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lunedì 18 febbraio 2013

Lettera ai Signori Cardinali, elettori del conclave 2013 (S. Alfonso Maria de Liguori, 1775)

Tornielli ha  pubblicato la lettera che il cardinale Castelli chiese al suo amico, il vescovo Sant'Alfonso Maria de Liguori, da indirizzare agli elettori del conclave del 1775 alla morte di Papa Clemente XIV (conclave che elesse Pio VI).   (La lettera si trova sul sito dedicato a S. Alfonso M. de Liguori).
Quanta attualità!  Che sante parole! 
Noi la rivolgiamo, pari pari, agli elettori del conclave del 2013, poichè sembra fare da eco all'omelia di Benedetto XVI di mercoledì delle ceneri e al discorso ai parroci romani. 
 (Sottolineature nostre).
Roberto

«Amico mio e Signore, circa il sentimento che si desidera da me intorno agli affari presenti della Chiesa e circa l’elezione del Papa che sentimento voglio dar io miserabile ignorante, e di tanto poco spirito qual sono?
Dico solo che vi bisognano orazioni e grandi orazioni, mentre, per sollevare la Chiesa dallo stato di rilassamento e confusione in cui si trovano universalmente tutti i ceti, non può darvi rimedio tutta la scienza e prudenza umana, ma vi bisogna il braccio onnipotente di Dio.
Tra’ vescovi, pochi sono quelli che hanno vero zelo delle anime. Le comunità religiose quasi tutte, e senza quasi, sono rilassate; poiché nelle religioni, nella presente confusione delle cose, L’osservanza è mancata e l’ubbidienza è perduta.

Nel clero secolare vi è di peggio: onde vi è necessità precisa di una riforma generale per tutti gli ecclesiastici, per indi dar riparo alla grande corruzione de’ costumi, che vi è ne’ secolari.
E perciò bisogna pregar Gesù Cristo che ci dia un Capo della Chiesa, il quale, più che di dottrina e di prudenza umana, sia dotato di spirito e di zelo per l’onore di Dio, e sia totalmente distaccato da ogni partito e rispetto umano; perché se mai, per nostra disgrazia, succede un Papa che non ha solamente la gloria di Dio avanti gli occhi, il Signore poco l’assisterà, e le cose, come stanno nelle presenti circostanze, andranno di male in peggio. Sicché le orazioni possono dar rimedio a tanto male, con ottenere da Dio che egli vi metta la sua mano e dia riparo…
Aggiungo: Amico, anch’io desidererei, come V. S. Ill.ma, vedere riformati tanti sconcerti presenti; e sappia che su questa materia mi girano mille pensieri nella mente, che bramerei di farli noti a tutti; ma rimirando poi la mia meschinità, non ho animo di farli comparire in pubblico, per non parere ch’io volessi riformare il mondo. Le partecipo non però con confidenza, per mio sfogo, i miei desideri.

Bramerei primieramente che il Papa venturo (giacché ora mancano molti Cardinali che si han da provvedere) scegliesse, fra quelli che gli verranno proposti, i più dotti e zelanti del bene della Chiesa, ed intimasse preventivamente a’ Principi, nella prima lettera in cui darà loro parte della sua esaltazione, che, quando gli domanderanno il Cardinalato per qualche loro favorito, non gli proponessero se non soggetti di provata pietà e dottrina; perché altrimenti non potrà ammetterli in buona coscienza.

Bramerei inoltre che usasse fortezza in negare più benefizi a coloro che stanno già provveduti de’ beni della Chiesa, per quanto basta al loro mantenimento secondo quel che conviene al loro stato. Ed in ciò si usasse tutta la fortezza avverso gl’impegni che s’affacciano.
Bramerei, di più, che s’impedisse il lusso nei prelati, e perciò si determinasse per tutti (altrimenti a niente si rimedierà) si determinasse, dico, il numero della gente di servizio, giusta ciò che compete a ciascun ceto de’ prelati: tanti camerieri e non più; tanti servitori e non più; tanti cavalli e non più; per non dare più a parlare agli eretici. Di più, che si usasse maggior diligenza nel conferire i benefizi solamente a coloro che han servito la Chiesa, non già alle persone particolari.

Sede vacante, 1774-1775. Camerlengo Cardinale Carlo Rezzonico
Di più, che si usasse tutta la diligenza nell’eleggere i vescovi (da’ quali principalmente dipende il culto divino e la salute dell’anime) con prendersi da più parti le informazioni della loro buona vita e dottrina necessaria a governare le diocesi; e che, anche per quelli che siedono nelle loro chiese, si esigesse da’ metropolitani e da altri, segretamente, la notizia di quei vescovi, che poco attendono al bene delle lor pecorelle.
Bramerei ancora che si facesse intendere da per tutto che i vescovi trascurati, e che difettano o nella residenza o nel lusso della gente che tengono al loro servizio, o nelle soverchie spese di arredi, conviti e simili, saranno puniti colla sospensione o con mandar vicari apostolici a riparare i loro difetti; con darne l’esempio da quando in quando, secondo bisogna.

Ogni esempio di questa sorta farebbe stare attenti a moderarsi tutti gli altri prelati trascurati. Bramerei ancora che il Papa futuro fosse molto riserbato nel concedere certe grazie che guastano la buona disciplina; come sarebbe il concedere alle monache l’uscir dalla clausura per mera curiosità di vedere le cose del secolo, il concedere facilmente a’ religiosi la licenza di secolarizzarsi, per mille inconvenienti che ne vengono.
Sovra tutto desidererei che il Papa riducesse universalmente tutti i religiosi all’osservanza del loro primo Istituto, almeno nelle cose più principali

Or via, non voglio più tediarla. Altro non possiamo fare che pregare il Signore, che ci dia un Pastore pieno del suo spirito, il quale sappia stabilir queste cose da me così accennate in breve, secondo meglio converrà alla gloria di Gesù Cristo».

tratto da Theodule Rey-Mermet
Il santo del secolo dei lumi
Città Nuova Editrice, Roma 1983, pp. 754-755

91 commenti:

  1. e come può un sincero cattolico non concordare con questo santo appello!
    segno che la santità è sempre attuale, sempre la suprema esigenza sia per i pastori che per i fedeli, che devono essere condotti alla salvezza dell'anima, per la strada più retta e sicura, senza cedere alle seduzioni dell'ego. Però....vaglielo a dire ai preti e prelati conciliari, tutti presi dall'efficientismo mondano e dalla fame di potere, chi più chi meno, in alto e in basso che siano (tranne le solite eccezioni umili e nascoste che Dio solo conosce....)

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    1. La santità è tutto per un sacerdote!

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    2. Certamente, altrimenti non sarebbe un sacerdote caro anonimo 20:38

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  2. Solo io vedo il nocciolo nella questione? Non siamo negli "ultimi tempi", le crisi sono state continuamente vissute dalla Chiesa, il Sinodo di Pistoia dimostra come anche in pieno dominio tridentino la qualità di sacerdoti e vescovi fosse talmente scarsa da generare di continuo pseudoprotestantesimi da tutte le parti e qui Sant'Alfonso ci parla di false vocazioni, intrighi di potere e porcherie di verio genere (sessuali, economiche e forse anche ereticali) commesse dai sacerdoti (bontà sua, solo quelli secolari: ha salvato quelli del suo Ordine, mi verrebbe da dire - anche se è un Santo cui voglio molto bene, è quello da cui posso dire d'esser stato educato). Se andate alle Catacombe dei Cappuccini a Palermo troverete mummie di sacerdoti ottocenteschi vestite con pianete a fiorellini, senza nessuna immagine sacra, dai colori sgargianti; e se guarderete alla storia del papato troverete Papi che hanno eliminato fisicamente il predecessore, o che ne hanno esumato il corpo per processarlo (!), Papi eletti contemporaneamente da due conclavi o addirittura dallo stesso conclave in due acclamazioni diverse, Papi eletti in fin di vita per mere ragioni di potere, e quelli che nominavano i ragazzini più belli di Roma "custodi della propria scimmia"! Insomma, stiamo molto ma molto meglio oggi, neanche abbiamo idea di COSA la Chiesa abbia dovuto sopportare! Altro che "per molti", altro che dimissioni papali, dobbiamo ringraziare Dio perché un conclave tanto "pulito" dottrinalmente non si vedeva da un cinquantennio, e nonostante alcune assurdità (Romeo e Ravasi, per fare un esempio) non potrà che uscirne un grande Papa. Siamo fiduciosi! ;-)

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    1. Concordo su quasi tutto, ma ti dimentichi che per quanto potessero essere corrotte moralmente quelle epoche, la Chiesa tramandava inalterata la dottrina cattolica, chi volava professarla nella sua pienezza non ne era ostacolato dal fatto che essa era taciuta, nascosta o semplicamente rinnegata dai vertici.
      Personalmente preferisco un Papa put*****re ad uno che, pur vivendo in modo irreprensibile, mi ostacola la via alla salvezza perché mi dice che le urla degli stregoni boscimani hanno lo stesso valore delle preghiere rivolte a Nostro Signore, giusto per fate un esempio, o che permetta che dei vescovi approvino l'uso della contraccezione, o che celebri riti protestantizzati che ti fan perdere la fede solo a guardarli...e via così.

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    2. Ma vedi nella sostanza questo non si è verificato: "il Papa apre ai protestanti! Apriti cielo!" - ed il ritorno degli Anglicani quando è avvenuto? Ai tempi di Pio XII o oggi? Ed i sedicenti vescovi anglicani non hanno forse perduto il loro status, per non riacquistarlo (se sposati, almeno nel grado dell'episcopato) solo ed unicamente per amore della Vera Fede? E che impressione ha fatto al mondo il vedere il Lama buddhista piangere impressionato davanti al Crocifisso della Sistina? È vero che troppe cose vadano evitate: ma è altrettanto vero che oggi paradossalmente gli elementi di purezza e di positività sono cento volte maggiori che in passato. E non dimenticare del povero Arcivescovo di Parigi che, in pieno Ottocento, morì pugnalato al cuore da un fraticello contrario al Dogma dell'Immacolata! Purtroppo temo che i tradizionalisti spesso siamo fermi ad una Chiesa che storicamente non è mai esistita, ma va vista in prospettiva come fine da raggiungere

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    3. Tutto molto bello, ma allora la domanda sorge spontanea: perché il Papa abdica, denunciando lotte di potere e dolorose divisioni? Anche ieri ha denunciato chi strumentalizza Dio per raggiungere il potere, ed esercitarlo.
      Il Papa non è più tale? Siamo di fronte ad una nuova forma evoluta di sedevacantismo?
      In tal caso, non sarebbe geniale per la spx nominare un nuovo Papa ora che BXVI è dimissionario, giocando d'anticipo sul conclave?

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    4. Il Papa abdica come almeno altri cinque Papi hanno fatto prima di lui, ricordo d'aver letto d'un Benedetto che fu Papa per tre volte, e la prima aveva 9 anni! Probabilmente per la sua vicenda personalissima il Padre Eterno ha voluto che non morisse Pontefice, questa è di sicuro una prova particolare per lui, non possiamo sapere di che peccata actionis, omissionis seu cogitationis si sia macchiato nella sua vita, è un problema suo ed è una situazione irripetibile. San Pietro del Morrone era creduto Santo in vita e lo è divenuto da morto nonostante il "gran rifiuto", ed il suo successore, Bonifacio VIII, ha preferito farsi schiaffeggiare ad Anagni pur che cedere di fronte al Re di Francia. Allora le divisioni erano peggiori di oggi: i monarchi si permettevano di catturare il Papa, di fare eleggere (secondo loro) il prelato più compiacente, e così via: abbiamo avuto anche il caso che citavo di Papa Formoso che fu processato da morto dal suo successore e fu accusato di non essere stato un Papa legittimo, con tanto di dichiarazione di nullità di tutti i suoi atti, ordinazioni comprese (fatto tutt'altro che unico nella Storia!). Che eravamo di fronte ad una "forma evoluta di sedevacantismo" già nel IX secolo? Continuo a dire: viviamo di recentismo postilluminista, crediamo di essere noi gli antichi, che il mondo sia nato ieri e che solo la modernità veda i nostri problemi, come se prima il mondo sia stato casto, puro, cattolico ed intemerato! Questa, perdona(te)mi, è mancanza di profondità storica, atteggiamento che comprendo solo per via della situazione eccezionale che, come ho detto altrove in altro commento, ci ha fatto letteralmente incazzare: ci sentiamo abbandonati da Benedetto XVI, che però si è comportato in perfetta tradizione (addirittura citando, nella declaratio, la decretale di Bonifacio VIII che canonizzò definitivamente l'atto del già Celestino V) ed ha compiuto, dichiaratamente, un gesto personalissimo motivato dalle sue personali conduzioni sprituali e fisiche. Del resto non vedo perché tutto questo non possa essere un disegno di Dio: DEVE esserlo, Cristo ha detto "non prevarranno", punto, non "non prevarrano, salvo che...", e niente, neanche le rivelazioni private di Fatima o i nuovi millenarismi assortiti potranno togliermi questa fede dalla testa. E sottolineo che considero proprio questo il vero distintivo della Cattolicità.

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    5. Anonimo delle 16:50, ma cosa dici? Come osi? Preferisci avere un papa che va a donne invece di uno che vive in maniera irreprensibile e santamente? E lo scrivi proprio in un post con la lettara di Sant'Alfonso Maria Del Liguori! Non hai neppure rispetto per i santi che chiedono la santità del clero secolare! Ma sei veramente fuori di testa! Vergognati e vatti a confessare per il solo aver pensato una cosa ignobile come questa! E tu saresti un cristiano? Che Dio ti fulmini!

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    6. Anonimo 16.50 mi ha lasciato veramente perplesso per non dire altro. Il tono libertino con cui scrivi dicendo che preferisci un papa donnaiolo ad uno santo è proprio quello che San Alfonso de liguori denuncia come corruzione dei costumi del clero secolare. Ti consiglio di rinnovare al più presto le promesse del tuo battesimo perchè alla domanda "rinunci a satana" evidentemente tu la volta scorsa hai detto "no". I cristiani invece rinunciano a satana. Se tanto ti piace anche solo il pensiero della lussuria praticata da preti e papi, evidentemente devi frequentare messe sataniche...povero te, pregherò per la tua conversione.

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    7. I papi che hanno abdicato prima di Benedetto XVI non costituiscono precedenti lusinghieri. Anche ammesso che Celestino V, non abbia, come invece ci ricorda un suo contemporaneo molto maggiore di lui, agito "per viltade", ebbe almeno il buon gusto di lasciare la carica pressocché subito. Quando agli altri, parliamo di gente che passò la mano in circostanze inaudite, ad esempio per dare campo al figlioccio (salvo poi riprendersi il pontificato) o per fare spazio a un pontefice che ponesse fine alla compresenza di un papa e un antipapa. No, la verità è che il primo grande precedente è proprio quello stabilito da Benedetto XVI. Ho sempre difeso e sostenuto questo papa, ma la sua mesta uscita di scena, quali che ne siano le cause prossime o remote (non malattia, comunque, non costrizioni esterne, cause espressamente negate dall'interessato e dunque non inseribili nel novero delle spiegazioni possibili, a meno di non pensare l'impensabile, e cioè che egli stia mentendo), la sua scelta mi lascia molto triste, molto perplesso. Non sarà una pusillanime fuga all'inglese, ma a me non sembra neppure una sagace ritirata strategica.

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    8. anonimo 16:50, convertiti prima che sia troppo tardi. O forse preghi le amanti dei papi p********i invece di pregare la Purissima Vergine Maria? É grazie a gentaglia come te che il cuore immacolato della nostra dolcissima Maria è martoriato. Continua pure cosí che Maria te ne sarà grata e ne sarai adeguatamente ricompensato a tempo debito.

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    9. su', non ve la prendete così tanto con il malcapitato anonimo delle 16:50, è chiaro che si tratta di un povero diavolo che non sa distinguere neppure da che parte sta il bene e da quale sta invece il male. Fosse stato un prete a parlar così c'era da mettersi le mani nei capelli: Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato a questo clero infedele che non ti ama, ma preferisce a Te il Tuo nemico? Aiutaci tu Sant'Alfonso!

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    10. "Dio ti fulmini", "gengaglia come te", "povero diavolo che non sa distinguere...", "devi frequentare messe sataniche", e, la più bella "e tu saresti un cristiano?"

      Cristianissimi invece coloro che, non capendo un'accidente di cosa voleva dire l'anonimo delle 16.50, affibbiano questi epiteti gratuiti ed offensivi.
      Bravi, invece voi brillate di carità! Ma fatemi il piacere!!

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    11. Dio manda all'inferno la gente che pensa come anonimo 16.50. Uno che pensa anche solo un istante che la lussuria sia un "peccatuccio" su cui si possa chiudere un occhio evidentemente non conosce i comandamenti di Dio. Se conoscesse le rivelazioni di tutti i santi, beati, servi di Dio, ecc. sulla fine dei Tempi oltre che la stessa Apocalisse saprebbe che proprio la lussuria che infetta il clero è il sintomo più evidente della presenza del demonio nella Chiesa. Tanto che lo stesso clero infedele cercherá di far passare la lussuria come cosa buona e giusta agli occhi dei fedeli, proprio come fa anonimo 16.50! Quindi o anonimo 16.50 non è un cristiano oppure è uno cosí accecato dal demonio tramite la lussuria che farnetica cose blasfeme! Ma che si vergogni.

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    12. "Che Dio ti fulmini!"
      Anche augurare la morte al prossimo non è molto edificante, per non dire che si tratta di uno squallido peccataccio.

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    13. io condivido il pensiero di Alberto e degli altri invece. Peggio augurarsi un papa putt*****e a capo della Santa Chiesa che non un fratello che ti indica che sei su una brutta strada e cerca di aprirti gli occhi coperti dal peccato! Se il nostro amico anonimo non ha nulla da rimproverarsi che chieda alla Madonna nelle sue preghiere di darci un papa putt*****e, che peró ci lasci la tradizione della Chiesa intatta e vediamo cosa ottiene come risposta. Se non lo fulmina la Madonna mi faccio monaco...

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  3. La lettera è stata scritta ieri ? O meglio, sarà scritta domani ?

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    1. E' straordinariamente attuale! Teniamola anche per il prossimo conclave!

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  4. non avete assolutamente capito quello che vuol dire l'anonimo delle 16,50.Non giustifica l'immoralità dei Pastori,ma afferma con ragione,che la corruzione dottrinale è molto più grave perchè:1)non è un peccato di debolezza,ma contro la Fede;2)é dannosa verso i fedeli tratti in inganno.Il corrotto danneggia maggiormente sè stesso,chi propugna false dottrine(ad es,che tutte le religioni sono vie per condurre a DIO)anche se conducesse una vita (apparentemente)virtuosa,traviando il gregge a lui affidato si macchierebbe di un peccato orribile,e porterebbe altri verso il baratro.Questa lettera del grande S. Alfonso è stata scritta in altri tempi,quando c'era sì una grande corruzione morale,ma si conservava la retta dottrina della Fede.Ora viviamo in tempi enormemente peggiori,purtroppo tanti fedeli ipnotizzati non se ne rendono conto,vivono in un ebete ottimismo.

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    1. Vedo che solo uno ha capito quello che si intendeva...evidentemente solo una persona qui dentro capisce l'italiano.

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    2. Capire l'italiano? Cosa c'è da capire quando anonimo dice che lui non avrebbe problemi ad avere "un papa p********e" come capo della Chiesa Cattolica di Roma invece di un uomo santo e irreprensibile? Oggi i costumi del clero sono persino piú corrotti di quelli del '700! Se ci troviamo nella situazione attuale di mancanza di fede e di allontanamento generale dei fedeli dalla Chiesa è proprio a causa del clero di oggi che vuole vivere come i laici e si fa persino l'amante o vorrebbe avere una moglie! Come se non ci fosse niente di male nell'essere "p*******i" anche se si è preti! Basta con questo clero servo di satana e con questa mentalitá buonista per cui anche il male si puó accettare senza riserve. Basta! La Chiesa sta andando a picco a causa di questa mentalitá diabolica. Basta!

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  5. la corruzione morale e la mancanza di santità che è entrata nella Chiesa attraverso i secoli ha causato la perdita della fede stessa. E i risultati li vediamo oggi. I preti vengono derisi perché omosessuali o con l'amante, i parrocchiani cambiano parrocchia per non ascoltare preti indegni e i cristiani nel mondo sono sempre meno. Il cristianesimo scomparirà e grazie ai questi lussuriosi che invece di pensare alla santità pensano solo al sesso. Sono certo che la Vergine Maria saprà cosa farne di questo clero indecente condannato persino da De Liguori. Vergogna!

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    1. Condivido totalmente il commento di Alfredo e degli altri sopra. É a dir poco blasfemo asserire di preferire un papa lascivo e dedito alla lussuria che peró permette a chi vuole di credere come gli pare, visto che tanto questo papa sarebbe Vicario di satana e non certo del Signore! Ma ci rendiamo conto della blasfemia?? É stata proprio questa mentalità sessantottina e blasfema che ha permeato di lussuria ció dovrebbe essere la Santa Sede. Santa! Non lussuriosa! I sessantottini ai preti santi e miti che recitano il rosario alla Vergine, preferiscono i preti che corrono dietro le donne, cosí i fedeli imparano che la Chiesa è veramente santa e ci credono davvero...non è cosí? evidentemente no dato che le chiese si stanno svuotando dove ci sono preti indegni! Aveva ragione la beata Emmerich a dire che i preti infedeli al Cristo si sarebbero abbandonati alla lussuria del demonio e sarebbero stati la rovina di tante anime e di tutta la Chiesa! Caro anonimo va a parlare col tuo parroco che sicuramente è un sant'uomo devoto a Maria e chiedegli di aprirti gli occhi su cosa sia la lussuria e se questa è il regno di satana o di Gesú Cristo. Di papi indegni ce ne sono stati e son pure finiti all'inferno, come di cardinali, vescovi e preti. Sicuramente finirai in buona compagnia là sotto visto che preferisci i dannati ai santi.

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    2. Affermare che un papa p********e ma che ti lascia libero di pregare secondo tradizione è migliore di un santo padre che, in quanto tale, è ispirato dallo Spirito Santo per guidare la Chiesa mi sembra veramente allucinante. Meglio un papa satanico che dà scandalo ai fedeli facendoli fuggire dalla Chiesa allontanandoli dalla religione e dai suoi preti-lupi travestiti da agnelli oppure è meglio un papa mite e santo che si impegna per il bene della Chiesa e dei suoi fedeli e che esorta incessantemente i suoi preti alla santità, dando per primo il buon esempio? Ai posteri l'ardua sentenza! Anzi no, perchè siamo già in tempi maturi per cui possiamo dire che i frutti di questo clero avvelenato dall'indecenza, condannato da Sant'Alfonso Maria de Liguori è stato il verme che ha roso la mela facendola marcire fin dai secoli scorsi. Se la Chiesa oggi è costituita da clero che non crede e non è santo è proprio a causa del continuo lasciar correre del malcostume che si è incrostato a tal punto da indurire i cuori degli ecclesiastici arrivando allo sfacelo della Chiesa di oggi. O si inverte la rotta verso la santità oppure il cristianesimo non avrò più senso di esistere e prenderà il sopravvento l'islam.

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    3. Quella dell'Anonimo 16.50 è la tipica affermazione paradossale di chi vuole coprire se stesso. Il papa deve essere Santo Padre (tra parentesi: un padre non si dimette; dunque solo santo non basta).

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    4. placet anonimo 09.43, non basta che il Papa sia santo, deve essere anche padre! Altro che uomini viziosi amanti del sesso! Il clero dovrebbe "purgarsi" di chi ha la mente ottenebrata dai vizi. Un uomo vizioso non riesce neppure a comprendere la grandezza delle virtú e l'importanza della purezza. Se gli uomini di Chiesa sono viziosi come quelli atei, è giusto che vengano puniti piú duramente nell'aldilà per aver disprezzato la loro "chiamata" al Signore e alla santità.

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  6. Il discorso dell'Anonimo 16.50 è chiaro. Meglio un papa moralmente indegno, dice, che un papa dottrinalmente fuori strada. In linea astratta il discorso può anche filare, tenendo però presente che l'indegnità morale di cui certi papi del passato hanno dato prova non si è limitata al peccato della lussuria: accanto a papi di specchiata virtù e acclarata santità, nei secoli si sono visti anche papi assassini, ladri, mentitori, simoniaci (e dunque blasfemi), corruttori, ghiottoni, iracondi, e via dicendo. Ma il rilievo dell'Anonimo fila solo in via teorica, perché un papa moralmente indegno è di fatto anche un pervertirore della Fede. Tenere astrattamente separati i piani è appunto un'artificiosa astrazione.

    Ma per tornare a bomba al caso nostro, che certamente non è né quello di un papa moralmente eccepibile né quello di un papa dottrinalmente fuori strada, diciamo che di fronte quella sorta di "eutanasia della carica pontificia" che è la sua uscita di scena, non è forse del tutto irragionevole consegnare all'oblio questo pontificato e guardare avanti. Personalmente auspico l'elezione di un papa italiano e di estrazione aristocratica, se mai esista un cardinale che soddisfi degnamente entrambe le condizioni.

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    1. A"un papa moralmente indegno è di fatto anche un pervertirore della Fede. Tenere astrattamente separati i piani è appunto un'artificiosa astrazione"...mi hai tolto le parole di bocca! Condivido.

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    2. Se non possiamo neppure più chiedere al clero di essere santo, come dovrebbe essere per sua stessa vocazione, è proprio il caso di dire che la Chiesa è prossima alla fine, proprio come San Giovanni Bosco aveva visto nel suo sogno...ma le porte degli inferi non prevarranno! Chi si batterà sino al martirio per la santità avrà la Vittoria finale!

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    3. Placet @Qumran! I martiri della fede saranno infatti quelli che nei tempi dell'anticristo si batteranno per la santità mentre il resto del mondo, clero incluso, sarà trascinato sul fondo dalla lussuria, come anticipato dalle rivelazioni della beata Emmerich sugli ultimi tempi. La santità è l'unica via!

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    4. Esattamente. Affermare che un papa lussurioso ma ortodosso è meglio di un papa casto ma eretico è una brutale semplificazione. Il mandato del vicario di Cristo, ma poi quello di tutti gli uomini consacrati prevede anche la capacità di preservare integra la propria autorevolezza e la propria esemplarità. Al papa, poi, i fedeli guardano come a una speciale figura di riferimento, e a lui è richiesto qualcosa di più, qualcosa di speciale. Ne abbiamo avuto un saggio con l'ultima fase della parabola di Giovanni Paolo II, quella in cui, gravemente malato, dava l'esempio di come il cristiano deve sapere affrontare la malattia. Il posto del papa non è quello di un qualsiasi alto dirigente (gli alti dirigenti che nella loro persona ci hanno abituati a vedere disgiunti potere & onore vs. responsabilità & dirittura morale): a lui è richiesto qualcosa di più. Gesù Cristo non ha fondato la sua chiesa su Giuda Iscariota, ma su san Pietro.

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    5. superplacet anonimo 9:40 e qumran. Della santità e della sua importanza per il clero oggi non ne parla piú nessuno, a parte Benedetto XVI.

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    6. Scusate, ma non capisco la polemica.
      E' stato usato un eufemismo, un paradosso. Non credo che l'anonimo in questione volesse dire tutte le sciocchezze che voi asserite.
      E comunque papi di un certo tipo sono esistiti, semmai sono esistiti, nella vecchia tradizione, quindi anche anticamente, le trine e i merletti (mio eufemismo) non erano garanzia di Santita'.
      Non vedo papi contemporanei di tale fattura. Non credo neanche che il prossimo conclave possa eleggerne uno di tale specie, qundi di che parlate? Dell'erba voglio del giardino del re?

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    7. Nessuno ha detto che un papa è santo perchè indossa trine e merletti.
      Spero che il prossimo papa non sia uno di questi "giullari" altrimenti saremmo messi veramente male.
      Un papa è santo se vive in maniera irreprensibile sia nella sua vita privata che in quella pubblica, senza ombre.
      Oserei dire piuttosto, e spero di non essere troppo polemico, che molti tradizionalisti oggi amano troppo i pizzi e i merletti ma quando si parla di vivere in castità e quindi santamente non ci vogliono proprio sentire.
      Questi sono "tradizionalisti" di facciata, che amano solo l'apparenza ma disprezzano la sostanza del messaggio di Cristo.
      La Chiesa non ha bisogno di questi finti tradizionalisti che sembrano quasi giocare di sponda con i modernisti e sembrano dire con i loro merletti: "se non riuscite voi a far scappare i fedeli dalla Chiesa, ci pensiamo noi"!
      Benedetto XVI certamente non era uno che sfoggiava trine e merletti eppure chiedeva sempre umilmente perdono per i suoi difetti vivendo una vita austera.

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    8. Sono anch'io d'accordo con Valerio. Speriamo davvero che il prossimo pontefice sia un uomo di sani principi e non il tanto chiaccherato Mahony che ha cercato di insabbiare lo scandalo della pedofilia del clero. Non mi fiderei mai di un uomo del genere, neppure se vestisse di pizzo da capo a piedi inneggiando alla messa in latino. Piuttosto preferisco come papa un modernista che vive secondo Dio e che a capo della Chiesa potrebbe anche diventare più conciliante con la tradizione. Non dobbiamo essere sempre prevenuti, un uomo santo è pur sempre un uomo santo, anche modernista!

