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martedì 11 ottobre 2011

Il Tabernacolo con la presenza del Santissimo Sacramento rimane la vera priorità centrale dell’altare

Leggo con vivo interesse che recentemente si parla di riforma Benedettiana della liturgia, riguardo la celebrazione della santa Messa. Realmente Benedetto XVI sta portando avanti un apostolato liturgico silenzioso ma di notevole portata spirituale; la presenza del Crocifisso al centro dell’altare richiede che gli sguardi del Sacerdote e dei fedeli siano a Lui rivolti, perché non deve accadere che Sacerdote e fedeli si guardino a vicenda, come ben precisa Ratzinger nel suo libro opera omnia “Teologia della liturgia”.
Vorrei sottolineare che questa preziosa norma della Croce centrale con i candelieri laterali vale qualora l’altare fosse versus populum (che può essere anche ad Orientem); nel caso l’altare fosse versus Deum, la priorità rimane il Tabernacolo al centro dell’altare che racchiude la presenza delle santissime Specie, in questo caso il Sacerdote rimane con le spalle ai fedeli. E’ opportuno però definire che qualora ci fosse la presenza del Tabernacolo, il Sacerdote non dovrebbe dare le spalle al Sacramento. E questo ce lo dimostra proprio papa Benedetto XVI quando ha celebrato Messa nella cappella Sistina, dando le spalle ai fedeli e rivolto così verso il Tabernacolo sormontato dalla Croce. Nel caso in cui esiste solo l’altare senza Tabernacolo vale pienamente la cosiddetta riforma Benedettiana; ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?
Molte volte capita che i fedeli (me compreso) cominciano a vagare tra le navate delle Chiese alla ricerca del Sacramento o di quella luce che ne dovrebbe indicare la sua Presenza, perché rimosso dall’altare centrale e confinato in una cappella laterale e ben nascosta! Le Chiese sembrano vuote senza il Sacramento al centro dell’altare; viviamo una Chiesa fatta solo di pietra, vuota come quella notte del Venerdì santo quando tutti i Tabernacoli sono aperti senza il Santissimo e dove vive solo il Cristo morto, a dimostrare che Gesù quella notte “non est”. Mi chiedo semplicemente, perché rimuovere il Sacramento dall’altare maggiore e confinarlo in uno laterale?

di Giovanni Corso

137 commenti:

  1. adeguamento liturgico lo chiamano ,ma per me era meglio com era una volta al centro

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  2. nella Cappella Sistina non è MAI stato conservato il Sacramento, che si trova nella Paolina. Nella Sistina dovevano svolgersi i riti della Cappella papale, con presenza della Corte e del Sacro Collegio. In effetti in ogni Chiesa in cui la liturgia si dispiega nel suo modo più completo, cioè ovunque vi sia ufficiatura corale, è proibito (dall'antico ceremoniale Episcoporum) tenere il Santissimo all'altare maggiore, per ragioni di riverenza. Quindi il ragionamento dell'autore andrebbe temperato, spiegato, corretto: è facilmente attaccabile e non dimostra grande preparazione liturgica. Ovvio invece che Tabernacolo e altare sono inseparabili, come diceva Mediator Dei, ma non necessariamente tabernacolo e altar maggiore, ANZI. A meno di pensare che la massima espressione della liturgia romana si abbia nelle Messe cantate parrocchiali e non nei capitoli o alla cappella papale

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  3. E' inutile fare domande ingenue. Sappiamo tutti perchè il tabernacolo è stato fatto sloggiare : perchè cada la fede nella Presenza Reale, perchè il culto eucaristico non ha senso quando la messa diventa un pasto comunitario in cui la presenza di Cristo é puramente morale, come quando ci si riunisce nel nome di Cristo. E' il nostro stare insieme che costituisce presenza di Cristo tra noi. Quando ci si divide la Presenza non c'è più, e nel tabernacolo non si conserva niente,quindi lo si mette in disparte,primo passo per farlo sparire del tutto. Ha vinto Lutero.

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  4. questo è vero, ma non si può argomentarlo con argomenti traballanti e dati sbagliati. Se mi dici che BXVI ha celebrato in Sistina rivolto al tabernacolo, quando in Sistina non si è mai visto un tabernacolo, non è che dai credito alla tua tesi

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  5. ...mi vengono i brividi...a pensare....tanti anni fa' nella nostra chiesa di S. Michele arcangelo...volevano tirare via il Tabernacolo dall' Altare Grande.....visto un capolavoro molto pregiato...avevano paura di rovinarlo......per fortuna e' rimasto li'.........del resto ancora nessuna novita'.....di croce al centro dell'altare........da noi in Istria il vescovo con i suoi preti vendevano terreni dei benedittini per il golf...altroche' riforma del papa!!!!!

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  6. A prescindere dal momento delle celbrazioni liturgiche, rimane il fatto che oggi gran parte delle chiese, durante la giornata, sono ridotte a vuoti e freddi locali in cui non c'è ragione di entrare e di soffermarsi, visto che il Padron di Casa è stato espulso e confinato malamente "da qualche parte".
    Certe volte, mentro entro e vago alla ricerca di un indizio di Lui, mi viene da dire come la Maddalena: "Hanno portato via il mio Signore, e non so dove l'hanno messo". Ma anche più laicamente mi sembra di essere il Cristoforo Colombo di Cesare Pascarella:  ". . . e più lui s'affannava pe' scoprillo, e più quegli altri gliel' aricopriveno" .

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  7. Sono tutte cose belle queste ma poi chi insegna nei seminari come la pensa?
    Ad esempio don Marco Paleari, docente di teologia sacramentaria, al Seminario di Milano, come la pensa?
    Ecco il suo blog: http://www.seitreseiuno.net/Home/tabid/155/EntryId/2958/Da-non-dimenticare.aspx
    Purtroppo è con questa desolazione che occorre confrontarsi.

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  8. il fatto non è l'altare più alto o più basso, perchè anche l'altare ( non i tavoloni da ping pong o i cubi di oggi) ha la sua dignità, è consacrato con rito solenne e dovrebbe contenere le reliquie e su di esso comunque si rende possibile che nel tabernacolo vi sia la presenza, quindi proporre altari più bassi o meno visibili a mio parere non è una buona soluzione. La soluzione è a portata di mano, ma purtroppo al momento non è così vicina: rimettere tutto come prima con tabernacolo e croce al centro a formare quasi un tutt'uno con l'altare: non sono tre realtà indivisibili del tutto, l'altare esiste per rinnovare il sacrificio della croce e il rinnovare il sacrificio della croce permette di riempire i tabernacoli. Separare le tre realtà, quasi offuscarle e minimizzarle per poi, come in certe chiese, esaltare "l'altare della parola" o l'ambone, è del tutto pazzesco.

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  9. La messa non si offre al tabernacolo ma al Padre...se no il Figlio si offre a se stesso!?
    E' questo il problema...
    In epoca romanica la messa era orientata e non c'era il tabernacolo sull'altare. Qs non vuol dire non credere alla presenza reale...
    Ciao
    Flavio

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  10. il tabernacolo non e' indispensabile che stia sull'altare anzi... fino al Concilio di Trento NON stava sempre sull'altare ma spesso nella cappella del SS oppure sull'altare maggiore nel Ciborio.

    Il sacrifico lo si offre comunque, perche' e' la consacrazione che avviene SULL"ALTARE che fa la messa, non la riserva eucaristica dentro il tabernacolo!

    Il conservare la riserva eucaristica sull'altare e' un pratica devozionale introdotta nel concilio Tridentino per porre in evidenza il mistero Eucaristico la fede nel quale era stata minata dalla riforma protestante.

    E' una santa pratica ma il tabernacolo sull'altare non da' validita' alla messa e la sua assenza non inficia in alcun modo il Sacrificio Eucaristico. Anzi anche dopo Trento, nei casi in cui esisteva la cappella, l'atare a ciborio etc... il tutto venne mantenuto.

    NON SCRIVIAMO ARTICOLI STUPIDI DAI CONTENUTI APPROSSIMATIVI!!! Si porge solo il fianco ai modernisti comportandosi similmente

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  11. infatti San Pio V l'ha voluto sull'altare proprio per evitare tutte quelle eresie che hanno proliferato nel medioevo e per marcare la sostanziale differenza tra protestanti e cattolici :La REALE PRESENZA DI CRISTO nell'Eucarestia. Se Cristo è vivo nell'eucarestia, le Ostie consacrate cioè il vero corpo di Cristo non me la sentirei di relegarlo in un altare laterale. Cristo merita il posto primario della chiesa cioè deve stare sopra l'altar maggiore. 
    Nulla è casuale nella messa tridentina tutto è calibrato e ragionato ogni improvvisazione o cambiamento non fa che indebolire il significato profondo che governa ogni cosa.

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  12. Si, cio' non toglie che l'articolo contenga idiozie.

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  13. I tavolini della Messa Nuova sono spogli e tristi, oppure inquietanti; due candelabrini in un lato e l'immancabile pianta dall'altro... Se siamo in Avvento i candelabrini in certe chiese diventano viola (!)
    Se siamo a Natale... voila'! Una bella candela rossa con tanto di agrifoglio!
    Spero che ad halloween non mettano sull'altare una zucca con dentro una candela!

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  14. <span>I tavolini della Messa Nuova sono spogli e tristi, oppure inquietanti; due candelabrini in un lato e l'immancabile pianta dall'altro... Se siamo in Avvento i candelabrini in certe chiese diventano viola (!)  
    Se siamo a Natale... voila'! Una bella candela rossa con tanto di agrifoglio! </span>
    <span>Se siamo in clima ecumenista, una bella menorah ebraica!
    Spero che ad halloween non mettano sull'altare una zucca con dentro una candela!</span>

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  15. bisognerebbe spiegarlo ai padri conciliari. Il problema nasce perchè il Vaticano II ha sentenziato che la mensa è piu importante del tabernacolo pertanto va divisa da quest'ultimo in modo da conferire maggior dignità all'altare o mensa eucaristica eliminando così tutto l'impianto barocco che secondo loro la soffocava.... mi puzza molto di protestantesimo ma così hanno deciso

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  16. si l'articolo dice parecchie castronerie. Il tabernacolo non è il destinatario della celebrazione eucaristica è solo il luogo ove custodire il frutto della celebrazione cioè L'Eucarestia. 

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  17. <span>si l'articolo dice parecchie castronerie. Il tabernacolo non è il destinatario della celebrazione eucaristica è solo il luogo ove custodire il frutto della celebrazione cioè L'Eucarestia. Resta vero però che entrare in una chiesa al di fuori di celebrazioni liturgiche per pregare sembra un'idiozia senza avere davanti il tabernacolo dove  adorare il padrone di casa</span>

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  18. Il demonio e' stato molto contento e ringrazia i padri conciliari.

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  19. d'accordo su tutto! infatti con il concilio di Trento non vi fu discontinuità!
    la pratica del tabernacolo al centro dell'altare era gia in uso da quasi un secolo in nord'italia e specie in veneto.
    Come detto prima il concilio di trento non modificò l'esistente ma ebbe la capacità di sintetizzare e unire il meglio di tutti quegli elementi tratti da diverse forme liturgiche creando un sistema unico da proporre nel rito latino. Fu un organizzazione della liturgia esistente non un abrogazione con successiva riscrittura e molte deroghe furono sempre concesse per meglio far calzare la liturgia della controriforma con gli usi e costumi di ordini religiosi o particolari usanze radicate nei vari territ

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  20. <span>d'accordo su tutto! infatti con il concilio di Trento non vi fu discontinuità!  
    la pratica del tabernacolo al centro dell'altare era gia in uso da quasi un secolo in nord'italia e specie in veneto.  
    Come detto prima il concilio di trento non modificò l'esistente ma ebbe la capacità di sintetizzare e unire il meglio di tutti quegli elementi tratti da diverse forme liturgiche creando un sistema unico da proporre nel rito latino. Fu un organizzazione della liturgia esistente non un abrogazione con successiva riscrittura e molte deroghe furono sempre concesse per meglio far calzare la liturgia della controriforma con gli usi e costumi di ordini religiosi o particolari usanze radicate nei vari territori</span>

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  21. Io non sono contrario per principio alla c.d. reposizione del Santissimo Sacramento, soprattutto nelle cattedrali e in generale nelle chiese di grandi dimensioni e con un certo flusso turistico o di pellegrini. Infatti può accadere che ambienti troppo vasti o troppo chiassosamente affollati impediscano - a chi vuole - di di sostare in adorazione o fare la c.d. visita al Santissimo. Non a caso in molte cattedrali esiste una bella cappella dedicata al Santissimo Sacramento. Ma un conto è individuare uno spazio intimo ma curato e riconoscibile dove consevare dignitosamente la Presenza Rale, magari dotandolo di strumenti per aiutare chi vuole pregare un po'; un conto è relegare il Santissimo in un angolino anonimo come se desse imbarazzo.
    Nelle chiese di dimensioni modeste, poi, trovo semplicemente ridicolo che si "sloggi" la custodia eucaristica dall'altar maggiore.

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  22. ma il tabernacolo è su UN altare, non su tutti gli altari e nelle chiese con coro (quindi le principali) NON sull'altare maggioreee!! non invertite le cose attribuendole pure a san Pio V

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  23. Purtroppo verifico che spesso ci si perde in disquisizioni prettamente formali mentre il cattolicesimo è sotto un attacco diaboico. Ricordate che discutere del sesso degli angeli non ha salvato Costantinopoli dai turchi! La preghiera deve precedere l'azione, altrimenti il nostro fare è sterile.

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  24. Condivido l'intenzione ma nel caso specifico non funziona: nulla è sostanziale come il Santissimo Sacramento!

    Il Cattolicesimo si regge sul Santissimo Sacramento: Cristo non ci ha consegnato libri, leggi, principii ma il Suo stesso Corpo alimento incessante del Corpo Mistico che è la Chiesa.

    Quando ho la possibilità di stare in adorazione del Santissimo Sacramento ho la consapevolezza che nella mia esistenza non potrei fare nessuna "azione" più importante.

    Approfitto per dire che anche il definire la Chiesa come "Popolo di Dio" anzichè come "Corpo Mistico di Cristo" (  straordinaria l'enciclica di S.S. PIO XII ) è un segno evidente del decadimento teologico moderno.

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  25. Caro Anselmo, non è proprio così. Il SS Sacramento è sostanziale quando si prende l'Eucarestia comunicandosi. L'adorazione eucaristica è una piissima pratica devozionale ma non è "sostanziale". Se non ti comunichi, dopo esserti confessato (questi sono sacramenti) l'adorazione eucaristica serve a poco. Prima i sacramenti, ed il Sacramento dei Sacramenti e poi le importantissime pratiche devozionali.
    Attenzione a non lanciare eresie in giro che i modernisti non perdonano, son furbi!
    Dire che Il Santissimo Sacramento, inteso come specie eucaristiche contenute dentro il tabernacolo nell'altare sia addirittura sostanziale per il cattolicesimo significa dire che per XV secoli la Chiesa cattolca non era cattolica, che Gregorio Magno, Francesco d'Assisi, S. Agostino, S. Giovanni Crisostomo, S. Cirillo Alessandrino etc... non erano sostanzialmente cattolici. Che sarebbe arrivato il concilio Tridentino a salvare le sorti della Chiesa. Guardate che i modernisti ci fanno a fette su ste cose.
    Ciò che è sostanziale per il cattolicesimo è l'Eucarestia

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  26. <span><span> L'adorazione eucaristica è una piissima pratica devozionale ma non è "sostanziale"</span></span>

    che significherebbe  NON SOSTANZIALE ? ?? spieghi meglio , se può  !

    Il punto centrale della nostra Fede è proprio questo, da riaffermare con energia, contro l'eresia diabolica di Lutero: noi cattolici abbiamo la Fede nella Presenza Reale di Gesù Cristo nell'interezza della Sua Persona, Uomo-Dio Vivo e Vero !
    ed è questa Divina Presenza che è stata oscurata paurosamente con la Messa NO, e in tutte le deviazioni dalla Fede che da essa sono derivate, soprattutto con la Comunione distribuita in mano oltre che  con lo spostamento/nascondimento del Tabernacolo, v. Duomo di Reggio Emilia (un esempipo tra milioni nell'orbe, che dimostrano la precisa volontà umana di CACCIARE GESU'  via dal centro della Chiesa,  FUORI dal Santo Sacrificio, che viene continuamente seppellito dalle balordaggini  e VANITA' UMANE dissacranti della celebrazione: possibile che sia così difficile veder ciò che ormai è  palesato anche ai ciechi ?...che tra poco Gesù Presente nell'Ostia sarà cacciato proprio fuori delle chiese, se non la smettiamo di emarginarlo, mettendo noi stessi al centro dei pensieri e dei discorsi e dell'intera Messa ?
    Non vedete che proprio perchè non Lo si adora <span><span>prima, durante e dopo la Messa,</span></span>  non Lo si rispetta NEANCHE  DURANTE LA MESSA ?
    nelle benedizioni alle esposizioni del SS.mo Sacramento,  noi diciamo alla fine:
    BENEDETTO  GESù NEL SS.MO SACRAMAENTO DELL'ALTARE,
    e convinti della REALE Presenza di Nostro Signore, notte e giorno, nelle Sacre Specie custodite in quel tabernacolo, in Corpo, Snague Anima e Divinità, Lo adoriamo come DIO con noi, in mezzo a noi fino alla fine dei tempi, come Egli ha promesso .
    Spessissimo Gesù si è lamentato con i Santi e i mistici di essere ABBANDONATO NEI TABERNACOLI, perchè nessuno va a trovarlo, a intrattenersi davanti a LUI in preghiera, ringraziamentom, impetrazione, adorazione : questa adorazione  è INDISPENSABILE, caro amico, ed è decaduta spaventosamente proprio dal CV2 in poi, grazie a tutte le aperture mondane e  antropo-latriche del concilio e della Messa riformata.
    Lei ssta dimenticando proprio questo fatto essenziale e sta confondendo le idee ai lettori: cerchi di non confondersi lei per primo e di ritrovare la Fede, che evidentemente è molto decaduta, stando alle sue parole.
    Finiamola con questa storia di "stare attenti a parlare davanti ai modernisti, che approfittano ecc....."
    che ce ne importa di loro ? La cosa importante è che noi davanti al Signore diciamo ciò che è VERO, testimoniando la nostra Fede. Basta con le menzogne e mistificazioni, basta con il parlar politico e strategico.  Quello che conta è se ciò che diciamo è vero o falso, d Dio giudica se diciamo verità  o menzogne.
    Il resto è vanità : i giudizi degli uomini sono vanità e menzogne, e non contano nulla, capisce Salvo ?
    Fin dall'inizio dell'era cristiana i Santi hanno sempre adorato Gesù Cristo Presente nell'Ostia consacrata, che hanno  custodito con la massima cura e venerazione.: pensi a S. Tarcisio MARTIRE, per la sua  difesa del SS.mo ! I numerosi miracoli eucaristici ce lo attestano, e ci dimostrano la NECESSITà di adorare il Signore Gesù SEMPRE PRESENTE nei tabernacoli, in quelle Sacre specie; ma lei ne ha mai sentito parlare ?
    Tutto quello che lei ha detto è fonte di confusione, polvere negli occhi e picconamento della Fede Cattolica nella Presenza Reale, e fa un bel servizio a Lutero....altro che preoccuparci dei giudizi dei modernisti.  
    Non confonda del carte in tavola, per favore.

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  27. <span>dire che il SS.mo Sacramento è sostanziale quando si fa la comunione, e soltanto allora, come Salvo vuole far capire, è una <span>affermazione ERETICA,</span> discorso davvero satanico, che segue passo passo Lutero, perchè insinua nella mente dei fedeli l'idea che FUORI dalla Comunione e dalla Messa Gesù <span>non sia più presente</span> nell'Ostia consacrata.</span>
    Questo è il lavoro che satana sta facendo abilmente da 46 anni appestando l'intera Cheisa con le sue sottili menzogne, ci sta risucendo a meraviglia,  demolendo la Fede dell'intero Gregge, cominciando dai sacerdoti, che sono sempre meno consapevoli del Mistero della Divina Reale  (NON simbolica) Presenza di Gesù ,  costante nel tabernacolo, GIORNO E NOTTE: se lo fossero, passerebbero ORE E ORE in adorazione, dando a noi l'esempio, come faceva il Santo Curato d'Ars.
    Complimenti Salvo, per il suo discorso diabolico, simil-luterano !
    si ravveda dalle sue menzogne, finchè è in tempo; ma se lei è indottrinato dalla setta neocat, (come pare verosimile) purtroppo, temo che i suoi occhi siano totalmente SERRATI di fronte alla Realtà di Gesù Presente nel tabernacolo : ci vorrà un vero miracolo della Grazia di Dio per tirarlo fuori da quel mare di menzogne sataniche che le hanno inculcato, e che qui  lei sta seminando nelle menti dei piccoli lettori sprovveduti.

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  28. <span><span><span><span>L'adorazione eucaristica è una piissima pratica devozionale ma non è "sostanziale"</span></span>     
    e che significherebbe  NON SOSTANZIALE ? ! ? ! ? </span> 
    <span>spieghi meglio , se può  !    
     Il punto centrale della nostra Fede è proprio questo, da riaffermare con energia, contro l'eresia diabolica di Lutero: noi cattolici abbiamo la <span>Fede nella Presenza Reale di Gesù Cristo nell'interezza della Sua Persona, Uomo-Dio Vivo e Vero, nelle Specie Eucaristiche consacrate, SEMPRE PRESENTE  E SEMPRE DEGNO DI DOVUTA ADORAZIONE !  </span>  
    ed è questa Divina Presenza che è stata oscurata paurosamente con la Messa NO, e in tutte le deviazioni dalla Fede che da essa sono derivate, soprattutto con la Comunione distribuita in mano, oltre che  con lo spostamento/nascondimento del Tabernacolo, v. Duomo di Reggio Emilia; solo un esempipo tra milioni simili nell'orbe, che dimostrano la precisa volontà umana di CACCIARE GESU'  via dal centro della Chiesa,  FUORI dalla percezione umana del Santo Sacrificio, che viene continuamente seppellito dalle balordaggini  e VANITA' UMANE dissacranti della celebrazione: possibile che sia così difficile veder ciò che ormai è  palesato anche ai ciechi ?...e che tra poco Gesù Presente nell'Ostia sarà cacciato proprio fuori delle chiese, se non la smettiamo di emarginarlo, mettendo noi stessi al centro dei pensieri e dei discorsi e dell'intera Messa ?    
    Non vedete che proprio perchè non Lo si adora <span><span>prima, durante e dopo la Messa,</span></span>  non Lo si rispetta NEANCHE  DURANTE LA MESSA ?    
    nelle benedizioni alle esposizioni del SS.mo Sacramento,  noi diciamo alla fine:    
    BENEDETTO  GESù NEL SS.MO SACRAMAENTO DELL'ALTARE,    
    e convinti della REALE Presenza di Nostro Signore, notte e giorno, nelle Sacre Specie custodite in quel tabernacolo, in Corpo, Sangue Anima e Divinità, Lo adoriamo come DIO con noi, in mezzo a noi fino alla fine dei tempi, come Egli ha promesso .    
    Spessissimo Gesù si è lamentato con i Santi e i mistici di essere ABBANDONATO NEI TABERNACOLI, perchè nessuno va a trovarlo, a intrattenersi davanti a LUI in preghiera, ringraziamento, impetrazione, adorazione : <span>questa adorazione  è INDISPENSABILE,</span>caro amico, ed è decaduta spaventosamente proprio dal CV2 in poi, grazie a tutte le aperture mondane e  antropo-latriche del concilio e della Messa riformata.    
    Lei sta dimenticando proprio questo fatto essenziale e sta confondendo le idee ai lettori: cerchi di non confondersi lei per primo e di ritrovare la Fede, che evidentemente è molto decaduta, stando alle sue parole.    
    Finiamola con questa storia di "stare attenti a parlare davanti ai modernisti, che approfittano ecc....."   che ce ne importa di loro ? La cosa importante è che noi davanti al Signore diciamo ciò che è VERO, testimoniando la nostra Fede. Basta con le menzogne e mistificazioni, basta con il parlar politico e strategico !  Quello che conta è se ciò che diciamo è vero o falso, e Dio vede e giudica se diciamo verità  o menzogne.    
    Il resto è vanità : i giudizi degli uomini sono vanità e menzogne, e non contano nulla, capisce Salvo ?    
    Fin dall'inizio dell'era cristiana i Santi hanno sempre adorato Gesù Cristo Presente nell'Ostia consacrata, che hanno  custodito con la massima cura e [...]

    RispondiElimina
  29. altra affermazione sottilmlente diabolica:

    <span><span>non lanciare eresie in giro che i modernisti non perdonano</span></span>

    e secondo lei, COME fanno i modernisti a vedere le eresie, se essi sono ERETICI totalmente ?
     si rende conto dell'assurdità di ciò che dice ?
    come fa un mentitore programmatico a insegnare agli altri la Verità ?
    come può fare un CIECO   ad indicare ad altri ciechi la strada ?

    E POI:  di quale "perdono" sta cianciando ? 
    scusi Salvo, ma noi abbiamo bisogno del perdono dei modernisti, o del perdono di Nostro Signore Gesù Cristo, che ci rimette i peccati nel Sacramento della Confessione  ?
    è proprio lei che si sta mettendo in ginocchio davanti ai modernisti,  come se essi fossero i giudici dei vivi e dei morti, e vorrebbe che noi ci inginocchiassimo davanti a loro, pendendo dai  loro falsi giudizi, anzichè stare in GINOCCHIO DAVANTI A GESU', chiedendo a LUI solo, Dio Vivo e Vero, infinitamente Giusto e Misericordioso, Grazia e perdono e Misericordia per i nostri peccati, e aiuto nella lotta quotidiana contro le tentazioni di ogni specie, la fatica di conservare la Fede , fatica per  la quale il SS.mo ci dà Luce e Forza, oltre e in aggiunta (non <span>sostituzione, questa è la precisazione che si può fare alle sue parole</span>) a quella che ci dona nella S. Comunione, che non  sempre possiamo ricevere! e lo dobbiamo e possiamo fare davanti al Tabernacolo, dove LUI è sempre Presente.
    Adoriamo il vero Dio fatto Uomo, Gesù , non i modernisti e le loro menzogne, che vengono da satana !

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  30. <span>-Finiamola con questa storia di "stare attenti a parlare davanti ai modernisti, che approfittano ecc....."   che ce ne importa di loro ? La cosa importante è che noi davanti al Signore..-</span>
    Finalmente qualcuno che parla chiaro! 

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  31. Sig. Salvo le sconsiglio di perdere tempo co me, ho difetti e debolezze ma non ho intenzione di perdere la Fede, e non ingaggi dei grandissimi Santi che non hanno alcuna intenzione di sponsorizzare le sue opinioni.

    Se a voglia provi a rispondere a questa semplice domanda: dov'è Gesù Cristo ?

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  32. Finiamola con queste accuse di eresia (tutto in maiuscolo e grassetto) da parte di chi non capisce neppure quello che legge: Salvo non metteva in dubbio la presenza reale nel SS sacramento consrvato nel tabernacolo, diceva solo che il sacramento sostanziale è solo la comunione, mentre l'adorazione eucaristica è una piissima pratica, ma non è un sacramento.
    Mi è stato spiegato da un sacerdote che l'uso dello scampanellio al momento dell'elevazione fu in origine introdotto per invitare i fedeli ad abbassare lo sguardo per contrastare l'erronea doddrina che si era diffusa tra il popolo, secondo cui l'adorazione dell'ostia al momento della consacrazione equivaleva alla comunione. Certi sedicenti tradizionalisti rischiano senza accorgesene di affermare idee (non dico eretiche perchè non c'è la volontà) radicalmente sbagliate.

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  33. Finiamola con queste accuse di eresia (tutto in maiuscolo e grassetto) da parte di chi non capisce neppure quello che legge: Salvo non metteva in dubbio la presenza reale nel SS sacramento consrvato nel tabernacolo, diceva solo che il sacramento sostanziale è solo la comunione, mentre l'adorazione eucaristica è una piissima pratica, ma non è un sacramento.
    Mi è stato spiegato da un sacerdote che l'uso dello scampanellio al momento dell'elevazione fu in origine introdotto per invitare i fedeli ad abbassare lo sguardo per contrastare l'erronea doddrina che si era diffusa tra il popolo, secondo cui l'adorazione dell'ostia al momento della consacrazione equivaleva alla comunione. Certi sedicenti tradizionalisti rischiano senza accorgesene di affermare idee (non dico eretiche perchè non c'è la volontà) radicalmente sbagliate.

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  34. Ma il trasferimento dei tabernacoli è solo un colpo di spillo inferto alla fede nella Presenza Reale. Le sciabolate sono state ben altre. Sono l'andare a "ritirare" l'Eucarestia in coda in piedi come all'ufficio postale, sono riceverla da una beghina qualsiasi, e sulle zampe distese come se fosse una caramella, devo continuare?

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  35. veramente anche adesso su alcuni altari c'è il tabernacolo, ma si dice la Messa anche e soprattutto senza

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  36. quindi scriviamo articoli pieni di errori evidenti, tanto siccome il cattolicesimo è sotto attacco diabolico non ci possono attaccare con disquisizioni formali

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  37. Salvo, le specie eucaristiche sono conservate con modalità diverse dall'inizio della Chiesa, non spariamo assurdità, e il culto eucaristico è ben più antico del Tridentino

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  38. allora diciamo anche che Dio ha ordinato espressamente di celebrare solo in lingua latina, o che Gesù ha istituito il manipolo per la validità della Messa, perché così andiamo contro i modernisti, poco importa se spariamo c...te

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  39. Caro ospite: hai perfettamente ragione. Occorrerebbe che qualcuno mettesse finalmente termine a questo scandalo delle "ministre straordinarie dell'eucarestia" che poi ordinariamente distribuiscono la santa comunione tipo discount in occasione di tutte le messe (forse per non far fare troppa fatica ai preti?). peraltro questa distribuzione di massa dell'eucarestia è estremamente diseducativa perchè non rende minimamente l'idea della partecipazine del fedele al Sacrificio e fa pensare che ci si possa accostare alla comunione con leggerezza. ciò che produce le lunghissime code alla comunione, che fanno a pugni con il vuoto davanti ai confessionali.

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  40. Il problema è che questi qui son tutti san Tommaso: devono vedere anche le radiografie altrimenti non credono..
    Se Gesù risorgesse nella cappella sbagliata nemmeno se ne accorgerebbero.

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  41. Già che peccato che l'ultima cena l'abbia fatta così informale, senza latino, inginocchiatoi e tabernacoli...

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  42. ecco tu invece fai la stessa cosa con segno opposto, siete tutti utilissimi in un dibattito serio, tu e l'autore del testo. Però ricordatevi che non siete a nessun livello, né scientifico né teologico, state solo dicendo i vostri slogan: bisogna dire la Messa davanti al tabernacolo! oppure; Gesù non ha celebrato in latino! e cose intelligenti così

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  43. veramente servirebbe a richiamare l'attenzione sull'Ostia, ma il giansenismo lo trasformò nel nascondere lo sguardo, perché non siamo degni di guardare l'Ostia (idea che durò fino all'inizio del '900: san Pio X concesse delle indulgenze a chi guardando l'Ostia dicesse "mio Signore e mio Dio" proprio per disspare l'equivoco). Vero è che nel Medioevo strordinari poteri erano attribuiti al fatto div edere l'Ostia, così che fu introdotta l'elevazione (ripudiata dai protestanti come idolatrica). La preparazione del prete in questione è fortissssssssima

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  44. <span>veramente il campanello servirebbe a richiamare l'attenzione sull'Ostia, ma il giansenismo lo trasformò nel nascondere lo sguardo, perché non saremmo degni di guardare l'Ostia (idea che durò fino all'inizio del '900: san Pio X concesse delle indulgenze a chi guardando l'Ostia dicesse "mio Signore e mio Dio" proprio per disspare l'equivoco). Vero è che nel Medioevo straordinari poteri erano attribuiti al fatto di vedere l'Ostia, così che fu introdotta l'elevazione (ripudiata dai protestanti come idolatrica). La preparazione del prete in questione è fortissssssssima</span>

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  45. Intanto un minimo di teologia in università l'ho studiata, e il libro di Jedin sulla controriforma l'ho letto.
    Poi che le riforme nella Chiesa si siano sempre ispirate al vangelo e non a tradizioni posteriori mi pare abbastanza evidente.

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  46. <span>Intanto un minimo di teologia in università l'ho studiata, e il libro di Jedin sulla controriforma l'ho letto.  
    Poi che le riforme nella Chiesa si siano sempre ispirate al vangelo e non a tradizioni posteriori mi pare abbastanza evidente. Ora la riforma della riforma che gira in questi anni è un po' assurda, invece di sfrondare la liturgia dalle incrostazioni che si sono accumulate negli ultimi 40 nani cerca di recuperare le incrostazioni dei secoli precedenti. Personalmente mi aspettavo molto di più.
    </span>

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  47. <span><span>Intanto un minimo di teologia in università l'ho studiata, e il libro di Jedin sulla controriforma l'ho letto.    
    Poi che le riforme nella Chiesa si siano sempre ispirate al vangelo e non a tradizioni posteriori mi pare abbastanza evidente. Ora la riforma della riforma che gira in questi anni è un po' assurda, invece di sfrondare la liturgia dalle incrostazioni che si sono accumulate negli ultimi 40 anni cerca di recuperare le incrostazioni dei secoli precedenti. Personalmente mi aspettavo molto di più. 
    </span></span>

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  48. E poi dire che Gesù non ha celebrato in latino, che non c'erano inginocchiatoi e tabernacoli sarà stupido ma mi sembra inequivocabilmente vero.

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  49. Prendo volentieri atto delle precisazioni di ospite. Resta il fatto che non aveva capito l'afferamzione di Salvo e che questultimo non diceva eresie. Resta inoltre la constatazione che è giustissimo preoccuparsi dell'odierna moda di nascondere il Santissimo, ma che è verissimo che, purchè esso sia debitamente onorato e onorabile, non è necessario che sia posto sull'altare principale. Peraltro, atteso l'uso di celebrare verso il popolo (che, piaccia o non piaccia (a me non piace), costituisce l'ordinarietà, non è bello che il celebrante volti le spalle al Santissimo.  

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  50. Scusi ma quando la prendete in ginocchio l'eucarestia non vi mettete in coda lo stesso?? O avete imparato a volare direttamente dal banco al sacerdote... =-O =-O

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  51. Ho girovagato sul sito. Non risponde ai commenti ben fatti del lettore Roberto, addirittura accusandolo di voler sabotare il sito!Pazzesco...

    Non può mancare don Gallo

    http://www.seitreseiuno.net/Home/tabid/155/EntryId/2945/La-mentalita-del-mondo-di-chi-sta-bene.aspx

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  52. Non sarà, è stupido.

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  53. l'Elevazione è un 'gesto' che ha anche un suo preciso significato. In ebraico il sacerdote "fa salire" l'offerta a Dio...

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  54. C'è una Tradizione che si è arricchita delle esperienze di generazioni di credenti che hanno vissuto ed oggi anche grazie a loro vivono ciò che ha fatto e continua a fare Gesù fino alla fine dei tempi. 
    Per questo non è possibile nessuna modifica liturgica se non ad opera di pastori credenti e veri adoratori, in punta di piedi e in atteggiamento orante e sapendo quel che si sta facendo, senza stravolgere nulla... Il consilium e Bugnini, invece, temo sapessero quel che stavano facendo...

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  55. Non ci mettiamo in coda, ma andiamo processionalmente all'altare. C'è qualcosa di solenne e di grande fare un passo dopo l'altro in attesa di inginocchiarsi a ricevere il Signore!

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  56. 'Popolo di Dio' è esatto ma generico ed è una connotazione ancora ebraica. "Corpo Mistico di Cristo" è un'identità più precisa più piena e rende perfettamente ciò che la Chiesa è ontologicamente.

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  57. <span>'Popolo di Dio' è esatto ma generico ed è una connotazione ancora ebraica. "Corpo Mistico di Cristo" è un'identità più precisa più piena e rende perfettamente ciò che la Chiesa è ontologicamente. </span>
    Non c'è solo decadimento teologico, ce'è il solito annacquamento e quel "tralasciare" tipico di tante formule conciliari, che poi serve ad abbandonare, far cadere nel dimenticatoio: in definitiva, tradire...

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  58. La presenza del S. Sacramento sopra l'altare è una consuetudine non solo benemerita ma anche fondamentale per risaltare la devozione e l'adorazione all'Eucarestia. Dobbimo però renderci conto che è un'usanza abbastanza tardiva. Ordinariamente il Sacramento è stato conservato nelle Chiese dopo il 1200 prima si faceva come gli orientali.
    Altro discorso è l'altare si è sempre pregato rivolti a Dio, anche nelle chiese (vedi le chiese romaniche ancora rimaste integre da Verona a Viterbo o nelle Marche ecc.) ove l'altare non è adossato al muro ma è posizionato come nelle basiliche papali. Trovo in ogni caso una somma irriverenza che il sacerdote preghi con le spalle rivolte a Nostro Signore presente nell'Eucarestia.
    Quanto all'altare deve essere tale e non una tavola da mensa!

