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venerdì 9 settembre 2011

Com'è riuscita la devozione a sbarcare al Congresso Eucaristico di Ancona? La sacrosanta rivincita della religiosità tradizionale del popolo.


Giovedì 8 settembre.
Non avevo alcun dubbio : ancora una volta le Confraternite, le “Cenerentole d’Italia” equamente avversate e malmenate dai napoleonici, dai risorgimentali e dai “novatori” post conciliari, sono state le protagoniste dello sbarco della sacra devozione popolare al XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona.
Grazie alle tante Confraternite italiane presenti alla lunga processione eucaristica di ieri, 8 settembre, mi sono sentito a mio agio, a casa mia. I Confratelli hanno portato, assieme alle artistiche Croci e ai tradizionali vessilli, una sana ventata di genuina sacralità popolare che mi hanno fatto dimenticare per un attimo :
- i canti della Messa cantati solo dal coro ( io non li insegnerei neppure ai miei alunni di scuola media – che meritano di meglio-);
– l’irriverente “freddezza” riservata al Santissimo Sacramento durante la Consacrazione, niente candele e niente incenso - avevano incensato anche all'offertorio - ( per fortuna diversi fedeli si sono inginocchiati a terra per l’atto di adorazione a Gesù Sacramentato);
- le campane del Duomo e della Chiesa del Sacramento terribilmente silenti mentre passava la processione …
- il servizio audio, dall’area portuale fino all’arrivo a piazza IV Novembre che è stato impeccabile e difatti non ha permesso ai migliaia di fedeli di pregare ne' di cantare ...
Con involontaria ironia una vocina suggeriva “ Canto a pagina ….” C’era, in effetti, qualche fortunato che aveva in mano un librone che, durante il tragitto processionale , era già buio quando siamo arrivati in piazza Cavour, poteva esser letto solo con i “raggi x” di Superman
Durante la lunga processione avremmo potuto recitare alcuni Rosari … ma non ci è stato dato di dire neppure un Padre Nostro o un’Ave Maria
La voce, forte, del popolo si è fatta sentire quando ha potuto cantare quel che conosceva : Il tuo popolo in cammino, Simbolum77 e Dov’è carità e amore.Per il resto … silenzio , a parte qualche ritornello di salmo responsoriale cantato.
La Provvidenza Divina, però, esiste !
Giunti in piazza IV Novembre dove c’è stata la Benedizione Eucaristica , grazie al sacro silenzio, perché non c’era più il “collegamento audio” con l’area portuale dove stava il coro, i fedeli hanno finalmente potuto cantare il Tantum Ergo e il Salve Regina in canto gregoriano, intonati da un Sacerdote.
Ecco, Eccellentissimi Vescovi e reverendissimi membri delle Commissioni Liturgiche, attenti alle sperimentazioni più assurde e sempre più distaccati dalla fede della gente, mirate la spiritualità del popolo assetato del sacro e della preghiera!
Perchè non ci avete fatto pregare e cantare durante la processione ? I canti : Inni e canti sciogliamo fedeli; Noi vogliam Dio; T’adoriam Ostia divina, che tutti conoscono, avrebbero espresso la nostra fede per le vie di una Città "laica" che ha tollerato, per buon senso civico, quanto stavamo facendo.
Dopo la riuscitissima adorazione eucaristica alla GMG di Madrid, di cui ho avuto anche diretta testimonianza di giovani e di Sacerdoti presenti, avevo scritto, pur sapendo dentro di me la risposta : “Ora tocca ai Vescovi : saranno capaci di comprendere il miracolo di Madrid ?”

Andrea Carradori

23 commenti:

  1. "Ora tocca ai vescovi : saranno capaci di comprendere il miracolo di Madrid?"
    Se avessero lo sguardo libero, non disturbato o attratto da tante altre variopinte immagini, ed il pensiero concentrato sull'avvenimento, capirebbero eccome!   Ma come si fa con tanti impegni, tanti oneri, tanti incontri per soddisfare questa vita moderna, a pensare a tali simili cose? 

