendo che la giovane dama passò l'anno in buone opere per prepararsi a comparire innanzi a Dio. L'anno seguente, l'antivigilia dell'Assunzione, cadde inferma e morì il giorno stesso della festa, come le era stato predetto.
Dunque la festa dell'Assunzione è il gran giorno delle misericordie di Maria per le anime; essa si compiace d'introdurre nella gloria i suoi figli nel dì anniversario in cui vi fu introdotta ella stessa. Questa pia credenza, aggiunge l'abate Louvet, è appoggiata ad un gran numero di particolari rivelazioni: per questo a Roma la chiesa di Santa Maria in Montorio, che è il centro dell'Arciconfraternita dei suffragi pei trapassati, porta il titolo dell'Assunzione». 

In ultimo giova ricordare la testimonianza di  S. Faustina Kowalska (1905-1938). Ella scrive nel diario:
“In quel tempo domandai al Signore Gesù: ‘Per chi ancora devo pregare?’. Gesù mi rispose che la notte seguente mi avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare. Vidi l'Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare.

Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggior tormento è l'ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio. Le anime chiamano Maria «Stella del Mare». Ella reca loro refrigerio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d'uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio intimo una voce che disse: - La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia - . Da allora sono in rapporti più stretti con le anime sofferenti del purgatorio. (Diario, 1-8-1925) 
A mo’ di conclusione, riportiamo le parole del santo sacerdote napoletano Don Dolindo Ruotolo, tratte dall’opuscolo Il Purgatorio e il Paradiso:
“La Chiesa trionfante, capitanata dalla sua Regina, la dolcissima Mamma Maria, guarda dunque amorevolmente la Chiesa purgante, la soccorre, la consola, e l'aiuta ad entrare più presto in possesso dell'eterna gloria. Dolce e consolante fraternità delle anime, prerogativa divina della Chiesa Cattolica, la quale, facendo considerare tutti come membra di una stessa famiglia, sia che si trovino come viatori in terra, o sofferenti in Purgatorio, o coronati nel Cielo, li rende figli di uno stesso Padre, bramosi di trovarsi un giorno nell'eterna felicita del Paradiso”.
Siamo dunque devoti di Maria: raccomandiamoci a Lei per essere santi e non fare il Purgatorio. Raccomandiamo a Lei i nostri cari, e li faremo uscire, con certezza e presto, dal Purgatorio: e siccome la vera Devozione a Maria consiste soprattutto nel cercare di imitarne le virtù, imitiamola in questo suo amore per le Anime purganti. Non perdiamo occasione anche noi di aiutare i nostri morti con S. Messe, indulgenze, penitenze e preghiere di suffragio.


15 commenti:

  1. CORONCINA PER LE ANIME DEI
    SACERDOTI PIÙ ABBANDONATI

    Usare una comune Corona del Rosario

    O Dio, vieni a salvarmi,
    Signore, vieni presto in mio aiuto.
    Gloria al Padre

    San Michele Arcangelo difendici nella lotta per essere salvati nell’estremo giudizio.

    De profundis:
    Dal profondo a Te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella tua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

    L’Eterno riposo, dona loro, o Signore, e risplenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.

    Sui grani grossi si reciti:

    Nostra Signora del Sacro Cuore, prega per questa Anima Consacrata.

    Sui grani piccoli:

    Eterno Padre, Vi offro il Sangue Preziosissimo di Gesù, per l'anima di quel sacerdote che nel Purgatorio maggiormente soffre ed è più abbandonata.

    Alla fine della coroncina si pregano queste orazioni:

    I. O Signore Gesù Cristo, Sacerdote Eterno, che nella Tua vita terrena con generosa sollecitudine hai soccorso ogni povero afflitto e abbandonato, Ti supplico di rivolgere il Tuo sguardo compassionevole verso l'anima del sacerdote che nel Purgatorio soffre più atrocemente ed è da tutti dimenticata ed abbandonata. Guarda come quest'Anima Santa tormentata dalla voracità delle fiamme e con voce straziante chiede pietà e soccorso.
    II. O Cuore Misericordioso di Gesù, che nell'Orto degli Ulivi, nell'amara solitudine, in preda ai più crudeli tormenti spirituali e sanguinosi spasimi, pregasti: "Padre, se è possibile allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà,", per questa Tua rassegnazione e dolorosa passione ed agonia, Ti prego d'aver pietà dell'Anima Santa per cui Ti supplico e degnati di sollevare le sue sofferenze e consolarla nel suo abbandono come Ti ha consolato il Tuo Padre Celeste per mezzo del Suo Angelo. Amen.
    L'Eterno riposo