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  59. Caro ospite ironico, il problema non sono evidentemente le code, ma il modo complessivamente sciatto e quindi altamente diseducativo con cui oggi ci si accosta all'Eucarestia. Penso che anche fuori dal mondo degli amanti della tradizione ce ne si renda conto. Si dirà, ma suvvia, sono forme, il cristianesimo è molto altro. vero, verissimo, ma in ogni azione umana la forma contiene una sostanza: se lei incontra una persona a cui vuole bene, le verrà naturale avere un atteggiamento attento e amichevole, se incontra un'autorità un atteggiamento rispettoso e così via. Quindi anche la forma di accostarsi all'Eucarestia è importante. Peraltro, lo vedo nella mia esperienza personale, se il Cristianesimo è ridotto a un discorso (magari bellissimo) o a sole iniziative (magari encomiabili), ma non è carnalmente legato a Cristo, esso si riduce, come avviene spessissimo, a ideologia o impegno sociale, incapace di qualsiasi reale novità nel mondo e nelle vite degli uomini. Per questo, e non per inutile passatismo, ho iniziato ad interessarmi alla tradizione liturgica.  

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  60. Praticamente al liturgia si è arricchita da Gesù fino al Concilio Vaticano II poi invece ha perso il diritto di crescere. Molto logico come argomento.

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  61. Scusi ma lei che ne sa di come le persone si accostino all'eucarestia?? Dopo dite che solo Dio vede nei cuori. Sul Cristo che voi mettete al centro mi permetto di dire che in due anni che frequento il blog non capisco di quale Cristo parliate. Cristo Cristo si ma alla fine si discute solo di canti, latino, in ginocchio, processioni solenni e paramenti.
    Poi della sua parola non si sa, tanto ls carità non si sia mai che poi si diventa Komunisti, amore, figurarsi si è sessantottini. Cosa significa alla fin fine essere carnalmente legati a Cristo??

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  62. Caro REX, dobbiamo renderci conto che prima di parlare di argomenti così delicati per la nostra Fede dobbiamo documentarci. è vero che non ti esponi con nome e cognome, ma un po' di moderazione dovresti averla nel presentare tue fantasie come verità storiche. L'Eucaristia è sempre stata custodita con la massima riverenza fin dai tempi delle catacombe. Leggi questo dal sito del Vaticano: « La custodia eucaristica, nelle prime basiliche, ebbe due forme: la torre e la colomba. Si discute, fra gli eruditi, sulla priorità fra le due forme ma, con tutta probabilità, la torre servì da custodia alla colomba che conteneva il pane eucaristico. L’ipotesi è avvalorata dalla materia usata per la fabbricazione, infatti le torri erano d’argento e le colombe d’oro.»
    (<span>RELAZIONE DI S.E. MONS. MAURO PIACENZA</span>
    <span>La custodia dell’Eucarestia
    Il Tabernacolo e la sua storia
    </span>
    <span>Casamari, 31 luglio 2004)</span>

    don Gianluigi Braga

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  63. Caro ospite ironico (la chiamo così per distingeurla dall'altro "ospite" cui avevo dato in precedenza ragione; i post si accavallano e se più persone usano lo stesso nik, si rischia di non capire più nulla).
    Io ovviamente non so ne pretendo di sapere in quale stato interiore le persone si accostano all'eucarestia. Come esteriormente si accostano lo vedo, come tutti, in occasione delle messe: frotte di persone che, spesso in modo disordinato e talvolta giocando a "fregare sulla fila" sì, accade anche questo!), si dirigono verso l'altare dove simpatiche vecchiette distribuiscono la comunione in mano, tipo distributore automatico. Constato poi che moltissimi si comunicano mentre pochissimi si confessano (non mi neghi la crisi del sacramento della confessione, perchè è sotto gli occhi di tutti e da tutti riconosciuta). Quanto al "carnalmente legato a Cristo" significa accostarsi ai sacramenti, in primis l'Eucarestia, come segni concreti e tangibili della presenza effettiva di Cristo nel mondo qui ed ora. Non credo che questo le crei problemi, dato che, mi par di capire, Lei si professa cattolico.

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  64. è un'ovvietà che non porta a nulla, qui si contestava il fatto di portare dati sbagliati a sostegno di tesi giuste. Appunto non è che la messa deve essere in latino perché Gesù avrebbe detto Messa in latino, come non è che la celebrazione è orientata al tabernacolo perché BXVI in Sistina ha detto Messa rivolto a un tabernacolo che non c'è. Era un paradosso su cui qualcuno ha immediatamente cominciato a sbavare pavlovianamente

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  65. questo è sacrosanto Fax, ma adesso lo stai difendendo con argomenti giusti. Difenderlo come  fa l'articolista di MIL non va bene invece

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  66. ah e per la cronaca non l'ho accusato di eresie, ma di dare dati sbagliati sulla conservazione delle Sante Specie e sul culto eucaristico nella storia

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  67. certo don Gianluigi, il problema è dire che conservarla all'altar maggiore come nella Sistina etc è pieno di errori. Poi qualcuno si è dato da fare con l'errore opposto, tipo che la SS.ma Eucaristia prima del tridentino chissà che se ne faceva. Il problema non è tanto che gli utenti facciano errori, quanto che MIL pubblichi un testo "su un argomento così delicato per la nostra fede" che non ha dati ineccepibili, ma grossolanamente sbagliati

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  68. <span>certo don Gianluigi, ma il problema non è tanto che gli utenti facciano errori, quanto che MIL pubblichi un testo "su un argomento così delicato per la nostra fede" che non ha dati ineccepibili, ma grossolanamente sbagliati</span>

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  69. Il Vaticano II - e per l'esattezza la Sacrosanctum Concilium - non prevedeva la Riforma di Bugnini.

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  70. <span><span>Il Vaticano II - e per l'esattezza la Sacrosanctum Concilium - non prevedeva la Riforma di Bugnini.</span>E, poi, la liturgia non cresce, semmai eventualmente si evolve ma senza stravolgimenti che la snaturano. Siamo noi che cresciamo, grazie alla Litugia, oltre a rendere l'autentico culto a Dio!</span>

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  71. Guardi se la buttiamo sull'esteriorità io allora trovo brutto il gesto di farsi imboccare in ginocchio. Sarà che essendo nata dopo il concilio non l'ho mai visto ma mi ispira diffidenza e non riesco ad  abituarmici. Non mi pare che vado facendo campagne per denigrarlo però, al massimo spero  che la Chiesa sia così generosa con me da lasciarmi al possibilità di continuare a prendere la comunione come ho sempre fatto. Sulla confessione io in genere penso ai peccati miei e mi regolo di conseguenza, di come si comportano gli altri essendo fiduciosa mi immagino siano a posto con la loro coscienza.

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  72. C'è un errore plateale, è vero, quando l'articolo afferma: <span> «ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?»</span>
    Il Sacrificio si offre al Padre a prescindere dal Tabernacolo. tuttavia è stato un errore separare il tabernacolo dall'altare poiché l'uno rimanda all'altro e ne è la conferma di una reale presenza. Così si esprimaeva Pio XII in un'allocuzione ai partecipanti al Convegno internazionale di liturgia pastorale, pronunciata a Roma il 22 settembre 1956 (in A.A.S. 48 [1956] pag 711  – 725: «È soprattutto attraverso il Sacrificio dell’altare che il Signore si rende presente nell’Eucarestia ed è nel tabernacolo come “memoria del suo Sacrificio e della sua  Passione”. Separare il tabernacolo dall’altare significa separare due realtà che per origine e natura devono restare unite ...»

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  73. Gentile Signora Ospite, non la "butto sull'esteriorità" come Lei dice. Ho scritto in una delle precedenti risposte alle sue pacate e interessanti osservazioni che la forma è anche sostanza e ho spiegato perchè. Anche io per ragioni anagrafiche sono cresciuto nella Chiesa postconciliare (c'ero anche prima ma ero troppo piccolo per ricordare qualcosa), ma le posso garantire che fino a pochi anni fa era del tutto normale ricevere la comunione in bocca (che sarebbe "l'essere imboccati" che lei scrive). Deve essere davvero giovane se non lo ricorda. Quanto alla generosità della Chiesa nei confronti della comunione discount, non tema: la Chiesa è sempre generosa. La burocrazia ecclesiastica, invece, lo fu assai meno quando, introdotto il nuovo rito, nonostante tutti gli appelli (compreso quello di numerosissimi tra i più illustri intellettuali del tempo a livello mondiale) cercò di cancellare completamente il rito tradizionale. Comunque le garantisco che l'umiliazine di "essere imboccati" non è così tremanda e comunque un po' di umiltà non guasta (o no?). Sui peccati ribadisco: non guardo i peccati degli altri perchè mi bastano i miei. Osservo solo che è difficilmente discutibile che il precetto di ricevere la comunione in buona disposizione di spirito dopo essersi confessati non è granchè rispettato e questo è certamente un male per le persone, dato che, le garantisco, la confessione fa un gran bene.

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  74. Salvo (Salvatore Fazio)12 ottobre 2011 alle ore 18:35

    Caro Don Luigi,

    mi firmero' con nome e cognome anch'io d'ora in poi. Invito REX a fare altrettanto, anche se l'anonimita' in un blog e' garantita ed una prassi comune su internet.

    Vediamo di far ordine e chiarezza:

    1) La riserva eucaristica e' conservata da tempo immemorabile, per quanto ci e' dato sapere lo e' fin dall'epoca apostolica. e' testimoniato negli scritti paleocristiani come ad esempio, coloro che venivano chiamati "diaconi", attingessero alla riserva eucaristica e la portassero ai malati, agli anziani etc... questo accade ancora oggi in tutte le denominazioni orientali, dalle sperdute ed isolate comunita' precalcedonesi dell'Etiopia, alle varie denominazioni calcedonesi e non dell'Asia. Segno che e' una pratica antichissima.Ovviamente la riserva eucaristica (che in antico era una parte dell'ostia magna)  era conservata in vasi preziosissimi e con tutte le dignita' del caso.

    2) Tale riserva non sappiamo dove fosse conservata in epoca paleocristiana (cioe' durante l'epoca imperiale), appare probabile che fosse nascosta e custodita negli alloggi del sacerdote, visto lo status persecutionis, il quale se ne cibava ove fosse in pericolo d'essser trafugata o profanata. Sappiamo con SICUREZZA che durante il medioevo, quanto in occidente che in occidente venisse conservata in sagrestia e negli alloggi del Vescovo. Questo perche' lasciare una cosa cosi' sacra incustodita in una Chiesa non era raccomandabile. Ci poteva essere un serio pericolo di profanazione.

    3) Le particole si diffondono in occidente, presumibilmente all'inizio del secondo millennio, per evitare lo scandalo della profanazione dovuta alla possibile caduta di briciole. Per lo stesso motivo si perde l'uso di distribuire l'Eucarestia al popolo sotto la specie del vino. Cio' perche' Cristo e' presente in Corpo, Sangue Anima e Divinita' tutto intero in ogni singola parte delle specie eucaristiche. Tale procedura in occidente servi' anche a combattere le'resia utraquista che diceva altrimenti.

    4) Sul principio del sec. XIII nella Chiesa latina si diffonde pian piano, essendo venuti meno i pericoli dovuti a bande e saccheggi ed essendoci un maggiore ordine sociale, l'usanza di custodire la riserva eucaristica direttamente in Chiesa, specie nelle Cattedrali piu' grosse e "sorvegliate" fino a poi diffondersi l'uso anche in chiese piu' piccole (ma non ovunque). Le particole erano riposte in genere in luoghi non molto visibili o prominenti (proprio perche' si voleva protegere la riserva eucaristica), si guardi ad esempio la Basilica di S. Marco a Venezia.

    CONTINUA...

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  75. Salvo (Salvatore Fazio)12 ottobre 2011 alle ore 18:35

    5) La pia prtica della Adorazione Eucaristica, come molte bellissime pratiche appartenenti alla tradizione cattolica, non nasce dall'alto ma dal BASSO! Infatti una volta che si inizio', nella Chiesa latina, a conservare la riserva eucaristica in Chiesa, ci furono gruppi di fedeli che spontaneamente, entrando in Chiesa a pregare, iniziarono ad adorare cristo Eucarestia. La pratica si allargo' a tal punto che pian piano la riserva eucaristica lascio' i luoghi angusti e fu posta in una apposita cappella (la cappella del S.S. Sacramento) per favorire l'adorazione da parte dei fedeli.In alcune Chiese minori, inizio' a prender piede l'usanza di lasciare la riserva perennemente sull'altare maggiore facendo dell'intera Chiesa una Cappella del S.S.

    6) Fu in concilio di Trento ad ordinare e rendere ufficiale tale pratica, a prescrivere, per i motivi che conosciamo, di porre il tabernacolo sugli altari... ove non esistesse la cappella del S.S.inoltre la presenza del tabernacolo sull'altare divento' in nuovo "orientem" verso cui indirizzarsi, che non fu quindi piu' un punto geografico. Ecco perche' dopo Trendo nacquero gli altari laterali con diversa orientazione e gli edifici in genere furono orientati verso un qualsivoglia punto geografico. Tutto questo fu dopo Trento, non prima.

    7) La tendenza all'archeologismo e' propria del modernismo. Essi vorrebbero tornare ad una indeterminata purezza originaria (mista a ciarpame del nostro secolo). Ma se abbiamo un albero rigoglioso, che senso ha tornare al seme?

    CONTINUA...

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  76. Salvo (Salvatore Fazio)12 ottobre 2011 alle ore 18:35

    8) Per lo stesso motivo, un albero rigoglioso non rinnega l'arbusto da cui deriva e tutti gli stadi successivi che lo hanno portato ad essere cosi' alto e maestoso! Ogni atteggiamento che rinnega le pratiche pre-tridentine (ed ancora in uso presso centinaia di migliaia di comunita' cattoliche di rito orientale) come sostanzialmente non cattoliche si pone in discontinuita' con la tradizione passata.

    9) Io sono stato per lavoro a Kiev molte volte e frequentando le locali comunita' cattoliche di rito orientale (molto tradizionaliste per altro) non ho visto nessuna pratica d'adorazione eucaristica ne' ho visto un tabernacolo sull'altare. Ho pero' visto i fedeli adorare faccia a terra (si si faccia a terra, grande metanoia la chiamano) Cristo Eucarestia durante la consacrazione. Li devo ridenere "sostanzialmente non cattolici"? Ho visto fedeli digiunare giorni e confessarsi prima di solo azzardarsi a ricevere l'eucarestia. Eppure non ho visto nessuno guardare all'ostia magna durante la consacrazione perche' questa avveniva oltre l'iconostasi e con le tende chiuse. Li devo considerare degli eretici giansenisti?  Inoltre vedevo tantissime altre piissime pratiche devozionali come il pregare TANTO ed accendere molte candele di fronte alle Ikone, in marticolar modo una della Madre di Dio ed un crocefisso su un teschio. Da un lato pregavano per i vivi e dall'altro per i morti... nessuno entrava in Chiesa senza pregare, accender candele, dedicarsi a pratiche di devozione. Sono eretici o non sara' mai che gli orientali non hanno mai sperimentato l'eresia della negazione della presenza reale ma hanno sperimentato l'Ikonoclastia? E l'arianesimo? E quindi la Chiesa Cattolica in Oriente ha spinto verso pratiche devozionistiche verso le Ikone e verso la Theotokos in particolare, cosi' come a Trento GIUSTAMENTE si spinse (e si deve spingere) verso la pratica devozionistica della adorazione eucaristica FUORI la messa? Perche', prima che l'n-esimo stupido me lo faccia notare, dentro la Messa tale pratica e' sempre esistita (ed oggi sta sparendo, perche' nessuno si inginocchia).

    10) S. Gregorio Magno, il padre del rito poi codificato a Trento, non credo cre pretendesse dai fedeli di concentrare lo sguardo sull'ostia pena il giansenismo. O magari era egli stesso giansenista, poiche' consacrava dietro una doppia fila di tende, la prima attorno al ciborio, la seconda alla balaustra dotata di colonne e travi per sostenere i tendaggi. Cio' accadeva anche nella Chiesa dove molti anni dopo tal Francesco d'Assisi, anche lui forse giansenista e sostanzialmente non cattolico, depose il primo bambinello. L'affresco di giotto ci riporta una grossa ikonostasi ed una porta con tenda da chiudersi alla consacrazione nonche' un altare cubico a ciborio con altre tende. E la riserva sara' stata a casa del Vescovo ;)


    Per concludere, FINIAMOLA di trattare le cose superficialmente in modo che qualunque professorino modernista di un nostro seminario ci posssa mangiare e far a pezzi in qualunque convegno o dibattito di paese. Come spesso accade, con scandalo per i fedeli che tali cose non le sanno, non le studiano e lasciano fuorviare.
    Gli SLOGAN non fanno parte della bimillenaria tradizione della Chiesa di cui noi siamo chiamati a NON ripudiare neppure un secolo od un decennio.

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  77. Grazie Salvo per il tuo contributo, che condivido, solo un appunto al §8. La Tradizione liturgica va di pari passo con il percorso di fede, e pur essendo tutta venerabile e santa non è sempre buono e salutare tornare indietro per recuperare elementi di una remota antichità; sarebbe come se volessimo tornare a vivere la fede decontestualizzandola. Pio XII condanna questo atteggiamento nella Mediator Dei come archeologismo: Un esempio lampante è il ritorno alla Comunione sulla mano (elemento dei primi secoli), (ma non il ritorno al digiuno di quei tempi), oggi c'è stata una consapevolezza diversa riguardo all'Eucaristia e rischi diversi per la fede rispetto a quell'epoca lontana. È giusto quindi valorizzare la tradizione latina che certo non è inferiore a quelle orientali.

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  78. Salvo (Salvatore Fazio)12 ottobre 2011 alle ore 20:05

    @ don Luigi,

    in effetti il punto 8) e' preceduto dal punto 7) in cui faccio proprio riferimento (indirettamente) a quanto condannato da Papa Pio XII.

    Tuttavia, comunione sulla mano a parte (che anche in antico era prassi locale. Gli orientali usano un cucchiaio di metallo prezioso e nessuno tocca le specie e neppure il calice). Il rischio di molti tradizionalisti e' dimenticarsi del punto 8) cosi' come i modernisti si dimenticano del punto 7)

    Dire che il non mettere il tabernacolo sull'altare maggiore significa non essere "sostanzialmente" cattolico oppure che l'adorazione eucaristica fuori la messa e' "sostanziale" oppure che chi non guarda l'osita magna durante la consacrazione e' un giansenista. Significa giocoforza condannare alla non cattorlicita' numerosi Santi e Padri della Chiesa nonche' centinaia di migliaia di cattolici orientali. Non lo si fece nellpure nel Santo Concilio Tridentino, dove non s'aboli' l'uso passato e gli altare antichi e le antiche cappelle del SS sacramento e i venerabili riti orientali continuarono ad esistere.

    Le parole hanno un peso in teologia, non le si puo' lanciare csi', come slogans. Su singole parole si compirono scismi in passato.

    Dovere di ogni tradizionalista e' sforzarsi di esprimersi correttamente, senza slogan. Altrimenti si corre il rischi di favorire, indirettamente il modernismo.

    Questo lo dico per i tradizionalisti "bona fide". Ci sono poi alcuni "tradizionalisti" (le virgolette son d'obbligo) che espressamente ritengono spazzatura tutto cio' che avvenne prima Trento e ritengono Trendo IL superconcilio (completato dal Vaticano I) che ha messo ordine nel precedente errore. Costoro, una minoranza, si comportano non diversamente da quanto i modernisti fano col "superconcilio" Vaticano II a cui si riferiscono come ad "il concilio" etc...

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  79. io con le mie mani non avrei il coraggio di toccare Gesù e per questo preferisco che lo tocchino le mani sante e venerabili di un sacerdote, che bacio e venero per quel che compiono.

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  80. Sig. Salvo, se lei fa dire agli altri cose che non hanno detto per permettersi di dare liberamente dello stupido o dell'idiota a casa mia si chiama comportamento scorretto.

    Tre semplici domande:

    - Dov'è Gesù?

    - Chi, come,  quando. e perchè ha abolito quanto disposto  dal Concilio di Trento ?

    - Con che risultati ?

    Mi basta risponda alla prima. Saluti.

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  81. Io intendevo in bocca e in ginocchio. Questa pratica non ricordo di averla mai notata nelle nostre parrocchie. In bocca invece avviene normalmente perchè oggi le disposizioni prevedono che ci si possa comunicare con le mani e con la bocca. In piedi però.  Io preferisco con le mani, è stato così da quando è stata introdotta la possibilità di farlo mi è sempre sembrato un gesto più evangelico, più consapevole, le mani  aperte esprimono apertura accoglienza, calore, lo trovo  delicato e gentile.

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  82. Comunque condivido che la pratica della Comunione sulla mano è una delle innovazioni peggiori della Chiesa postconciliare, anzi più che innovazione lo chiamerei scandalo, perchè davvero mina in profondità la Fede nella Presenza Reale.
    Se uno fosse veramente convinto di ciò, un laico non oserebbe toccare l'Ostia Consacrata con le mani, ed infatti secondo me abolire questa pratica è una delle prime cose che bisognerebbe fare per reinserire un po' di senso del Sacro, e di rispetto per i Sacramenti che oggi non c'è.
    Davvero mi fa davvero brutto questa cosa...
    Per il resto non mi intendo di problematiche storiche, quindi mi limito a rilevare gli aspetti più evidenti della decadenza che vedo nelle Messe di oggi.

    RispondiElimina
  83. Prima Parte:

    <p><span>Mi sento in dovere di rispondere a tanti messaggi, visto che questo “articolo” l’ho scritto io. Non si potrebbe definire neanche articolo</span><span>, in quanto mancano riferimenti bibliografici, non si sono neanche note a piè di pagina e non ha neanche un’impostazione scolastica nella sua struttura. Difatti non c’è alcuna ricerca scientifica in questo articolo</span><span>, non c’è metodo, né discussione finale, né voleva essere un articolo scientifico. Ringrazio comunque la redazione di MIL per averlo accettato e per averne accettati altri in precedenza. Non c'è nessuna eresia nell'articolo, non esageriamo con giudizi troppo facili e a tratti offensivi. E’ bene discutere e procedere anche con belle correzioni fraterne</span><span>, per migliorarsi a vicenda, ma l'articolo è stato mosso solo da un atto di pietà popolare</span><span> di un fedele cattolico, non liturgista ovviamente, non teologo, ma solo laico. Però la riverenza della fede vuole che quando si entra in una Chiesa si cerca subito il Santissimo, il "Padrone di Casa</span><span>", per salutarlo ed inginocchiarsi, che sarebbe bello se fosse al centro della Chiesa, sull’altare maggiore che è la prima struttura architettonica che balza all’occhio (non a caso!). Il Tabernacolo rimane la vera identità di un altare che per essere definito tale deve averlo! Altrimenti senza Tabernacolo si chiama “mensa</span><span>”: ho chiesto spiegazioni ad alcuni religiosi domenicani e mi hanno detto così. Di fatto c’è una differenza dunque. Vedo che nessuno ha colto questo significato: è questa invece la grande differenza. Era tutta qui la questione. </span>
    </p><p><span>Certo la santa Messa si può celebrare anche senza il Santissimo Sacramento sull'altare, che ovviamente richiederebbe il Crocifisso al centro, come ho detto chiaramente anche citando la grande riforma detta Benedettiana. Quanto alla cappella Sistina, basta vedere le foto della Messa celebrata dal Santo Padre per vedere che il Tabernacolo c'è; ora se ci sia o no il Santissimo non lo so, il Tabernacolo c’è e si vede!</span>
    </p><p>(segue)
    </p>

    RispondiElimina
  84. Prima parte:

    <p><span>Mi sento in dovere di rispondere a tanti messaggi, visto che questo “articolo” l’ho scritto io. Non si potrebbe definire neanche articolo</span><span>, in quanto mancano riferimenti bibliografici, non si sono neanche note a piè di pagina e non ha neanche un’impostazione scolastica nella sua struttura. Difatti non c’è alcuna ricerca scientifica in questo articolo</span><span>, non c’è metodo, né discussione finale, né voleva essere un articolo scientifico. Ringrazio comunque la redazione di MIL per averlo accettato e per averne accettati altri in precedenza. Non c'è nessuna eresia nell'articolo, non esageriamo con giudizi troppo facili e a tratti offensivi. E’ bene discutere e procedere anche con belle correzioni fraterne</span><span>, per migliorarsi a vicenda, ma l'articolo è stato mosso solo da un atto di pietà popolare</span><span> di un fedele cattolico, non liturgista ovviamente, non teologo, ma solo laico. Però la riverenza della fede vuole che quando si entra in una Chiesa si cerca subito il Santissimo, il "Padrone di Casa</span><span>", per salutarlo ed inginocchiarsi, che sarebbe bello se fosse al centro della Chiesa, sull’altare maggiore che è la prima struttura architettonica che balza all’occhio (non a caso!). Il Tabernacolo rimane la vera identità di un altare che per essere definito tale deve averlo! Altrimenti senza Tabernacolo si chiama “mensa</span><span>”: ho chiesto spiegazioni ad alcuni religiosi domenicani e mi hanno detto così. Di fatto c’è una differenza dunque. Vedo che nessuno ha colto questo significato: è questa invece la grande differenza. Era tutta qui la questione. </span>
    </p><p><span>Certo la santa Messa si può celebrare anche senza il Santissimo Sacramento sull'altare, che ovviamente richiederebbe il Crocifisso al centro, come ho detto chiaramente anche citando la grande riforma detta Benedettiana. Quanto alla cappella Sistina, basta vedere le foto della Messa celebrata dal Santo Padre per vedere che il Tabernacolo c'è; ora se ci sia o no il Santissimo non lo so, il Tabernacolo c’è e si vede!</span>
    </p><p>(segue)
    </p>

    RispondiElimina
  85. Seconda parte:

    <p><span>Quanto alla frase detta: “<span>ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?”</span></span><span> Rispondo che non è sbagliato questo concetto (anche qui alle offese avrei preferito correzioni fraterne), perché non ho voluto dire che il Sacrificio della Messa si offre al Tabernacolo, certamente </span><span>si offre <span>solo a Dio</span>, ma per mezzo di Cristo che è l’offerente, la Vittima, l’ostia (presente nel Tabernacolo!</span><span>), e il Sacerdote è il ministro che agisce in persona Cristi</span><span>. Mi sembra che sono concetti molto banali: catechismo della Chiesa Cattolica. San Tommaso d’Aquino, spiega benissimo questi concetti di altare, sacrificio, vittima, ostia e tabernacolo nella Somma Teologica, nella terza parte. Infine, alcune definizioni sull’adorazione al S.S. Sacramento, con tutta sincerità, mi hanno lasciato perplesso, da quello che si legge c’è un atteggiamento di consustanzialità</span><span>, o per lo meno si lascia intendere ciò, concetto però tipico del protestantesimo, che rimane comunque una religione riformata, non originale. Riguardo “il porgere il fianco ai modernisti” </span><span>con alcune mie citazioni, dico che non c’è nessun atteggiamento di conflitto antico-moderno in quello che ho detto, né credo di essere stato drastico a tal punto da suscitare la sensibilità di colui che si definisce “modernista”; ho solo espresso il mio rammarico che troppo spesso il Santissimo lo si trova con difficoltà nelle Chiese, quando invece dovrebbe essere la cosa più semplice! </span>
    </p><p><span>Cari saluti!</span>
    </p>

    RispondiElimina
  86. <p><span> </span><span>Mi sento in dovere di rispondere a tanti messaggi, visto che questo “articolo” l’ho scritto io. Non si potrebbe definire neanche articolo</span><span>, in quanto mancano riferimenti bibliografici, non si sono neanche note a piè di pagina e non ha neanche un’impostazione scolastica nella sua struttura. Difatti non c’è alcuna ricerca scientifica in questo articolo</span><span>, non c’è metodo, né discussione finale, né voleva essere un articolo scientifico. Ringrazio comunque la redazione di MIL per averlo accettato e per averne accettati altri in precedenza. Non c'è nessuna eresia nell'articolo, non esageriamo con giudizi troppo facili e a tratti offensivi. E’ bene discutere e procedere anche con belle correzioni fraterne</span><span>, per migliorarsi a vicenda, ma l'articolo è stato mosso solo da un atto di pietà popolare</span><span> di un fedele cattolico, non liturgista ovviamente, non teologo, ma solo laico. Però la riverenza della fede vuole che quando si entra in una Chiesa si cerca subito il Santissimo, il "Padrone di Casa</span><span>", per salutarlo ed inginocchiarsi, che sarebbe bello se fosse al centro della Chiesa, sull’altare maggiore che è la prima struttura architettonica che balza all’occhio (non a caso!). Il Tabernacolo rimane la vera identità di un altare che per essere definito tale deve averlo! Altrimenti senza Tabernacolo si chiama “mensa</span><span>”: ho chiesto spiegazioni ad alcuni religiosi domenicani e mi hanno detto così. Di fatto c’è una differenza dunque. Vedo che nessuno ha colto questo significato: è questa invece la grande differenza. Era tutta qui la questione. (segue)</span>
    </p>

    RispondiElimina
  87. <p><span>Certo la santa Messa si può celebrare anche senza il Santissimo Sacramento sull'altare, che ovviamente richiederebbe il Crocifisso al centro, come ho detto chiaramente anche citando la grande riforma detta Benedettiana. Quanto alla cappella Sistina, basta vedere le foto della Messa celebrata dal Santo Padre per vedere che il Tabernacolo c'è; ora se ci sia o no il Santissimo non lo so, il Tabernacolo c’è e si vede!</span>
    </p><p><span>Quanto alla frase detta: “<span>ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?”</span></span><span> Rispondo che non è sbagliato questo concetto (anche qui alle offese avrei preferito correzioni fraterne), perché non ho voluto dire che il Sacrificio della Messa si offre al Tabernacolo, certamente </span><span>si offre <span>solo a Dio</span>, ma per mezzo di Cristo che è l’offerente, la Vittima, l’ostia (presente nel Tabernacolo!</span><span>), e il Sacerdote è il ministro che agisce in persona Cristi</span><span>. Mi sembra che sono concetti molto banali: catechismo della Chiesa Cattolica. San Tommaso d’Aquino, spiega benissimo questi concetti di altare, sacrificio, vittima, ostia e tabernacolo nella Somma Teologica, nella terza parte. Infine, alcune definizioni sull’adorazione al S.S. Sacramento, con tutta sincerità, mi hanno lasciato perplesso, da quello che si legge c’è un atteggiamento di consustanzialità</span><span>, o per lo meno si lascia intendere ciò, concetto però tipico del protestantesimo, che rimane comunque una religione riformata, non originale. Riguardo “il porgere il fianco ai modernisti” </span><span>con alcune mie citazioni, dico che non c’è nessun atteggiamento di conflitto antico-moderno in quello che ho detto, né credo di essere stato drastico a tal punto da suscitare la sensibilità di colui che si definisce “modernista”; ho solo espresso il mio rammarico che troppo spesso il Santissimo lo si trova con difficoltà nelle Chiese, quando invece dovrebbe essere la cosa più semplice!</span>
    </p><p><span>Cari saluti!</span>
    </p>

    RispondiElimina
  88. <p><span>Certo la santa Messa si può celebrare anche senza il Santissimo Sacramento sull'altare, che ovviamente richiederebbe il Crocifisso al centro, come ho detto chiaramente anche citando la grande riforma detta Benedettiana. Quanto alla cappella Sistina, basta vedere le foto della Messa celebrata dal Santo Padre per vedere che il Tabernacolo c'è; ora se ci sia o no il Santissimo non lo so, il Tabernacolo c’è e si vede!</span>
    </p><p><span>Quanto alla frase detta: “<span>ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?”</span></span><span> Rispondo che non è sbagliato questo concetto (anche qui alle offese avrei preferito correzioni fraterne), perché non ho voluto dire che il Sacrificio della Messa si offre al Tabernacolo, certamente </span><span>si offre <span>solo a Dio</span>, ma per mezzo di Cristo che è l’offerente, la Vittima, l’ostia (presente nel Tabernacolo!</span><span>), e il Sacerdote è il ministro che agisce in persona Cristi</span><span>. Mi sembra che sono concetti molto banali: catechismo della Chiesa Cattolica. San Tommaso d’Aquino, spiega benissimo questi concetti di altare, sacrificio, vittima, ostia e tabernacolo nella Somma Teologica, nella terza parte. Infine, alcune definizioni sull’adorazione al S.S. Sacramento, con tutta sincerità, mi hanno lasciato perplesso, da quello che si legge c’è un atteggiamento di consustanzialità</span><span>, o per lo meno si lascia intendere ciò, concetto però tipico del protestantesimo, che rimane comunque una religione riformata, non originale. Riguardo “il porgere il fianco ai modernisti” </span><span>con alcune mie citazioni, dico che non c’è nessun atteggiamento di conflitto antico-moderno in quello che ho detto, né credo di essere stato drastico a tal punto da suscitare la sensibilità di colui che si definisce “modernista”; ho solo espresso il mio rammarico che troppo spesso il Santissimo lo si trova con difficoltà nelle Chiese, quando invece dovrebbe essere la cosa più semplice!</span>
    </p><p><span>Cari saluti!</span>
    </p>

    RispondiElimina
  89. <p><span>(segue) Certo la santa Messa si può celebrare anche senza il Santissimo Sacramento sull'altare, che ovviamente richiederebbe il Crocifisso al centro, come ho detto chiaramente anche citando la grande riforma detta Benedettiana. Quanto alla cappella Sistina, basta vedere le foto della Messa celebrata dal Santo Padre per vedere che il Tabernacolo c'è; ora se ci sia o no il Santissimo non lo so, il Tabernacolo c’è e si vede!</span>
    </p><p><span>Quanto alla frase detta: “<span>ma a questo punto c’è da chiedersi, a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?”</span></span><span> Rispondo che non è sbagliato questo concetto (anche qui alle offese avrei preferito correzioni fraterne), perché non ho voluto dire che il Sacrificio della Messa si offre al Tabernacolo, certamente </span><span>si offre <span>solo a Dio</span>, ma per mezzo di Cristo che è l’offerente, la Vittima, l’ostia (presente nel Tabernacolo!</span><span>), e il Sacerdote è il ministro che agisce in persona Cristi</span><span>. Mi sembra che sono concetti molto banali: catechismo della Chiesa Cattolica. San Tommaso d’Aquino, spiega benissimo questi concetti di altare, sacrificio, vittima, ostia e tabernacolo nella Somma Teologica, nella terza parte. Infine, alcune definizioni sull’adorazione al S.S. Sacramento, con tutta sincerità, mi hanno lasciato perplesso, da quello che si legge c’è un atteggiamento di consustanzialità</span><span>, o per lo meno si lascia intendere ciò, concetto però tipico del protestantesimo, che rimane comunque una religione riformata, non originale. Riguardo “il porgere il fianco ai modernisti” </span><span>con alcune mie citazioni, dico che non c’è nessun atteggiamento di conflitto antico-moderno in quello che ho detto, né credo di essere stato drastico a tal punto da suscitare la sensibilità di colui che si definisce “modernista”; ho solo espresso il mio rammarico che troppo spesso il Santissimo lo si trova con difficoltà nelle Chiese, quando invece dovrebbe essere la cosa più semplice!</span>
    </p><p><span>Cari saluti!</span>
    </p>

    RispondiElimina
  90. Caro Salvo rivolgendoti a me, sembra che sia stato io a fare le affermazioni che tu contesti. Io non ho mai detto:
    1. che per essere cattolici bisogna mettere il tabernacolo sull'altar maggiore,
    2. che chi non guarda l'ostia all'elevazione è un giansenista.
    E dunque perché dici queste cose ha me? Prenditela con chi ha scritto ciò che tu condanni. Mi sembra il minimo, non dico di carità cristiana, ma almeno di educazione.

    RispondiElimina
  91. Caro Salvo, non capisco perché tu ti rivolga a me per contestare affermazioni che io non ho mai fatto. Per favore prima di sceglierti l'intelocutore, assicurati che sia quello giusto. Buona notte.

    RispondiElimina
  92. <span><span>ungesto più evangelico, più consapevole, le mani  aperte esprimono apertura accoglienza, calore, lo trovo  delicato e gentile.</span></span>
    dunque:

    i Santi per 19 secoli, ricevendo la comunione in bocca, non avevano consapevolezza di che cosa stavano facendo:
    - non erano delicati e gentili; 
    - non avevano calore  verso il SS-mo Sacramento
    - non erano evangelici nel ricevere la comunione in bocca.

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  93. Bruttissima questa pretesa di chiarire le cose imponendo dei quiz. La teologia richiede precisione e impegno, non superficialità.

    RispondiElimina
  94. Caro Benedetto
    Mia zia aveva fatto solo la scuole elementari, rimasta vedova giovane decise di ofrrire la sua vita in Oblazione per la Santificazione dei Sacerdoti; aveva una Fede salda e forte come una roccia e spesso nelle preghiere mi rivolgo anche a lei quando ho bisogno di conforto.

    Le mie domandine non attengono alla Teologia, la prima attiene  alla Fede pura e semplice: mia zia avrebbe risposto senza indugio per come Santa Madre Chiesa le aveva sempre insegnato.

    Valeva per lei come per  tanti papà e mamme, contadini e operai semplicemente uomini di fede.

    Io vedo che stiamo sprofondando sotto monagne$ di blablabla e non vediamo più l'essenziale.

    RispondiElimina
  95. Salvo (Salvatore Fazio)13 ottobre 2011 alle ore 01:44

    @ don luigi, infatti non ti contestavo... rispondevo a te per condividere quanto riportavi, credo sia l'opposto di una contestazione.

    RispondiElimina
  96. Salvo (Salvatore Fazio)13 ottobre 2011 alle ore 02:02

    Caro Giovanni Corso,

    che il tuo articolo sia una lettera aperta mossa da pieta' popolare lo si vede. Che un blog di gente preparata pubblichi qualsiasi cosa favolrisca uno slogan lo trovo meno appropriato.
    Mi scuso per il tono.

    Quello che bisogna capire e' che di certe cose, al di la' della pieta' popolare, bisogna parlare ed esprimersi cum grano salis perche' sono cose delicatissime che toccano il cuore della fede cattolica. Vi sono parecchi errori anche gravi in quanto affermi e questo non per mia opinione (che vale quanto il due di picche beninteso) ma secondo il Magistero e la bimillenaria tradizione della Chisa cattolica e la patristica. Gli errori pressappoco sono i seguenti:

    1) Il sacrificio NON lo si offre all'ostia che sta nel tabernacolo. Il sacrificio e' quello incruento del Figlio offerto al Padre per mezzo ed opera della Spirito Santo che implicitamente (o esplicitamente ove invocato nell'Epiclesi) tramuta le specie nel Vero Corpo e Vero Sangue di NSGC. Le specie sono quelle dell'ostia Magna o comunque quelle NON consacrate, e non quelle appartenenti alla riserva eucaristica per le quali gia' il sacrificio fu offerto. Dire che il Sacrificio viene offerto al Tabernacolo e' un errore perche' sarebbe come dire che il Figlio offre il sacrificio a Se stesso mentre e' tutta la trinita' coinvolta. Il Figlio offre il sacrificio (una per tutte sul Calvario) al Padre, tale sacrificio si rinnova incruentemente nella messa per opera della Spirito Santo.

    2) Il "padrone di casa" non e' necessariamente contenuto entro il Tabernacolo ma si trova dove due o piu' pregano nel suo nome.  Inoltre si trova Trinitariamente presente in tal senso. Una Chiesa consacrata e' un luogo sacro anche se non contenesse le specie eucaristiche consacrate, perche' e' un luogo benedetto (esorcizzato dal maligno), contiene reliquie, e' un luogo di preghiera. Il contenere le specie eucaristiche consacrate e' sicuramente una cosa importantissima ma e' la consacrazione dell'edificio che rende sacro il luogo. altrimenti per XII secoli si sarebbe pregato ed ancora in oriente si pregherebbe in Chiese non sacre, poiche' la riserva era introdotta solo durante la messa e poi portata in altro luogo.


    L'importanza della devozione ed adorazione eucaristica e del tabernacolo sugli altari non ha bisogno di modificare la teologia a difesa di tale pratica. E' una piissima e decorosa pratica, permette una profonda preghiera ed aiuta a tener lontano diversi tipi di eresia e tanto basti!

    RispondiElimina
  97. Sig. Benedetto, siccome ho perso il sonno,  ne approfitto per chiudere il "quiz".

    La scena avviene nella "bassa" negli anni sessanta e il Signor Prevosto chiede, come sempre: "bambini, dov'è Gesù ? " 
    e noi bambini prontamente "In Cielo alla destra del Padre e in Chiesa nel Tabernacolo!"

    Spero di lasciare questo mondo ancorato a "questa" fede e di saperne trarre tutte le meravigliose conseguenze.

    RispondiElimina
  98. <span>Il "padrone di casa" non e' necessariamente contenuto entro il Tabernacolo ma si trova dove due o piu' pregano nel suo nome.</span>

    1-  vorrei capire : chi sarebbe questo non meglio definito padrone  di casa ?

    <span>2 - per favore, qualche esperto di teologia mi spieghi  che cos'è "quella roba" che la sera del Giovedì Santo il sacerdote ripone in un tabernacolo  di una cappella o luogo laterale di ogni chiesa, ben ornato, con fiori e luci, e mi spieghi perchè tante persone vanno a mettersi in ginocchio, pregando in silenzio davanti a "quella roba" riposta in quel tabernacolo laterale.........</span>

    ....il quale spesso, il Giovedì Santo, ho visto, negli ultimi anni, assumere forme strane nella mia città, addirittura di cassettina di legno grezzo parallelepipedo, bassa e larga, (come una scatola di scarpe) con strane scritte che non lasciano capire "che cosa" contenga.

    3- secondo il teologo Salvo che ha scritto questa frase sopra da me riportata, la presenza del "padrone di casa" è  LA STESSA, sia quella  tra persone che pregano, SIA quella dentro i tabernacoli ?  senza alcuna differenza  ?

    Vedo che è giunto il tempo che i  piccoli cattolici stupidi e ignoranti imparino queste cose, che per 19 secoli nessuno aveva ancora spiegato .
    Ma cari teologi e sacerdoti,  è necessario e doveroso che gliele diciate finalmente in modo chiaro e semplice, COMPRENSIBILE A TUTTI, data la stupidità e ingnoranza generale in cui i parroci li hanno lasciati per quasi 2000 anni.

    RispondiElimina
  99. @ Salvo, attenzione a non ripetere imprecisioni. Come dicevo sopra, rispondendo a Rex, la conservazione del Santissimo in Chiesa sipra l'altare è documentata fin dal tempo delle basiliche romane, dopo l'editto di Milano.
    La presenza di Gesù nell'Eucaristia non si può paragonare a quella spirituale tra due o tre "fratelli" uniti nel suo nome. La prima è sostanziale e unica, la seconda è spirituale.

    RispondiElimina
  100. Caro salvo,
    vabbè e allora se non vuoi capire non è colpa mia, credo di essermi spiegato abbastanza, mi correggi cose che non ho detto nè voluto dire.

    RispondiElimina
  101. Salvo,
    questa è dottrina protestante....

    RispondiElimina
  102. osservo semplicemente che il sig. Salvo ha scritto:
    <span></span><span><span><span><span><span>L'adorazione eucaristica è una piissima pratica devozionale ma non è "sostanziale"</span></span>  </span></span></span>

    (post di ieri 04.12)
    ma non ha spiegato che cosa vuol dire che l'adorazione non è sostanziale.
    Secondo lui i fedeli che adorano il SS.mo Sacramento dell'altare non adorano Gesù in sostanza ?

    RispondiElimina
  103. caro av, appunto, le teorie che salvo sta esponendo attaccando ingiustamente tutti, sono solo dottrine protestanti.

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  104. Mi spiace contraddirla signor Anselmo. Legga il Catechismo Maggiore di san Pio X. E' impostato proprio così, ed è tuttora valido per la diffusione della dottrina Cattolica. Le mando il link. Buona lettura!

    http://www.maranatha.it/catpiox/frontcover.htm

    RispondiElimina
  105. Mi dispiace contraddirla signor Benedetto. Legga il Catechismo Maggiore di san Pio X e vedrà che non è solo un quiz! Buona letture, le invio il link:

    http://www.maranatha.it/catpiox/frontcover.htm

    RispondiElimina
  106. E' la questione che tutti staimo ponendo su questo blog. Perchè Salvo accusa gli altri di cose non dette?

    RispondiElimina
  107. Ma sinceramente: qui a parte il catechismo di Pio X e la Pascendi Dominici gregis, ha studiato un po' di teologia?? Non è che si può supplire all'ignoranza dando del protestante e dell'eretico a vanvera.

    RispondiElimina
  108. Caro Don Gianluigi accetto la Tua osservazione. Però lo strumento usato non permette di dilungarsi. Però è un dato inconfutabile che in tutte (gran parte?) delle Chiese romaniche risalenti anche all'anno mille il taberbacolo centrale non esisteva. Poi in taluni casi vi erano delle sistemazioni non in posizione centrale. Cerchiamo di non voler storicizzare all'inverso le consuetudini della Chiesa. Il Rosario è una preghiera meravigliosa ma non l'ha certo inventato la Madonna. Quanto alla devozione eucaristica sono convinto che nei primi secoli era elevatissima certo ben più di adesso.  Fino al 1200 ci segnava con la croce da destra a sinistra con tre dita come gli orientali e allora? Forse era una consuetudine da mantenere ma segnandoci come adesso alla latina pèossiamo mostrare la stessa devozione. Il problema è di mantenere quello che nel corso dei secoli il sensus ecclesiae ci ha arricchito non modificando però l'essenziale: ad esempio nella liturgia il canone romano di cui Benedetto XIV (Papa Lambertini 1750 c.a.) disse "Nessun papa dopo S. Gregorio Magno osò modificarlo. Un consiglio: non caricare a testa bassa ma accetta le osservazioni...

    RispondiElimina
  109. <span>Ma sinceramente: qui a parte il catechismo di Pio X e la Pascendi Dominici gregis, qualcuno ha studiato un po' di teologia?? Non è che si può supplire all'ignoranza dando del protestante e dell'eretico a vanvera.</span>

    RispondiElimina
  110. Ho paura a chiedere cosa intenda lei per teologia!

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  111. lettura molto poetica, simbolica, bella, ma non storica. Al massimo vale per l'elevazione più antica, quella che oggi è detta piccola elevazione

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  112. certo cioè: mai tabernacolo senza altare, ma ciò non vuol dire mai altare senza tabernacolo. semplicissimo

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  113. Altare senza tabernacolo si chiama mensa! Non è appunto la stessa cosa, sia ben chiaro!

    RispondiElimina
  114. Caro Rex, non era mia intenzione caricarti a testa bassa, ma solo invitarti ad una maggiore prudenza nelle affermazioni. Accetto tranquillamente le tue precisazioni, ma t'invito a non travisare il mio intervento: io non ho detto che il tabernacolo era presente come oggi in mezzo all'altare, ho parlato di torre e colomba e posso aggiungere gli scrigni che riproducendo l'arca dell'alleanza venivano posti sull'altare come a Coira, dove si conserva ancora un'arca dell'VIII secolo. Tutto qui per il resto condivido.

    RispondiElimina
  115. Infatti non è per niente un quiz. Non è che la risposta di Anselmo sia sbagliata, ma solo che le questioni poste sono complesse e non si possono liquidare con impressioni superficiali, storicamente infondate, anche se esprimono una fede integerrima.

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  116. E perchè no? Tanto per quello che ci fanno .......

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  117. Dunque vi è stata discontinuità nel 1962?

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  118. Grazie salvo per quello che scrivi e per come lo scrivi. Sarebbe bello che anche altri ti leggessero senza pregiudizi.

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  119. <span>Ciò che è sostanziale per il cattolicesimo è l'Eucarestia</span>

    Ciò che è sostanziale per il cattolicesimo è Cristo stesso, la Sua persona, la Sua divina-umanità, la Sua realtà mistica e sacramentale; quindi la Chiesa, vero corpo mistico di Cristo, che possiede e dona il Logos di Cristo ed i Suoi sacramenti, nel novero dei quali vi è anche il Suo Santissimo e Preziosissimo Corpo, memoriale della Sua passione, morte e resurrezione, pane di via di questo pellegrinaggio terreno.


    "Allora simile a un cero candido si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: «Grande sovrano! Quello che noi abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui Stesso e tutto ciò che viene da Lui, giacché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità."  ( Vladimiir Sergeevic Solovev, Il racconto dell'anticristo, 1900)

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  120. Salvo (Salvatore Fazio)13 ottobre 2011 alle ore 18:14

    Un grazie innanzitutto a chi, privo di pregiudizi (che oggi di incasellano nella squadra A o B a seconda di cosa scrivi al primo rigo) si e' per lo meno sforzato di leggere cio' che scrivevo e comprenderne il senso profondo.

    Ai miei (spero involontari) denigratori faccio presente che non ho riportato mezza opinione personale ma solo la bimillenaria dottrina Cattolica, almeno quando ho trattato argomenti dottrinali. Posso sempre aver usato qualche parola fuori posto od ironica ed accetto correzioni ma mi preoccupa tantissimo che la Dottrina cattolica venga presa per dottrina protestante.

