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mercoledì 5 ottobre 2011

Don Cantoni muove guerra agli 'anticonciliaristi'

Don Piero Cantoni, timido propugnatore della Messa antica, ora assai più impegnato in una guerra di retroguardia in difesa delle meraviglie della neomessa, ha scritto un libro che, temiamo, non rappresenterà il livre de chevet dei tradizionalisti. Ma nondimeno gli facciamo oggi un po' di pubblicità, dato che l'argomento che tratta ci interessa. Si tratta di una risposta a Gherardini e agli 'anticonciliaristi' (il termine è suo, riportato nel sottotitolo); un libro a tesi, dove il messaggio in essenza è questo: il Concilio Vaticano II non ha cambiato il tradizionale insegnamento della Chiesa, e chi dice il contrario o è un ladro o è una spia. 
E sia. Non avendo letto il testo, non ci dilunghiamo. Lasciamo però la parola, dopo le osservazioni graffianti di Marco Bongi, ad una recensione di segno contrario di Introvigne, apparsa su La Bussola Quotidiana. Il libro è di don Cantoni, ma gli argomenti che Introvigne riporta nella sua recensione a quel libro sono tutti... di Introvigne, quelli consueti che ci ha già ammannito nei mesi scorsi. Anything new?

Enrico


di Massimo Introvigne


L'anno prossimo, 2012, si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si annunciano, in tutto il mondo, decine di convegni e di pubblicazioni, dei più diversi orientamenti. Don Pietro Cantoni, teologo ben noto ai lettori del mensile di apologetica cattolica Il Timone e che da anni riflette sul Concilio, anticipa l'anniversario e arriva tra i primi in libreria con Riforma nella continuità. Riflessioni sul Vaticano II e sull'anti-conciliarismo (Sugarco, Milano 2011).

Si tratta di un libro molto importante che, già nel titolo, fa riferimento a due interventi di Benedetto XVI riportati in appendice. Il primo è il discorso alla Curia Romana del 22 dicembre 2005, in cui il Papa distingue a proposito del Vaticano II una «ermeneutica della discontinuità e della rottura», che legge il Concilio non alla luce del Magistero precedente ma in contrapposizione a esso, e una corretta «ermeneutica della riforma nella continuità», che non nega gli elementi di novità del Concilio - diversamente, non ci sarebbe riforma - ma legge ogni novità in continuità, e non in contraddizione, con gli insegnamenti precedenti della Chiesa. A sua volta, come Benedetto XVI ebbe a spiegare nell'incontro ad Auronzo di Cadore con i sacerdoti delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso  del 24 luglio 2007, l'ermeneutica della discontinuità e della rottura oggi è proposta nella Chiesa da due versanti diversi: da un «progressismo sbagliato», che considera la presunta rottura con il passato una benedizione per la Chiesa, e da un «anti-conciliarismo» per cui la stessa rottura è stata al contrario catastrofica. Le due correnti convergono nell'analisi, anche se divergono nelle opposte valutazioni.

Ma le due correnti, come spiega con dovizia di argomenti don Cantoni, sbagliano. La condanna del «progressismo sbagliato» non è, come molti pensano, una novità «restauratrice» di Benedetto XVI. Si ritrova già nel magistero del servo di Dio Paolo VI (1897-1978), il Papa che concluse il Vaticano II, di cui l'autore ricorda alcuni interventi sorprendentemente simili a quello del 2005 di Benedetto XVI. Appena a un anno dalla chiusura del Concilio, nel 1966, il servo di Dio Paolo VI mette in guardia contro l’errore «di supporre che il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo rappresenti una rottura con la tradizione dottrinale e disciplinare che lo precede, quasi ch’esso sia tale novità da doversi paragonare ad una sconvolgente scoperta, ad una soggettiva emancipazione, che autorizzi il distacco, quasi una pseudo-liberazione, da quanto fino a ieri la Chiesa ha con autorità insegnato e professato, e perciò consenta di proporre al dogma cattolico nuove e arbitrarie interpretazioni, spesso mutuate fuori dell’ortodossia irrinunciabile, e di offrire al costume cattolico nuove ed intemperanti espressioni, spesso mutuate dallo spirito del mondo; ciò non sarebbe conforme alla definizione storica e allo spirito autentico del Concilio, quale lo presagì Papa Giovanni XXIII [1881-1963]. Il Concilio tanto vale quanto continua la vita della Chiesa».  E nel discorso al Sacro Collegio dei Cardinali del 23 giugno 1972 lo stesso Pontefice denuncia «una falsa e abusiva interpretazione del Concilio, che vorrebbe una rottura con la tradizione, anche dottrinale, giungendo al ripudio della Chiesa preconciliare, e alla licenza di concepire una Chiesa "nuova", quasi "reinventata" dall’interno, nella costituzione, nel dogma, nel costume, nel diritto».

La parte più corposa del volume di don Cantoni è consacrata alla critica dell'anti-conciliarismo, «fuoco amico» - come lo definisce - nei confronti del Magistero, che rischia di comprometterne l'autorità anche presso persone devote e fedeli al Papa. L'autore che don Cantoni assume come più rappresentativo di questa corrente - peraltro, piuttosto un network dove convivono opinioni parzialmente diverse - è il teologo romano mons. Brunero Gherardini che in una sorta di crescendo, passando dai primi agli ultimi dei diversi volumi che ha dedicato negli ultimi anni al Vaticano II, ha finito per sostenere che l'ermeneutica della riforma nella continuità proposta da Benedetto XVI è, almeno con riferimento a diversi documenti conciliari, impossibile. In questi documenti non ci sarebbe continuità, ma rottura con il Magistero precedente della Chiesa. Il Vaticano II andrebbe dunque  sì considerato un autentico e legittimo Concilio cattolico, ma i suoi insegnamenti sarebbero vincolanti per i fedeli solo quando riaffermano il Magistero precedente della Chiesa, mentre potrebbero e dovrebbero essere messi in discussione, e anche francamente rifiutati, se contraddicono la Tradizione: il che, secondo Gherardini, accade certamente per diversi testi cruciali prodotti dall'assise ecumenica.

Non è possibile riassumere qui la critica dettagliata di don Cantoni alla posizione anti-conciliarista su singoli documenti del Concilio - in particolare le costituzioni Gaudium et Spes, Lumen Gentium e Dei Verbum e la dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis humanae -, ma è importante fare emergere il tema metodologico di fondo. Nella posizione anti-conciliarista la nozione di Tradizione è ipostatizzata in modo essenzialista e diventa un codice o un libro immaginario sulla cui base giudicare gli atti del Papa e del Concilio, decidendo quali vanno accolti e quali no. Come nota don Cantoni, così l'autorità della Chiesa si sposta dal Papa a chi si auto-nomina custode e interprete della Tradizione, con un processo simile a quello messo in atto dai protestanti con riferimento alla Scrittura. Non si tratta, nota l'autore, di sostenere che il Papa è al di sopra della Tradizione, così come nella controversia con i protestanti non si trattava di sostenere che il Papa fosse al di sopra della Scrittura.

L'autore cita Jacques Bénigne Bossuet (1627-1704), il quale rispondeva ai protestanti che «noi non diciamo che la Chiesa sia giudice della Parola di Dio, ma assicuriamo che è giudice delle interpretazioni che gli uomini danno della santa Parola di Dio».  Analogamente - tanto più che, a differenza della Scrittura, neppure esiste un libro o manuale chiamato "La Tradizione" con cui confrontare le diverse posizioni - don Cantoni afferma che l'alternativa oggi non è se credere a Benedetto XVI o credere alla Tradizione, ma se farsi spiegare che cos'è la Tradizione da Benedetto XVI o da mons. Gherardini, o magari dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X fondata da mons. Marcel Lefebvre (1905-1991), sulle  cui posizioni in tema di Vaticano II  il monsignore romano nelle sue opere più recenti sembra andare sempre più convergendo.

E don Cantoni fa notare che la divergenza fra i seguaci di mons. Lefebvre e l'insegnamento di Benedetto XVI non sta nella tesi secondo cui dopo il Concilio c'è stata una drammatica crisi nella Chiesa. Che questa crisi ci sia stata è evidente, e lo afferma anche il Pontefice. Ma, a differenza dei "lefebvriani" - e degli anti-conciliaristi - Benedetto XVI attribuisce la crisi al prevalere di una errata ermeneutica dei documenti del Concilio, non ai documenti medesimi nella loro essenza e nel loro insieme, senza escludere che essi contengano qua e là qualche formulazione meno felice o bisognosa di chiarimenti da parte dello stesso Magistero. Che nei documenti del Vaticano II ci siano espressioni da chiarire e su cui si può legittimamente discutere - ma questo, nota don Cantoni, vale anche per tante espressioni di Concili precedenti - non significa che tali testi si possano rifiutare in blocco o nel loro messaggio essenziale, che si tratti di struttura della Chiesa, ecumenismo, esegesi biblica o libertà religiosa.

Come ha spiegato Andrea Tornielli su La Bussola Quotidiana, si situa qui l'essenziale del Preambolo dottrinale - il cui testo rimane riservato - proposto dalla Santa Sede alla Fraternità Sacerdotale San Pio X come condizione per un'auspicata riconciliazione.

Molto utile - anche per comprendere la posta in gioco proprio del dialogo in corso fra Santa Sede e Fraternità Sacerdotale San Pio X - è un'appendice dove don Cantoni traccia una breve storia della nozione di Magistero ordinario. Gli anti-conciliaristi spesso rappresentano in modo caricaturale la posizione dei loro critici, attribuendo loro la tesi certamente infondata secondo cui tutti gli insegnamenti del Vaticano II sarebbero infallibili o di natura dogmatica. Non è affatto così. I critici dell'anti-conciliarismo - e, cosa assai più importante, Benedetto XVI - sostengono una cosa diversa, e cioè che il buon fedele deve prestare il suo assenso non solo formale ma sostanziale anche al Magistero ordinario, non dogmatico e non infallibile, pure nella sue dimensioni pastorali, che può certo avere espressioni più o meno felici e su cui i teologi possono condurre discussioni, ma che resta la guida normale della Chiesa cui i cattolici possono e devono affidarsi con fiducia. Non è un buon cattolico chi segue il Magistero solo nei suoi rari pronunciamenti infallibili, ignorando invece la sua guida continua e quotidiana che ha spesso appunto natura non dogmatica ma pastorale.

Grande merito del libro di don Cantoni è ricordarci che questa posizione non è nuova. Nasce quando - dopo la Rivoluzione Francese - il Magistero inizia a esprimersi in modo molto più frequente, tra l'altro attraverso la moltiplicazione delle encicliche. L'espressione «Magistero ordinario» si deve al teologo gesuita tedesco Joseph Kleutgen (1811-1883), ma passa nel Magistero pontificio con la lettera Tuas libenter, indirizzata dal beato Pio IX (1792-1878) all'arcivescovo di Monaco di Baviera il 21 dicembre 1863. Questo testo, dove si afferma che la «sottomissione» dei buoni cattolici non ha come oggetto solo il Magistero infallibile ma anche  il Magistero ordinario è la premessa della condanna nel Sillabo del 1864 - ironicamente, un testo spesso invocato dagli anti-conciliaristi - della seguente proposizione, denunciata come erronea: «L'obbligazione che vincola i maestri e gli scrittori cattolici, si riduce a quelle cose solamente, che dall’infallibile giudizio della Chiesa sono proposte a credersi da tutti come dommi di fede». «Né si deve ritenere - aggiunge il venerabile Pio XII (1876-1958) nell'enciclica Humani generis del 1950 - che gli insegnamenti delle Encicliche non richiedano, per sé, il nostro assenso, col pretesto che i Pontefici non vi esercitano il potere del loro Magistero Supremo. Infatti questi insegnamenti sono del Magistero ordinario, per cui valgono pure le parole: "Chi ascolta voi, ascolta me" (Luc. X, 16)». Né, evidentemente, possiamo considerare i testi di un Concilio Ecumenico meno autorevoli delle encicliche.

Un'altra utile appendice del libro di don Cantoni riguarda il beato John Henry Newman (1801-1890), citato da alcuni anti-conciliaristi a sostegno delle loro tesi, in quanto avrebbe affermato che durante la crisi ariana diversi concili e l'intero corpo episcopale avrebbero insegnato l'eresia. Queste però, precisa don Cantoni, erano affermazioni attribuite al beato Newman dai suoi critici, che lo denunciarono a Roma come eretico. Rispondendo a tali critici, il beato affermò che se in effetti egli avesse attribuito l'eresia ariana a «concili ecumenici» e al corpo episcopale nel suo insieme - inseparabile dal Papa - allora certamente le sue affermazioni sarebbero state eretiche. Ma in realtà egli aveva parlato di «concili generali» - che sono cosa diversa dai concili ecumenici, e «non ci fu nessun concilio ecumenico tra il 325 e il 381» - e della maggioranza dei vescovi, non del loro corpus o collegio in senso giuridico e teologico. Di fatto nella crisi ariana buona parte dei vescovi non fu fedele alla sua missione. Ma questo, spiegava Newman, non significa che di diritto anche in quella crisi non restasse presente almeno in modo «virtuale» l'insegnamento di verità del Magistero vivente, che rimaneva per così dire presente sullo sfondo anche se di fatto pochi vescovi lo diffondevano.

Non si tratta di una sottigliezza storica. Se un concilio ecumenico e l'intero corpo episcopale unito al Papa potessero insegnare l'eresia - che è cosa diversa dall'esprimere la verità in formulazioni che talora possono essere poco felici o poco precise, e richiedere una interpretazione autentica da parte del Magistero successivo - allora le porte dell'inferno avrebbero prevalso sulla Chiesa. Sappiamo per divina rivelazione che questo non può accadere. E di fatto le «portae inferi» non hanno prevalso. La Chiesa, nonostante le tante crisi che la tormentano, c'è ancora, e per sapere dov'è e che cosa insegna, anche a proposito del Vaticano II, non dobbiamo metterci alla ricerca di un immaginario libro che conterrebbe la Tradizione nella sua forma «pura» e neppure rivolgerci ai teologi - o agli storici, o ai giornalisti - che ci sembrano più simpatici o persuasivi. Dobbiamo guardare al Magistero e al Papa. «Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi Christus». «Dov'è Pietro, lì è la Chiesa, dov'è la Chiesa, lì è Cristo». Il volume di don Cantoni costituisce un argomentato, puntuale, severo e prezioso richiamo a questo punto cardine della nostra fede.

157 commenti:

  1. Ancora una volta debbo leggere , con infinita noia, l'ennesimo intervento pro o contro il concilio, come se un cattolico possa avere l'optional di scegliere o no di seguire un concilio della chiesa cattolica.
    E' dalla mia adolescenza che debbo scoltare siffatti ragionamenti ...
    Pensiamo più al Vangelo di Cristo, e come attuarlo nella nostra miserevole vita, piuttosto che avere sempre l'incubo in testa di un concilio di cui forse non abbiamo letto i testi ...
    Buona giornata a tutti !

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  2. La logica di don Cantoni è stringente. Tra le tre posizioni, quella di don Cantoni, quella sedeprivazionista o sedevacantista e quella lefebvriana, la meno aderente alla dottrina cattolica sembra proprio l'ultima.

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  3. E' solo perché nella cosiddetta dottrina cattolica qualcosa è cambiato!

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  4. Se io mi trovo dinanzi ad una tigre non è che mi salvo considerando che si tratta di  un normale felino in continuità coi gattini che ho a casa !

    La realtà di questi 50 anni dice cose diverse dalle teorie, apprezzabilissime quanto inutili, formulate sulla carta dai dotti

    Dice cose diverse, non agli Introvigne ed ai Cantoni che scrivono e leggono e scrivono e scalano specchi, ma alle persone che caqmminano per strada nelle città, lavorano, si arrangiano, si affannano, vivono vite comuni, immersi nella normale eresia che domina e assuefa il pensiero

    Quando smetti di cavalcare la tigre ( il momento sta arrivando ) è meglio sapere le sue possibili reazioni e cercare di proteggersi.

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  5. <span>Aggiungo una piccola chiosa sul termine "anticonciliaristi", del tutto inappropriato, perché né Mons. Gherardini né gli studiosi che criticano -e dimostrano- alcune ambiguità presenti in alcuni documenti conciliari sono contro il concilio, ma sono critici-e-basta e lo sono costruttivamente, in comunione col Santo Padre. Sono testuali parole di Mons. Gherardini, dalle quali si può ricavare una osservazione di estrema (come suo solito) chiarezza:   
    <span>""Nella storia il “conciliarismo” è conosciuto come l’eresia che sottomette il Papa al Concilio ecumenico; nel sottotitolo del libro che mi tartassa, Cantoni scrive: “riflessioni sul Vaticano II e sull’anticonciliarismo”, ovviamente pensando a me come “anticonciliarista”. Stando all’accennato significato storico della parola “conciliarismo”, son fiero d’essere “anticonciliarista”.""</span></span>

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  6. Cara Luisa ha mai pensato di farsi lei un blog oppure un sito tutto suo (i domini si trovano a poco o niente) ? 
    Cosi magari protrebbe offrirci qualche contenuto adatto al suo livello, secondo il suo sentire quasi "magistrale", discettare di "massimi sistemi" al massimo livello con quelli che lei riterrebbe interlocutori alla sua altezza (o meglio, direi conformi alle sue idee)invece di pregiarci dei suoi inconcludenti soliti post al vetriolo, alla carica a testa bassa, oppure quelli in cui dice di cercar risposte alle sue domande, ma che hai voglia a risponderle... , tanto manco se le risponderebbe il Papa... 
     
    E così non avrebbe nemmeno bisogno di starsi a lagnare sempre con la redazione in quanto in un suo blog potrebbe moderare secondo il suo sommo piacimento. Così non avrebbe da lagnarsi se la redazione da un suo placet favorevole a qualche intervento che magari a lei, dall'alto della sua infallibile dottrina, non aggrada. 
     
    Ci pensi, magari si risparmierebbe tante arrabbiature

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  7. Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi Christus5 ottobre 2011 alle ore 09:28

    "Dobbiamo guardare al Magistero e al Papa. «Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi Christus». «Dov'è Pietro, lì è la Chiesa, dov'è la Chiesa, lì è Cristo»."

    Queste sono le parole che un vero cattolico desidera sentire.

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  8. Questo libro di don Cantoni sembra ottimo e penso che sara un libro "de chevet" di tutti veri tradizionalisti, cioe quelli che restano fedeli al Magistero senza se e senza ma: vale quindi la pena di comprarlo in quanto rimane uno sforzo intelligente ed onesto di dimsotrare praticamente quanto l'ermeneutia della riforma nella continuita sia una realta... da sempre.
    Bello quest'articolo di Massimo Introvigne il quale con vari argomenti e oggettiva lucidita ci da tutti gli elementi che supportano questa ermenutica relativizzando e rimettendo al posto loro le teorie alla Gherardini alquanto inaccettabili nelle loro ultime consequenze ecclesiologiche.
    Si ritrova sottolienato l-importanza per i lefebvristi di accettare i principi quali svelati da Tornielli intorno il can 752 del CIC83.
    Ancor aun avolta, grazie MIL. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  9. Le reazioni le vediamo anche qui, quando si viene aggrediti e tacciati da "anticonciliaristi" o da tradiprotestanti dai neo-protestanti della "nuova" Chiesa post-conciliare, solo perché ci si permette di dire che la realtà di questi 50 anni dice cose diverse...

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  10. Due domande, e grazie a chi vorrà rispondere:
    1) Gherardini ha sempre celebrato more antiquo?
    2) Il magistero ordinario universale è sempre infallibile?
    Grazie 

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  11. Studi la storia della chiesa, mic, e vedrà che di elementi cambiati in ambito dottrinale ce ne sono stati diversi in passato. Quello della perfetta integrità del corpus dottrinale è, con l'eccezione dei dogmi fondanti, un mito. Affascinante, pratico, rassicurante. Ma un mito.

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  12. <span>Più che altro il suo sentire è quasi "magisteriale".
    </span>

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  13. 2) Se sì, chi lo ha stabilito? Per caso il magistero ordinario universale?

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  14. Domanda n.1  sì
    Domanda n.2  no

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  15. La domanda che viene spontanea, se il m.o.u. non è sempre infallibile, come pare aver stabilito il Vat. I, è a cosa serva. 

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  16. Dice Introvigne citando le parole di Paolo VI:
    E nel discorso al Sacro Collegio dei Cardinali del 23 giugno 1972 lo stesso Pontefice denuncia «una falsa e abusiva interpretazione del Concilio, che vorrebbe una rottura con la tradizione, anche dottrinale, giungendo al ripudio della Chiesa preconciliare, e alla licenza di concepire una Chiesa "nuova", quasi "reinventata" dall’interno, nella costituzione, nel dogma, nel costume, nel diritto».

    ***********
    perfetto! siamo tutti d'accordo ma...ci è lecita una domanda: a chi si riferiva  Benedetto XVI da cardinale-Ratzinger quando diceva che ELIMINARE LA MESSA DI SEMPRE PER SOSTITUIRLA CON QUELLA NUOVA FU UN ABUSO?
    le parole di Ratzinger sono chiare:
    "rimasi sbigottito per il divieto del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia".
    a qualcuno doveva pur riferirsi, qualcuno, MATERIALMENTE ha compiuto questo abuso altrimenti perchè fare un Motu Proprio per ridare la legittimità di quella Messa VIETATA?
    Poteva un laico VIETARLA? ovvio che no!
    è stato un cardinale?, un prete? NO! fu Paolo VI! è inutile nascondersi dietro un dito rischiando di far passare quel divieto alla Messa nella forma antica come una CONTINUITA'...
    Senza dubbio l'idea di Paolo VI era quella di SOSTITUIRE LA SUA RIFORMA LITURGICA CON LA MESSA DI SEMPRE... ma da subito l'allora Ratzinger riconobbe quel DIVIETO  come un abuso...perchè il Concilio Vaticano II con la Sacrosanctum Concilium non voleva affatto questo, ma, senza dubbio voleva riformare la Liturgia, la Messa...Ratzinger parla di un abuso al DIVIETO E NON ALLA SOSTITUZIONE..... e allora, siamo onesti e sinceri, non si voleva MODIFICARE proprio quella Messa antica, rinnovandola e modificandola nell'aspetto? :-[

    Lo spiega molto bene anche il card. Ratzinger nella sua autobiografia:
    "rimasi sbigottito per il divieto del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia. Pio V e non diversamente da lui, anche molti dei suoi successor avevano rielaborato questo messale, in un processo continuativo di crescita storica e di purificazione, in cui, pero', la continuità non veniva mai distrutta. Un messale di Pio V che sia stato creato da lui non esiste. C'è stata la rielaborazione da lui ordinata, come fase di un lungo processo di crescita storica".

    Il danno fu il divieto di quella Messa.... per tanto resta legittimo domandarsi: se invece di vietarla fosse stata MODIFICATA e NON SOSTITUITA con la forma voluta da Paolo VI, sarebbe andato bene? :-[
    sarebbe stato legittimo? legittimo sembra proprio di si....

    ma a questo punto non dobbiamo forse ringraziare la Provvidenza che permettendone il divieto non fece altro che PRESERVARE la Forma antica facendo in modo che ritornasse INTEGRA  a noi per mezzo di una presa di coscienza maturata dalla Chiesa nel constatare i propri errori?

    Fino a che si continuerà a fare del Concilio il "super-dogma" continueremo a restare in un vicolo cieco, continueremo ad alimentare i pro e i contro... Benedetto XVI che è consapevole degli errori che sono stati fatti, non si è fermato su questi, ma sta andando avanti cercando di correggerli e cerca un sostegno da parte di chi, non rinnegando il valore  del Concilio in quanto tale, con esso trascina nell'oggi la gloriosa Tradizione della Chiesa viva nei Santi, nel Catechismo, nella Liturgia, nella Carità....

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  17. Non credo lei possa riferirsi agli elementi dottrinali fondanti.
    In chi si richiama ad essi non c'è ricerca di sicurezza e timore di cambiamento, ma solo amore per la Verità. Le ricordo che la Tradizione ha in sé la dinamica del cambiamento (nel senso di evoluzione non di rottura, però). Infatti la Tradizione non sarebbe tale se non fosse VIVA e quindi EVOLUTIVA, non "vivente" in senso storicistico secondo le mode del tempo.

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  18. caro "vuoto" un conto sono le diverse opinioni un conto è l'insulto gratuito "ad personam" sfuggito a mio padre l'altro giorno.

    Fortunatamente non fa sempre così  ma la mamma che lo conosce bene e capisce quando "sbrocca" preferirebbe accudisse all'orto ed al giardino piuttosto che girovagare sul web a rovinare il buon nome di famiglia.

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  19. Amministratore Apostolico5 ottobre 2011 alle ore 10:18

    Difatti la Messa con l'antico rito rimase in piedi.
    La proposta di abrograzione dell'allora Mons. Bugnini NON passò per merito dei Magistrati supremi della Chiesa !
    Ci fu, però, una specie di abrograzione di immagini e tutto quanto potesse ricordare l'antico rito.
    Abbiamo visto, non senza gridare al "pagliaccio", film di registi famosi che accostavano  scene dei secoli scorsi con le liturgie bugniniane ...
    Solo con la diffusione di Internet la Messa antica ha potuto riavere la giusta rivalutazione.

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  20. The legend.... a quale dottrina si riferisce? sia meno ambiguo e la dica tutta....

    c'è piuttosto un mito che serpeggia fra i moderni protestanti che sta condizionando anche i cattolici, ed è proprio il mito che la Chiesa nel tempo avrebbe modificato il "corpus dottrinale".... e questo è falso!
    ;)

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  21. Questo vessare continuamente la Redazione e i moderatori ogni volta che non intervengono in favore di questo o quello finisce per essere una lagnetta disamante. e ripetuto da chi per giunta può contare su un intero collegio difensivo, tutto al femminile, lo è ancora di più.

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  22. <span>Serve a costruire la "nuova" Chiesa rifondata da chi ha 'pastoralmente' applicato in senso innovativo -e purtroppo continua inesorabilmente a farlo invocando una 'continuità' soltanto presupposta- le proposizioni ambigue del super-concilio.</span>

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  23. Già, ma chi stabilisce chi si lagna e chi invece avanza argomenti sensati, ragionevoli e competenti? Il comitato ristretto delle tre Marie?

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  24. <span> <span><span>questa nuova Chiesa già descritta per il nostro tempo dalle visioni della beata Caterina Emmerich:

      -------------------------------------------------</span></span> <span><span> </span></span> <span>“Vidi una forte opposizione tra due Papi…<span> </span>e vidi quanto funeste sarebbero state le conseguenze di quella falsa Chiesa… Essa diventava sempre più grande; eretici di ogni sorta arrivavano alla città di Roma; i chierici accrescevano il proprio lucro, vi era una grande oscurità... Vidi che la Chiesa di Pietro veniva minata dal piano di una setta”.
    “La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare perché il Papa non vada via da Roma, verranno mali innumerevoli se lo fa… Quando sarà prossimo il regno dell’Anticristo,<span> </span>comparirà una religione falsa che andrà contro l’unità di Dio e della sua Chiesa. Questo causerà il più grande scisma mai visto nel mondo”.
    </span></span>
    <span></span> <span>....Era come se la gente fosse divisa in due fazioni..... ”
    “Vidi che un certo numero di pastori accettavano idee pericolose per la Chiesa.<span> </span>Costruivano una grande, strana e stravagante Chiesa. Chiunque veniva accettato a fine di unirsi e avere gli stessi diritti: evangelisti, cattolici, sette di qualunque credo. Tale doveva essere la Nuova Chiesa... ma Dio aveva altri progetti...”<span> </span>
    “Vidi un’altra volta quella enorme e strana chiesa che veniva costruita là, in Roma. Non vi era in essa nulla di santo. Vidi questo, ma anche un altro movimento guidato da ecclesiastici, al quale collaboravano Angeli, Santi e altri Cristiani.” </span>

    <span>
    “Ma lì, nella strana grande Chiesa, tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente secondo regole stabilite e formulate. Tutto era fatto secondo l’umana ragione...
    <span>Vidi ogni sorta di gente, di cose, dottrine e opinioni. Vi era un certo orgoglio, presunzione e violenza, e sembravano riuscire in tutto. Non vidi nemmeno un Angelo, e neppure un Santo aiutando in quel lavoro. Ma nel più profondo del sottosuolo, vidi un popolo selvaggio armato di lance, e una figura che rideva e diceva:<span> </span>“Edificatela il più solido che potete, che noi la distruggeremo”.</span>
    <span></span> <span>Vidi ancora la nuova e disordinata chiesa che cercavano di costruire...</span> <span>In essa non vi era nulla di santo. C’era gente che ammassava il pane in una cripta sotto quella chiesa; ma non avrebbe lodato, né ricevuto il Corpo di Nostro Signore, soltanto sarebbe stato pane. Quelli che erano nell’errore, involontariamente, e quelli che piamente e ardentemente attendevano il Corpo di Cristo, sarebbero stati consolati,<span> </span><span><span>ma non per mezzo dell’Ostia</span></span>.<span> </span></span><span>Allora la mia Guida (Gesù) disse:<span> </span>“Questa è una Babele”.<span> </span>Vidi cose deplorevoli: vidi gente che giocava, beveva e chiacchierava nella chiesa; persino amoreggiando con donne. Ogni sorta di abomini lì veniva commessa. I sacerdoti permettevano tutto e celebravano la Messa con molta irriverenza. Soltanto restavano alcuni pochi pii... Tutto ciò [...]

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  25. don Cantoni è un cripto (manco tanto) relativista... che incomincia ad aver paura dell'accordo! E' un sacerdote che è sceso a patti, aveva degli amici, che poi sono diventati suoi nemici, e dei nemici che sono diventati suoi amici e poi sono diventati suoi nemici per poi ritrovare l'amicizia... bizzarro...

    comunque ognuno è libero di fare le sue scelte per carità... ma per entrare nel merito è estremamente interessante la risposta di Gherardini a don Cantoni.

    cito solo un passaggio che mi riguarda molto da vicino circa ciò che ho detto che a Roma la fede non si è spenta perchè custodita dai "piccoli nascosti".

    <p>D – Se accetta di rispondere, comunque lo faccia, mi par di capire che c’è rimasto male.

    </p><p>R – Certamente non bene, specie perché si tratta d’un attacco portato contro di me da un mio ex alunno, come hai ricordato. Incontro spesso qualcuno che fu alla mia scuola. Son tanti: laici, suore, preti, vescovi e perfino qualche cardinale. Ogni volta è una gioia reciproca ed a me non fa certamente dispiacere sentirmi dire: quando devo parlare sulla Chiesa, prendo in mano i suoi manuali e gli appunti<span></span> delle sue lezioni<span></span>. Recentemente un parroco di Roma, rivolto a me dall’altare, ha detto: si tremava un po’ dinanzi al suo rigore, ma non la ringrazieremo mai abbastanza per quello che ci ha dato. L’uscita di don Piero Cantoni, l’alunno di cui mi parli, e dal quale mi sarei aspettato ben altro che vetriolo in faccia, ha rotto l’incantesimo.</p>

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  26. <span><span>...e proprio di recente in Austria, 300 sacerdoti del movimento<span> </span>Pfarrer-Initiative<span> </span>hanno lanciato l'“Appello alla disobbedienza contro Roma”.
    Un manifesto riformista articolato in sette punti operativi, per aprire la chiesa alla modernità. Hanno detto che hanno per modello le rivoluzioni nel medio oriente...<span> </span>
    Hans-Peter Hurka, 60 anni, capogruppo del movimento ha detto al giornale Der Standard settimana scorsa:<span> </span>
    <span>«<span> </span>Siamo ora determinati a aprire il gas ... <span></span><span></span>sarà come in Egitto. Ci sarà una rivoluzione delle persone di Chiesa in Austria.<span> </span>
    Trasformeremo la piazza S.Stefano (il sagrato della cattedrale di Vienna) in piazza Tahrir<span> </span>»</span></span></span>

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  27. Rimane il problema che, secondo Mic, il m.o.u. non è infallibile. Dunque? 

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  28. Decisamente sconcertante la libertà di insulto che è tollerata e avallata dalla redazione.
    Forse se c`è un "<span>intero collegio difensivo, tutto al femminile" è perchè sono le donne ad essere oggetto di quelle attenzioni molto particolari da parte di certi maschietti del blog.</span>

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  29. Le aggressioni e gli insulti al Papa, a mons. Pozz, a don Morselli, a don Cantoni, a Introvigne e ai commentatori non allineati con la Fellay srl, quelli invece non contano. Le tacce di "modernismo" e "falso tradizionalismo" date via come confetti a chi non si inchina al verbo magico dei fellatores, quelle non sono offese proditorie? Bene fa la Redazione a ignorare gli uni e gli altri, intervenendo solo quando il limite è abbondantemente oltrepassato.

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  30. per gli scettici:

    "Sulla base delle descrizioni della Emmerick fu ritrovata ad Efeso la casa dove la Vergine visse dopo la morte di Gesù ... Di questo edificio si erano però da molto tempo perdute le tracce e nessuno sapeva più dove sorgesse. Per trovare la casa fu sufficiente aver fiducia nelle indicazioni della monaca e seguirle. Il ricercatore francese Julien Dubiet andò in Asia Minore alla ricerca della casa descritta da Caterina.
    Dubiet effettivamente trovò i resti dell’edificio, nonostante le trasformazioni subite nel tempo, a nove chilometri a sud di Efeso, su un fianco dell'antico monte Solmisso di fronte al mare, <span>esattamente come aveva indicato la Emmerick</span>. La validità delle affermazioni di Caterina venne confermata anche dalle ricerche archeologiche condotte nel 1898 da alcuni ricercatori austriaci. Gli archeologi ebbero modo di appurare che l’edificio - almeno nelle sue fondamenta - risaliva al I secolo d.C. Il ritrovamento è stato ufficialmente riconosciuto dagli archeologi e dalle autorità civili e religiose."

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  31. Quello di Don Cantoni è un assist stupendo al sedevacantismo, forse nella segreta speranza di rinsanguare il magro bottino della sua trentennale transumanza. Non è credibile lui; non è verosimile quel che dice. La realtà corre veloce verso il disastro che i conciliaristi, della prima e dell'ultima ora, si rifiutano di vedere: saranno pagati tutti colla medesima moneta.

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  32. Internet ci ha ridato la messa VO ????  questa me la dovete spiegare !

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  33. Il discorso è un altro! Questa Discontinuità è una rottura netta oppure no? Siccome il Magistero in casi DUBBI ha il DOVERE di agire, di esercitare il suo POTERE, Mons. Gherardini sta facendo quello che un Vescovo PUO' e DEVE fare, in coscienza. STA CHIEDENDO DEI CHIARIMENTI, CUM PETRO E SUB PETRO! Mi chiedo se Don Cantoni (che io comunque reputo competente, e che rispetto in quanto Sacerdote) abbia letto i libri di Gherardini! E perchè, se l'ha fatto, ha iniziato questa polemica!

    Il PAPA ha dichiarato apertis verbis che vi sono parti nel Vaticano II che debbono essere viste dal punto di vista TRANSITORIO! LO HA DETTO IL PAPA! Se vi sono delle parti transitorie nel Vaticano II, allora come si fa a dire che il Concilio non è criticabile? E come si fa a dire che chi critica costruttivamente non il Concilio ma le sue discontinuità è un "anti-conciliarista"? QUESTO E' DEGENERARE LA CRITICA IN UNO SQUALLIDO POLITICISMO!

    Attualmente occorre fare quello che molti chiedono: CHIARIRE le discontinuità EVIDENTI presenti nel Concilio, in modo da riportare la vera PACE fra i fedeli! Perchè questa dilaniazione è dovuta al fatto che una ERMENEUTICA UFFICIALE, EMESSA NEI MODI PROPRI IN CUI IL PAPA AGISCE PER VINCOLARE ALL'OBBEDIENZA DELLA FEDE, NON C'E'!

    Per cui, il Concilio ha delle discontinuità evidenti! Il Papa ha detto che AL FONDO di queste discontinuità c'è un "principio-guida" che però è in continuità col Magistero precedente ma che non è ESPLICITATO! Allora si deve esplicitarlo! Perchè la continuità o c'è o non c'è!

    Il fatto che si sia potuta avere una situazione del genere sta proprio nel grado di Magistero DIVERSO in cui ricade il VATICANO II! E nel fatto che il Papa che lo ha indetto, che in quel momento stava esercitando il suo PRIMATO e quindi assistito dallO Spirito SAnto PAraclito, HA DETTO CHE IL CONCILIO NON DOVEVA AFFERMARE NESSUNA NUOVA DOTTRINA! Là, dove si è "tentato" di apprfondie alcune dottrine, eccedendo dal compito proprio assegnato dal Papa al Concilio, la possibilità di ambiguità ESISTE! Parlo a livello Matafisico, perchè è chiato che molti, umanamente, hanno lavorato perchè dal Concilio uscisse una "costituente", citando il Papa!

    Per concludere, proprio a causa di questi fatti, la polemica che anche alcuni della SPX portano avanti nei confronti del Concilio, non fa che avvalorare quella di segno opposto che lo dogmatizza! Se io fossi Mons. Fellay, avrei rotto gli indugi da tempo. Sicuramente da dopo il discorso del Santo Padre del 2005! Perchè in realtà il Vaticano II PUO' essere criticato e addirittura CHIARITO. Ma questo SI SAPEVA DA SEMPRE. Il fatto che il Vaticano II sia stato dogmatizzato non vuol dire che lo sia realmente! E questo senza togliere nulla al naturale Ossequio della Ragione dovuto al Magistero del Vaticano II. Ma anzi, esaltandolo.

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  34. Chi definisce "lagnanze" i commenti di certi blogger è lo stesso che nel contempo insulta, forse che per The legend, l`insulto è un argomento sensato, ragionevole e competente?

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  35. <span><span>quando uno si fa servo utile-cieco del regime    
    e non ha la benchè minima educazione al vero dialogo e al rispetto delle diverse opinioni,  non sa far altro che imbavagliare i discorsi "scomodi", che stimolano tutti a mettersi iin discussione, in una ONESTA ricerca della verità: l'unica cosa che sa fare è denigrare, ricattare, sobillare tutti i presenti al linciaggio morale di colui/coloro che espirmono opinioni fuori del coro, peraltro educatissime.    
    Il regime cv2ista che subiamo da 50 anni ha lavorato bene, lavando i cervelli, preparando i suo sgherri, insinuando prima la chimera del dialogo a 360°, e poi sguinzagliando i suoi servi a zittire con arroganza  TUTTI coloro che al regime non vogliono inchinarsin nè soggiacere mettendo la ragione in STAND-BY !   
    Ovvero:  il <span>vietato vietare</span> , proclamato 50 anni fa , nel golpe compiuto/taciuto (13 ottobre 1962), però sempre con  misericordiosa medicina DIALOGANTE col vero e col falso, approda oggi, nel 3. millennio, al suo (diabolico)  capolinea, che qui vediamo palesato:    
    il VIETATO RAGIONARE,  sempre  in nome  del dio-concilio, of course  , e in obbedienza/allineamento ai suoi adoratori  ciechi e ineffabili !</span></span>

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  36. <span>come ben vedi, cara Mic,  è sempre la MICIDIALE MISTIFICAZIONE del LINGUAGGIO, iniziata in sede conciliare, che continua ad inquinare le menti (e le anime) e la comunicazione, non più diretta alla Verità (come  si legge a parole sugli illusori pellegrinaggi ben propagandati dai poteri  terreni), ma soltanto, faziosamente, al proprio iper-trofico ego che ha scelto di allinearsi coi tiranni, fiancheggiarli, sostenerli nell'opprimere i sudditi già soffocati da mezzo secolo nelle menzogne  filo-eretiche.
    E lo chiamavano  dialogo !.....ma  per forza: dopo aver dialogato  hegelianamente con satana, e aver raggiunto con lui un "punto di mezzo" in continua evoluzione, a cui trascinare al guinzaglio ideologico del panta-rei tutto e tutti, (Chiesa, Gesù Cristo, Dottrina, Madonna e Santi di 2000 anni)  la Verità, cioè Nostro Signore e il suo Vangelo, a costoro non interessa più, nè punto nè poco !</span>

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  37. <span>Non ne è una prova il fatto che il Vaticano consideri possibili discussioni al riguardo?</span>
    Peccato che le discussioni restano sul piano accademico e la 'pastorale' continua a 'cavalcare la tigre' per usare un'espressione di un blogger sopra...

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  38. <span><span><span>piccoli nascosti? come forse questi

    la beata Caterina Emmerich diceva:  "In quella Chiesa solo umana soltanto restavano alcuni pochi pii..."</span></span></span>

    e la madonna de la Salette diceva: <span>"combattete, figli della Luce, voi <span>piccolo numero che ci vedete</span>, poichè ecco il tempo dei tempi..." </span>

    ... e non parlatemi di millenarismo, sono atti riconoscuiti dalla Chiesa, non di fede certo ma neanche da buttare in spazzatura.
    ce ne é già stato uno che ha buttato alle ortiche importanti visioni private tacciandole come "profezie di sventura"

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  39. Ne avevamo già parlato diffusamente giorni fa, Don Camillo. In un thread nel quale la discussione è subito degenerata in rissa...

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  40. Dove vede queste 'vessazioni' continue, alla Redazione, peraltro chiamata in causa solo oggi, dopo giorni e giorni di attacchi unidirezionali ad personam? e di che livello poi! 
    Non è che per caso lei soffre un po' di misoginia?

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  41. se avessero ancora la FEDE saprebbero che le grazie che piovono dal cielo durante la messa VO detta da un prete (magari anche un po' distratto) senza fedeli in 20 minuti alle 5 di mattina
    vale più per la conversione dei peccatori e l'unità della Chiesa che tutti i dialoghi che Roma ha intrapreso in  2000 anni.

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  42. Bella l'immagine del frattale .....

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  43. <span> <span>Don Piero Cantoni non muove guerra a nessuno. Dice quello che dice il Papa: Sia chi ritiene la Chiesa valida fino al CVII, sia chi la ritiene valida dopo il CVII sbaglia rotta. Nulla di nuovo.. L'intervista di Gherardini non è nel merito ma solo su questioni personali fra i due.. e quindi esula da qualsiasi disquisizione sul CVII e sulle interpretazioni che su di lui si possono dare.</span></span>

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  44. <span>Commento che, se riferito al mio sopra, limita e riduce il mio impegno e quello di altri blogger, ben più ampio, ad un supposto "allineamento" con la FSSPX, di solito difesa perché pesantemente attaccata, anche con falsi sofismi, da molti ad essa visceralmente avversi e quindi privi di obbiettività...     
    Niente di più falso. Siamo cattolici-e-basta e né io né la blogger Luisa, oggi e non solo pesantemente insultata, ci siamo mai permesse di aggredire insultare il Papa né mons. Pozzo né don Morselli. Tutt'al più, in alcuni casi, possiamo aver espresso motivato e garbato dissenso, che credo alimenti il dialogo, se veramente si vuol dialogare.    
    Gli insulti sono tutti esecrabili da qualunque parte arrivino e da nessuna aparte andrebbero tollerati.</span>

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  45. Mic, questa è la linea della Redazione, come si dice a Roma, buttare tutto in caciara, screditando lo stesso blog che diventa non solo un luogo di rissa illegibile, buttando all'aria interventi interessanti, illuminanti e risolutivi di problemi esistenziali molto seri, sommersi da mantra e da tifi da stadio insopportabili.

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  46. VEDO CHE SI CANCELLANO I POST SCOMODI, QUELLI DOVE SI PAVENTA LA TOTALE INCOMPRENSIONE DEL'ARTICOLISTA E SIN ANCHE LA MALFEDE SU QUANTO DETTO E SCRITTO DA DON PIERO CANTONI; COMPLIMENTI, SIETE TRADIZIONALISTI O FASCISTI?

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  47. ;) hpoirot.... elasticizza un pò la fantasia.... :-D  
    senza dubbio internet ha il merito di aver diffuso una campagna di informazione a favore della Tradizione e della Messa antica che non trovi in nessun altro dove nelle realtà quotidiane parrocchiane e diocesane....
    io stessa pur avendo cominciato ad approfondire le tematiche 16 anni fa, devo al mio entrare nella rete, dal 2001, che ho potuto davvero trovare materiale utile alla discussione, imparare e trovare amici legati alla Tradizione che mi hanno davvero donato molto... nonchè l'opera stessa divulgatrice con Benedetto XVI su questa Riforma, parte grazie ad internet altrimenti la stessa opera di De Mattei, di mons. Gherardini, dei Francesca dell'Immacolata CHE HO CONOSCIUTO grazie ad internet... non avrebbero potuto farsi conoscere come è stato ed è...
    Nessuno ha inteso sostituitre LA GRAZIA E LA PROVVIDENZA che ci hanno ridato la Messa antica... ;)

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  48. <span>don Cantoni è un cripto (manco tanto) relativista</span>

    Qualcuno parlava di insulto libero ai sacerdoti?

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  49. <span>a che cosa serve il concilio 21.mo ?  
     
    serve a SALVARSI L'ANIMA  , A SANTIFICARSI  ?  
     
    se servisse a questo, i papi dovevano SUBITO  spiegarlo, renderlo  comprensibile a TUTTI i cattolici del mondo, piccoli e  grandi, colti e incolti, con pronunciamenti CHIARI E INFALLIBILI: ma non è stato così e MAI nessun papa potrà spiegarlo, perchè è nato da AMBIGUITA'  asservite ad un potere bieco e totalitario che doveva instaurarsi nella Chiesa, come di fatto è avvenuto. </span>
    <span></span>
    <span>e così come è nato, continua a seminare nelle anime  AMBIGUITA' E CONFUSIONE,  producendo  falisificazioni della Dottrina e sbandamento e dispersione della FEDE.</span>
    <span>L'albero perverso dalla radice, continua  a pervertire il Gregge. 
     
    e se il  CONCILIO 21.MO non serve  a  SALVARSI L'ANIMA , allora non serve a nulla conoscerlo e capirlo: è totalmente inutile  !</span>
    <span>ma si rivela sempre dannoso nei fatti concreti, perchè continua a spandere le sue perverse conseguenze, nel'AMBIGUITA'  PERSISTENTE dei discorsi che ad esso si rifanno, come ad  un principio-guida di pensiero e parola: tutto ciò che si dice in nome del concilio è ambiguo e  mai riconducibile alla CHIAREZZA, alla semplice ed univoca Verità.</span>
    <span>E produce falsità,  persistenti menzogne e traviamenti dal retto sentiero della VERITA'.</span>

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  50. La linea di don Camillo è invece quella di buttare tutto in caciara sedevacantista, accusando blog e Redazione ogni volta che qualcuno gli fa il contropelo. Gli interventi da stadio, il tifo da curva sud e i mantra, tipo conciliosìconciliono, sono la punta di diamante della <span>sua</span> linea, improntata al trasformismo più spregiudicato, per cui ti danno via fendenti a dritta e a manca, ma poi ci si atteggia a uomini di ragione e a povere vittime quando qualcuno concede uno scappellotto rieducativo. Don Camillo non si rende minimamente conto dell'odio che ha seminato a mani larghe nel corso del tempo. Lo stesso attacco, assolutamente ingiusto, alla Redazione non è che una postilla a quella semina.

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  51. cara mic, dobbiamo esser più precisi il Magistero "staordinario" e "ordinario" sono ambedue infallibili . . . quello non infallibile è quello semplicemente "autentico" (di cui nel Vaticano II si è fatto abbondantissimo uso)  a questo è dovuto "solamente" l'ossequio dell'intelletto e della volontà . . . ma anche ossequiosamente (come ha fatto mons. Gherardini, che non mi risulta  essere vescovo,ma insigne teologo) è possibile e lecito "criticarlo", cioè sottoporlo ad un prudente discernimento, almeno fino a quando la Suprema autorità lo faccia passare a Magistero straodinario infallibile. Con stima, e scusandomi per la fretta . . . ma quello che scrivo era stato abbendantemente spigato e chiarito precedentemente dalla redazione di MIL. Qualcuno può richiamarlo ?

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  52. Atteggiamento tipicamente settario: chi si è distaccato dalla setta è un transumante, non credibile e non perdonabile.

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  53. diceva bene Areki:
    il cv2  è  come  la centrale nucleare di    Fukushima,
    che continua a spandere  le sue radiazioni  LETALI,  dopo anni e anni,  a larghissimo raggio, e ANCHE su coloro che si proponessero la buona intenzione di andare Lì DENTRO   per disattivarne   gli effetti venefici:  ne rimangono  CONTAMINATI TUTTI QUANTI  !

    non conviene  entrarci più dentro, se si vuol rimanere immuni dal suo veleno,  ed è ora di giudicarlo, finalmente con gli occhi di NOSTRO SIGNORE, che dice
           dai frutti  li riconoscerete  !
    e null'altro ci serve.

    -memory-

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  54. egr. ospite, relativista non è un insulto: è la qualificazione di un modo di pensare e di vedere, che ritiene esistenti tante diverse verità, quante sono le teste, e non conoscibile una verità assoluta valldia per tutti.
    Ora, se uno sceglie questo sistema di pensiero, che fa , si insulta da solo, secondo lei ?
    Se io dico che un t zio è uno scettico, perchè pensa e parla da scettico, secondo lei,   lo sto insultando ?
    ma la lingua italiana chi ve l'ha insegnata ?

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  55. <span>odio che ha seminato.....  
     
     
    odio  VERSO CHI, precisamente ?  
    spieghi esattamente   quali sono le frasi che contengono odio, altrimenti  parla senza fondamento, se ne accorge ?  
    se  uno sottolinea un ERRORE e condanna l'errore, significa che ama la verità e odia l'errore, e dunque  ?  
    secondo lei amare il prossimo significa   dire  sì, sì a tutte le menzogne che il prossimo dice ?  
     
    (ma la lingua italiana, chi ve l'ha insegnata?....)</span>

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  56. :-D :-D  ma caro "vuoto assoluto" il cui username mai più fu indovinato.... senza la "provocazione" di Luisa lei non avrebbe potuto sfoggiare una così tal grandezza di pensiero ed espressione di linguaggio!!
    almeno e solo per questo sia più clemente... apra lei un blog tutto suo, poi metta qui il link, e continui ad illumninarci con il suo "vuoto più assoluto".... anzi, bel titolo per il suo blog non trova?

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  57. "buttando all'aria interventi interessanti, illuminanti e risolutivi di problemi esistenziali molto seri, sommersi da mantra e da tifi da stadio insopportabili. "

    Che ovviamente non possono essere che quelli di don Camillo e company...

    Quanto è modesto questo don Camillo. :-D :-D :-D
    Ma chi siete, la CDF al completo?Ma per cortesia....

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  58. ma sai Roberto in peno '68 é certo che molti dei padri conciliari credessero nel famoso adagio dell'epoca "order came from chaos" allora il passo dalla teoria del chaos ai frattali é piuttosto diretto.

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  59. <span>Concordo con hpoirot e la sua disamina del "frattale" delle 11,10.....(concordo con quanto espresso da Luisa sulla necessità o meno di certi libri...)   non capisco perchè non mi ha preso la risposta in replay...
     
    purtroppo sembra proprio essere questa la tattica modalistica della Chiesa spinta esclusivamente dal Concilio... :-[  
    già tempo fa annotavo quanto segue:  
    da dopo il Concilio assistiamo a questo fenomeno che è un paradosso perchè reca, volente o dolente, l'imprimatur della Chiesa... di quale fenomeno parliamo?  
    Si alza un vescovo o un prete, o addirittura un laico, scrive in un MESE un libro (come si fa a scrivere un libro in un mese spiegatemelo! ) per il quale ci vorrebbe gli anni... dove ti spiega la SUA VISIONE del Concilio... sono voci AUTOREVOLI, vengono vendute dalle librerie cattoliche, e il fedele si fida... lo compra e legge, dice: "wuao!! è proprio così! si, si!" magari perchè il nome dell'autore è conosciuto, è apparso in TV, è SIMPATICO.....  
    ed ecco il fenomeno: dopo qualche mese arriva un altro vescovo, un altro prete, un altro laico.... che scrive da nuovo, o risponde, sul Concilio nella visione DEGLI ALTRI.... e vi ci impone un'altro imprimatur, viene venduto nelle librerie cattoliche e il fedele lo compra... lo legge e dice: "ari-wuao!! lo dicevo io che era giusto così e non cosà...." l'autore del resto è degno di fiducia, è conosciuto, è simpatico....  
     
    E così si sono ingannati fedeli per 40 anni, quasi 50..... e così nelle librerie cattoliche abbiamo di tutto  E IL CONTRARIO DI TUTTO, abbiamo il libro che eleva il Concilio a super dogma, ed altre librerie che lo sconfessano o che comunque gli tolgono la patina dorata che altri hanno messo... MA LA VERITA' DOVE STA?  
    Ebbè, che domande, sta con Pietro!! «Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi Christus». «Dov'è Pietro, lì è la Chiesa, dov'è la Chiesa, lì è Cristo».... e chi lo mette in dubbio?  
    ma  ogni frase deve essere sempre contestualizzata e portata all'operatività, e non adoperata come uno slogan....come quando le femministe gridavano: "l'utero è mio, e lo gestisco io", certo che l'utero è femminile, ma non femmista!!   :-D
     
    Ordunque questa bella frase proviene da sant'Ambrogio che sulle orme del Salmo 40(41) e del primato petrino diceva alla Chiesa di Milano: «Ubi Petrus, ibi Ecclesia; nulla mors, sed vita aeterna»....un vincolo INDISSOLUBILE riconosciuto già nei primi secoli e proprio perché dietro Pietro si erge la figura di Cristo unico Salvatore, ecco allora il valore della seconda frase espressa da sant'Ambrogio....non c'è più la vittoria della morte, ma la vita eterna, questo è l'ultimo approdo dell'uomo, questa è la missione della Chiesa CON PIETRO che è guida sicura verso quella luce e quella vita che ci è donata da Dio..  
     
    Per tanto, è sbagliato usare questa frase specialmente contro chi, con onestà, critica non tanto il Papa nella sua realtà Petrina e nel suo ruolo, quanto piuttosto nel dipanare la matassa degli errori, delle ambiguità che lo stesso Pontefice per altro denuncia... chi ha a cuore la verità dovrebbe finirla di usare questo monito ambrosiano contro chi vuole aiutare il Pontefice, invece, a fare chiarezza.... perchè in queste guerre LOGORROICHE A COLPI DI LIBRI  chi ci rimette è sempre il piccolo gregge, è sempre il fedele....  
    Non dico che non bisogna scrivere più, ma chiedo più libri CHE CI RACCONTINO DELLA TRADIZIONE, CHE CI PARLINO DEI SANTI, CHE CI RIPORTANO I TESTI INTEGRALI DEI PADRI E DELLA DOTTRINA DELLA CHIESA, solo così io penso... che si potrà rimuovere dal Concilio quella [...]

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  60. erano anni che vi mettevo sull'allerta a riguardo di Introvigne e tutta la banda neocon ...  a suo tempo cancellaste anche un paio di miei commenti ... vabbè, meglio tardi...

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  61. e invece, nella CDF, che personaggi ci sono ? qual è la loro FEDE   e il loro OSSEQUIO  alla Dottrina bimillenaria ?
    mi parli di ciascuno di  quei membri, mi spieghi il loro pensiero individuale e  congregazionale  !
    mi dica se nei fatti degli ultimi 3 decenni hanno mai riportato la rotta delle catechesi e pastorali nell'alveo della Dottrina immutabile, mi dica !

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  62. Due dubbi: 1) Non è che l'elevatissima frequenza con cui il magistero ordinario si pronuncia rischi di erodere, confondere e soffocare il suo ruolo di organo di trasmissione e spiegazione della Tradizione e della Rivelazione?
    2) L'aggiornamento conciliare che ha prodotto quel magistero solenne ma non infallibile che fu il Concilio, fu ispirato da due "esigenze" l'ecumenismo, per recuperare i "fratelli separati", e il dialogo col mondo  per poter recuperare atei e non credenti. Dopo 45 anni i risultati sono che la Chiesa si è spaccata in più tronconi al suo interno; i fratelli separati continuano ad essere separati e quando si riuniscono alla Chiesa cattolica lo fanno solo perché le loro denominazioni si sbracano su temi su cui la Chiesa ancora tiene; di contro sono i cattolici a non sentire più l'esclusività nell'ordine della salvezza dell'appartenere alla Chiesa cattolica; atei, agnostici e miscredenti sono aumentati a dismisura: il card. Siri lamentava il fatto che solo il 70% della popolazione andava alla Messa, oggi è scesa a meno del 20%; inutile toccare il tasto della qualità della fede di coloro che sono rimasti: lì è tangibile quanto il mondo, quello condannato da Gesù, sia entrato nella Chiesa e abbia adulterato la fede delle persone. Però si continua a andare avanti come se le direttive del Concilio fossero state applicate male o fraintese. Ma da chi se non da coloro che in larga misura hanno fatto i documenti del concilio e le riforme? Continuiamo la guerra per difendere o attaccare in blocco un Mito che ha funzionato solo nella testa dei vari Bettazzi Martini e La Valle che anche applicandolo in modo non progressista non avrebbe potuto incidere positivamente se non marginalmente nella fede delle persone: ecclesiologie che aumentano la confusione, uso di un linguaggio teologico che ha rinunciato alla precisione concettuale e lessicale proveniente dal tomismo e dalla tradizione; un documento sul mondo che trasuda ottimismo e di sociologismo neppure dei più raffinati e pieno di zuccherini per atei e non cattolici; abbassamento della disciplina nella vita del clero regolare e secolare con risultati conseguentemente tragici; rischio di assorbimento della Tradizione nella Scrittura, quasi come i protestanti; discorsi di apertura e di chiusura dei pontefici che se fossero stati fatti solo 10 anni prima sarebbero stati messi al bando; Abbiamo la collegialità: ma che incide nell'ordine della salvezza di un'anima? siamo diventati il Popolo di Dio: e prima che eravamo? abbiamo il sacerdozio comune per effetto del battesimo: va bene ma non parteciperemo mai del sacerdozio ordinato col quale in persona Christi rinnoviamo l'unico vero Sacrificio. Dobbiamo dialogare coi fratelli separati con gli atei: va bene, ma anche difenderci da loro. Dobbiamo testimoniare la fede con comportamenti coerenti: perché prima era possibile fare diversamente? Nella battaglia tra i due umanesimi è stato quello dell'uomo che si fa Dio a trionfare. A 45 anni di distanza dalla fine del Concilio niente è più come prima e niente è più a posto: per fare un ermeneutica della continuità occorre una ROTTURA con tutto ciò che ha prodotto questo disastro perché se è vero che non è giusto buttare il bambino coi panni sporchi, non lo è neppure tenere il bambino dentro una montagna di panni sporchi, dove diventa difficilmente reperibile.  
    C'è un paradosso che a mio avviso riunifica i 2 dubbi da cui ero partito. Un tempo il Magistero e i Concili si utilizzavano per sciogliere le varie questioni e i vari problemi che si presentavano. Oggi, invece, il Magistero e quel Concilio aprono sempre nuove questioni e invece di essere loro chiavi ermeneutiche danno adito a loro a mille nuove ermeneutiche. La confusione, almeno a me [...]

    RispondiElimina
  63. «Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi Christus». «Dov'è Pietro, lì è la Chiesa, dov'è la Chiesa, lì è Cristo»....
    e chi lo mette in dubbio?  solo un protestante non un cattolico progressista o tradizionale che fosse... ;)

    ma  ogni frase deve essere sempre contestualizzata e portata all'operatività, e non adoperata come uno slogan....come quando le femministe gridavano: "l'utero è mio, e lo gestisco io", certo che l'utero è femminile, ma non femmista!!  :-D
     
    Ordunque questa bella frase proviene da sant'Ambrogio che sulle orme del Salmo 40(41) e del primato petrino diceva alla Chiesa di Milano: «Ubi Petrus, ibi Ecclesia; nulla mors, sed vita aeterna»....un vincolo INDISSOLUBILE riconosciuto già nei primi secoli e proprio perché dietro Pietro si erge la figura di Cristo unico Salvatore, ecco allora il valore della seconda frase espressa da sant'Ambrogio....non c'è più la vittoria della morte, ma la vita eterna, questo è l'ultimo approdo dell'uomo, questa è la missione della Chiesa CON PIETRO che è guida sicura verso quella luce e quella vita che ci è donata da Dio.. 
     
    Per tanto, è sbagliato usare questa frase specialmente contro chi, con onestà, critica non tanto il Papa nella sua realtà Petrina e nel suo ruolo, quanto piuttosto nel dipanare la matassa degli errori, delle ambiguità che lo stesso Pontefice per altro denuncia...

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  64. <span>Se è per questo, quest'articolo (e tutto il blog) è anche lo specchio cristallino delle prfonde divisioni che esistono nel cosiddetto mondo "tradizionalista", dove ognuno ha una sua idea di tradizione da difendere.
    </span>

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  65. Luisa e co. hanno la bilancia truccata e i pesi taroccati, cosi come il loro metro.

    Dimenticano le "garbate espressione" che rivolgono al sempre ottimo Simon de Cyrene, cosi come a tutti i commentatori non allineati alla linea lefebvrista, che loro credono incarnare con il loro acritico e assordante tifo da stadio.
    Così come (volutamente) dimenticano o fingono di ignorare i loro "mi piace" ad interventi molto virulenti all'indirizzo della persona del Santo Padre.

    Ma si sa, basta che si preservi la fsspx ed il loro infallibile verbo ed allora a loro tutto sembra a posto.
    Occhiali.

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  66. Negli anni '50 ci fu un serio conflitto tra Einstein e Bohr: il primo difendeva la causalità e il principio non contraddizione, il secondo ammetteva che il mondo microscopico fosse retto da probabilità incerte con sovrapposizioni tra verità che rompevano la ferrea logica da sempre accettata come base della fisica (e con essa il principio non contraddizione)

    per  capire quale fosse la grande diatriba scientifica durante il pre-Concilio basta una frase di Einstein :


    "Le teorie di Bohr sulla radiazione mi interessano moltissimo, tuttavia non vorrei essere costretto ad abbandonare la causalità stretta senza difenderla più tenacemente di quanto abbia fatto finora. Trovo assolutamente intollerabile l'idea che un elettrone esposto a radiazione scelga di sua spontanea volontà non soltanto il momento di "saltare", ma anche la direzione del "salto". In questo caso preferirei fare il croupier di casinò piuttosto che il fisico"
    Cosa regola il mondo? la scelta era tra un principio deterministico che potremmo chiamare quasi tomista e un principio aleatorio probabilistico che esculdeva di poter capire a fondo ogni legame logico tra causa e effetto.

    Nel conflitto tra Einstein e Bohr è il secondo che ne è uscito vincitore (più per questioni contingenti che sperimentali) con conseguenze inimmaginabili per il povero Einstein che mori' gridando che le tante scoperte del dopoguerra non potevano essere che parziali e incomplete. E' chiaro che la vittoria di Bohr appoggio' in molti ambienti del sapere una visione Kantiana del mondo visto come disconnesso da una realtà oggettiva e esterna alle nostre osservazioni.

    Non sto divagando!  addiruttura gli scritti del giovane Ratzinger fanno appello a concetti prettamente fisici di questo tipo per giustificare l'evolutività di ogni dottrina umana e la possibilità di vedere un mondo in cui due verità possono coesistere nella verità!!!! Sareste stupiti di vedere quante teorie umane provenienti da varie discipline del sapere sono finite nel CVII !!! io ho capito bene questa perché é il mio settore, altri amici mi spiegano che lo stesso vale per l'arte sacra nel post-concilio... eccetera ... eccetera.

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  67. <span>Apparentemente c`è chi crede di essere ancora all`epoca in cui chi non era conforme al pensiero unico allora dominante poteva essere zittito facilmente, bastava screditare, schernire, definire insulti quelle che erano legittime e sensate critiche, ci sono riusciti per diversi decenni e si illudono di potere continuare, anche su questo blog.</span>

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  68. Peccato che lasciata una setta si sia subito aggregato ad un'altra: quella a cui appartiene il suo grembiulato recensore. Cosa vuole, anonimo commentatore: al settarismo non si sfugge.

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  69. concilio...o non concilio.....oramai le pecore sono scappate!

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  70. <span>Se gli amici della FSSPX avessero ancora la FEDE saprebbero che le grazie che piovono dal cielo durante la messa NO  detta da un prete (magari anche un po' distratto) senza fedeli in 20 minuti alle 5 di mattina  
    vale più per la conversione dei peccatori e l'unità della Chiesa che tutti i dialoghi che Roma ha intrapreso con la FSSPX da quando sono divenuti scismatici.</span>

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  71. <span>Guarda che se togli tutto il Magistero ordinario dalla Storia della Chiesa (prima e dopo CVII), rimane ben poco, anche di quello che voi chiamate la tradizione.
    </span>

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  72. <span>aggiornatiCconcilio, per il papa non siamo scismatici (mi dirai bella forza, chi lo é al giorno d'oggi ...  simao d'accordo cio' non toglie che non siamo scismatici)  
     
    ps - se sei veramente "Concilio" ti basta un fiammifero per risolverci i problemi... conosci l'autocombustione ?</span>

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  73. Effettivamente, se fossi ancora cristiano, non mi sentirei di ritenere Paolo VI un vero papa.

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  74. Ben detto. Forse don Cantoni avrebbe dovuto utilizzare l'aggettivo "anticonciliari".

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  75. Meglio se si ritorna nel 1952..., la malapianta non si deve solo tagliare ma sradicare!

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  76. 2. Da quando in qua solo ai dogmi definiti è dovuta l'obbedienza? Un cattolico è tenuto ad obbedire anche al Magistero ordinario del Papa e dei vescovi in comunione con lui, di cui un concilio ecumenico è la massima espressione. 

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  77. No no!

    Quasi "magistrale" !
    Forse non ha colto la sottile ironia caro The legend :-D

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  78. Faccio rispettosamente notare (a) che il termine "anticonciliarismo" è di Benedetto XVI e (b) che il Cagliari, comunque, è in zona Champions League, il che non c'entra ma bisogna pur ricordarlo

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  79. hpoirot.... elasticizza un pò la fantasia....
    Senza la libertà di informazione grazie a internet la messa antica sarebbe rimasta relegata nelle menti e nei cuori di pochi fedeli ( eletti )...
    Io stesso, dall'alto della mia età, e avevo pure frequentavo alcune messe nell'antico rito, senza internet non avrei mai saputo cosa fosse veramente il rito romano o lo stile liturgico romano-antico.

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  80. Condivido quanto a scritto il Signor Giorgio.
    Particolarmente mi è piaciuta questa sacrosanta e veritiera frase che mi piace sottolineare e sottoscrivere : 2. L'Opus Mariae ha sempre celebrato la Messa di S.Pio V anche in tempi in cui era cosa moooolto difficile e -tutti lo sanno- ottenere l'indulto era più difficile che attraversare il purgatorio. A causa di questo si è attirata molte incomprensioni e sospetti da parte chi non capiva il senso del continuare a celebrare la Messa V.O. o vi era ferocemente contrario.
    Grazie per la doverosa precisazione che ci ha voluto donare il Signor Giorgio.

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  81. Se la "Verità" fosse realmente ed immediatamente intellegibile ad ognuno, non ci sarebbe l'Ermeneutica, non ci sarebbero di dibattiti, non ci sarebbe bisogno di studiare e capire  alcunché. Tutti penseremmo le stesse cose.
    Io penso che sia ontologicamente impossibile, per la mente umana, avere una percezione assoluta della Realtà. Nemmeno per quel che concerne un solo dettaglio. In ogni dettaglio c'è un numero incommensurabile di altri dettagli. Una mente finita non può contenere l'infinito. Non sono suggestionato dalla  credenza nel Libero Arbitrio, che per me è solo una delle più grandi illusioni dell'umanità, necessaria a rispettare i codici etici funzionali al benessere delle società primitive come la nostra. Non credo più in nulla. Io penso.
    Sono eretico ed apostata. Anathema mihi.

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  82. Ut unum sint, ut unum sint!5 ottobre 2011 alle ore 14:33

    E' vero, molti giudicano senza sapere. Io NON giudico (ma conosco quelle sofferenze!) ma esprimo anche un parere sulla difesa della Messa. Qualcuno a un certo punto ha pensato che non ne valesse la pena, che per difendere la sana dottrina si dovesse rinunciare a qualcosa. E questo e' un fatto, pur stimando Don Cantoni e l'Opus Mariae. E le sofferenze che ha passato l'Opus Mariae non sono diverse o maggiori di quelle che son toccate ad altri, che pero', magari in solitudine piena e senza il sostegno di nessuno, e magari anche con l'opstilita' di presunti amici, han dovuto sopportare anche di peggio.

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  83. Questa i Istriano è un'ottima considerazione che andrebbe approfondita !

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  84. NO. perché né Gherardini né chi critica le ambiguità del concilio è per questo ANTICONCILIARE! 

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  85. Basta il comune buon senso e non essere accecati da ideologie!

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  86. Proprio così. E se uno fa osservare che non sono maschietti, come dicono loro, ma femminucce, si incavolano di brutto e cominciano a lanciare accuse di misoginia. La loro bilancia taroccata funziona a senso unico. Quando le becchi con le mani nel miele, cadono dalle nuvole. Quando invece beccano loro qualcuno nei pressi del barattolo, cominciano a inveire contro la mamma che non dà i castighi. E poi il loro lefebvrianesimo occulto è molto più contraddittorio e insipido del lefebrianesimo dichiarato di altri. I responsabili del blog sono troppo tolleranti con loro.

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  87. Ma se si rincorrono con gli stessi mezzi e con le stesse modalità con cui le abbiamo fatte scappare l'insuccesso è garantito.

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  88. Peggio. Alcuni di quelli che fino a ieri si sentivano discriminati non vedono l'ora di farsi a loro volta discriminatori. Sono della stessa risma. Cambia solo il colore.

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  89. La Redazione è geniale !!

    Per distruggere i commenti  di Cantoni e Introvigne li hai comparati a quelli di Marco Bongi.

    Stesso livello di onestà intellettuale (perché Cantoni un pò di stoffa in più ce l'ha...) !! La redazione è talvolta geniale e sottile, solo ora ho capito a finezza estrema dell'introduzione e dire che non me ne ero reso conto subito!

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  90. No, non hai capito. Loro vogliono togliere tutto il Magistero ordinario dopo il 1965 circa. C'è un terminus.

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  91. Eh no, non facciamo gli ipocriti. Relativista, così come modernista, in bocca a personaggi come don Camillo non sono certo complimenti. Sono comunque etichette, proprio come quelle che sopra una commentatrice ha lamentato essere attribuite ai suoi compagni di lotta.

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  92. Mi pare che  la dizione "anticonciliarista" venga da Benedetto XVI!

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  93. E' vero. Infatti circola gente che è passata disinvoltamente dal CNC alla FSSPX.

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  94. la messa VO é stata riconcessa grazie a una richiesta esplicita fatta al Santo Padre dalla SPX...   internet (??!!???) é una causa molto secondaria nei disegni della Provvidenza.
    <span>Io stesso, dall'alto della mia età (credo che siamo quasi coetanei Andrea) ho avuto la fortuna di non perdermi enanche una messa VO.... grazie all'opera coraggiosa di Mg rLefebvre  </span>

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  95. <span>Filippo non hai capito il senso: non si tratta di contenere l'infinito in una mente finita ma del fatto che una mente già finita (quindi molto limitata)
    si auto-amputi del solo strumento che puo' permettergli di accedere a quel poco che puo' sperare comprendere : <span>il principio di non contraddizione.
    </span></span>

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  96. <span>Bruno Martelli! per favore non cambi le carte in tavola. Anche lei misogino?   
    Non protestiamo in quanto 'femminucce' ma in quanto persone attaccate e insultate senza vergogna.  
    Difendiamo -e diffondiamo- tutto ciò che è cattolico, quindi è logico che ci entri dentro anche la Fraternità che, oggi, come Qualcuno un tempo, è diventata guarda un po' pietra di scandalo!  
    Il suo sì che è un piagnisteo, non i nostri interventi. Sono mesi che Luisa è insultata senza che nessuno, redazione in primis, intervenga. Oggi ho protestato io e tirano fuori le femminucce!!!  
    Piantatela!!!!</span>

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  97. vabè poirot, allora - come dice il secolo - "ce l'avrete solo voi"...  ;)

    La invito a riflettere sul fatto che se la Provvidenza non avesse usato, nella Sua Infinita Sapienza, anche gli strumenti profani che il mondo mette a disposizione la messa VO, pur se riconcessa grazie alla SPX, sarebbe probabilmente rimasta una cosa elitiera per appassionati o per soli fedeli lefebriani.
    Mentre grazie all'affiancamento dei blog, di Facebook, e di tutti quegli strumenti che se usati bene fanno del bene, essa ha avuto una diffusione molto più immediata.

    Questo non toglie che gli strumenti di internet vadano usati con prudenza e distacco, ci mancherebbe: ma diamo a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio.

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  98. perchè non tornare al 33 D.C. allora...

    Sicuramente la Chiesa postconciliare va rivista, va riorganizzata, va epurata degli eccessi e delle mielosità che le sono state appiccicate addosso in 30 anni, ma dire di tornare di colpo al '62 o al '52.. sarebbe come passare da 50° a - 30° nel giro di pochi secondi.

    Vi ricordo signori che la maggior parte della gente è assolutamente impreparata ed è assolutamente alla fame!(spirituale)
    Ingozzereste forse uno che non mangia da un mese? Prima lo stomaco va rifatto abituare gradualmente con dei cibi leggeri ma nutrienti, come il latte. 

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  99. Ospite, l'importante é che la messa sia stata liberata non si tratta di dare meriti assoluti a uno dicendo "ce l'avete solo voi" ...é chiaro che c'é un concorso di causaalcune principali altre secondarie
    tuttavia mi permetta, diamo atto a chi, la spx, 30 anni fa' <span>quando internet non esisteva</span>  difendeva il VO con la stessa determinazione di oggi.

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  100. si hai ragione ... fermiamoci a Carlomagno, dovrebbe bastare.

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  101. <span>
    <span>A dire il vero, chi, su questo blog, ha cominciato a incollare etichette, che senza dubbio lei conosce se è un lettore di questo blog, sono i suoi compagni di lotta, Bruno Martelli.     
    Se poi chi rifiuta quelle etichette reagisce applicando lo stesso metodo e rinvia le etichette ai pseudotradizionalisti, criptomodernisti, neoprotestanti, la sua è  una reazione che, se è limitata, è comunque comprensibile.  </span> </span>

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  102. <span>una vergogna senza fine...questo bieco maschilismo  derisorio a cui assistiamo    
    (spesso  impunito...)    
    palesata sempre più  ipocritamente proprio da parte dei catto-sinistri  che a chiacchiere (leniniste) hanno a suo tempo  sostenuto le battaglie di liberazione della donna,   per aiutarla ad  affermare la sua PARI DIGNITA' con gli uomini !   FUMO,   demagogia  strumentale al potere,  degna di veri ipocriti,  che seguono uno solo sistema di pensiero: la MENZOGNA PERMANENTE, volta  a  scardinare il Regno della Verità, nella società e nella Chiesa  !    
    e ci sono riusciti, nel 1962 nella Chiesa e nel 1968 nella società civile (lavoro-scuole-famiglie ) a portare l'attacco al cuore dello Stato, l'hanno compiuto il grande inganno e plagio delle masse, supine ai loro   diktat, nelle botteghe di partito,  oltre che parrocchiali e diocesane  ......    
     sono riusciti a fare dentro la Chiesa quello che promettevano coi loro slogan "formidabili" per le folle trascinate alla rivoluzione culturale :    
    SOVVERTIRE l'ordine costituito -culturale e religioso- per instaurare un regime totalitario, IL PENSIERO UNICO-SINISTRO, che schiacciasse, così COME OGNI RIVOLUZIONE violenta  alla fine divora i suoi  stessi servi , anche quelli che li hanno affiancati e obbediti nella rivoluzione di 50 anni fa,  pronti ora a prevaricare  i "deboli" di sempre (che prima del cristianesimo erano deprezzati) e che oggi, dopo 2000 anni di civiltà cristiana   credono nella vera pari dignità, e si fidino del loro "rispetto per tutti" e che si attendono (ingenue) lo stesso rispetto ; ma esse non lo meritano, .... l'uomo  catto-adulto ancora deve  schiacciarle,  come 10mila anni a.C: le donne  !  e tanto più le schiacciano e  insultano e ricoprono di odio e disprezzo, quanto più le vedono indomabili e  dignitose -della DIGNITA' conferita da Cristo (cfr. non c'è più nè uomo nè donna....ecc) a Maria Ss.ma per prima- .... 
    e questo sarebbe il loro   "cristianesimo" !   davvero un INSTRUMENTUM REGNI  (delle tenebre e della menzogna...)    
    Sono proprio questi catto-sinistri-maschilisti  che hanno reso copsì il loro neo-cattolicesimo  modernista  (anticristico)   l'oppio dei popoli: ciò che i loro padri morali <span>Marx-Lenin rimproveravano alla Chiesa Cattolica  !</span>    
    Hanno narcotizzato il Gregge di Cristo  per  45 anni,  iniziando dalle donne, vecchi e bambini, ovviamente  !</span>

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  103. ma da quando in qua si deve obbedienza ai DOGMI INDEFINITI  ?
      non ho mai sentito parlare di dogmi indefiniti : faccia un esempio  !
    non lo vede che    dogma  ><  indefinito  è una <span> </span>CONTRADDIZIONE in termini, pazzesca  ?
    ( ma l'italiano, la storia, l'analisi logica, l'avete studiata alle medie ?.....)

    la sciocchezza che lei sta dicendo equivale a un Tizio che dice a Caio:
    OBBEDISCI  !
    e Caio gli fa: "A che cosa precisamente ? "

    e Tizio :" a che cosa non lo so dire, ma tu....obbedisci, anche  SENZA SAPERE A  QUALE COMANDO!..."
     ma dico,  siamo alla follia, in nome del nume-concilio ?

    ed ecco  che mi tocca ancora constatare che per accettare supinamente il Cv2
    bisogna PERDERE LA RAGIONE   !
    ma perdetela voi, che  non sapete che farvene....come quelli che erano pronti a dire:
    <span>viva il Duce !...</span> senza sapere a quale avventura li avrebbe portati ....
    credere-obbedire- combattere  : CIECAMENTE, senza  neanche sapere a quale ordine  ;
    roba da  decerebrati !

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  104. Dirò di più: pensi c'è chi al concilio faceva il conciliarista, e adesso fa il papa.

    "Per ordine dell'"autorità superiore" alla costituzione sulla Chiesa era stata aggiunta una " nota esplicativa previa", che sembrava spingere molto la dottrina della collegialità sul piano puramente teorico ... Il riformato Georg Richard-Molard gridò ai cattolici: " vi siete squalificati per trattare ancora la libertà - del Concilio rispetto al papa n.d.r.- .... Ma noi rimaniamo protestanti decisi e siamo infinitamente grati di essere tali": Nel frattempo sono state dette molte cose tranquillanti e consolanti, ma nessuno potrà negare che è rimasto un certo scetticismo." J. Ratzinger, Problemi e risultati del Concilio Vaticano II; Brescia: 1967.

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  105. Vedo che lei è esperto di logica, hpoirot. Può cortesemente spiegarmi in che cosa consiste il principio di non contraddizione?

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  106. ...mah! Il Concilio viene a volte presentato come il pensiero marxiano/marxista e il socialismo reale: le idee eran buone e sacrosante è stata l'applicazione ad essere sbagliata, in Cina, in URSS, a Cuba, in Africa, in Asia... eeeeeh! Ma guarda un po' non ne hanno mai imbroccata una giusta. Così per questi quarant'anni: cosa s'è imbroccato di "giusto" o "vincente"? "Per sapere com'è la pera bisogna assaggiarla" banalizzava Mao Tse Tung. Dunque 'sta pera s'è assaggiata e, nonostante i libri degli estimatori dei frutti bislacchi, sappiamo che sapore ha....

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  107. i termini usati dai teologi relativamente ai generi di Magistero sono vari e variamente usati, vanno sempre definiti quando se ne parla. Inoltre nella fattispecie occorre vedere quale reale grado di insegnamento l'Autorità attirbuisca ai suoi testi, senza applicare a tutti i costi categorie preconfezionate. Questo risolverebbe i problemi senza ricorrere alla negazione della realtà tipo don Cantoni o al sedevacantismo (sia detto anche per Filippo)

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  108. <span>ancor più visto che il primo errore da dipanare é proprio  ... l'assenza di prediche papali su come salvarsi l'anima e guadagnarsi la vita eterna.</span>

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  109. sarebbe bene chiarire che cosa intendiate qui per magistero ordinario e magistero ordinario universale, termini variamente usati e comunque assolutamente non equivalenti

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  110. guardi che il conciliarista lo fa sempre

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  111. "Mettere il vino vecchio negli otri nuovi". Fosse andata così il sapore sarebbe stato lo stesso e la vista ancora più gradevole, ma oggettivamenet non è andata così e non a causa dei tradizionalisti.

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  112. Non può non essere andata così, lo vuoi capire sì o no?! Non è pensabile - stando in sintonia con la dottrina cattolica - che sia andata diversamente!

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  113. Il reverendo Morselli colpisce ancora! Ancora carta straccia come il libro sugli ebrei! Basta con sti personaggi! Prima di scrivere sarebbe bene studiare! E basta alleanza cantonica!

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  114. HPoirot, per favore, potresti cortesemente passare su youtube questa bellissima omelia di mons. Lefebvre<span>  </span>sul dono della Fede ?

    http://it.gloria.tv/?media=187355

    Mgr Lefebvre - Il Tesoro della Fede ( 13/14)
    vorrei che la sentissero tutti; mi ha donato parole edificanti e  inaudite per me, nelle parrocchie odierne.... parole che non sentivo ormai così limpide<span>  </span>echiare, dalla mia infanzia, svelandomi un aspetto fondamentale della Fede che i parroci non ci dicono da mezzo secolo ormai….
    sono parole introvabili,  sentirle per credere...magari i sacerdoti tutti tornassero a parlare così: si convertirebbeero anche i sassi  !
     speriamo nella Provvidenza...:)

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  115. Caro amico, l'Opus Mariae ha perso molte occasioni per celebrare la S. Messa di sempre. Quello che i miei occhi videro e le mie orecchie sentirono non possso negarlo. Ci creda o menoi, chi deve sapere lo sa!

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  116. Redazione di Messainlatino.it5 ottobre 2011 alle ore 19:55

    Morselli? E dove sarebbe don Morselli? Prima di scrivere sarebbe bene assicurarsi di aver collegato il cervello. E abbassi i toni.

    FZ

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  117. MONUMENTALE!!!!!! :) un grazie Labronicus...

    <span> siamo diventati il Popolo di Dio: e prima che eravamo? </span>

    :-D quando feci questa domanda al mio parroco (progressista) mi rispose: bè oggi NE SIAMO PIU' CONSAPEVOLI!!

    alla faccia della consapevolezza!! siamo noi cattolici POPOLO DI DIO consapevole che ha fatto passare l'aborto e quant'altro...
    e poi, ma perchè PRIMA i Santi che abbiamo non erano consapevoli d'esser Popolo di Dio? mi rispose che i santi del passato APPARTENGONO AL PASSATO... a quel punto ho ceduto, era un dialogo fra sordi... HA VINTO L'OPINIONE non il Magistero!
    E così accade dal Concilio: per quanto il Papa lotterà per tenere fede al Concilio, continuerà ad esserci rottura e non continuità perchè sono già usciti LIBRI PASTORALI DI VESCOVI CHE SPIEGANO LA CONTINUITA' DAL CONCILIO....i testi del passato NON si citano più... san Tommaso è scomparso dai seminari.. in compenso troneggia Rakner... non oso pensare chi troneggia nei seminari di Kiko CHE NON SEGUONO LO STESSO PERCORSO DIOCESANO... ed è vietato assolutamente sapere quali testi usano questi seminaristi...

    LA LINGUA DEL LUOGO NELLA MESSA CI DIVIDE.... divide i turisti, divide i pellegrini nei Santuari dove sembra di stare nella BABELE, OGNUNO PREGA NELLA SUA LINGUA... le pastorali diocesane DIVIDONO, I MOVIMENTI DIVIDONO...
    senza dubbio è rimasto solo Pietro che unisce, ma in che modo? ci conferma in quale fede? in quella di Kiko, in quella del RnS che ritiene dottrina imporre le mani sui sacerdoti e dove ci si butta per terra durante le adorazioni? in quella dei francescani che fanno sgozzare un pollo sull'altare di santa Chiara? in quella del vescovo di Bari che in Cattedrale ha fatto danzare una ballerina persino non cattolica e tutti ERANO FELICI ci tiene a specificare eh!!
    Insomma, in quale fede veniamo confermati?
    Popolo di Dio o gregge di CAPRONI?
    cosa stiamo diventando?

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  118. Sì, caro Luigi, ma attribuirla in modo diretto a persone con nomi e cognomi e titoli è tutt'altra cosa. 

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  119. P.S. è di questi giorni la statistica del Ministero che sottolinea l'aumento dei matrimoni CIVILI, convivenze, E I DIVORZI , molti i divorzi dei matrimoni cristiani....

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  120. :-D :-D :-D a francè... che cantonata!!... rilegga meglio il nome dell'autore....

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  121. vedi, caro Ospite che vuoi zittire gli altri, anzichè confutare con ragioni, anche gli antichi sapevano questo:

    l'adulazione procura amici,
      <span>  la verità genera odio  !</span>

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  122. Peccato che ci sia "fitto così" come si dice nella Bassa di messe NO alle 5 del mattino ... Più comoda una bella concelebrazione alle 9, 9.30 ... magari all'Opus Mariae

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  123. Lo capite che la vostra posizione è lontana da quella del Santo Padre?? Il Papa non ha mai detto le cose che alcuni di voi sostengono.. state avvelenando quello che fa di buono e Santo.

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  124. sì, negli anni '70 i marxisti dicevano sempre, riguardo alle malefatte dei terroristi:
        "sono compagni che sbagliano !...."
    eh già, poverini.... anche a loro hanno sempre applicato la<span> medicina della misericordia.....</span>
    perchè si trattava delle   "cattive applicazioni" dell'utopia del maestro, che sicuramente, lui, non poteva aver sbagliato, il grande Marx, e neanche Lenin...o Stalin, no ! tutto giusto nella formidabile utopia , che ci ha regalato  le purghe di sangue  e i lager e i milioni di vittime del comunismo, tutte  <span>cattive applicazioni dell'eccellente idea dei filosofi !</span>
    (ed era quello il castigo iniziale che aveva annunciato la Madonna a Fatima, un mese prima della rivoluzione d'ottobre, cioè novembre in Russia, 1917, quel terrorismo omicida fondato sulla menzogna materialista atea e anticristiana, quelli gli errori ed orrori che la Russia avrebbe sparso nel mondo intero !....)

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  125. Che argomentazione stolta, ospite. Anche se fosse vero che hanno iniziato altri, non è una buona ragione per seguirne l'esempio.

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  126. In primo luogo verso Benedetto XVI, per il quale ha avuto spesso espressioni a cavallo tra il disprezzo e il livore.

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  127. Dov'è quel pistola che accusava gli altri di insultare i Sacerdoti?

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  128. Ma vedrai che sono divorzi vissuti in modo adulto, maturo e consapevole.

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  129. Non era pensabile, ma sono gli stessi papi che hanno detto che è andata così. La loro valutazione è che il Concilio è stato travisato. Ma la domanda è: chi erano coloro che lo hanno travisato e chi non ha impedito che venisse travisato? Abbiamo avuto la fortuna, anzi la Provvidenza che ha fatto sì che il concilio fosse pastorale, che non venissero prese decisioni che riguardassero almeno direttamente verità di fede. E dai! rompiamo gli indugi. Smettiamo pure di criticare il Concilio ma lasciamolo stare dov'è. Possibile preferire l'ambiguità alla chiarezza; ciò che portava unità a ciò che divide? Torniamo alla dottrina e alla messa di sempre, magari gradatamente, ma torniamoci. L'aggiornamento non ha prodotto risultati apprezzabili. Eppure lo vedete anche voi. Non si tratta di difendere o di attaccare il Concilio si tratta di prendere atto che quella pastorale si è rivelata fallimentare. Gli otri nuovi, per restare alla metafora di Giovanni XXIII, erano sì nuovi ma non erano adatti e purtroppo, parecchio vino è andato a male (a proposito chi ne risponderà di coloro che hanno bevuto il vino andato a male, cioé di quelle anime che hanno perso la fede o l'hanno traviata, di quei tanti sacerdoti che hannno abbandonato la loro vocazione o l'hanno orribilmente sfigurata in nome del vino vecchio negli otri nuovi?).

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  130. Forse ritieni confuso mons. Gherardini per la veneranda età: ebbene, io che ne ho la metà, vorrei essere essere confuso come lui e quasi quasi lo augurerei anche a tutto il clero e la gerarchia.

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  131. Il fatto sa qual è? che io credo che su molte cose lei abbia ragione... (non mi faccia un ingenuo perchè mi rifaccio al Santo Padre) capisco bene di cosa sta parlando.. credo a quello che ha detto il Papa,credo come Lui nell'ermeneutica della continuità e non nella rottura, perchè se cerco la rottura con quello che dice il Papa sono come quei protestanti che lei giustamente critica. Il CVII è stato interpretato malissimo da gentaccia che capendo che durante lo stesso non poteva apportare modifiche sostanziali, ha aspettato al fine per confondere le carte. Non è tempo di guerre.. ma di comunione con il Papa. Solo questo dico, solo questo ribadisco, solo questo mi interessa, solo su questo pretendo un risposta. Grazie.

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  132. scusi, Riccardo, lei non ha posto domande, dunque, a che cosa devo rispondere ?
    è lei che non ha risposto alla mia domanda sulla Comunione dei Santi e sulla santità.
    La domanda che sta a monte di tutte le domande, in questo marasma di menzogne dilaganti, è questa:
    Io, lei, noi, clero, fedeli.....abbiamo PAURA DELLA VERITA'  ? Vogliamo conoscere e amare la Verità, o di fronte alla Verità, infangata, incatenata, schernita, stravolta, flagellata, preferiamo dire come Pilato, e allontanarci da Essa, mormorando....: "la verità...eh...chi sa qual è la verità?..."....mentre STA LI' davanti ai nostri occhi, ed ancora oggi, è condannata a morte, a salire sulla Croce, per i nostri peccati, perchè preferiamo le nostre menzogne di comodo, schiave del mondo, a Lui , Gesù Cristo, Verità in Persona, che non vogliamo più amare e testimoniare fino a dare la vita per Lui, come Lui ha fatto per noi.
    Poi, ovrei farle un'altra domanda: che significa "comunione col Papa" ?
    Il Papa non è superiore alla Dottrina immutabile di Cristo, della quale deve essere custode e Garante, contro ogni manipolazione, alterazione, diminuzione o FRAINTENDIMENTO: deve riconfermare nella vera Fede i cattolici, affidati alla sua guida dal Divino pastore, di cui è il Vicario, cioè fa le veci, ne esegue le VOLONTA' precise, dichiarate e consegnate a Lui, come a tutti i "Pietro", non può seguire la propria idea umana o filosofia terrrena o volontà del momento.
    Il Papa -qualunque papa-, deve rimanere ancorato alla<span> roccia di Pietro I, che è fondato sulla Verità Eterna</span>, cioè Nostro Signore, che ha consegnato <span> (>  tradere>  traditio) </span>a lui la sua Dottrina immutabile, per tramandarla ai suoi successori, <span>fino alla fine del mondo,</span>  INTEGRA, INALTERATA, INCORROTTA, non soggetta alle variazioni delle ideologie mondane  !  e invece il CV2, per dichiarata volontà iniziale, si è inchinato allo spirito del mondo, ha deciso di ADEGUARSI  allo spirito del mondo, che è soggiogato dal maligno, sempre, per tutta la storia.
    Gesù dice ai suoi apostoli: Siate nel mondo, ma non DEL mondo; ma il CV2 ha voluto abbracciare la mentalità del mondo, iniziando a rifiutare, fin dall'inizio  il rigore della Verità, che non ammette commistioni con le menzogne del mondo, non è DIPLO-matica, non è politically-correct, non cerca sempre "ciò che unisce"; infatti  Gesù ha detto rigorosamente <span>"Chi non è con me è contro di me"</span>, Egli è venuto a dividere con la sua Parola i suoi fedeli amici -i Santi- dal resto del mondo incredulo o menzognero, da cui li ha scelti, (ci ha scelti, noi battezzati nella sua Chiesa) per farli suoi, per conformarli a sè, alla Sua Santità, nella  Chiesa, che è Una e Santa, come Una è la FEde Cattolica, come Uno è  il Vero Dio Trinitario, rivelatosi in Gesù Cristo.  <span>Con Cristo soprattutto e semp</span>re , testimoniandolo anche CONTRO il mondo, che non LO accetta -e questo testimoniare fedele,  ASSISI1-2-3 NON LO FA !- ; a Lui solo dobbiamo rimanere saldamente uniti, in vera Fedeltà, incrollabile (cfr.Ri<span>manete in me ed Io in voi</span>....) , il Papa per primo, coi vescovi e sacerdoti, che sono pastori del Gregge, che essi devono sempre guidare solo a quell'UNICA VERITA', che è Cristo, e non alle mille verità insinuate dal mondo , schiavo di satana e delle sue menzogne seducenti.

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  133. A me vanno bene pure i tempi di Teodosio.

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  134. <span>Carissimo ispettore belga, il tuo andare sui dettagli invece che  sulla sostanza di quanto detto, per finire con toni da notte dei cristalli, fa legittimamente pensare a una mancanza di argomenti seri per controbattere.
    </span>

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  135. Ma come, non si dovrebbe seguire l`esempio di tutti gli arroganti e saccenti professori che vorrebbero assimilare tutti coloro che osano resistere al loro pensiero a degli ignoranti, con l`aggravante di tutte le etichette inventate espressamente per loro e che vorrebbero producessero l`effetto di costringerli al silenzio? 


     

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  136. <span>
    <span>Ma come, non si dovrebbe seguire l`esempio di tutti gli arroganti e saccenti professori che vorrebbero assimilare tutti coloro che osano resistere al loro pensiero a degli ignoranti, con l`aggravante di tutte le etichette inventate espressamente per loro e che vorrebbero producessero l`effetto di costringerli al silenzio?   </span></span>

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  137. più che nomi, tra l'altro usati variamente dai teologi, guarderei alla sostanza: che cosa mi dice l'autorità del valore specifico di tale suo atto preciso?

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  138. Per Caterina:

    Prima non eravamo il Popolo di Dio perchè eravamo chiarissimamente molto di più!

    Eravamo il Corpo Mistico di NSGC!

    Siamo passati da una definizione neotestamentaria ad una veterotestamentaria.

    Progressione regressiva.

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  139. Non sta a me affermarlo caro Hpoirot ma tutti i virus perniciosi per la retta dottrina cattolica erano ben presenti nel corpo sano della Chiesa fin da prima del CVII.
    Anche certe "impostazioni" liturgiche stavano covando prima del Concilio.

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  140. Quanti falsi profeti che vogliono insegnare al Papa come si fa il Papa... Abbiate più fede.

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  141. Ti sei dimenticato di cliccare il mi piace al tuo intervento.

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  142. <span>Non era pensabile, ma sono gli stessi papi che hanno detto che è andata così.</span>

    Fonti, sennò chiunque può dire tutte le cavolate del mondo. Io invece le indico il discorso di Benedetto XVI che sottolinea come chiunque veda un'ermeneutica della discontinuità nel magistero sbagli, mentre il Concilio va inquadrato nell'ermeneutica della continuità.

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  143. Parte prima -
    <span>Paolo VI:7 dicembre 1968: “La Chiesa attraversa, oggi, un momento di inquietudine. Taluni si esercitano nell’autocritica, si direbbe perfino nell’autodemolizione. È come un rivolgimento interiore acuto e complesso, che nessuno si sarebbe atteso dopo il Concilio. Si pensava a una fioritura, a un’espansione serena dei concetti maturati nella grande assise conciliare. ”</span>
    <p>

    </p>

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  144. <span>Il Papa è un cattolico come tutti gli altri, che ha il dovere primario di custodire la Fede e la Dottrina immutabile, prima di tutto per sè e poi a vantaggio di tutti i cattolici affidati alla sua guida di Vicario, che esercita con Autorità suprema, conferitagli da Cristo, su tutto il Gregge.    
    E' mai esistito un papa impeccabile ? <span>tutti i santi sono stati peccatori, che  riconoscevano in sè la  natura umana incline al peccato, </span>e hanno LOTTATO contro le tentazioni e le inclinazioni naturali , e con l'aiuto della Grazia Santificante hanno coltivato le Virtù cristiane, soprattutto le 3 Teologali; tante volte si è ripetuto questo concetto, ma qui lo si dimentica continuamente: è sbagliato pensare che il Papa sia sempre infallibile in tutto ciò che dice, e che sia<span> impeccabile per definizione,</span> solo in virtù della sua carica, anche se è aiutato dalla "Grazia di stato" ; anche lui, come tutti i figli di Dio, come TUTTI I SANTI, e come Nostro Signore stesso, viene esposto a tentazioni contro la Fede e prove di resistenza contro il male dai diversi volti, che seduce tutte le anime nel mondo, in ogni tempo della storia,  e di fedeltà al Signore, nelle prove forse più dure  delle nostre.      
    Ma non è   esentato dalla militia cristiana, come tutti quanti noi: e l'aiuto della Grazia non gli manca, se vuole può corrisponderla.    
    Leggere....    
    <span><span>"Nessuno è così perfetto e così santo, che non abbia tal volta delle tentazioni; non possiamo esserne del tutto liberi.</span> Eppure, le tentazioni, sebbene fastidiose e gravi, sono spesso molto utili all'uomo, perché in esse si umilia, si purifica, si fa un'esperienza. <span>Tutti i Santi passarono attraverso molte tribolazioni e tentazioni, ricavandone grande profitto</span>. Coloro, invece, che non seppero resistere ad esse, si allontanarono dalla retta via e si dannarono. <span>Non c'è Ordine religioso così santo né luogo così appartato, in cui non si trovino tentazioni o contrarietà. </span></span>    
    ..<span>.</span><span><span><span>Come il fuoco mette a prova il ferro, così la tentazione mette a prova l'uomo giusto....</span></span></span><span>  </span>  
    <span><span>Non è gran cosa se un uomo sia devoto e fervoroso, quando non soffre contrarietà; ma, se in tempo d'avversità resiste pazientemente, dà speranza d'un notevole perfezionamento."</span></span>    
    (Imitazione di Cristo, cap. 13)    
    Lo vuole  contestare questo ?  Noi abbiamo Fede in Dio, non nella natura umana fragile e fallace, ma nel Signore Gesù soltanto, e nel Papa suo Vicario <span>se e in quanto </span>aderisce a Lui, parla per suo conto e secondo le SUE direttive di sempre, (Magistero perenne) <span><span>non</span></span> se si allontana da Lui per seguire le suggestioni politiche delle potenze del mondo (v. Assisi1-2-3-n...che contraddice palesemente il Magistero perenne, v. Pio XI .)    
    Per questo la Chiesa prega sempre per lui con quelle parole:    
    <span><span><span><span>Oremus pro Pontifice nostro Benedicto  
    Dominus conservet eum et vivificet eum et  
    beatum [...]

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  145. Parte  Seconda:
    <span>Paolo VI, 29 giugno 1972: “da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio”. C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica, l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto. Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce. [...] “Anche nella Chiesa regna questo stato di incertezza. Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una

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  146. Parte terza:

    <span>GIOVANNI PAOLO II, 6 FEBBRAIO 1981: “Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi. Si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni, si è manomessa anche la Liturgia; immersi nel ‘relativismo’ intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico senza dogmi definiti e senza morale oggettiva”. </span>

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  147. PARTE QUARTA E POI MI FERMO:

    <span>CARD. RATZINGER, Rapporto sulla fede: </span>
    <span>“È incontestabile che gli ultimi vent’anni sono stati decisamente sfavorevoli per la Chiesa cattolica. I risultati che hanno seguito il Concilio sembrano crudelmente opposti alle attese di tutti, a cominciare da quelle di papa Giovanni XXIII e poi di Paolo VI. [...] I Papi e i Padri conciliari si aspettavano una nuova unità cattolica e si è invece andati incontro a un dissenso che — per usare le parole di Paolo VI — è sembrato passare dall’autocritica all’autodistruzione. Ci si aspettava un nuovo entusiasmo e si è invece finiti troppo spesso nella noia e nello scoraggiamento. Ci si aspettava un balzo in avanti e ci si è invece trovati di fronte a un processo progressivo di decadenza”.</span>

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  148. Non mi ero accorto di averne tagliato una parte:

    "La Chiesa attraversa, oggi, un momento di inquietudine. Taluni si esercitano nell’autocritica, si direbbe perfino nell’autodemolizione. È come un rivolgimento interiore acuto e complesso, che nessuno si sarebbe atteso dopo il Concilio. Si pensava a una fioritura, a un’espansione serena dei concetti maturati nella grande assise conciliare. C’è anche questo aspetto nella Chiesa, c’è la fioritura. Ma poiché «bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu» , si viene a notare maggiormente l’aspetto doloroso. La Chiesa viene colpita pure da chi ne fa parte: allora vi lasceremo leggere fino in fondo al Nostro animo e intravedere i due sentimenti che ci stanno nel cuore, davanti a questo tumulto che tocca la Chiesa e, com’è logico, si ripercuote soprattutto sul Papa. Un sentimento di gioia, per essere fatti degni di soffrire per il nome di Gesù..."

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  149. <span>nella Chiesa non si è nè pro nè anti, si è e basta; non è un supermarket in cui si sceglie.
    Una delle verità della dottrina cattolica è che tra Scrittura, Tradizione e Magistero non vi è e non vi può essere distonia. Se mi dite che i documenti del CVII (che non sono "il Concilio" evento storico) sono in contrasto con la Tradizione:
    a) siete come i progressisti che leggono quei documenti come "la rivoluzione" (la rottura); l'unica differenza è che loro son contenti;
    b) siete come i protestanti che hanno cominciato al livello precedente affermando la distonia tra Tradizione e Scrittura.
    Non mi sembra difficile da capire.
    Se arriva il documento magisteriale, l'enciclica "W la gnocca", non è impazzito il Papa, non ha perso il particolare ausilio dello Spirito Santo, non si è verificata alcuna rottura: forse nell'imperfezione umana avrà usato parole inopportune ma il contenuto deve PER FORZA essere letto ed interpretato in continuità con la Scrittura e la Tradizione.</span>

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  150. per forza ?
    ma caro amico, l'interpretazione CORRETTA la deve dare il Papa, per preciso Mandato di Nostro Signore !
    non siamo mica noi pecore che dobbiamo interpretare continuamente le enunciazioni oscure, ma soltanto gli AUTORI di quelle enunciazioni, che sono le AUTORITA' DOCENTI  E GOVERNANTI della Chiesa, i pastori del Gregge, ...lei se lo ricorda questo ?
    e allora perchè , secondo lei, i Docenti NON forniscono le RETTE INTERPRETAZIONI di quelle parole  OSCURE ED ENIGMATICHE, in modo <span> da offrire  la giusta COMPRENSIONE ai fedeli piccoli e grandi in tutto i lmondo, da 46 anni e oltre  (sine fine) ?....</span>

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  151. Il Papa le intepretazioni corrette le ha fornite (su tutti il discorso alla Curia Romana del Natale 2005). Sei tu che vorresti stabilire quali sono le interpretazioni "rette" e quali no e pretendi che il Romano Pontefice vi si adegui. Comincia con l'obbedire, anche con l'ossequio dello spirito (richiesto per tutto ciò che non è verità di fede dal Catechismo della Chiesa Cattolica): il resto verrà da sè. Anche perchè Nostro Signore pensa alla Chiesa e ai suoi travagli da 2000 anni...fidati.

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  152. No, queste non contano: parlano dei problemi venuti fuori dopo il Concilio, nella sua ricezione, problemi che nessuno certo vuole negare. Ma non c'è un solo passo fra quelli che cita che dice "E quindi il Concilio era sbagliato e va ripudiato".Esiste sia il mistero di come da cose cattive ne possano sorgere di buone sia l'inverso.
    Si (ri?)legga invece il cardinale discorso di Benedetto XVI sul tema.

    La parte più chiara al riguardo mi pare piuttosto
    "Il Concilio Vaticano II, con la nuova definizione del rapporto tra la fede della Chiesa e certi elementi essenziali del pensiero moderno, ha rivisto o anche corretto alcune decisioni storiche, ma in questa apparente discontinuità ha invece mantenuto ed approfondito la sua intima natura e la sua vera identità. La Chiesa è, tanto prima quanto dopo il Concilio, la stessa Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica in cammino attraverso i tempi; essa prosegue “il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”, annunziando la morte del Signore fino a che Egli venga (cfr Lumen gentium, 8)."

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  153. Come non contano perché parlano dei problemi venuti fuori dopo il Concilio! E quando dovevano venire fuor durante? ohè qui è la logica che manca. I problemi vengono fuori non in dede di progettazione ma di realizzazione. Se aspetti che un papa ammetta che il Concilio sia sbagliato fresco in saecula  saeculorum ... E poi come si fa a dire con 16 documenti che sia tutto sbagliato? Il Concilio non va ripudiato, non ce n'è bisogno, basta fare davvero l'ermeneutica della continuità: rimuovendo ciò che ha non ha dato frutti e ripristinando ciò che li dava.

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  154. http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/lefebvriani-lefebvrians-lefebvrianos-fellay-vaticano-vatican-9584/<span>
    Per ammissione dello stesso superiore inglese della FSSPX, il "preambolo" conterrebbe l'unica posizione teologicamente possibile, ovvero quella fatta propria anche da don Piero Cantoni nel testo qui apoditticamente e volgarmente criticato (ovviamente senza nemmeno averlo letto). Nel Preambolo p</span><span>are non vi sia alcuna distinzione tra contenuti vincolanti e non, dottrinali e pastorali, ecc...ma un netto richiamo alla ermeneutica della continuità nella riforma, esposta dal Papa nel discorso alla Curia Romana nel Natale 2005 e oggetto degli strali di "gianni e pinotto", Gherardini e De Mattei.
    A buon rendere.

    </span>

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La Redazione