    ALLA MADONNA DEL SACRO CUORE PER LE ANIME SACERDOTALI

    Madre della Misericordia e Madre dell'Eterno Sacerdote, Regina degli Apostoli, volgi il tuo sguardo di pietà verso l'anima sacerdotale cui ti prego. O dolce Regina del Sacro Cuore, mostra la Tua potenza e libera l'Anima di questo sacerdote dalle pene del Purgatorio per i meriti del Preziosissimo Sangue di Gesù. Ricordati, o Madre Ammirabile, dei sacerdoti che sono oggi in agonia e salva quelli che stanno forse, in questo momento gettando la loro corona sacerdotale sotto i piedi del demonio per la loro dannazione eterna. San Giuseppe, San Michele Arcangelo, Santi Apostoli, Vescovi, Sacerdoti e Anime beate del Paradiso, intercedete per queste Anime sacerdotali e religiose che soffrono. Consolatele, sostenetele, affrettate la loro liberazione e il loro ingresso glorioso in Paradiso. E voi, Anime Sante, intercedete per noi, e otteneteci la grazia... (la si chieda), se essa serve alla gloria di Dio e per la salvezza della nostra anima, affinché possiamo far conoscere a tutti la vostra potente intercessione e questa devozione per la gloria di Dio e per la nostra felicità eterna. Amen.

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  2. Il cardinale Maradiaga, consigliere di Sua Santita', rivendica orgogliosamente la radice modernista del concilio Vaticano II:

    "...il Concilio (...) all’inizio significava la fine alle ostilità tra la Chiesa ed il modernismo, che era stato condannato al I Concilio Vaticano (...) Né il mondo è il regno del male e del peccato - queste sono conclusioni chiaramente raggiunte con il CVII - né la Chiesa è l’unico rifugio del bene e della virtù. Il modernismo fu, per la maggior parte del tempo, una reazione contro l’ ingiustizia e gli abusi che mortificavano la dignità ed i diritti delle persone. Il Vaticano II riconobbe ufficialmente che le cose erano cambiate, e catturò la necessità per un tale cambiamento nei suoi Documenti..."

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/11/l-affare-non-concluso-del-concilio.html?m=1#comment-form

    Micus

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  3. Madariaga dice sciocchezze, non ha neppure la stoffa per propinar eresie, che presuppongono cultura e forza d'animo, benché rivolte al male.
    Forse non ricorda che Cristo ha detto: non vi mando nel mondo, ma contro il mondo. Perché mai, di grazia?

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    1. "non vi mando nel mondo, ma contro il mondo"?
      Nel Vangelo?? Chiedo scusa dell'ignoranza ma non ricordo di aver mai sentito nulla di simile; né come testo né come significato.
      Stefano

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    2. Alcune parole di Gesù richiamano abbastanza il senso di ciò che probabilmente si voleva esprimere, al di là della frase letterale:

      Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. (Mt 10,16)

      Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. (Gv 15, 18-19)

      Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo! (Gv 16, 33)

      Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. […] Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. (Gv 17, 9. 14-16)

      Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive. (Gv 7,7)

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    3. caro anonimo delle 23.51 hai letto bene la risposta di iota unum?? Prima di parlare almeno una letturina veloce ai Vangeli io la darei altrimenti si fanno figure barbine....per quanto riguarda il modernismo è la peggiore delle eresie per un cattolico e non poteva che trovare condanna in sommi pontefici del passato uno su tutti Pio X. Poi se vogliamo costruirci una religione su misura tutto è permesso ci mancherebbe....

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  4. In tempi normali Madariaga dovrebbe tornare al catechismo.Gente senza vergogna .Clermont

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  5. Trovo invece interessanti le parole del Card. Madariaga che ben indicno la direzione nella quale deve muoversi la Chiesa.

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  6. Ottimo post. Obore al merito.

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  7. Stefano, non ho messo la citazione tra virgolette. Volevo solo sintetizzare i vari consigli di Gesù agli Apostoli e l'incoraggiamento nell'affrontare i pericoli con l'aiuto del Paraclito. Vi ho strappato dal mondo, vi mando come agnelli tra i lupi ecc. ecc.
    Ricordo ancora qui, a mente che nel Vangelo di Giovanni è scritto che se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo questo amerebbe ciò ch'è suo. Invece, siccome non siete del mondo ma io vi ho scelto dal mondo il mondo vi odia. Insomma Gesù manda gli Apostoli e dice loro che non ad esso devono adeguarsi, ma annunciare il Vangelo che il mondo ripagherà con la persecuzione. E continua anche con le invocazioni di salvare gli apostoli dalle insidie del mondo, che è peccato ecc. ecc.

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    1. Ed infatti i "veri" cristiani anche oggi son perseguitati, quelli che si conformano al sentire oggi in voga invece sono esaltati....questo lascia molto pensare...

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  8. Card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, quello che ha sostenuto la dittatura nel suo paese? Che grossa delusione in tutto e per tutto!!

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  9. Qualcuno può dirmi quale ordine monastico di clausura (fedele alla Tradizione) posso consigliare ad una giovane amica che ha deciso di rispondere a questa sua vocazione?

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  10. Io sabato 2 novembre ho lucrato l'indulgenza per i defunti con la mia prima messa in rito antico a Napoli nella chiesa di San Ferdinando di fronte al San Carlo.Per chi fosse interessato si dice ogni sabato alle 18:00.

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  11. Chi sa come avere una comunicazione epistolare via e mail per la crescita spirituale?tipo con suore o frati....grazie

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione