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martedì 28 maggio 2013

Comunicato della F.S.S.P.X sui funerali di don Gallo

I funerali di Don Gallo:
uno scandalo per i fedeli cattolici
(dal sito F. S. S. P. X Italia)

In seguito ai funerali di don Gallo presieduti dal card. Bagnasco la Fraternità San Pio X denuncia il grave scandalo causato dall’intervento di Wladimiro Guadagno (detto Luxuria) e dal fatto che il cardinale gli abbia amministrato la Comunione, come se il suo pubblico comportamento e la sua attività da parlamentare non fossero contrari alla morale e scandalosi. Così si è agito anche nei confronti di altri rappresentanti di movimenti contrari agli insegnamenti della Chiesa. Secondo la dottrina cattolica e la logica del Vangelo gli autori di peccati notori, prima di accostarsi al sacramento dell’Eucaristia, devono pentirsene e riparare pubblicamente.
Riguardo alle posizioni difese da don Gallo, non denunciate dalle autorità ecclesiastiche, ed in un certo qual modo avallate dalla presenza del presidente della conferenza episcopale italiana al suo funerale, si ricorda che
1-      La legge di Dio condanna la pratica omosessuale e la Chiesa insegna che essa costituisce un peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio.[1]
2-      Don Gallo ha aiutato delle donne ad abortire.[2] Ora l’aborto è un crimine poiché si uccide un essere umano innocente ed è punito con la scomunica non soltanto per coloro che lo praticano ma anche per tutti quelli che lo favoriscono in maniera efficace.[3]
3-      L’utilizzo delle droghe cosiddette leggere, incoraggiato da don Gallo, non soltanto costituisce spesso il primo passo verso altre sostanze stupefacenti, ma è contrario al V comandamento che ci ordina di custodire il nostro corpo come un dono di Dio.
4-      Il comunismo, esplicitamente sostenuto da don Gallo[4], è stato condannato dal Magistero ecclesiastico come “intrinsecamente perverso”.[5]
Tali comportamenti manifestano in maniera sempre più evidente la grave crisi che sta attraversando la Chiesa ed il tradimento da parte di membri importanti della gerarchia dei principi più elementari della morale cattolica.

Don Pierpaolo Petrucci
Superiore del Distretto d’Italia della Fraternità Sacerdotale San Pio X 

 


[1] Catechismo di San Pio X
[2] http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/23/aiutato_prostitute_abortire__co_0_9811236626.shtml
[3] Nuovo codice di diritto canonico can. 1398
[4] «Comunque è vero, sono comunista. Non dimentico mai la Bibbia e il Vangelo. E non dimentico mai quello che ha scritto Marx». Da Angelicamente Anarchico, Oscar Mondadori, Milano, 2005.
[5] Pio XI, Divini Redeptoris

47 commenti:

  1. Concordo assolutamente con questo comunicato.
    Cose simili le avevo già scritte in un mio commento non acora pubblicato (?!?)

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  2. Questo commento è fin troppo moderato e limitato.

    Il danno e lo scandalo per le anime, cagionato dai tristi fatti di genova è enorme e chi ne è stato responsabile provveda al più presto a pentirsi e a porvi per quanto possibile rimedio.

    Se ciò non avverrà davanti al Giudizio Particolare sarà pianto e stridore di denti per chi ha mertitato la dannazione.

    Bertoldo

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  3. Concordo in tutto, eccetto che per i commenti sulla comunione a Luuria. Che si tratti di una personalità non in linea con il cattolicesimo è abbastanza ovvio, ma vanno fatte alcune osservazioni: 1) da sempre sono esistiti personaggi (un tempo detti prosaicamente eunuchi, anche se effettivamente non tali: vedi i femminelli napoletani) che per ragioni cerebrali (disforia di genere) non vivono da uomini o da donne; mai, che io sappia, si è arrivati ad escluderli dalla comunione "solo" per questo genere di diversità, ripeto, diversità conclamata e curata, oggi, a dosi di ormoni; 2) per abominevoli che possano essere le pratiche private di ciascuno la confessione le può cancellare, se si viene assolti, il binomio peccato pubblico-confessione pubblica è un uso altomedioevale di apprezzabile efficacia, ma non definitivo nel bagaglio giuridico della Chiesa e, forse, neanche più tanto attuale (anche se io lo approvo). Faccio notare tuttavia che per un'attivista descritta(o) come di estrema sinistra fare la comunione è un gesto di efficacia non indifferente, ed anche di umiltà: dimostra come certi cani abbaino, ma non mordano; 3) l'eventuale responsabilità non può ricadere su Luxuria, ma sul sacerdote; ed escluso che il Cardinale abbia compiuto questo gesto per political correctness (se lo temeva poteva evitare di comunicare personalmente e avrebbe evitato la figura), mi pare ovvio che non vi abbia visto alcunché di sbagliato. E questo non per via della "lobby omo", ma perché conta quello che fai, non quello che sei (questo il Catechismo lo dice molto bene riguardo i gay), e non possiamo sapere se la persona in questione stia vivendo cristianamente la sua condizione.

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    1. Se un omossessuale o un ermafrodito vive in grazia di Dio e umiltà la sua condizione, non ha bisogno di farsi chiamare pubblicamente col nome LUXURIA...
      se invece persiste con arroganza nella sua condotta non deve esserci esitazione a definirlo "pubblico peccatore"

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  4. bhè forse non c'era nemmeno il bisogno di un comunicato...

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  5. Finalmente un sacerdote che dice pane al pane e vino al vino: grazie, don Petrucci.

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  6. A me risulta che il Catechismo della Chiesa Cattolica definisca la pratica omosessuale come "comportamento disordinato", non più come "peccato mortale che grida vendetta al cospetto di Dio". Inoltre, non mi risulta che Gesù Cristo, durante la sua vita pubblica, abbia mai espresso alcuna opinione sul comportamento omosessuale. Almeno, il Vangelo non ne parla. Non sappiamo se egli intendesse confermare il Vecchio Testamento oppure no. San Paolo e i Padri hanno fatto propria la dottrina tradizionale ebraica di condanna anzichè quella tollerante del mondo greco-romano, ma questo è un altro discorso.

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    1. il Catechismo ribadisce la dottrina sempre professata dalla Chiesa, la tendenza è un disordine oggettivo (perché Dio ha creato l'uomo maschio e femmina ciascuno ordinato al genere complementare, il maschio alla femmina e la femmina al maschio). L'atto è peccato mortale che grida vendetta al cospetto di Dio perché sovverte l'ordine naturale di cui sopra (se la tendenza può non essere volontaria, l'atto per forza di cose sarà volontario e dunque colpevole).

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  7. Antonio Peschechera da Barletta28 maggio 2013 alle ore 15:27

    Non si vergogna il signor Cardinale di aver dato la Comunione a un pubblico peccatore? lo stesso fece Cacucci di Bari che diede pubblicamente nel 2005 la Santa Comunione a Berlusconi e a Vendola; hanno gli occhi bendati dal demonio perciò non vedono che la Chiesa cattolica è alla fine dei suoi giorni terreni; nemmeno San Benedetto si trovò di fronte a tanta turpitudine spirituale e materiale e ringrazio il Vescovo di Roma che ha risposto picche ai signori vescovi pugliesi che non guardano che alcuni di loro ancheggiano quando camminano davanti ai loro seminaristi....e non ci sono frange estremiste tradizionaliste, semmai ci sono frange estremiste progressiste. Intelligenti pauca

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  8. Pensavo che questo fosse un blog cattolico. Il commento della fsspx e' il solito predicozzo di chi mal sopporta di stare fuori della Chiesa, o quantomeno non proprio dentro, mentre altri da loro giudicati meno degni possono addirittura accedere alla Comunione. Ebbene si': non e' stata una Grande bella cosa la comunione di luxuria, ma chi si accosta all'eucaristia gode del beneficio del dubbio per cui forse si e' confessato prima. Ora, io non so se il tale in questione viva in concubinato e credo che neanche Bagnasco lo sappia, pertanto non era opportuno rifiutare la comunione.
    Sulle attivita' di don Gallo non sono Ben informato ma dubito che abbia apertamente sostenuto aborti.
    Il funerale non si puo' rifiutare se non in casi Ben piu' gravi di don Gallo. Se la fsspx voleva fare una Bella predica, per me se la poteva risparmiare.
    Ovviamente il funerale in questione e' stato un oltraggio penoso alla Chiesa e a sua eminenza, il quale non poteva sottrarsi dal compito di celebrare il funerale per UN suo prete.

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    1. Se Luxuria si fosse pentita e confessata della sua condotta prima della Comunione, avrebbe anche dovuto pubblicamente riparare l'apologia di peccato e gli scandali che aveva commesso.
      Allo stesso modo don Gallo che ha accompagnato all'aborto più donne è certamente incorso nella scomunica della Chiesa. Che si sia pentito, confessato e abbia riparato lo scandalo non risulta affatto. Come scomunicato non avrebbe dovuto continuare il ministero, né ricevere funerale religioso. La grave violazione della legge della Chiesa, scandalo per i deboli nella fede, ancorché non giustificata apertamente, ricade, dispiace dirlo, sulla gerarchia.
      Quanto alla bella predica tocca a noi l'alternativa: o quella di don Petrucci o quella di Moni Ovadia...

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    2. Antonio Peschechera da Barletta28 maggio 2013 alle ore 18:40

      jp, questo è un blog cattolico, mi permetto di affermare, ma al contrario la Chiesa in cui celebrava il Gallo, di fatto era sconsacrata e va riconsacrata. A proposito di Gallo pubblico peccatore: ma lei ha mai visto in quante puntate televisive parlava e straparlava il suo amico Gallo che già in vita faceva da sgabello alle zampe di satana? c'è bisogno di dire altro su di lui e i suoi parrocchiani col pugno chiuso e "bella ciao in bocca" al posto di "Signor mio e Dio mio"?

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    3. chi non ritratta pubblicamente un peccato pubblico NON gode del beneficio del dubbio. Il peccato pubblico di Luxuria non è tanto il suo concubinato eventuale né necessariamente il travestitismo. E' la sua palese e mai ritrattata pubblica lotta al diritto naturale (e alla Chiesa). Mi pare che il comunicato esprima bene. Quanto al fatto che don Gallo ha cooperato a degli aborti (fatto arcinoto), il comunicato della FSSPX cita delle fonti, verificale se ti va

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    4. se Luxuria si fosse confessato e pentito si sarebbe presentato al funerale senza trucco e vestito da uomo.

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  9. La Chiesa è madre anche quando percuote, soleva dire padre Pio, e la sua mano è dolce. Lo diceva uno che, in fatto di tribolazioni da parte delle gerarchie vaticane, ne sapeva qualcosina! La Chiesa, proprio perché madre, ha il diritto e il dovere di mollare 'ceffoni' all'occorrenza: ha conservato, fino a prova contraria, mai decaduta, quella dimensione di Potestas e Auctoritas che le compete e che, nel corso di duemila anni, ha sempre fatto valere. La Chiesa porta con sé la voce profetica, che guida il suo gregge, ma ha il dovere di imporre la sua autorità. Pertanto don Gallo, pace all'anima sua, doveva essere redarguito per le sue prese di posizioni totalmente idiosincratiche col Magistero, ma, soprattutto, doveva essere sbattuto fuori. Per il suo bene, per il bene della sua anima. La Chiesa deve convertire, ma la Chiesa ha il dovere di arginare l'errore e l'eresia! La faziosità di don Gallo era tale che non si è mai accorto che la Chiesa di Cristo possiede una dottrina sociale, vero faro e vera strada. Non c'era bisogno del suo comunismo. La Chiesa sa chi sono i poveri, sa cos'è il potere, sa che esistono ingiustizie e la Chiesa si è sempre prodigata per il bene del suo gregge. Il fatto è che il sig. Andrea Gallo è stato un guru politico, sostenitore di una visione gioachimita della vita, più conforme a fra Dolcino che a San Francesco! La Chiesa si ama anche quando dentro c'è la porcheria perché la Chiesa è Cristo e Cristo è la Chiesa e la Chiesa, ricordiamolo, è Auctoritas e Potestas. Anzi, vado oltre: caro don Gallo, tu hai fatto politica, sempre, e pretendevi che la Chiesa non facesse politica. Cosa risibile, caro don Gallo, perché la Chiesa, come ha detto anche quella vecchia volpe di Cacciari, è IL FATTO POLITICO! Caro don Gallo, tu ti vantavi di stare dalla parte degli ultimi e tiravi in ballo la figura di Nostro Signore. Cosa mirabile, ma Gesù è stato relegato e sei finito a recitare gli articoli della costituzione al posto del Santo Rosario. Hai fomentato l'utopia di una democratizzazione della Chiesa; forse non ti accorgevi che è il travestimento di qualcosa che viene da lontanissimo, dalla fondazione del mondo: è l'intento primordiale di colui che è omicida sin dal principio. Riposa in pace don Gallo, che Dio ti accolga nel suo Regno: quaggiù la Chiesa continuerà a navigare in mezzo alla tempesta, consapevoli che Nostro Signore non l'abbandonerà mai...come in Cielo, così in terra. Anche questo hai rovesciato (così in terra, così in Cielo). Don Gallo, chi rovescia le opere di Dio?

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  10. Secondo me tutto ciò accade perché....Dio non esiste.

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  11. Anche la "frode nella giusta mercede agli operai" è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Ma voi lo fate gridare molto meno!! Quando capirete che la religione (non la fede) è un prodotto quasi esclusivamente umano, inventato da uomini di potere in funzione del loro potere di controllo sulle coscienze.
    Vergognatevi, tradizionalisti, di giudicare chi non osserva una parte del Vangelo quando voi non osservate l'altra!

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  12. una doccia fredda...io pensavo che la comunità FSSPX fosse una comunità cristiana...speriamo che sia un comunicato non ufficiale sfuggito di mano...

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  13. Amici non confondete l'essere tradizionalismo con l'essere reazionari: l'impressione in casi come questo è che vogliate difendere, più che le immutabili Verità della Fede, la vostra concezione personale conservatrice della società. È vero che la Chiesa, mater et magistra, deve guidare e non farsi guidare, ma ciò vale, appunto, a livello magisteriale, dottrinale: il modernismo sta nel pretendere che la Rivelazione divina diventi umana piegandosi ai nostri capricci, non nel prendere atto di dati oggettivi che un tempo erano sconosciuti o ignorati. Luxuria (nome infelice nella forma, che serve a nascondere il già sovrabbondante Vladimiro) non è un travestito nel senso perverso che l'esperienza ci ha tramandato, è una persona affetta da una diversa complessione cerebrale, punto; ripeto: solo in questo non c'è peccato. La "condotta immorale" quale sarebbe? Curare gli interessi della sua categoria? No di certo, a meno che questo per voi non significhi essere "di sinistra" e quindi "comunisti" (cioè scomunicati). Se poi il/la suddetto/a convivesse con qualcuno non ci sarebbe assolutamente alcunché da dire: la Chiesa non lo vieta né tantomeno lo sconsiglia (non si vedrebbe perché), invita invece comprensibilmente alla castità, in circostanze del genere; se poi per voi convivenza tra due uomini "ambigui" significa automaticamente sesso a palate e grida di vendetta al cospetto di Dio mi dispiace, ma io negherei a voi la SS. Comunione, e a mio credere per buona ragione: avete giudicato senza sapere e, di più, vi siete arrogati il diritto di fare valutazioni di opportunità che non sono rimesse a voi ma alla Chiesa (in quanto animata dallo Spirito di Dio), pretendendo di condannare un'anima alla perdizione vera, quella ultramondana, in nome di morbose elucubrazioni. Vi ricordo che fu solo grazie al primato petrino, a San Callisto Papa, che gay e prostitute possono essere assolti per le loro colpe, e questo causò le ire di molti, tra cui Tertulliano, perché gli Apostoli non erano dello stesso avviso. Credo che il vero "spirito del Concilio" invocato dal Beato Giovanni XXIII e da BXVI fosse proprio quello di dare risposte nuove a problemi nuovi con gli stessi medesimi strumenti dati da Cristo alla Chiesa (poi vi fu l'errore modernista, e vennero gli strumenti nuovi, e quel che sappiamo); invece voi pretendete di trattare i problemi nuovi con le cure vecchie, col risultato che non solo non risolvete il problema, ma fate anche del male all'anima vostra e altrui. Scusate la forza delle mie immagini, ma alcuni attacchi mi sono sembrati eccessivi. Pax vobis.

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    1. Quindi, secondo te, la convivenza omosessuale e il sostegno più che dichiarato ad unioni omosessuali e a trattamento paritario col matrimonio non costituisce peccato? Nemmeno un piccolo scandalo? Secondo te un uomo che si veste da donna è normale?
      Beato te che hai l'anima così bella e pura che vedi in Vladimiro Guadagno una castissima vittima della cattiva e bigotta società.
      Ovviamente per te il fatto che costui si dichiari pagano e lontano dai sacramenti dall'adolescenza è solo un particolare che non prova niente.
      E dici che chi si scandalizza di tutto ciò dovrebbe essere lui allontanato dai sacramenti?!
      Bravo, la tua logica non fa una grinza.

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    2. caro mio, mettiamo pure che essere travestiti non sia un peccato. Mettiamo anche che Luxuria sia la casta Susanna. Resta il fatto che è il sostenitore pubblico di peccati e leggi che contrastano la morale naturale e la dottrina della Chiesa. ALMENO come tale, non ha diritto a comunicare senza aver ritrattato

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    3. Amico udatorbas, tu che scruti i SEGRETI DEI CUORI e sai per certo che il nome LUXURIA non è un programma di vita ma solo una COMPLESSIONE CEREBRALE, ti prego di cambiare religione e di cercartene una POLITICAMENTE CORRETTA e senza un Messia che gridi IPOCRITI RAZZA DI VIPERE MEGLIO UNA MACINA AL COLLO VOI SIETE IN GRANDE ERRORE!

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  14. Caro Udatorbas,
    vorrei tanto che si trattasse solo di complessione cerebrale diversa, ma il soprannome Luxuria è un programma di vita che si è dato liberamente il soggetto medesimo.
    In linea teorica alcuni suoi richiami alla prudenza sono accettabili, ma nella pratica non funziona così.
    Forse lei non ha mai sentito in televisione, nelle interviste, nei dibattiti i proclami ideologici di Luxuria a difesa della sua condotta (non della sua situazione cerebrale), gli inviti alla trasgressione e le irrisioni della religione cattolica da lei esplicitamente rifiutata.
    Non consta a nessuno dei lettori che il Sig. Vladimiro si sia recentemente convertito dopo l'abiura, perciò il gesto della sua Comunione alla Messa di don Gallo, ha tutto il sapore di una sfida polemica, oltre che di comprensibile solidarietà alle idee del defunto.
    Va bene non giudicare per non essere giudicati, ma non è neppure sensato arrampicarsi sugli specchi per trovare giustificazioni peregrine a discapito della Verità.