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    9. Un eufemismo, un paradosso mettere insieme come se niente fosse parole come "papa" e "putt*****e"? E poi ci si chiede perchè la religione cattolica incida sempre meno nel mondo? Se un cristiano pensa e parla come anonimo delle 16.50 non c'è più nulla di cui stupirsi. Mi stupisco piuttosto che ci sia ancora qualcuno che vada in Chiesa! Anche se anonimo evidentemente deve andarci molto poco...
      Condivido il pensiero di Anna e spero il conclave elegga un nuovo papa giovane, moderno e fedele a Gesù Cristo e alla Madonna. Avrà tempo di conoscere e apprezzare la tradizione una volta che sarà pontefice. Se poi condividesse anche quanto scritto nella lettera di S.Alfonso Maria de Liguori, avremmo un Santo Padre di tutto rispetto.

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  7. Il pastore che non fugge davanti ai lupi non è il pastore tedesco, bensì il PASTORE MAREMMANO. Auguriamoci dunque che il prossimo papa sia di casa nostra.
    Quanto alle preghiere per il papa, diremo i nostri requiem, perché, come dice il proverbio, "morto" un papa se ne fa un altro.

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    1. Questa te la potevi risparmiare.
      No solo sei affetto da pregiudizi, ma anche da razzismo latente nell'animo.
      Se avessi pensato una cosa del genere, non mi sarei dichiarato cattolico, per rispetto di chi invece lo e' veramente.

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    2. se uno dice che il papa puó essere un putt*****e come se fosse una cosa normale tu invece ti scandalizzi per un "pastore maremmano"? Poveri noi...il cristianesimo è destinato a trasformarsi in umanesimo!

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    3. quindi per anonimo che ha scritto alle 10 uno se è razzista e ha pregiudizi sarebbe peggio di un sepolcro imbiancato come un papa o un prete che corre dietro le donne purchè formalmente faccia finta di essere un uomo di Dio! Questa è bella! Pecca pure finchè vuoi, tanto non ti vede nessuno...ma non osare dire una patola contraria al dilagante politically correct che subito non sei neppure più degno di essere cattolico! Non ti rendi conto, anonimo, che stai proprio facendo il gioco di Satana? Questa è la nuova religione dell'uomo che sta cercando di scalzare quella di Gesú Cristo. Dove non c'è santità non c'è Dio. Poi non ci lamentiamo se la Chiesa è in crisi.

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    4. Bello spettacolo!
      State dando il meglio di voi stessa. Bravi.
      Io ho fatto notare che l'esempio improprio accostato alla figura del papa, se lo poteva risparmiare.
      Dire che gli Italiani sono i "meglio" e un GRAVE PREGIUDIZIO verso gli altri cardinali SANTI verso gli altrettanto Santi italiani.
      Sarebbe come dire San Francesco e' meglio di San Domenico.
      Ma vi rendete conto delle cavolate che dite? Sicuramente, no. Altrimenti non si spiegherebbe.
      Non mi sono mai posto il problema della nazionalita' del papa, ma per contrastare le vostre sciocchezze mi verrebbe di fare il tifo per un Sant'uomo di origine asiatica o africana.

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    5. La gloriosa storia della Chiesa è stata fatta da papi italiani, a eccezione di qualche sano greco, qualche onesto siriano, un pugno di francesi (tra cui qualche servetto di Filippo IV che portò la sede pontificia via da Roma), e qualche sparuto barbaruccio. E' tempo che la Tradizione torni a regnare anche in questo campo: Roma e in Italia e solo un BUON papa italiano potrà medicare le gravi ferite che lacerano il corpo della Chiesa.
      Quanto all'accusa di razzismo, la rispediamo al mittente, non senza un buffetto, povero figliuolo. Se a lui lo spettacolo del pastore tedesco in fuga con la coda tra le gambe è piaciuto, non tutti sono obbligati a essere dello stesso avviso. Le dimissioni di un papa non sono un dogma di fede, quindi ciascun cristiano è padronissimo di valutarle come crede. La battuta (è una battuta, neh!) sul pastore maremmano (notoriamente l'unico che non fugge davanti ai lupi, talché se ne allevano e se ne richiedono anche fuori d'Italia) ha solo il senso di ricordare che per combattere i lupi non basta essere intelligenti e disciplinati (come per l'appunto i pastori tedeschi) né basta abbaiare più o meno garbatamente, ma bisogna usare le zanne e lanciarsi contro il nemico con il coraggio di un leone. Il coraggio uno non se lo può dare, come diceva don Abbondio, ma per fortuna c'è chi, come il bianco pastore maremmano, l'ha di natura.

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    6. E di questo solo gli italiani sono capaci neh!
      Gli altri fanno parye della chiesa solo per arredamento neh!
      Andiamo ad evangeluzzare e diciamo che siamo fratelli della stessa chiesa, salvo poi prenderne le distanze neh!
      E continuate ancora a chiamare pastore tedesto l'attuale papa. Che differenza c'e' tra un giornalista di manifesto e te? (neh)
      Bell'esempio di tradizionalismo e di cattolicesimo neh!

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    7. L'importante è che il prossimo papa sia un uomo di sani principi e di santi costumi, non mi interessa se sarà africano, americano, asiatico, ecc. L'importante è che sia veramente un Santo Padre. Al resto penserà lo Spirito Santo!

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    8. Anonimo delle 13.03, fai tenerezza. Vedrai, un giorno arriverà una buona occasione anche per te.

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    9. Non so a che cosa alludi, ma se pensi che un papa italiano sia meglio di uno straniero sei di fuori come una campana.
      Credo che anche San Pietro si stia rivoltando tra le nuvole del paradiso, giusto per fare un nome non italiano a caso.

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    10. Io invece spero sia un papa italiano. Perchè anonimo 22.13 dici che San Pietro si sta rivoltando? A causa di Benedetto XVI?

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  8. Se uno e' Santo, Pensa da Santo e agisce da Santo.
    Gli eventuali errori sono del tutto in buona fede.

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    1. Infatti! Un uomo santo agisce da santo, pensa da santo e parla da santo. La Chiesa tutta risplende di santità con un clero veramente santo. Gli eventuali errori di un uomo santo vengono sempre amorevolmente corretti dalla graxia divina. Un uomo *p********e" invece è uno che agisce nell'ombra, uno che vive nella menzogna, uno che non ha tempo per gli altri perchè per prima cosa deve dare sfogo ai suoi istinti, un egoista, un bugiardo dalla doppia vita che vorrebbe nascondere dallo sguardo degli uomini e di Dio le proprie malefatte, come Caino!

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    2. .Certo che tutti auspichiamo un Papa moralmente ineccepibile,e certamente chi non lo è dando scandalo danneggia i fedeli,ma è molto più grave condurre il gregge all'apostasia non compiendo il proprio dovere primario che è quello di confermare nella Fede.Il peccato personale(es.lussuria)sia pure di un Papa noi non dobbiamo giudicarlo,questo ci è vietato dal Vangelo,ma abbiamo invece il diritto di chiedergli che ci faccia pascolare in prati non avvelenati e che ci difenda dai lupi.Se poi il Papa è anche Santo,come ad es. S.Pio X,è una grande grazia, ovviamente

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    3. non si é mai visto un papa non santo che non abbia dato scandalo ai fedeli. E' una cotraddizione in termini.

