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venerdì 8 febbraio 2013

Vita Pastorale : accompagnare il canto con il battito delle mani ( ? )


“Vita Pastorale2 (mensile per operatori pastorali) , 2 febbraio 2013. 
Pagina 12 : “Ci scrivono”. 
Accompagnare il canto con il battito delle mani .
 
Domanda: Dal punto di vista normativo e liturgico, è possibile accompagnare il canto con il battito delle mani durante la celebrazione eucaristica?
Nelle messe per gruppi particolari e, quindi, nelle messe non parrocchiali, il sacerdote può adattarsi al movimento battendo le mani durante la celebrazione eucaristica per accompagnare il canto? 
Non sarebbe opportuno che gli organi competenti della Chiesa vegliassero molto di più sulla osservanza delle norme liturgiche e canoniche da parte dei presbiteri? 
don … 

 Risponde don Antonio Parisi. 

Una prima osservazione di fondo: la liturgia ha i propri gesti, segni, posture, movimenti; realtà che la riforma liturgica del Vaticano II e i successivi interventi magisteriali hanno purificato e resi più comprensibili all'uomo d'oggi. Inventarsi e ricercare altri gesti non è opportuno e sinceramente non se ne avverte il bisogno. 
Ancora una precisazione importante: stiamo attenti a non trasformare le nostre liturgie in spettacoli fascinosi e fantasiosi. 
Purtroppo la vita, molte volte, è trasformata in spettacolo e in esteriorità; facciamo fatica a entrare in noi stessi e coniugare più l'essere che l'apparire. 
Tutto è mostrato su un palcoscenico, anche i sentimenti più intimi e personali. 
Nella liturgia noi ci opponiamo a tutto questo: al chiasso contrapponiamo il silenzio; contrastiamo la fretta con la calma; contestiamo il dio denaro con l'offerta gratuita del nostro tempo e del nostro servizio ministeriale. Insomma la liturgia è il luogo in cui l'uomo si oppone e contesta il mondo superficiale, arrabbiato, effimero, esteriore. 
Quindi - e vengo alla risposta - nella liturgia dobbiamo eliminare un attivismo superficiale e privo di senso. 
Battere le mani per sottolineare un ritmo musicale non ha alcun significato né liturgico né tantomeno musicale. 
E' un atteggiamento che induce allo spettacolare e a un coinvolgimento puramente esteriore della persona. 
Si potrebbe, in alcune circostanze, ( Ecco qua ! Dove sta scritto che " si potrebbe in alcune circostanze " ? Da decenni furbescamente con la scusa di " alcune circostanze " , propagate dalle riviste  per il clero, sono stati distrutti e girati gli Altari; è stata imposta  la Comunione nelle mani e tutte le altre mostruosità che hanno stritolato la feconda e salvifica devozione del popolo di Dio N.d.R. ) concedere il battimani durante alcune celebrazioni con i bambini ( la parte più importante del popolo santo di Dio che andrebbe educata al rispetto verso il Sacro com'è sempre avvenuto ! N.d.R.) , ma senza esagerazioni. 
Che il sacerdote poi, venga coinvolto anche lui in battimani, lo trovo poco conveniente e sinceramente fuori luogo. 
Le norme si trovano nell’Ordinamento generale del Messale Romano (2004); al numero 42 così è scritto: «I gesti e l'atteggiamento del corpo sia del sacerdote, del diacono e dei ministri, sia del popolo devono tendere a far sì che tutta la celebrazione risplenda per decoro e per nobile semplicità, che si colga il vero e pieno significato delle sue diverse parti e si favorisca la partecipazione di tutti. 
Si dovrà prestare attenzione affinché le norme, stabilite da questo Ordinamento generale e dalla prassi secolare del rito romano, contribuiscano al bene spirituale comune del popolo di Dio, più che al gusto personale o all'arbitrio». 
Si comprende bene allora la preoccupazione della Chiesa di evitare un rito arbitrario o un "fai da te" rischioso e infantile. 
Purtroppo dobbiamo lamentare non poche volte la mancanza di formazione di alcuni presbiteri e una loro falsa concezione nel pretendere una partecipazione a tutti i costi; invece la nobile semplicità della celebrazione dovrebbe essere punto di arrivo del nostro servizio ministeriale.°°° 

 " SI POTREBBE IN ALCUNE CIRCOSTANZE " :
Piccola Galleria degli Orrori 




















( Dell'ultima foto va segnalato, doverosamente, il nome del  fotografo Emiliano GRILLOTTI © 17 Maggio 2011. . QUI  )

5 commenti:

  1. Secpndo me ha ragione Parisi,
    il battimano non e' consono alla liturgia, in circostanze particolari, come la messa dei bambini, si potrebbe concedere il battimani.
    Le foto pubblicate, non riguardano i bambini, quindi e' un atteggiamento censurabile.
    La galleria drgli orrori non riguardano i bambini, quindi non rientrano in "quelle alcune circostanze" e non riguarda il battimani, ma sono veri e propri abusi che andrebbero censurati.

    Proprio come denuncia Parisi.
    Cerchiamo di essere onesti.

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  2. Chi sono? i soliti idioti? carlo maria pg

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  3. Oddio tanti orrori tutti in una volta! Abbiate pietà!

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    1. Qualcuno ha avuto pietà degli atroci patimenti inflitti a Nostro Signore sulla Croce oppure di quelli che i Martiri innocenti hanno dovuto sopportare per amore e per fedeltà a Cristo ?
      Il battimano "concesso" ai bambini da don Parisi ( uomo giusto per tutte le stagioni ) è in realà uno schiaffo in Volto a Nostro Signore Gesù Cristo !
      Salviamo i nostri bambini dalle boiate parisiane e kikkiane : la Fede ce ne sarà grata !
      Un frate

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  4. Secondo me alla base di tutto c'è una rinnovata concezione del silenzio che non è più il "religioso silenzio". A mio avviso è stato un errore aprire le porte della chiesa a letture, concerti e manifestazioni in cui la vanità prende il sopravvento sul resto: dunque questa diventa la cifra stilistica del cattolico… sarà capitato a tutti di pentirsi per aver detto una parola fuori posto: da liceale mi è capitato durante il maggio dei monumenti e ancora me ne vergogno! Si è perso l’amore e il rispetto per la liturgia… noto che anche noi cattolici alle volte fatichiamo a entrare in relazione con chi non ha il dono della fede e idealmente si pone all’esterno dello spazio sacro. Che dire? Semplicemente non lo avvertiamo! Quello che pensano gli altri è altrettanto importante! Recuperare l’amore per la liturgia ci renderà molto più umili perché un fiore reciso in chiesa, a maggior ragione, dovrebbe conservare le sue caratteristiche, l’essenzialità della purezza che viene offerta… invece molto spesso si tende a spettacolarizzare un simbolo che racconta il senso del nostro stare su questa terra.
    Un caro saluto,
    Rossella

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