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  15. E' palese l'impegno sociale (basta andare sul suo vomitevole blog che è in linea oggi, lo era un mese fa e lo era pure durante il funerale di don pollo) dell'onorevole guadagno vladimiro alias luxuria per questioncine tipo:

    Diritto all'aborto, diritto al matrimonio omosessuale, pubblicità alle iniziative tipiche del mondo gay, ovvero spettacoli vomitevoli ed offensivi della pubblica decenza, e che offrono scandalo pubblico, quali gay pride e compagnia bella, difesa delle iniziative delle "colleghe" femen famose per i loro sacrilegi in chiesa ed "iniziative culturali" a zinne al vento davanti ai vescovi, e così via.

    Tale impegno pubblico rappresenta sic et simpliciter peccato mortale pubblico e manifesto
    contro il sesto comandamento che nella formula catechistica (qui abbiamo i tifosi del catechismo ahahahahah) recita:
    "Non commettere atti impuri" e come certo saprete i peccati si possono compiere in opere, ma anche in parole, pensieri ed omissioni, in forma pubblica e privata, ovvero per il diritto canonico "in foro esterno o interno".

    Luxuria, da anni propugna pensieri ed iniziative assolutamente contrarie alla dottrina cattolica,
    e lo fa pubblicamente, basta ripeto leggere qualche suo nauseabondo saggio, o andare sul
    suddetto suo blog indegno.

    L'offesa della morale ed il pubblico scandalo a prescindere da ciò che fa nei suoi appartamenti questo povero degenerato invertito ed auto-mutilato, si riscontra proprio nella sua attività primaria, nota a tutti, continuativa da anni ed anni e mai abiurata o rinnegata, anzi perorata con costante pervicacia ed ostinazione, nonostante sa benissimo che quello che fa è contrario alla retta dottrina.

    Agisce quindi in piena avvertenza di peccato, deliberato consenso al peccato, e su questioni di materia grave come sono sempre quelle riguardo il sesto comandamento, ergo: PECCATO MORTALE PUBBLICO E MANIFESTO!!!!!!

    Venire a raccontare la barzelletta secondo cui
    mister travesta è uno che vive cristianente o peggio che siccome non si sa come vive nel privato bisogna comunque comunicarlo è solo esempio tipico di ipocrisia farisaica.
    Voi squallidi buonisti vaticanosecondisti ideologizzati siete i veri sepolcri imbiancati. Voi venite sul blog a riprendere condannare chi dice si si e no no, con la vostra misericordia in svendita.
    Voi siete i veri ciechi, voi siete quelli che hanno il trave nell'occhio e si lamentano della pagliuzza altrui.

    Il povero degenerato che andate difendendo
    non è affatto peccatore pubblico per quello che fa in casa sua privatamente, lo è per quello che fa e dice pubblicamente e da anni e voi
    col il vostro buonismo maligno, condannate voi e quelli come il travesta che insistono nel loro squallido ed osceno peccato perchè non possono ricevere la carità della correzione e della ammonizione fraterna.

    Mentre voi continuate questa difesa dell'indifendibile e collaborate alla diffusione di questi sordidi e nefasti comportamenti, io prego l'Immacolata per il Cardinale Bagnasco, perchè se ha agito con piena intenzione, sapendo quello che faceva, si ravveda e si penta dello scandalo che ha provocato e chieda perdono al Re dei Re insultato dalla sua azione inqualificabile.

    A voi invece ipocriti e farisei del sinedrio
    modernista dico: pentitevi perchè sapete benissimo anche voi che il travestito capo
    è un pubblico peccatore e nonostante ciò lo difendete non per carità o convincimento sincero ma perchè così potete parlare male della feccia tradizionalista oscurantista, reazionaria e retrogada. Vi dico solo una cosa: fate pena!

    Bertoldo

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    1. Pio XII (Mystici Corporis): "Aborriscano quindi tutti il peccato, con il qua le vengono macchiate le mistiche membra del Redentore; ma chi dopo aver miseramente mancato, non si rende con la propria ostinatezza indegno della comunione dei fedeli, sia ricevuto con sommo amore, e in lui si ravvisi con carità fattiva un membro infermo di Gesù Cristo. È infatti preferibile, come avverte il Vescovo d’Ippona, "essere risanati nella compagine della Chiesa, anziché esser tagliati dal suo corpo a guisa di membra inguaribili" (August. Epist., CLVII, 3, 22; Migne, P. L., XXIII, 686). "Finché una parte aderisce al corpo, la sua guarigione non è disperata; ciò che invece fu reciso, non può né curarsi né guarirsi" (August. Serm., CXXXVII, 1; Migne, P. L., XXXVIII, 754)". Fraternamente sono io che mi permetto di ammonirti: non giudicare e non sarai giudicato, ma afferma cristianamente la Verità. Il miglior servizio che Le rendi è l'esercizio delle virtù, non del vizio dell'Ira.

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    2. L'ira per zelum (che perfettamente identifica S. Tommaso nella Summa) non è affatto vizio ma esercizio della virtù cardinale della giustizia che conduce allo sdegno per il peccato e dà il vigore per opporsi al medesimo.

      Io non giudico l'uomo ma mi sdegno e rifiuto il peccato che commette e proprio in questo servo la Verità e disprezzo l'ipocrisia del falsobuonismo colpevole mendace ed omissivo.

      Ripeto che luxuria è pubblico peccatore oggi e lo era durante le esequie del gallo perchè
      in parole ed opere dando scandalo e offesa al buon costume e rinnegando la dottrina cattolica con scritti e mezzi di comunicazione di massa attivi durante la stessa celebrazione propugnava pubblicamente licenziose ideologie sordide e travianti.

      Quello che fa costui in privato non c'entra niente e non me ne interesso anche perchè il solo pensarci mi ripugna.

      La ragione per cui era necessario negare a costui la comunione è il suo stato di
      pubblico peccatore e non altro.

      Rileggiti quindi il tuo stesso post e fai ammenda della tua ostinatezza fratello mio.

      Bertoldo

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  16. Ma che cosa ne sapeva Bagnasco che quello era Luxuria???? E se anche l'avesse saputo, che cosa avrebbe dovuto fare? Rifiutarsi di dargli la comunione? Tale reazione non sarebbe stata compresa e il fatto avrebbe avuto una risonanza a livello internazionale. Inoltre che ne poteva sapere Bagnasco se quell'uomo era in stato di peccato mortale o no?? Pochi minuti prima avrebbe potuto confessarsi (cosa difficile, ma nulla è impossibile a Dio).
    Per quanto riguarda Don Gallo: avrà avuto i suoi grandi peccati e avrà anche fatto i suoi errori, ma chi siamo noi per giudicarlo????
    LA SUPERBIA E' LA RADICE DI TUTTI I PECCATI, STIAMONE ALLA LARGA!!!!!

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  17. Continuo a dire che io NON difendo Luxuria, le cui posizioni ideologiche, come ho ripetuto ovunque nei miei commenti, NON approvo minimamente. Tuttavia voi continuate a fare pasticci retorici perseverando a confondere errante ed errore: io non so SE il/la suddetto/a sia o meno in comunione con la Chiesa, dico solo che A PRIORI non è possibile giudicare un travestito o un omosessuale convivente SOLO in quanto tale. In questo affermo esattamente quello che sostiene la Chiesa, la quale almeno dal 1975 (PERSONA HUMANA) dice queste stesse cose, ribadendo che non si può affermare che gli atti siano moralmente accettabili, ma che essi possono, in alcuni casi, essere giustificati (peraltro lo fece con una formula apparentemente schizofrenica): "Ai nostri giorni, contro l’insegnamento costante del magistero e il senso morale del popolo cristiano, alcuni, fondandosi su osservazioni di ordine psicologico, hanno cominciato a giudicare con indulgenza, anzi a scusare del tutto, le relazioni omosessuali presso certi soggetti. Essi distinguono - E SEMBRA NON SENZA MOTIVO - tra gli omosessuali la cui tendenza, derivando da falsa educazione, da mancanza di evoluzione sessuale normale, da abitudine contratta, da cattivi esempi o da altre cause analoghe, è transitoria o, almeno, non incurabile, e gli omosessuali che sono definitivamente tali per una specie di istinto innato o di costituzione patologica, giudicata incurabile.

    Ora, per ciò che riguarda i soggetti di questa seconda categoria, alcuni concludono che la loro tendenza è a tal punto naturale da dover ritenere che essa giustifichi, in loro, relazioni omosessuali in una sincera comunione di vita e di amore, ANALOGA AL MATRIMONIO, in quanto essi si sentono incapaci di sopportare una vita solitaria. [!!!!!!!!!]

    Certo, nell'azione pastorale, questi omosessuali devono essere accolti con comprensione e sostenuti nella speranza di superare le loro difficoltà personali e il loro disadattamento sociale. La loro colpevolezza sarà giudicata con prudenza; ma non può essere usato nessun metodo pastorale che, ritenendo questi atti conformi alla condizione di quelle persone, accordi loro una giustificazione morale. Secondo l'ordine morale oggettivo, le relazioni omosessuali sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile. Esse sono condannate nella sacra Scrittura come gravi depravazioni e presentate, anzi, come la funesta conseguenza di un rifiuto di Dio. Questo giudizio della Scrittura NON permette di concludere che tutti coloro, i quali soffrono di questa anomalia, ne siano personalmente responsabili, ma esso attesta che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati e che, in nessun caso, possono ricevere una qualche approvazione"
    Mi pare che il Magistero sia chiarissimo, ieri più di oggi, nonostante la scrittura talora pessima di questi documenti.