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  2. <span><span>Leggo sul blog di Raffaella che ieri a Ancona c`è stata un'intera <span>giornata di approfondimento e dibattito sul tema della Tradizione,</span> bene, mi dico, e continuo a leggere incuriosita,  cerco fra chi è intervenuto i nomi di chi conosciamo come difensore della Tradizione, a parole e nei fatti, non ne trovo, ma trovo ad es. mons. Bettazzi che spera che "il Congresso Eucaristico Nazionele sia un rilanco del Concilio che rischia di essere dimenticato un po'. Sia un grande incoraggiamento a non dimenticare il Concilio", perchè  prima - ha detto testualmente-la messa era 'la macchina per la presenza reale', tanto che mentre il prete celebrava in chiesa si diceva il rosario, non si capiva che la messa era preghiera e la preghiera e' vita"....no comment,  leggo nomi di vescovi e cardinali che sappiamo essere anche acerrimi nemici del Summorum Pontificum, e poi leggo che a "presiedere la Celebrazione eucaristica" a Ancona è stato mons. Piero Marini, e che è lo stesso mons. Marini  ad aver portato  il Santissimo nelle strade di Ancona preceduto dal card. Rè, ancora no comment.    
    Giornata dedicata alla Tradizione? Veramente?    
    Dov`erano coloro che, con coraggio e sincerità, difendono e incarnano il recupero e la difesa della Tradizione?    
    O forse non parliamo della stessa Tradizione.</span></span>

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  3. Cara Signora Luisa, sulla giornata di ieri,gli interventi ( del Redattore del sito Viva il Concilio ) ecc ecc ne parleremo con calma ...
    All'appuntamento liturgico di ieri io sono arrivato ... alla fine dell'omelia.

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  4. <span><span><span>la messa era 'la macchina per la presenza reale',  ? ? ?......<span> =-O =-O ...</span></span></span></span>
    <span><span><span><span>la <span>macchina</span>  ?!?!?!?!..... >:o .... >:o .... >:o ....</span></span></span></span>

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  5. E' anziano, molto anziano perdoniamogli qualcosa ....

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  6. Non ho - mea culpa - seguito quasi nulla di una celebrazione poco degna, o meglio, non sono proprio riuscito a seguire nulla, allorché accendendo la televisione ho sentito cori indegni, flauti sfiatati, chierici con tonaca "acqua alta".
    Se volevamo il contrappasso della meravigliosa celebrazione di Venezia, l'abbiamo trovato.

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  7. Caro Andrea, non era mia intenzione gettare un`ombra sul suo thread, ma è difficile non notare l`assenza da quella giornata sedicente dedicata alla Tradizione di chi la Tradizione la difende, la incarna, lotta per il suo recupero, e trova sulla sua strada astio, intolleranza, ostacoli e opposizioni anche ferree, da parte di chi ha preso la parola ieri e di tutti coloro che ne condividono il pensiero-ideologia.

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  8. Guarda com'è carino questo prete con stola multikolor, ce n'erano 4, e zainetto.
    Senza parole.

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  9. Carissima ed ottima Signora Luisa, avevo capito quello che ha scritto ma, fino a domenica, farò così : =-X =-X =-X =-X =-X =-X =-X =-X =-X =-X

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  10. sembra uno di quei peruviani che fino a qualche anno fa vendevano cassette di musica nelle stazioni! Erano spariti ma lui dev'essere un superstite...

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  11. Complimenti al signror Carradori per la descrizione della processione, assolutamente versomile.
    Il Santissimo è stato portato da SE mons. Piero Marini, avete letto? Ches strano! Lui è Presidente del Comitato dei Congressi Eucaristici INTERNAZIONALI (e quello di Ancona è NAZONALE). Quindi sarebbe toccato al card. Re(legato pontificio)  o a mons Caprioli (presdiente diel Comitato NAZONALE).
    Sembrano chiacchere da "lavataio" e forse in parte lo sono: scecondo me si è voluta rafforzare la posizione di Piero Marini).
    Per il resto:
    se Bettazzi ha criticato vuol dire che qualcosa di giusto c'era :-).
    Poi anche le processioni - come ha evidenziato bene Andrea) subiscono l'influenza dei liturgisti "nouvelle vogue".
    Basterebbe la musica (che la rende molto solenne e coinvolge l'emotività di tutti) e la gente che recita il rosario.
    Invece la presenza della musica è stata ormai ridotta i aminimi termini, a vantaggio di aride riflessioni e meditazioni che non ascolta nessuno.

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  12. Ed ecco il semprieterno Bettazzi. Se non fosse , lo tengono bene in vita come il vecchio Breznev. Vi ricordate?E poichè le nuove genrazioni sanno poco o nulla ecco che di nuov rispunta con la "primavera"  conciliare.  Come mai non hanno portato il sempreverde Loris capovilla? Anche lui una quercia conciliare. macchi è defunto, se non anche Macchi. Insomma ttte le teste della catastrofica chiesa  post sessantottina  fanno da protagonisti.

    Alla fine eccolo: l'astro nascente, il creatore paragonato al Gregorio Magno. PIERO MARINI a lui l'onore di portare la divinissima Eucaristia dopo che pemise lo sgozzamento di polli  sugli altari di Assis e il lugubre suono dei corni africani nell'apertura della porta santa e le belle danze polinesiane in piena messa, per non parlare dell'inculturazione del sinodo per l'oceania. Al marini tutto piace fuorchè recuperare la tradizione romana.  

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  13. Mi sarebbe sembrato strano che andasse diversamente, anche se ci avevo sperato. Quello che è avvenuto alla GMG, quello che avviene all'estero in termini di riscoperta della Tradizione, da noi segue altri tempi. Cosa vi aspetavate? Che degli alti papaveri italiani moderni si abbassassero agli usi del popolino italiano anico (e vituperato?). Siamo ancora impegnati nella difficile opera di scimiottare quei vezzi modernisti che ci arrivavano dall'estero (e che all'estero sono stati in molti casi abbandonati). Pe la bellezza della GMG ci vuole un'umilà d'animo che ancora non ci è tornata. Per fortuna ci sono Austria e Belgio a star peggio di noi.

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  14. Carissimo Stefano, hai detto solo una santa verità !
    La recita del Santo Rosario completa l'azione liturgica che, nel caso della Messa, è unica ed esaustiva.
    Le preghiere, tuttavia, non bastano mai abbastanza perchè noi siamo peccatori ed abbiamo bisogno di elevare a Dio la nostra continua supplica.
    La piea tradizione cattolica suggerisce di elevare a Dio preghiere prima e dopo la Santa Messa fra cui, cosa lodevolissima, il Santo Rosario.
    Grazie per le tue belle considerazioni.

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  15. stia tranquillo signor Natan: le nuove generazioni si fanno beffe dei preti, figuriamoci di questi matusalemme postconciliari e sessantottini che ancora credono di poter sedurre con le loro banalità e non si vogliono rendere conto di essere ridicolizzati da tutti perchè la gente non è stupida, e ha capito che il re è nudo.

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  16. In realtà Loris Capovilla non è stato "padre conciliare": diventò vescovo nel 1967 e fu mandato a Chieti, prima di approdare nel 1971 a Loreto.
    Comunque è ancora lucidissimo  nonostante i suoi 96 anni. L'ho visto recentemente in televisione - ha rilaciato un'intervista alla TV della Svizzera italiana - e  mi ha impressionato la sua vivacità. Poi è ovvio che non ne condivido le idee.
    Degli oltre 500 cardinali e vescovi italiani che hanno partecipato al Concilio ce ne sono in vita ancora 6.   

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  17. Che strano il mio  commento, che ricordava l'assoluta cura dei paramenti liturgici di Mons. Capovilla quando celebrava le Messe Pontificali a Loreto, negli anni in cui era Prelato Pontificio, è scomparso.
    Certamente internet fa degli scherzi ogni tanto ...

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  18. Questa mia riflessione è stata letta durante il viaggio di ritorno in pulman di una Confraternita. Quale onore !!!

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  19. In effetti, caro Andrea, ricordo ancora - erano gli anni '70 - le messe trasmesse dalla RAI ogni anno da Loreto, in occasione  del raduno nazionale delle Corali e forse anche - ma potrei sbagliarmi - del raduno annuale dei non vedenti.
    Anche io ero colpito dal modo di celebrare di   Capovilla, ieratico e molto elegante.
    Ma anche Giovanni XXIII al di là di tanti luoghi comuni teneva molto alla "forma": forse addirittura di più di Pio XII.
    A volte sorrido quando i soliti "maître à penser" criticano le affermazioni di qualche vescovo (rigorosamente in clargyman) e dicono: "come sono lontani i tempi di Giovanni XXIII". E mi ritornano in mente i filmati che mostrano Giovanni XXIII sulla sedia gestatoria, con la tiara, i flabelli, la corte pontificia, ecc.
    Ma che tacessero!!!

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  20. Comunque credo che Capovilla sia "caduto in disgrazia" in Vaticano.
    Mi ricordo la cerimonia di beatificazione di Giovanni XXIII. Fra i concelebranti aveva una posizione assolutamente marginale.
    E non gli è stata data la porpora, puramente onorfica (vista l'età più che venereanda) 

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  21. Grazie Signor Osservatore ho notato effettivamente che il nome del Signor Cardinale Jorge Medina Estévez è stato involontariamente scritto scritto male.
    Io non ho la facoltà di correggere i thread che non ho scritto io , ma segnalerò la cosa alla Redazione.
    Grazie per la cortesissima segnalazione che mi ha dato anche modo di ricordare un meraviglioso uomo di chiesa a cui il mondo della tradizione deve molta riconoscenza.
    Grazie !!!

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  22. invito chiunque volesse assistere a delle belle processioni di venire nel mio paesello Gesturi in provincia di cagliari... se ne fanno ben 34.... vi assicuro un bagno di tradizione vera e prorpia...

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La Redazione