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mercoledì 9 novembre 2011

Il triste destino delle Chiese “sconsacrate”

Questo si vuole e questo già si cerca, 

e tosto verrà fatto a chi ciò pensa 

là dove Cristo tutto dì si merca
”.
(Par. XVII 49-51)


E’ un fenomeno progressivo quello di assistere sempre di più alla “sconsacrazione” delle Chiese, ed è un fenomeno desolante: è la secolarizzazione degli edifici adibiti al culto cattolico.
Cosa vuol dire sconsacrare una chiesa: non più adibita all’uso di funzioni religiose? Assenza del Santissimo Sacramento? O rimozione della pietra sacra? E se fossero “sconsacrate”, cosa sarebbero? Non sono più Chiese, e allora cosa sono pur conservando un’architettura di chiesa? Quello più triste è l’uso che ne viene fatto di queste chiese “sconsacrate”: musei, sale da studio, sede di convegni, biblioteche, anche sala consiliare di qualche municipio. Va bene tutto, tranne quello che potrebbe dare anche una parca idea di sacro. La sferzata laicista non risparmia proprio nulla.
Di fatto un altare consacrato dovrebbe avere incastonato nel marmo la pietra sacra a sua volta consacrata dal Vescovo e che contiene le reliquie dei martiri.
Con questo articolo, voglio segnalare due chiese dette “sconsacrate” nel comune di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino.
La chiesa settecentesca di Santa Margherita, in uso fino a qualche anno fa’ come cappella funebre, in questo momento è stata adibita ad una pinacoteca: ahimè! Se fosse per un Cristo del Caravaggio o per opere sacre, potremmo anche lasciar passare, ma ovviamente non è così! Si deve notare che in questa chiesa non è mai stato costruito un altare (o meglio mensa) giustapposto all’originale come adesso va di moda; la chiesa infatti presenta un unico altare centrale posizionato ad Orientem, in marmo policromo; altare di pregevole valore e ancora consacrato!, come si può attestare dalla foto qui accanto. Durante le attuali mostre di pittura, saltuarie tra l’altro, vengono posti anche dei quadri sull’altare ancora consacrato. Tutto questo è inaccettabile, oltre che di cattivo gusto; tutto questo passa sotto gli occhi dell’indifferenza della gente, perché la gente non sa che quell’altare è ancora consacrato e che potrebbe essere ancora celebrata la s. Messa. Il valore spirituale di questo altare è molto elevato, perché non è consacrata solo la pietra, ma tutto l’altare, in quanto è costituito da un pezzo unico.
Sempre nel comune di Bagnoli Irpino, un’altra chiesa “sconsacrata” è la chiesa di un ex-convento dove è stata adattata addirittura a sala consiliare e il sindaco durante la giunta comunale siede praticamente sull’altare maggiore, con qualche confusione di ruoli ovviamente. E questo è davvero disarmante…

di Giovanni Corso

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