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    Risposte
    1. Se non approvi le posizioni ideologiche di Luxuria e come te non può approvarle chi si trovasse a comunicarlo, allora in conseguenza a tali pertinaci ideologie viziate e scandalose propugnate a mezzo scritti ed altri mezzi di comunicazione di massa anche durante la stessa comunione, non puoi neppure ammettere che costui perdurando il suo pubblico peccato noto continuativo e manifesto contro la morale ed il buon costume, possa accedere alla comunione.

      Se non approvi ti comporti di conseguenza, se invece lo comunichi agisci in modo palesemente contraddittorio e incompatibile con le dirimenze specifiche del magistero riguardo
      la somministrazione delle Sacre Specie.

      Ribadisco per l'ennesima volta che la sua condotta privata non c'entra per niente.

      Infine rimarco (sarebbe bene avere riferimenti precisi in tal senso) che chi giustifichi, pubblicamente (e peggio concretizzi) relazioni carnali omosessuali anche in una sincera comunione di vita e di amore, equiparando in analogia la una pur sincera comunione di vita ed amore al matrimonio, (vuoi anche per una incapacità alla sopportazione di una vita solitaria), afferma in fatto e diritto una eresia assoluta e incorre nelle pene canoniche oltre che essere in peccato mortale e va denunciato al proprio ordinario competente perchè per costui è d'obbligo l'irrogazione della giusta pena di ravvedimento in foro esterno (finanche censura, sospensione, interdetto, scomunica e persino riduzione allo stato laicale se ordinato).

      Se tu sei tra questi sbrigati a rivolgerti al tuo confessore.

      Bertoldo

      Elimina
  18. Sostenere che Bagnasco non conosceva luxuria è come sostenere che non conosceva neppure il gallo e che era lì a celebrare un funerale tanto per fare qualche cosa.

    Di don pollo non giudichiamo l'anima (ci ha già pensato Nostro Signore) giudichiamo i peccati abominevoli.

    Un sacerdote o diacono o vescovo o cardinale non è che possono ma DEBBONO negare la comunione a chi è in stato di peccato mortale pubblico e manifesto o comunque in fondato e severo sospetto che lo sia.

    La superbia è quella con cui il travestito capo si è permsso di presentarsi all'altare da pubblico peccatore, macchiandosi di sacrilegio e sommando peccato a peccato con la collaborazione del cardinale che presiede la CEI.

    Voi invece buonisti della misericordia da trivio
    continuate a voler dare le perle ai porci e poi vi dite seguaci di Cristo.

    Fate pietà!

    Bertoldo

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  19. Continuo a dire che i bei discorsi astratti non si possono applicare al Sig. Vladimiro Guadagno dal momento che:
    1) Egli fa della sua condizione una vera e propria bandiera.
    2) Ha rifiutato pubblicamente fin dall'adolescenza la fede cattolica.
    Pensare che nel foro interno egli la pensi diversamente, significherebbe attribuirgli un'altra negatività: la schizofrenia. Ma non penso che egli (ella) la accetterebbe come scusante.
    Il problema però è nostro, di noi credenti. Abbiamo l'obbligo, non di condannare le persone, ma di darci un giudizio sincero e deciso sui fatti a testimonianza della Verità, anche per non indurre in facili errori o compromessi i deboli.

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  20. NON ABBIAMO BISOGNO DEI LEFEBVRIANI PER GIUDICARE L'ACCADUTO: PENSASSERO AL DANNO CHE STANNO DANDO AL CORPO MISTICO DELLA CHIESA. LORO NON SI PREOCCUPANO DI LUXURIA O DON GALLO. DEVONO ATTACCARE IL CARD. BAGNASCO E DIRE CHE LA CHIESA POSTCONCILIARE E' CATTIVA. SEPOLCRI IMBIANCATI! VERGOGNA!

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    1. è più dannoso Bagnasco o i lefebvriani?

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  21. Sottoscrivo e approvo il comunicato che apprezzo in ogni parola.
    Sarei felice se i vescovi cattolici si esprimessero in modo simile anzichè sonnecchiare
    Lorenzo Serravalle

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  22. Siate più concilianti ed accoglienti...basta con l'inquisizione!

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    1. Siate più coerenti e fermi e giusti e forti, basta con l'ipocrisia e la sodomia
      a scapito persino del Santissimo Sacramento.

      Tutti sono redenti ma non tutti si salvano.

