Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 20 dicembre 2011

La scuola italiana? N'apocalisse...

Da La Bussola di Rino Cammilleri del 14-12-2011

Il fatto è questo: in ottobre una maestra con trent’anni di esperienza si è vista sollevare dall’incarico perché durante una lezione avrebbe turbato una bambina di prima elementare. È successo a Bologna (Il Resto del Carlino, 26 novembre 2011). La maestra in questione, insegnando religione cattolica, ha parlato del brano dell’Apocalisse in cui si tratta della caduta degli angeli ribelli e della punizione dei malvagi. E ha illustrato il tutto mostrando foto dei quadri di Guido Reni [nella foto], il famoso pittore seicentesco. Una bimba si è spaventata e l’ha detto alla mamma, la quale ha fatto un esposto al responsabile del circolo didattico competente.
Questo ha informato la Curia, e la maestra è stata sostituita. Ma lei non ci sta. Al suo fianco sono scesi i genitori degli altri bambini e perfino il deputato Fabio Garagnani (Pdl). La maestra sospesa ha informato perfino il Papa con lettera il 2 dicembre e dalla Segreteria di Stato vaticana (scrive Blitz Quotidiano, online, l’11 dicembre) le è stato risposto molto paternamente, con tanto di benedizione apostolica. Il che ha almeno rinfrancato la ricorrente, il cui cattolicesimo è stato rassicurato per quanto riguarda l’ortodossia (in tal senso, intervistata, avrebbe deposto). La cosa non finirà qui, anche perché il deputato di cui sopra intende dare battaglia. In effetti è una questione di principio.
Ora, solo gli interessati, come sempre in casi del genere, conoscono i dettagli della questione, nel cui merito non ci sentiamo di entrare. Sì, perché le cose della vita sono sempre più complicate di quel che i giornali riportano (tempus fugit e lo spazio è tiranno: ai giornalisti interessa solo "la notizia"). Può darsi che ci siano retroscena umani che non conosciamo (che so, invidie, ripicche tra colleghi, caratteri più o meno difficili, sensibilità più o meno marcate…). Può anche darsi che la maestra in questione abbia davvero esagerato. E può perfino darsi che ci siano di mezzo nuance laiciste, come sembrerebbe sostenere il deputato (dato il luogo in cui è avvenuto il fatto, Bologna, non ci stupirebbe).
Ma questa storia della povera bambina impressionabile ci lascia un po’ perplessi. Non c’è sera in cui l’annunciatrice televisiva non ci avvisi che il «programma è adatto a un pubblico adulto». E non è possibile che genitori normali riescano tutte le sante sere a cambiare in tempo canale. Per andare dove, poi? Da Fiorello che fa réclame ai preservativi senza che l’annunciatrice abbia preavvertito? E poi, Harry Potter e i vampiri di Twilight hanno forse il bollino rosso? Il pargolo odierno viene incoraggiato all’uso del computer e di internet, perché è bene che impari fin da piccolo. Cioè, si immette il cucciolo implume nella jungla e non di rado lo si lascia lì da solo, perché i genitori lavorano. Meglio le fiabe. Sì, in esse ci sono gli orchi che mangiano i bambini, le streghe che offrono mele avvelenate, i lupi che sbranano gli innocenti. Nemmeno i draghi di Christopher Paolini o di Licia Troisi sono zucchero filato senza calorie. Evidentemente la Madonna nel 1917 non aveva frequentato le scuole magistrali, altrimenti non avrebbe mostrato a tre pastorelli portoghesi (tutti minori) nientemeno che l’Inferno e le anime dannate. La maestra di Bologna ha illustrato una lezione che, in sé, ci pare lodevole: i cattivi sono sempre puniti, perché esiste un Aldilà di giustizia. Ci sembra una buona lezione. Specialmente per i bambini.

Nessun commento:

Posta un commento

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione