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sabato 19 gennaio 2013

Un'opera da non perdere: a Roma il film-documentario su Mons. Lefebvre


Monsignor Lefebvre
un Vescovo nella tempesta

Proiezione a Roma lunedì  21 gennaio 2013 - ore 20:30
al Cinema "Quattro Fontane"

lfp


Dopo le proiezioni a Torino e a Seregno (MB), che hanno visto l'interesse di molto pubblico, del film-documentario Monsignor Lefebvre: Un vescovo nella tempesta, lunedì 21 gennaio sarà presentato a Roma, alle ore 20.30, al Cinema "Quattro Fontane", in via delle Quattro Fontane 23.
Il film, di alto valore professionale, è prodotto dall'Association pour la Défense du Patrimoine chrétiene. Il regista, Jacques-Régis du Cray, ha impiegato quasi tre anni di riprese e di lavoro per realizzare un'opera che si è avvalsa di documenti inediti, recuperati in diversi archivi, di 32 testimonianze, di fotografie storiche.  Le riprese sono state realizzate in Europa, in Africa, in America. L'ingresso è gratuito. (C.S.)

16 commenti:

  1. Il titolo mi ricorda molto lo squallido film della RAI, "Paolo VI:un papa nella tempesta"

    ahahahah

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  2. Effettivamente un film su Paolo VI non può essere che "squallido".

    Quanto al film su Mons. Lefebvre ho avuto la fortuna di vederlo e sono statto tutto il tempo incollato alla sedia e a tratti con le lacrime agli occhi...... mi ha fatto spiritualmente un gran bene......

    don Bernardo

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  3. Per chi non potrà essere presente a Roma lunedì alle 20:30, c'è un qualche altro modo per vederlo?

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    1. È reperibile il DVD presso tutti i centri di Messa.
      Gli indirizzi sono tutti qui, compresi i contatti dei priorati: www.sanpiox.it

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  4. "Non portare mai discordia tra i fratelli e pratica sempre la regola dell'obbedienza, soprattutto quando maggiori ti sembrano gli errori di chi ti comanda".
    Lefebvre rispose: "Ricorderò queste parole".
    Padre Pio replicò: "No, tu le dimenticherai e lacererai la comunione dei fedeli, ti opporrai alla volontà dei tuoi superiori e alle stesse disposizioni del Papa. Dimenticherai la promessa fatta qui oggi, e molto male ne verrà per la Chiesa". (Padere Pio a Lefebvre, testimonianza del figlio spirituale Bruno Rabaiotti)

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    1. La testimonianza credo sia inattendibile. Vedasi al riguardo "L'ultima Messa di Padre Pio" di A. Gnocchi e M. Palmaro e "Il segreto di Padre Pio" di A. Socci. Esiste per giunta una notissima foto in cui Padre Pio bacia con estrema riverenza l'anello episcopale al vescovo Lefebvre! Tanto si può dire sul frate del Gargano ma è indiscutibile il suo attaccamento eroico alla Tradizione della Chiesa e alla S. Messa di sempre!
      Per l'intero episodio rimando a questo link del blog Chiesa e postconcilio:
      http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/11/politicamente-scorrettissimo.html

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    2. La testimonianza è comunque riportata nel libro su Padre Pio di Saverio Gaeta (Ed. Paoline) "Tra cielo e terra". Gaeta non credo sia uno inattendibile, avrà pure verificato la fondatezza del fatto

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    3. Scusate, il titolo del libro è SULLE SOGLIE DEL PARADISO

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  5. Qualche anno fa ho visto in tv, con molta attenzione, la fiction su Paolo VI. Ne sono rimasto shifato. Si è trattato dell'ennesima autocelebrazione dell'orrore postconciliare. In particolare mi ha raccapricciato la scena in cui si mostrava come "conquista" del Concilio, un'assemblea invasata e scomposta che agitava in alto le braccia insieme ai celebranti in una specie di Messa-circo (stile sette afroamericane statunitensi). Il messaggio era chiaro: scrollati di dosso tutti gli orpelli del passato (fede compresa), finalmente i fedeli cattolici possono sfogarsi felicemente in queste pantomime liturgiche. Meno male che la fiction in questione non è stata più replicata.

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  6. Di fatto oggi c'è una frattura grave nella Chiesa e sebbene la deriva liturgica degli ultimi decenni ne sia l'origine, lo scisma di Econe non ha fatto altro che portare veleno e discredito sulla Chiesa universale. quante persone anche dentro la Chiesa guardando con simpatia a Lefebvre disprezzano le autorità ecclesiastiche?
    E poi domando: ma come fa un vescovo ad andare tranquillo verso la morte sapendo di essere scomunicato?

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    1. Strano, non si ravvisano fratture gravi con le tarantelle kikiste? E le "messe" nelle quali si profanano le suppellettili sacre con prosciutto e insalata? L'autoproclamatosi "priore" di Bose, è completamente ortodosso? Accetta egli il Magistero completo ed immutabile della Chiesa cattolica? Non si ravvisa veleno e discredito sulla Chiesa universale quando dei preti sciagurati "pregano" con gli imam nelle chiese cattoliche? Chi organizza schifose danze induiste nei santuari delle chiese, non disprezza le autorità ecclesiastiche? In tutto questo, il problema è Econe, ovviamente!
      Vergognati! Le tue parole puzzano di zolfo!

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    2. Ho parlato di deriva liturgica, infatti. io confesso di essere un po' stanco di spiegare a destra e a manca la bella differenza che c'è tra abuso e scisma. sono anche stanco di sentire I fratelli separati della SSPX minimizzare il loro status ecclesiale. e chiedo di nuovo: ma è possibile che un vescovo venga scomunicato latae sententiae per uno degli atti più gravi che canonicamente un vescovo possa compiere e ci sono tanti cristiani cattolici che si dichiarano fedelissimi al Papa e alla tradizione che trovano la scomunica un dettaglio quasi irrilevante?

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  7. I post del sedicente don Bernardo sono sempre particolarmente edificanti (alias: ripugnanti), per le espressioni usate da questo sacerdote con la coda di paglia, che si permette di fare il duro e puro coperto dall'anonimato e poi magari fa il bidé al suo vescovo in occasione dei consigli presbiterali.
    Tutto ciò premesso: la fiction su Paolo VI, prodotta dal "conservatore" Ettore Bernabei conteneva dei passaggi imbarazzanti (ad esempio quello sulle messe rock), ma ancora più indegna è stata la fiction su Giovanni XXIII (pure prodotta da Beranbei) nella quale la figura del Card. Ottaviani è uscita massacrata.
    Il senatore Andreotti (allora ancora in salute) non spese una sola parola in difesa di Ottaviani e questa è sicuramente una macchia nella vita del senatore a vita (che peraltro stimo molto).
    Toccò al card. Silvestrini (certo non conservatore) difendere la figura di Ottaviani.

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  8. "Il senatore Andreotti (allora ancora in salute) non spese una sola parola in difesa di Ottaviani e questa è sicuramente una macchia nella vita del senatore a vita (che peraltro stimo molto)." <--- perché, l'aver avallato divorzio e aborto no???

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  9. Per gli Emiliano Romagnoli:

    il film sarà proiettato
    VENERDI' 25 GENNAIO A FORLI'
    Sala Convegni "Foro Boario"
    P.le Foro Boario 7

    introdurrà la serata don Chad Kinney, Priore del Priorato 'Madonna di Loreto' di Rimini

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La Redazione