      La Carità stà nel portare il peccatore redento (da Cristo) a convertirsi e salvarsi (in Cristo)
      e per ottenere questo è necessario ammonire i peccatori e non gettare le perle ai porci.

      Facendo mancare reprimenda e correzione a chi sbaglia
      si favorisce la sua perdizione e non la sua salvezza.

      -------------

      Seconda Lettera di Giovanni 1,8-11:

      "Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse.
      ------------------

      ..altro che accogliere e conciliare, ma per molti la Sacra Scrittura e solo una "traccia" no ???

      ...continuate così e la chiesa sarà presto ridotta ad un circo dove il biglietto è gratis... e i preti ridotti al rango di imbonitori con pastorale enfasi e bardati come saltimbanchi grideranno:

      ...venghino signori venghino e alla vostra destra al posto di quel vecchio confessionale marcio
      potete ammirare la foca ammaestrata e la donna barbuta (e quella a genova già c'è)....


      Bertoldo

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  23. può darsi che Bagnasco e don Gallo abbiano peccato, ma loro non hanno mai tradito la vera Chiesa perchè sono sempre rimasti in comunione e obbedienza con il Papa e non come la FSSPX che vuole che sia il Papa ad essere in comunione con loro. Che gli apostati pensino a loro stessi e ai loro peccati.
    Genuensis

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    1. I peccati mortali portano tutti all'inferno.
      Può darsi che mons. levefre sia in paradiso
      e don gallo all'inferno, o crede forse di poter decidere lei?

      Chi profana il Corpo di Cristo o è scomunicato latae sententiae per altro reato è forse migliore
      di chi non obbedisce al Papa e viene scomunicato pubblicamente (scomunica per altro annullata)?

      Lei sa ad esempio che chi compie o collabora all'aborto è scomunicato se l'aborto si realizza?

      Lei sa che don gallo ha personalmente aiutato ad abortire molte prostitute come da lui stesso dichiarato e si è sempre dichiarato favorevole alla pillola abortiva? Lei sa che il reato di profanazione dell'eucarestia (che compie anche chi la da a chi non può riceverla) comporta la scomunica?

      Chi ha tradito cosa allora?

      Sveglia.

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    2. DON GALLO IN COMUNIONE COL PAPA....HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHANAHANAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH...

      I PAPI NEI SECOLI HANNO SEMPRE DIFESO ABORTO E TRAVESTITISMO.....MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.....

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  24. Bertoldo Lei è un mito!!

    Grazie infinite per le sue chiarissime parole che sottoscrivo tout court!!!

    Quanto all'anonimuccio delle 14.46 voglio solo dire che la VERGOGNA se la deve stampare in fronte per le C...E che ha scritto!!!

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  25. Il Sugnore accoglie tutti ed ama tutti i suoi figli, anche i più peccatori,, la Chiesa fatta di uomini condanna e giudica inesorabilmente e allontana chi avrebbe bisogno di essere accolto.................

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  26. rettifico il Signore.....

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  27. Mi auguro che non siano solo i lefebvriani a reagire contro questo indegno funerale, ma un largo numero di cattolici sani, non ancora deviati nella fede e nella morale. Altrimenti vorrebbe dire che è sopravvissuto solo il piccolo resto d'Israele, il "pusillus grex" e la fine dei tempi è prossima...

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  28. Luxuria è buddista... e credo che questo sia sufficiente per non dare al signor Guadagno il Corpro di Nostro Signore:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/luxuria-salvata-buddismo-decise-non-cambiare-sesso-902844.html

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  29. Quanta ipocrisia, quanta ignoranza teologica sapete, questo prete e tutti voi siete nella galera ideologica di una chiesa troppo ideolocizzata. Don Gallo era un santo, oggi i santi sono cosi'! Sapete non era fascista come voi, era profetico, vero era radicalmente umano ed obbediva alla verita' che non si deve condannare nessuno in nome di Dio, che non si devono discriminare le donne nella chiesa, che non si devono ossessionare i gay, che siamo tutti uguali, che le dittature fanno schifo , che i ricchi debbono calmarsi perche' i poveri non vedono alcuna giustizia sociale e dunque nessuna democrazia. Don Gallo era un uomo illuminato ddalla luce dello spirito, avrebbe detto a voi fascisti bacchettoni di restare umani. L' umanita' uno o ce la ha o non ce la ha, Don Gallo la aveva, era uomo evangelico.

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    1. Vergognati marrano che non sei altro.
      Gallo era complice in omicidio di innocenti...scherziamo?
      SMETTIAMOLA DI COSTRUIRCI UN DIO SU MISURA CHE NON DOA FASTIDIO E MI LASCI FARE I MIEI PORCI COMODI...BASTA TENTARE LA MISERICORDIA DEL SIGNORE.

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione