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mercoledì 12 giugno 2013

Insulti diffamatori contro i Sacerdoti legati alla Tradizione

Sinceramente non credevamo ai nostri occhi quando abbiamo letto su Vatican Insider l’ articolo di un giornalista statunitense , uno fra i  tanti che pretendono di interpretare la spontanea loquacità di Papa Francesco, che non ha esitato a ricorrere  alla diffamazione per danneggiare i Sacerdoti di Curia colpevoli di  essere devoti al culto ed alle tradizioni cattoliche dei nostri padri.
Un prete ha scritto: “Non si puo' permettere che al Papa si attribuiscano parole o pensieri contro i fedeli legati al rito tradizionale o a favore di errori e di menefreghismo nei riguardi delle conseguenti azioni della Congregazione. Questo e' gravissimo! Pare che non si siano state smentite. Dire che si tratta di conversazioni private, sminuisce il ruolo del Santo Padre e rischia di rendere superficiali tutte le sue parole. Attendiamo che la Santa Sede intervenga, e seriamente! Intanto continuiamo a pregare per il Santo Padre e per la Chiesa”. 
Ad esaltazione della santa missione per la lode divina e per la santificazione delle anime quotidianamente intrapresa dai Sacerdoti, dai Religiosi , dalle Religiose , dalle Famiglie e dai giovani legati alla Tradizione della Chiesa postiamo l’ ottimo articolo di Chiesa e post concilio facendolo precedere dal messaggio che un giovane studente ci ha inviato : “... Ma la realtà è ben altra…e lo sappiamo ...è arrivata la vendetta e allora si screditano i gruppi tradizionali. ….Adesso gli accusati sono diventati gli accusatori e la colpa dei mali della chiesa è solo dei tradizionalisti. Non c’è da preoccuparsi : l'importante che faccia contento il mondo…” .
Aumentiamo la nostra preghiera alla Madonna Santissima, Mater Ecclesiae, per il Papa , per la Chiesa e per le nostre belle comunità di preghiera legate alla Tradizione Liturgica dei nostri Padri ! A.C. 

*** 
 "Le ormai irrefrenabili parole in libertà del papa suscitano di tutto e vengono strumentalizzate nei modi più impensati. 
Mentre noi continuiamo ad interrogarci sul loro significato ultimo e preciso e ancora non riusciamo a venirne a capo, c'è chi va molto più in là e davvero ci costruisce su discorsi complessi che portano acqua al proprio mulino ideologico. 
Ho appena letto su Vatican Insider questo passaggio di un'intervista al reporter Usa, Michael Winters che, per arrivare a giustificare il papa di aver osato nominare i gay con la nota affermazione al CRAL che nella Curia esiste una "lobby gay", si lancia in questa menata: 
-- Il Papa, però, avrebbe parlato espressamente di lobby gay.
-- «Certo, perché è un problema che esiste all’interno del Vaticano. Sappiamo che è là, perché era presente nella famosa relazione dei tre cardinali. 
Tuttavia non esiste una distinzione ideologica all’interno della Chiesa tra etero e gay. 
Anzi, semmai è vero il contrario: i prelati omosessuali spesso sono i più conservatori e tradizionalisti, decisamente contrari a qualunque apertura su temi come le unioni gay o la parità dei diritti. [il che oltretutto è una contraddizione in termini. Che correlazione c'è tra omosessualità e tradizionalismo e/o chiusura su unioni gay e parità di diritti?
Il problema è che alle volte si uniscono in cordate per fare i propri interessi, e questo è inaccettabile al Papa. 
Francesco vuole riformare la Curia, per liberarla da tutte le lobby e le correnti che le impediscono di operare come dovrebbe. 
Quindi critica il gruppo dei gay, come criticherebbe qualunque altra formazione interna che punta a condizionare il lavoro del Vaticano». 
-- Come verranno prese queste sue dichiarazioni negli Stati Uniti? -- «Molto bene, penso, perché in America c’è la chiara percezione che la Chiesa ha bisogno di fare pulizia. 
Questo sentimento è nato con gli abusi sessuali, ma non solo, e adesso si è allargato al funzionamento e alla missione generale del Vaticano. È un problema che riguarda la riforma della Curia, ma anche i processi interni per la gestione della Chiesa». 
Potremmo ignorare notizie come questa perché dovrebbero lasciare il tempo che trovano. 
Ma disturba perché fa il paio con quanto pubblicato ieri da Tornielli che, com'è suo solito, non manca l'occasione per lanciar bordate sulla Tradizione: in questo caso su Tradizionalisti e pelagianesimo (altra perla del nuovo papa nella stessa circostanza. 
Per non parlare della 'conta' dei rosari e delle altre espressioni che denotano da parte del papa pregiudizio e assoluta non conoscenza della Tradizione). 
Tornielli arriva persino a citare il passo di un testo sul pelagianesimo di Benedetto XVI che con la Tradizione non ha proprio nulla a che vedere. 
Solo che lui, con la sua peraltro ignorante strumentalizzazione, fa testo e raggiunge un maggior numero di persone. 
E anche se non passiamo la cosa sotto silenzio, il confronto è numericamente impari... 
Ma le dichiarazioni del papa molto più gravi - e più ignorate dai media - sono quelle sulla CDF e sul concetto di incarnazione, sulle quali sarà il caso di tornare a parte perché ancora più serie e dirompenti. 
E conto di farlo, superando la prudente attesa che mi ero ripromessa, avuto riguardo alla non ufficialità delle notizie, la cui fonte tuttavia Rorate Caeli ha appena confermato". 

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La Redazione