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    4. condivido il pensiero di anonimo 10:44. Se fosse vero che un papa o un prete immorale ma formalmente irreprensibili sono migliori del clero santo ma riformista vorrebbe dire allora che i preti pedofili, formalmente ineccepibili, potrebbero continuare a peccare indisturbati. Potremmo anche avere Vendola come prossimo papa allora! Tanto sarebbe tutto dedito alla sodomia e ai bei discorsi, lascerebbe la tradizione della Chiesa intatta perchè tanto non ne sa niente, ecc. Ma vi rendete conto dell'assurdità? Un clero non santo ci ha portati alla situazione attuale e ci farà sprofondare sempre più. Occorre un cambio di rotta, come ha fatto Benedetto XVI insistendo sempre sulla santitá e sulla santificazione del clero. Viva il nostro Papa!

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    5. Esatto. Bravo Anonimo 11:05! Preghiamo tutti per la santità del clero e per la conversione dei pastori smarriti.

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    6. Perche' vendola parla e agisce da santo?
      Una persona santa ensa e agisce da santo.
      Chi non e' santo e' altamente improbabile che possa bluffare e scimmiottare la santita in manieta irreprensibile.
      Preti pedofili non sono santi non pensano da santi ne' si comportano in maniera tale. Mi rendo conto che e' difficile riconoscerli, ma cosi' e' per tutti e per tutte le cose di qualsiasi fraternita o diocesi o laici o movimento ecc. . .

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    7. Attenzione: come certi papi dissoluti ed immorali delle epoche passate lasciavano stare la tradizione cattolica ma permettevano che la corruttela dei costumi si espandesse a macchia d'olio all'interno del clero, così i preti pedofili di oggi avevano tutti una facciata "onesta e rispettabile" in chiesa ma nella loro vita privata si lasciavano sopraffare dalla lussuria al punto da rimanerne accecati arrivando persino a giustificare i loro abusi con un "non c'è niente di male, è una cosa naturale". Per questo è fondamentale che il clero sia santo e che si impegni a vivere santamente. S.Alfonso Maria de Liguori era fin troppo profetico per i suoi tempi. Guardiamo come è ridotto il clero secolare di oggi!

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    8. Placet, Gerardo. Preferisco un papa magari debole nelle parole ma moralmente irreprensibile ad uno libertino ed immorale che usa belle parole vuote e di circostanza. E' veramente pericoloso affermare che un clero lussurioso che non provoca danni alla tradizione liturgica perchè occupato con vizi personali sia migliore di un clero irreprensibile che si sforza di fare il bene della Chiesa sebbene con alcuni difetti. Se un uomo è irreprensibile e vive santamente Dio è con lui e lo sosterrà sempre. Se un uomo vive nel vizio dissoluto per quanto non faccia danni a livello di dottrina creerà danni comunque irreparabili e persino maggiori, dando scandalo a tutti i cristiani con la sua condotta immorale. Senza tralasciare che i nemici della Chiesa farebbero spallucce con un papa libertino, ridendo di gusto: con un clero lussurioso infatti la Chiesa si rovinerebbe con le sue stesse mani, dall'interno.

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    9. Quello che dice gerardo e suo seguito placet lo approvo in parte.
      Una domanda.
      Vi risulta che i papi preconcilio v2 fossero tutti irreprensibili? Perche' a me risulta che anche fra i cosidetti papi "tradizionalisti" quelli sbandierati in questo blog, ce ne fossero di discutibili. Quindi se uno e' Santo lo e' sia prima che dopo il cv2.
      Oppure mi sbaglio?

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    10. Prendiamo Paolo VI ad esempio. Lo fanno beato. Eppure era omosessuale e persino massone, sia prima che dopo il Concilio. Uno stinco di santo? Certamente no.
      Prendiamo Pio XII, non lo vogliono far beato per pressioni esterne. Eppure ha difeso strenuamente la Chiesa. Eppure era veramente santo.
      Di papi corrotti e di malaffare ce ne sono sempre stati in tutte le epoche e dei danni che hanno lasciato dopo di loro con la loro immoralità se ne parla ancora oggi.
      Vogliamo quindi un nuovo Paolo VI alla guida della Chiesa dopo Benedetto XVI? No, grazie.
      Vogliamo un Padre Santo.

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  9. Ad ascoltare i vaticanisti, difficilmente avremo un Papa italiano e forse nemmeno europeo, tutti insistono sul continente americano, pare pero' che il card. Ouellet sia in discesa, anche a causa di alcune vicende di famigliari, che in conclave hanno il loro peso.

    Si insiste su due brasiliani: Scherer e Braz e due americani: Dolan e O'Malley, che ne pensate?

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    1. Brasiliano? Perchè no? Il clero brasiliano ha un'ottima reputazione in quanto a santità e tanto sta lottando contro il relativismo. Speriamo bene!

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    2. Dai così celebriamo con la torcida e le oba oba!!!

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    3. Dolan e O'Malley mi sembrano ottimi.

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  10. Interessante articolo sul pensiero di Ratzinger :
    Una Chiesa ridimensionata, con molti meno seguaci, costretta ad abbandonare anche buona parte dei luoghi di culto costruiti nei secoli. Una Chiesa cattolica di minoranza, poco influente nella scelte politiche, socialmente irrilevante, umiliata e costretta a “ripartire dalle origini”. Ma anche una Chiesa che, attraverso questo “enorme sconvolgimento”, ritroverà se stessa e rinascerà “semplificata e più spirituale”. E’ la profezia sul futuro del cristianesimo pronunciata oltre 40 anni fa da un giovane teologo bavarese, Joseph Ratzinger. Riscoprirla oggi aiuta forse a offrire un’ulteriore chiave di lettura per decifrare la rinuncia di Benedetto XVI, perché riconduce il gesto sorprendente di Ratzinger nell’alveo della sua lettura della storia.
    La profezia concluse un ciclo di lezioni radiofoniche che l’allora professore di teologia svolse nel 1969, in un momento decisivo della sua vita e della vita della Chiesa. Sono gli anni turbolenti della contestazione studentesca, dello sbarco sulla Luna, ma anche delle dispute sul Concilio Vaticano II da poco concluso. Ratzinger, uno dei protagonisti del Concilio, aveva lasciato la turbolenta università di Tubinga e si era rifugiato nella più serena Ratisbona. Come teologo si era trovato isolato, dopo aver rotto con gli amici “progressisti” Küng, Schillebeeckx e Rahner sull’interpretazione del Concilio. E’ in quel periodo che si consolidano per lui nuove amicizie con i teologi Hans Urs von Balthasar e Henri de Lubac, con i quali darà vita a una rivista, “Communio”, che diventa presto la palestra per alcuni giovani sacerdoti “ratzingeriani” oggi cardinali, tutti indicati come possibili successori di Benedetto XVI: Angelo Scola, Christoph Schönborn e Marc Ouellet.
    In cinque discorsi radiofonici poco conosciuti il futuro Papa in quel complesso 1969 tracciava la propria visione sul futuro dell’uomo e della Chiesa. E’ soprattutto l’ultima lezione, letta il giorno di Natale ai microfoni della “Hessian Rundfunk”, ad assumere i toni della profezia.
    Ratzinger si diceva convinto che la Chiesa stesse vivendo un’epoca analoga a quella successiva all’Illuminismo e alla Rivoluzione francese. “Siamo a un enorme punto di svolta – spiegava – nell’evoluzione del genere umano. Un momento rispetto al quale il passaggio dal Medioevo ai tempi moderni sembra quasi insignificante”. Il professor Ratzinger paragonava l’era attuale con quella di Papa Pio VI, rapito dalle truppe della Repubblica francese e morto in prigionia nel 1799. La Chiesa si era trovata allora alle prese con una forza che intendeva estinguerla per sempre, aveva visto i propri beni confiscati e gli ordini religiosi dissolti.
    Una condizione non molto diversa, spiegava, potrebbe attendere la Chiesa odierna, minata secondo Ratzinger dalla tentazione di ridurre i preti ad “assistenti sociali” e la propria opera a mera presenza politica. “Dalla crisi odierna – affermava – emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità. Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali”. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede al centro dell’esperienza. “Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti”. Quello che Ratzinger delineava era “un processo lungo, ma quando tutto il travaglio sarà passato, emergerà un grande potere da una Chiesa più spirituale e semplificata”. A quel punto gli uomini scopriranno di abitare un mondo di “indescrivibile solitudine” e avendo perso di vista Dio, “avvertiranno l’orrore della loro povertà”.
    Allora, e solo allora, concludeva Ratzinger, vedranno “quel piccolo gregge di credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto”.

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    1. Condivido in toto. Sant'Alfonso lo diceva bene già nella sua lettera. Dobbiamo ripartire da capo, dalla santità dei costumi per poter ricostruire una Chiesa Santa che sia in grado di essere veramente diversa dal mondo e non connivente con la mondanità. Se questo significa ripartire da pochissimi cristiani che ancora credono nella santità, ben venga. Ripartiremo da capo, come fecero gli Apostoli.

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    2. Si quel piccolo gregge di cedenti che sembra oggi qualcosa di totalmente nuovo: la spx.

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    3. Vero! Loro credono fermamente nell'importanza della santità del clero secolare come prima pietra per poter diffondere il Vangelo!

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    4. Continuare a denigrare gli altri e ad autoesaltarvi, non migliora la vostra posizione.
      Il metodo scientology non paga!

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    5. Non credo proprio che Benedetto XVI applicherebbe le parole del teologo Ratzinger a degli scismatici renitenti come la FSSPX!

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  11. ma lo sapete che già S Pio X aveva già denunciato l'austerità di vita di molti modernisti,che era un ingannevole para vento alla loro perversione dottrinale?Nessuno vuole giustificare lo scandalo dato da certi preti,ma questo lo sappiamo riconoscere,lo stigmatizziamo con sdegno,nello stesso tempo dobbiamo anche compatirlo e pregare per loro perchè siamo tutti peccatori forse anche più di loro (anzi secondo tutti i S Dottori,noi siamo proprio tenuti a pensare di essere più peccatori,per lo meno avere la convinzione che senza l'aiuto divino cadremmo ancora più in basso;se ci manca questa convinzione vuol dire che veramente siamo contagiati dal peccato diabolico,la superbia).Il ruolo principale dei pastori è quello di insegnare la retta dottrina e amministrare i Sacramenti;se metteranno tutto il loro impegno in questo,certamente saranno aiutati nella strada verso la santità,se invece no ,la loro presunta moralità sarà una facciata inutile,una virtuosità(se c'è)puramente umana,non da disprezzare certo, ma priva di frutti soprannaturali o addirittura potenzialmente ingannevole.

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    1. Tutti siamo peccatori! Ma il peccatore pentito odia il peccato che lo mette fuori dalla grazia di Dio. I preti che peccano e non si pentono sono come caduti in un precipizio, la Madonna li verrà a salvare una volta, una seconda volta, una terza volta...ma arriverà il momento in cui il prete peccatore non pentito dovrà decidere in via definitiva tra bene e male e allora la Madonna non interverrà più a salvarlo. La Chiesa è in crisi proprio perchè il clero secolare, come scriveva S.Alfonso, è incapace di vivere quello che predica. Da anni le chiese si svuotano sempre di più e sempre meno persone pregano cristianamente nel mondo. Ormai i cattolici praticanti in Italia sono meno del 10%. E lo saranno sempre meno in futuro. Lo scandalo della pedofilia e dei preti con le amanti ha allontanato moltissime persone, soprattutto giovani, dalle chiese. Come mai? I giovani smettono di andare in chiesa subito dopo aver ricevuto i sacramenti, perchè? Perchè non ci credono alla santità dei loro pastori, li vedono tutti come sepolcri imbiancati, dei bugiardi, degli imbroglioni. Chi predica bene e razzola male non è capace di infondere la Fede negli altri, proprio perchè non ci crede neppure lui in fin dei conti. E disperde il gregge che gli era stato affidato. Anche di questo dovrà rispondere davanti a Dio.
      Un prete irreprensibile, vive santamente perchè segue i comandamenti e quindi fà la volontà di Dio.
      Nessun prete irreprensibile vive secondo i comandamenti di Dio "per finta" o per imbrogliare gli altri. Solo i preti che amano il peccato nascondono i loro altarini nell'ombra. Gli altri vivono con gioia la loro santità.

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    2. I preti fanno il loro "mestiere".
      Il fatto che non lo fanno i fedeli, dipende dai fedeli.
      Non puoi costringere con la forza le persone ad andare in chiesa, se questi vengono attratti dai costumi deprecabili del mondo di oggi.
      La domanda e' un'altra. Quando sei in quella cavolo di cabina elettorale, perche si continua a scegliere personaggi amorali, anticlericali ecc. . .
      Il problema dei cattolici oggi sta proprio in questo, la scelta di politici Santi.
      La Chiesa non ha colpe in questo. Nella cabina elettorale entri tu. La chiesa suggerisce e a volte sbaglia, (vedi rosi bindi, vedi casini, vedi tutti quelli che si spacciano per cattolici e si comporyano in tutt'altro modo, ma nella cabina entri tu.
      Se non capiamo questo non se ne esce.

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    3. "Quando sei in quella cavolo di cabina elettorale, perche si continua a scegliere personaggi amorali, anticlericali ecc.?"

      Perché si vota, e l'offerta disponibile è solo quella. L'alternativa è, aristocraticamente, non votare.

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    4. L'elettore vota gli anticlericali proprio perchè non ne può più di un clero corrotto che vedono solo come parassita della società.
      I preti con l'amante? Ma non predicano la castità ai fedeli? E allora il fedele cosa fa? Va in cabina e vota PD che alla Chiesa vuole fare pagare l'Imu...tanto nelle chiese di santo non c'è più niente, neanche il prete.

      Se in politica ci fossero dei Santi, Gesù avrebbe fatto di Pietro un parlamentare e non il capostipite della Chiesa.

      Il solo luogo dove dovrebbero esserci dei santi è la Chiesa.

      Se anche la Chiesa di Santi non ne ha più, allora non ha senso che la Chiesa esista e fanno bene gli elettori cattolici poi a votare a sinistra.

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    5. L'unico "mestiere" dei preti è quello di vivere santamente e dir Messa.
      Se non riescono a fare queste due semplici cose non ci lamentiamo poi se i fedeli votano i "mangiapreti" di turno.
      Il prete deve saper dare il buon esempio ai suoi fedeli altrimenti questi se ne vanno e fanno bene.
      Fare il prete è una vocazione quindi una chiamata...se poi il prete risponde al Signore con un "tanto poi faccio quello che mi pare", allora non si lamenti se i fedeli fuggono da un pastore più degno.

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    6. Ma che cavolo dici GCarlo?
      Per un prete amorale giudichi tutti amorali?
      Ora capisco chi vota anticlericale.
      Ora capisco chi sono gli anticlericali.
      Tu ne sei un degno rappresentante.
      Sei quello che pensa che tutti i siciloani sono mafiosi; che i napoletani sono cammorristi; che i preti sono tutti pedofili. poi votano carlo markx, e si dichiarano cattolici tradizionalisti allo stesso tempo. Dando la colpa agli altri che suono il papa e non lefebvre

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    7. I fedeli non vanno più in chiesa perchè tanto troverebbero lo stesso malcostume che c'è già fuori dalla chiesa.
      Anzi è pure peggio, perchè in chiesa certi peccati sono persino sacrilegi mentre fuori dalla chiesa almeno non lo sono.
      Se un prete predica bene ma si comporta male i fedeli si sentono presi in giro.
      Il prete deve essere coerente e vivere in prima persona quello che predica altrimenti non è più credibile.
      La figura del prete è fondamentale per la comunità.
      Dove ci sono preti santi, magari un pò troppo moderni ma pur sempre santi, le chiese si riempono e i giovani non mancano.
      Dove non ci sono preti santi i fedeli latitano.
      La gente è attratta dalla santità perchè è diversa dal mondo.
      E' questo che dà di unico la Chiesa, la santità e quindi la Salvezza...cose che nel mondo non si trovano.
      Se un prete non è santo andarlo a sentire predicare cose a cui non crede neppure lui è una farsa senza senso.
      I fedeli finiscono col votare gli anti-clericali che infatti, non a caso, puntano tutto sulla non santità degli ecclesiastici. Ma avete sentito la Lettizzetto come parla dei preti? E tanti cattolici ridono ascoltandola, pensando ai preti non santi che conoscono, e ridono di gusto.
      Essendo questa una realtà dei fatti, perchè un cattolico non dovrebbe quindi votare un anticlericale?
      Finchè il prete non torna ad essere santo, il fedele voterà sempre per chi è contrario, per i motivi più vari, a questa chiesa non santa.
      E' un voto di protesta.

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    8. No, ti sbagli di grosso Anonimo 16:14. Io non ho mai votato sinistra in vita mia.
      Non credo neppure esista un tradizionalista di sinistra!
      Però conosco molti cattolici che votano a sinistra e che lo faranno anche nelle prossime elezioni. E parlando con loro le motivazioni di fondo sono queste. E' gente che va in chiesa ma è stufa di vedere un clero corrotto, falso, bugiardo. La pedofilia ha scosso molte coscienze anche qui in Italia non credere. La gente non ne può più di questi preti che vivono come pare a loro e non secondo Dio. Preti con figli a spasso, con l'amante, ecc.
      Ha ragione Beppe quando dice che si tratta di un voto di protesta. Altrimenti come lo spieghi un cattolico che vota PD o Grillo?
      Se un fedele vede che neppure il prete è santo perchè non permettere allora agli omosessuali di sposarsi in chiesa? Tanto sono peccatori uguali. Non c'è differenza.
      Questo è quello che sento dire da tanti cattolici che votano PD e che sostengono non solo il "matrimonio" omosessuale ma persino il "matrimonio" omosessuale in chiesa.
      Il clero finge di ignorare di avere grandi responsabilità morali in questi frangenti.

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    9. Questi "cattolici" hanno già fatto un danno enorme votando a suo tempo in favore del divorzio e dell'aborto.Un movimento che nel proprio programma si impegna a ribadire e difendere i principi non negoziabili per un cattolico è quello a cui fa capo Magdi Allam.Non lo sapevate?Votiamolo.
      Marco

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  12. A proposito del thead precedente, non aperto ai commenti: mi sembra un verboso e vano, per quanto pio, tentativo di giustificare l'ingiustificabile. Ogni giorno che passa, il passo di Benedetto XVI mi appare sempre più irragionevole e getta una luce sempre meno limpida ed eterea sul suo pontificato. Forse, come scrisse, Enrico, questo papa sarà fatto santo (del resto anche i santi sbagliano a volte), ma di quell'Amico maiuscolo che a diversi tra noi parve di ravvisare in lui, ho l'impressione che di giorno in giorno resti una traccia sempre più labile. Non voglio usare parole grosse, ma se non traditi, di fronte alla sua abdicazione ci si sente per lo meno fortemente spiazzati. Verrebbe da chiedergli: perché una mossa del genere? Ma il perché egli l'ha già illustrato partitamente al collegio cardinalizio. E il dramma, per chi gli è stato incondizionatamente favorevole ed è ora spaesato dalla sua repentina uscita di scena, è che non si può nemmeno confidare in un'intima damnatio memoriae: le piaghe aperte dagli amici di un tempo non si rimarginano mai.

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  13. Il Buon Pastore cura e sorveglia il suo gregge in ogni momento nelle ventquattro ore e questo impegno lo vede invecchiare sino all'ultima ora della sua vita terrena. Solo con la sua morte il gregge romperà i limiti per vagare senza meta e senza controllo alle mercè del Lupo che non invecchiato,attende paziente l'ora.

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  14. CHIESA: IMAGO MUNDI, O IMAGO COELI ?
    (se il Papa si dimette, come i comuni politici di questo mondo, vale la 1a....Chiesa a immagine del mondo terreno)

    Così si esprime in una encomiabile riflessione il noto oncologo Veronesi (che è notoriamente un laico, materialista e neanche credente):

    "....la considero l'inizio di una 'secolarizzazione' che forse porterà la Chiesa più vicina alla gente, ma anche più vicina al pericolo di perdere la propria identità"
    .......
    "La 'rinuncia' di un Papa resta un fatto in sé, insindacabile e intangibile". E' stato detto che le dimissioni del Papa sono un "evento storico", ed infatti, commenta, "lo sono.
    Ma non è di questo che ha bisogno la Chiesa, perché la storicizzazione della religione la trasforma da un grande 'valore' ad una serie di 'fatti'".
    Dunque, il gesto del Papa, secondo l'oncologo, "rafforza la SECOLARIZZAZIONE DELLA FEDE che,
    come laico, vedo con piacere, ma non è un buon servizio per chi vede nella religione la grande forza metafisica della trascendenza".
    Ci sono, conclude, "due modi di vedere la Chiesa cattolica:
    - il primo è quello di una comunità ecclesiale che permane nei secoli, con i suoi riti e i suoi Pontefici.
    E' una IMAGO MUNDI;
    - Il secondo è invece la Chiesa come IMAGO COELI, un'immagine del Cielo che è mistica proiezione terrena della Fede" e "in questa visione, soltanto Dio può 'dimettere' il suo servo".

    http://opportuneimportune.blogspot.com/2013/02/il-prof-veronesi-proposito.html#!/2013/

    02/il-prof-veronesi-proposito.html
    ...................
    stavolta (unica nella mia vita) sono d'accordo con Veronesi.
    ----------------------
    cfr. intervista rilasciata dal card. Ratzinger in Porta a porta:

    http://www.youtube.com/watch?v=cxo9C4PLRKE

    dove egli disse:
    "Solo Dio può licenziare il Papa".

    (fatti e parole)

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    1. Lo Spirito Santo è Dio,Veronesi questo non lo sa e qualcun altro se ne dimentica.

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    2. Scusate ,mio il post sopra.
      Marco

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    3. Scusi, Marco, lei non ha letto che fu proprio il card. RATZINGER a dire:

      "Solo Dio può licenziare il Papa."

      dunque ?
      quel è la concezione di "Spirito Santo" espressa dal card. Ratzinger, ora papa abdicante ?

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  15. Sarebbe un grande dono per la Chiesa se i cardinali riuniti eleggessero come nuovo pontefice un Papa che fosse un conservatore illuminato, in linea con Benedetto XVI, magari un austriaco, magari uno che adesso è arcivescovo di Vienna...

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La Redazione