    @ Don gianluigi - di nuovo bisogna esser precisi. dove avrei riportaton che la riserva DURANTE LA MESSA non fu sempre riposta sull'altare? E' ovvio che si fece sempre cosi', anche gli orientali fan cosi'. DURANTE la messa. Il problema e' dove tale riserva veniva custodita (e nelle basiliche con cappella del S.S. viene tutt'oggi custodita) DOPO la messa. Spero d'aver chiarito il putno.  Anche per l'adorazione eucaristica, ho detto che finanche gli orientali si prostrano in adorazione faccia a terra durante la consacrazione NELLA MESSA. questo e' sempre accaduto e purtroppo oggi sta scomparendo. Diverso e' parlare della piissima pratica dell'adorazione eucaristica nei confronti della riserva eucaristica FUORI la messa. Che e' una pia pratica sviluppatasi a partire dal XIII sec. allorquando si inizio' a conservare la riserva in Chiesa.

    @ Tutti, non so dove si evince che io sia contro il tabernacolo sull'altare o contro l'adorazione eucaristica. Io sono estremamente favorevole a tutto cio'. 
    Bisogna domandarsi come sia possibile che esporre la dottrina cattolica in modo corretto porti ad accuse di modernismo o addirittura di protestantesimo. Purtroppo questo e' possibile solo in un contesto in cui gli slogan la fanno da padrone ed identificano il campo di "militanza".

    2 Tutti - riguardo all'espressione "il pagrone di casa", la riprendevo da altri posti. Anche li' vi invito ad usare precisione. Cio' che e' contenuto nell'Ostia consacrata e' Cristo REALMENTE presente in corpo sangue anima e divinita'. Cioe' e' la persona trinitaria del Figlio che si rende realmente presente. "realmente" significa "tangibile", "toccabile", "mangiabile". 
    Non e' l'unico modo in cui Cristo puo' rendersi presente. Egli si rende presente anche in modo spirituale ogni qual volta vi sia piu' d'una persona che prega nel nome, questa e' una sua promessa. Quindi nella messa, nei vespri, ovunque l'assemblea si riunisce in preghiera li' certamente c'e' Cristo spiritualmente presente.

    Riguardo poi al presbiterio ed alla Chiesa essi sono sacri non necessariamente in virtu' della presenza Eucaristica all'interno. Questo e' un altro GRAVE errore. Un altare ed una Chiesa sono sacri se "consacrati" cioe' resi sacri, indipendentemente dal fatto che la Riserva Eucaristica vi sia contenuta. quel luogo rimane sacro finche' "sconsacrato". E' per questo che una Chiesa orientale o detro una iconostasi non tutti possono accedere, anche se non v'e' uan riserva Eucaristica contenuta. E' per questo che in una vecchi Chiesa di campagna, ove il S.S. non e' contenuto magari sempre o non e' utilizzata da tempo, si dev entrare con rispetto e segnandosi perche; luogo consacrato!

    Questo errore secondo il quale dove c'e' il S.S. e SOLO li' v'e' lugo sacro ha portato ad abominii... ormai le chiese le si usa per feste, riunioni, balli, mangiate (ho personalmente assistito a tutto questo), basta rimuovere il S.S. ed alloggiarlo temporaneamente in Sagrestia e secondo i modernisti la Chiesa tornerebbe ad essere un normale edificio come altri!
    Ho visto una chiesa/capannone (la Parrocchia di S. Paolo apostolo in Rende) minita di confort come portacenere, impianto stereo, [...]

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  121. Salvo (Salvatore Fazio)13 ottobre 2011 alle ore 18:56

    infatti se riporti cosa ho scritto per intero. Ho semplicemente criticato come errata l'affermazione, non ricordo piu' ove contenuta, che l'adorazione eucaristica sarebbe "sostanziale" per il cattolicesimo.

    Criticavo poi un madornale errore nell'articolo ove dice:

    "a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?"

    il sacrificolo lo si offre al Padre e non alla riserva eucaristica nel tabernacolo!! Ed il S.S. e' comunque presente nell'ostia che si consacra.

    Qui la conoscenza della teologia e della liturgia, lasciatemelo dire, e' davvero sommaria

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  122. Salvo continui a rinnegare quello che hai affermato e a contestare cose che gli altri utenti non hanno detto. Di certo non possiamo meditare le cose che scrivi se sono contraddittorie!

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  123. Salvo, solo tu hai capito questo. L'articolo non vuol dire che il Sacrificio si offre al Tabernacolo, ma che il Tabernacolo è l'elemento centrale dell'altare! Duro eh! :)

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  124. Salvo (Salvatore Fazio)13 ottobre 2011 alle ore 22:07

    ospite non son duro, leggo:

    "a chi si offre il Sacrificio della Messa senza la presenza reale del santissimo Sacramento al centro dell’altare?"


    la presenza del S.S. sull'altare c'e' comunque, Tabernacolo o no. Ed il sacrificio lo si offre al Padre. Quidni l'articolo e' sbagliato perche' retoricamente si pone domande che presuppongono gravi errori dottrinali. Perdonabili se dovuti ad una ignoranza di una materia cosi' delicata, imperdonabili se si restiste, refrattarii, anche alle spiegazioni (cosa che mi pare l'articolista nn abbia fatto).
    L'eresia e' tale se e solo se "ostinata negazione". 

    Non possiamo predendere noi tradizionalisti di spaccare il capello in 4 ad ogni affermazione e poi a nostra volta esprimerci in modo grossolano.

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  125. Invece ti ostini a non comprendere... ma che male c'è che sull'altare ci sia il SS Sacramento durante il Sacrificio? E' questo che non comprendi. Il Sacrificio si offre al Padre, siamo tutti d'accordo! Poi non sono nè tradizionalista nè modernista, sono solo cattolico. Ahimè non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!

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  126. <span>La presenza di Gesù nell'Eucaristia non si può paragonare a quella spirituale tra due o tre "fratelli" uniti nel suo nome.</span>
    <span><span> La prima è sostanziale e unica, la seconda è spirituale.</span></span>
    ------------------------------
    grazie, don Gianluigi

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  127. Mah! Mi spiace vederla insistere con questo tono: storicamente infondato cosa?

    La questione posta non è affatto complessa: è semplice e accessibile da ogni buon cristiano

    Questo è un blog e io non intendo contribuire a riempirlo di lenzuolate che spesso sono più sofismi che servizi alla Verità: le  eresie ( non mi riferisco a Salvo anche se qualche affermazione non prorpio ortodossa è sfuggita ) sono tutte corredate da ampie ricerche, dotte citazioni, ( soprattutto dalle Sacre Scritture ) credibili, plausibili e suadenti salvo poi contraddire il Magistero su uno o più punti essenziali.

    Cordialmente

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  128. La cosa che addolora è che questa che dovrebbe essere una "ovvietà" è obnubilata oggi da molti chierici.

    Esempio concreto: al Ringraziamento (subito dopo la Comunione ) il Presidente (sic.) rivolto all'assemblea " Ringraziamo per questo incontro con la Parola ! "

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  129. Caro Salvo, sono veramente stupito e preoccuptato di come ci sia chi non riesce letteralmente a comprendere quello che scrivi, fino al punto di sostenere che ti contrddici. Non è per fare polemica contro qualcuno. Sono preoccupato perchè finchè il mondo della Tradizione potrà essere rappresentanto da questo tipo di atteggiamento, sarà difficile portare a compimento l'impresa, assolutamente necessaria, di riconsegnare alla Chiesa, a tutta la Chiesa, la bellezza della sua millenaria Tradizione e i frutti che questa bellezza potrà dare. Occorre comprendere che si tratta di rendere nuovamente vissuto da tutti, e quindi vivo in tutta la Chiesa, un patrimonio spirituale di valore inestimabile che comprende tutta la Tradizione. Non si tratta invece d'uno sterile scontro tra chi crede che la storia della Chiesa sia iniziata con il Concilio Vaticano II e chi pretende di vederla fissata per sempre al Concilio Vaticano I. La comprensione della Verità unica e ovviamente irriformabile, infatti, avviene necessarimente per gradi. E' questo il metodo scelto da Cristo (che ha insegnato per tre anni per preparare i discepoli ad assistere alla sua passione, morte e resurrezione ed è questo che è avvenuto nella storia, dato che i dogmi di fede non sono stati definiti tutti in una volta, ma nel corso del tempo, man mano che gli uomini si rendevano capaci di coglierli e di definirli, anche di fronte alla necessità di contrastare errori dottrinali che, in questo senso, sono stati provvidenziali. Se non si fosse diffusa l'eresia ariana, ad esempio, non ci sarebbe stato il primo Concilio di Nicea, che consentì alla Chiesa di riflettere sulla natura di Cristo e di riconscere e definire in modo chiaro la consustanzialità del padre, del Figlio e dello Spirito Santo e non avremmo avuto il Credo. L'eresia quindi finì con l'arricchire la Chiesa. Anche la tempesta seguita al Concilio Vaticano II finirà con il rendere più bella e splendente la Chiesa, ma non mediante un ritorno puro e semplice alla Chiesa dell' '800, ma producendo qualcosa che recupererà integralmente la Verità e la renderà più chiara e visibile.   

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  130. <span>Caro Salvo, sono veramente stupito e preoccuptato di come ci sia chi non riesce letteralmente a comprendere quello che scrivi, fino al punto di sostenere che ti contraddici. Non è per fare polemica contro qualcuno. Sono preoccupato perchè finchè il mondo della Tradizione potrà essere rappresentanto da questo tipo di atteggiamento, sarà difficile portare a compimento l'impresa, assolutamente necessaria, di riconsegnare alla Chiesa, a tutta la Chiesa, la bellezza della sua millenaria Tradizione e i frutti che questa bellezza potrà dare. Occorre comprendere che si tratta di rendere nuovamente vissuto da tutti, e quindi vivo in tutta la Chiesa, un patrimonio spirituale di valore inestimabile che comprende tutta la Tradizione. Non si tratta invece d'uno sterile scontro tra chi crede che la storia della Chiesa sia iniziata con il Concilio Vaticano II e chi pretende di vederla fissata per sempre al Concilio Vaticano I. La comprensione della Verità unica e ovviamente irriformabile, infatti, avviene necessarimente per gradi. E' questo il metodo scelto da Cristo (che ha insegnato per tre anni per preparare i discepoli ad assistere alla sua passione, morte e resurrezione) ed è questo che è avvenuto nella storia, dato che i dogmi di fede non sono stati definiti tutti in una volta, ma nel corso del tempo, man mano che gli uomini si rendevano capaci di coglierli e di definirli, anche di fronte alla necessità di contrastare errori dottrinali che, in questo senso, sono stati provvidenziali. Se non si fosse diffusa l'eresia ariana, ad esempio, non ci sarebbe stato il primo Concilio di Nicea, che consentì alla Chiesa di riflettere sulla natura di Cristo e di riconscere e definire in modo chiaro la consustanzialità del padre, del Figlio e dello Spirito Santo e non avremmo avuto il Credo. L'eresia quindi finì con l'arricchire la Chiesa. Anche la tempesta seguita al Concilio Vaticano II finirà con il rendere più bella e splendente la Chiesa, ma non mediante un ritorno puro e semplice alla Chiesa dell' '800, ma producendo qualcosa che recupererà integralmente la Verità e la renderà più chiara e visibile.   </span>

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  131. Storicamente infondati alcuni assunti dell'articolista, di cui apprezzo solo la fede e la buona volontà, come hanno già dimostrato altri. Se poi per lei tutto fa brodo e non coglie i problemi, è affar suo. Chi si contenta, gode.

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  132. All'ultima cena Gesù stava al centro!

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  133. Salvo (Salvatore Fazio)14 ottobre 2011 alle ore 18:14

    Caro Fax, ti rinngrazio per il bellissimo intervento.
    Specie la meditazione sul misterium iniquitatis per cui dio permette il male (l'eresia) al fine di un bene ancor piu' grande, che in questo caso e' un arricchimento spirituale e teologico della Chiesa ed una maggiore consapevolezza delle verita' di fede una volta e per tutte rivelate ma gradualmente sempre piu' dettagliatamente comprese.

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  134. Non ha mai notato questa pratica ?

    Non ha mai visto il Papa ?

    Lui fa così, secondo il modo ordinario. 

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  135. Non ha mai notato questa pratica ?
    Non ha mai visto Benedetto XVI ?

    Se ricevi il Corpo di Cristo dal Papa devi farlo in ginocchio e in bocca, ma non perchè sei davanti al Papa, perchè è il modo ordinario di rivevere NSGC. 

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