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martedì 16 aprile 2013

S. Messa in rito tridentino a Hong Kong (Cina) celebrata dal Card. Zen (2006)

Video della celebrazione della
SANTA MESSA PONTIFICALE al faldistorio
del S. Em.za Rev.ma il Sig. Card. Ki-Kiun Zen
secondo la forma straordinaria del Rito Romano.
Cappella cattolica a Hong Kong - CINA
il 1° aprile 2006




Sulla celebrazione in cinese della S. Messa antica, si può vedere QUI sul Messalino antico in cinese
QUI invece qualche notizia sulla S. Messa in cinese a Firenze per il S. Natale 2009
Il Card. Zen (intrepido Arcivescovo di Hong Kong; si veda qui la sua lotta contro il regime comunista) ha celebrato altre volte secondo il messale del 1962, e qui un'ultima volta prima di prendere congedo dal suo incarico (21 aprile 2009)

12 commenti:

  1. http://fidesetforma.blogspot.it/2013/04/quei-testardi-stolti-e-lenti-di-cuore.html

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  2. http://it.radiovaticana.va/news/2013/04/16/il_papa:_concilio,_opera_dello_spirito_santo,_ma_c%C3%A8_chi_vuole_andar/it1-683211

    Il Papa: Concilio, opera dello Spirito Santo, ma c'è chi vuole andare indietro. Messa dedicata a Benedetto XVI



    Lo Spirito Santo spinge le persone e la Chiesa stessa ad andare avanti ma noi opponiamo resistenza e non vogliamo cambiare: è quanto ha affermato il Papa stamani durante la Messa presieduta nella Cappellina di Casa Santa Marta, alla presenza di alcuni dipendenti del Governatorato. Hanno concelebrato il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, e il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal. Ce ne parla Sergio Centofanti:

    Oggi è il compleanno di Benedetto XVI, compie 86 anni, e Papa Francesco lo ricorda all’inizio della Messa:

    “Offriamo la Messa per lui, perché il Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione”.

    Nell’omelia commenta la prima lettura del giorno: ci parla del martirio di Santo Stefano che prima di essere lapidato annuncia la Risurrezione di Cristo, ammonendo i presenti con parole forti: “Testardi! Voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo”. Stefano ricorda quanti hanno perseguitato i profeti e dopo averli uccisi gli hanno costruito “una bella tomba” e solo dopo li hanno venerati. Anche Gesù – osserva il Papa – rimprovera i discepoli di Emmaus: “Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!”. “Sempre, anche tra noi” – rileva il Pontefice – “c’è quella resistenza allo Spirito Santo”:

    “Per dirlo chiaramente: lo Spirito Santo ci dà fastidio. Perché ci muove, ci fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti. E noi siamo come Pietro nella Trasfigurazione: ‘Ah, che bello stare così, tutti insieme!’ … ma che non ci dia fastidio. Vogliamo che lo Spirito Santo si assopisca … vogliamo addomesticare lo Spirito Santo. E quello non va. Perché Lui è Dio e Lui è quel vento che va e viene e tu non sai da dove. E’ la forza di Dio, è quello che ci dà la consolazione e la forza per andare avanti. Ma: andare avanti! E questo da fastidio. La comodità è più bella”.

    Oggi – ha proseguito il Papa – sembra che “siamo tutti contenti” per la presenza dello Spirito Santo, ma “non è vero. Questa tentazione ancora è di oggi. Un solo esempio: pensiamo al Concilio”:

    “Il Concilio è stato un’opera bella dello Spirito Santo. Pensate a Papa Giovanni: sembrava un parroco buono e lui è stato obbediente allo Spirito Santo e ha fatto quello. Ma dopo 50 anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? In quella continuità della crescita della Chiesa che è stato il Concilio? No. Festeggiamo questo anniversario, facciamo un monumento, ma che non dia fastidio. Non vogliamo cambiare. Di più: ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore”.

    Succede lo stesso – aggiunge il Papa – “anche nella nostra vita personale”: infatti, “lo Spirito ci spinge a prendere una strada più evangelica”, ma noi resistiamo. Questa l’esortazione finale: “non opporre resistenza allo Spirito Santo. E’ lo Spirito che ci fa liberi, con quella libertà di Gesù, con quella libertà dei figli di Dio!”:

    “Non opporre resistenza allo Spirito Santo: è questa la grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilità allo Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. La grazia della docilità allo Spirito Santo. Così sia”.



    Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/04/16/il_papa:_concilio,_opera_dello_spirito_santo,_ma_c%C3%A8_chi_vuole_andar/it1-683211
    del sito Radio Vaticana

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  3. Ma non potevano fare questo Papa...?

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    1. Sarà un santo vescovo, ma lo vuole Papa solo per il tridentino? Meno male che lo Spirito Santo è sempre all'opera.

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    2. E' quel "solo" che fa intendere la sua incapacità di capire la grandezza della Santa Messa.
      Non metto in dubbio che lo Spirito Santo sia sempre all'opera ma mi rendo conto che tante volte l'uomo, con la sua libertà, non segue lo Spirito Santo e col suo orgoglio pensa di fare da sè mettendosi al centro, e "versum populum".

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    3. Dimmi una cosa, Anonimo delle 08:39... Gesù Sacramentato è lo stesso o no, in ambo le forme dell'unica liturgia romana?

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  4. La Chiesa in Cina, a causa della persecuzione comunista è rimasta isolata per decenni e ha conosciuto poco della riforma liturgica. Tutto qui. Ma di cosa stiamo a parlare? Di un cardinale che celebra tridentino? E allora? Dov'è il problema? Credete che direbbe che il Novus Ordo è d'argento e il Tridentino è d'oro? Non c'è lo stesso Gesù nell'Ostia, in entrambe le forme?

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    1. Il problema non è Novus o Vetus Ordo.
      Come insegna Benedetto XVI stiamo parlando di due forme dello stesso rito.
      Però è innegabile che dopo il Concilio il Novus Ordo è stato brandito ideologicamente come un grimaldello per far passare abusi liturgici e sciocchezze offensive come "diritto dei fedeli a capire e a partecipare attivamente", e gli scempi sono sotto gli occhi di tutti.
      Altari distrutti, l'abbandono del latino, la comunione sulle mani, l'abbandono del gregoriano, l'introduzione di canzonette,battiti di mani, balletti liturgici e tamburelli sono il prodotto, certamente di una visione sbagliata, ma comunque di una visione post-conciliare che ha avuto il suo centro nel Novus Ordo.
      Vedere un cardinale, per di più di una regione del mondo che quotidianamente offre martiri, celebrare la Messa Gregoriana non può che far gioire!
      Se non capiamo, come insegna Benedetto XVI, che le due forme possono coesistere e devono arricchirsi vicendevolmente in modo da integrarsi allora purtroppo restiamo sempre arroccati su posizioni ideologiche contrapposte che fanno il male della Chiesa e producono solo frutti di odio.
      Certamente, poichè il Novus Ordo discende dal Vetus Ordo, e visti tutti gli scempi degli ultimi 50 anni, è il Novus che deve fare i maggiori sforzi per arricchirsi osservando la sacralità del suo predecessore. Senza tralasciare il fatto che anche il Vetus può essere "migliorato" perchè la possibilità di ascoltare le letture nella lingua corrente può essere di aiuto a molti. Bisogna essere onesti.

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    2. Non mi sembra che ci siano dappertutto scempi. Ho visto preti celebrare il tridentino male e preti celebrare il Novus Ordo in maniera più degna e raccolta dei primi...

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  5. Se papa Benedetto si fosse imposto con autorità non saremmo in questo stato deplorevole .
    Ha il merito di aver ripristinato la Messa Romana antica ma poi ha lasciato i fedeli in balia delle onde e dei capricci dei vescovi. Siam stati abbandonati come i naufraghi della zattera sdella Medusa di Gericault. Lui stesso è rimasto vittima degli intrighi della sua miserabile corte e come Ludovico I di Baviera non è riuscito a sottrarsi all'influenza della sua Lola Montez(Bertone). Non è riuscito a liberarsene né ad imporlo agli altri: il risultato è sotto gli occhi di tutti!
    Oh quanto importa in qual tempo viva anche il migliore degli uomini:lui si è fidato degli italiani, come sempre... falsi e traditori!

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    1. Chissà come si sarà pentito Benedetto XVI di aver liberalizzato il Vetus Ordo...
      Ha capito dopo con chi aveva a che fare...
      Con i lefebvriani tutto fallito.
      Non poteva essere altrimenti. E adesso a chi si appigliano questi quattro pseudotradizionalisti idolatri sede e magistero vacantisti?
      Almeno gli Ebrei erano un popolo. Loro sono solo un gruppetto di dura cervice. Meglio così.

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